Ultima modifica 25.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Epiglottide: Cos’è
  3. Dove si trova
  4. A cosa serve
  5. Disturbi dell’Epiglottide: Cause
  6. Sintomi e Complicazioni
  7. Diagnosi
  8. Trattamento

Generalità

L'epiglottide è una struttura cartilaginea elastica, situata dietro la lingua, che sovrasta l'apertura superiore della laringe.

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La sua funzione principale consiste nell'impedire che i liquidi, il cibo e la saliva finiscano nelle vie respiratorie (ovvero "vadano di traverso"). Per questo, durante la deglutizione, l'epiglottide si rovescia all'indietro, coprendo temporaneamente l'apertura della laringe e direzionando il bolo alimentare verso l'esofago e lo stomaco.

L'epiglottide può essere interessata da varie condizioni patologiche, tra cui infezioni, edemi, pericondriti, cisti, malformazioni congenite, tumori e processi infiammatori.

Se l'epiglottide non funziona correttamente, si corre il rischio che parte del cibo finisca nelle vie aeree inferiori, predisponendo allo sviluppo di una polmonite ab ingestis.

Epiglottide: Cos’è

L'epiglottide è una sottile lamina ricoperta da tonaca mucosa, costituita da cartilagine di tipo elastico e, in parte, da tessuto fibroso. Questa struttura presenta una forma triangolare, simile ad una foglia, tondeggiante in alto (margine libero) e più ristretta alla base (porzione fissa). All'estremità inferiore, l'epiglottide è dotata di un peduncolo che le permette di collegarsi, mediante il legamento tiroepiglottico, alla cartilagine tiroidea.

L'epiglottide separa la lingua dalla cavità laringea e si proietta in modo obliquo verso l'alto, quasi a formare una sorta di "valvola". La sua funzione principale consiste, infatti, nell'impedire l'accesso dei cibi masticati all'interno delle vie aeree, nell'atto della deglutizione.

Dove si trova

L'epiglottide fa parte del complesso laringeo. Questa struttura fibrocartilaginea è situata alla radice (o base) della lingua, in corrispondenza della parte superiore della laringe.

In particolare, l'epiglottide si trova:

  • Dietro la lingua e posteriormente rispetto il corpo dell'osso ioide (osso impari e mediano che si trova alla radice della lingua, a livello della quarta vertebra cervicale);
  • Davanti all'apertura superiore della laringe (o adito laringeo).

Allo stato di riposo (cioè quando il soggetto non parla, né deglutisce), l'epiglottide è diretta obliquamente dal basso all'alto e dall'avanti all'indietro.

Conformazione e Rapporti con altre strutture

L'epiglottide presenta:

  • Un margine libero: ampio e arrotondato (talvolta, indentato sulla linea mediana), si dirige verso l'alto;
  • Una porzione fissa: detta anche peduncolo, è la parte dell'epiglottide lunga, stretta e ricoperta dalla mucosa laringea. La porzione fissa dell'epiglottide è rivolta verso la cavità della laringe e si trova connessa da un legamento elastico (chiamato legamento tiroepiglottico) alla prominenza laringea della cartilagine tiroidea.

Il contorno della porzione libera dell'epiglottide è caratterizzato da:

  • Estremo superiore: presenta forma arrotondata, convessa nell'insieme, con una lieve depressione al centro, prosegue con i margini laterali;
  • Due margini laterali: appaiono dentellati e forniscono un attacco, in basso, alle pieghe ariepiglottiche. Quest'ultime sono strutture della membrana mucosa che si estendono fino all'apice delle cartilagini aritenoidi, cioè le cartilagini del complesso scheletrico laringeo che forniscono una base di attacco per il legamento vocale ed i muscoli laringei intrinseci. Le pieghe contengono il muscolo ariepiglottico.

La superficie anteriore dell'epiglottide (detta anche faccia linguale) è rivestita:

  • Nella metà superiore, da una mucosa simile a quella del cavo orale (in dettaglio, si tratta di epitelio pavimentoso stratificato non cheratinizzato);
  • Nella metà inferiore, dal tessuto adiposo che riempie lo spazio tiroioepiglottico.

La superficie posteriore dell'epiglottide (o faccia laringea), rivolta verso la cavità della laringe, è rivestita da mucosa respiratoria.

Le superfici cartilaginee sono cosparse posteriormente da tanti forellini e fossette, dove si annidano le piccole ghiandole della mucosa che le riveste.

A livello dell'epiglottite decorrono, poi, i rami del nervo laringeo.

A cosa serve

L'epiglottide ha la funzione di impedire che i liquidi ed il bolo alimentare, masticato nella bocca, entrino nella trachea, durante la deglutizione. Per assolvere questo compito, la struttura cartilaginea si abbassa sull'apertura della laringe, come a chiuderla temporaneamente.

Mentre si deglutisce, infatti, la base della lingua (cioè la parte più arretrata rispetto il cavo orale) compie dei movimenti che la portano a poggiare proprio sull'epiglottide. Come conseguenza della pressione passiva provocata dalla lingua e dai muscoli ariepiglottici, l'epiglottide viene indotta così a rovesciarsi all'indietro, chiudendo l'accesso alle vie aeree.

Normalmente, l'epiglottide allontana cibo e liquidi dall'apertura della laringe dirigendoli nel canale alimentare.

L'epiglottide non è essenziale per la respirazione o non svolge importanti funzioni per quanto riguarda la fonazione.

Curiosità: epiglottide e suoni linguistici

In certe lingue, l'epiglottide svolge un compito fonetico: contraendosi e cambiando posizione, partecipa all'espressione delle consonanti epiglottali; questo tipo di suono vocale è piuttosto raro. Le consonanti epiglottali si riscontrano, ad esempio, in alcuni dialetti e varianti dell'arabo, nella lingua haida dei nativi americani (diffusa prevalentemente in Canada) e nella lingua agul (parlata nella zona caucasica nordorientale).

Disturbi dell’Epiglottide: Cause

L'epiglottide è soggetta a vari disturbi, in parte correlati alle condizioni patologiche che colpiscono l'ipofaringe (porzione inferiore della gola), la base della lingua e la laringe.

Questi processi morbosi possono comprendere:

  • Infezioni (epiglottite, HPV orale ecc.);
  • Gonfiore (edema) da allergie, traumi o processi flogistici;
  • Pericondrite (infiammazione delle componenti cartilaginee);
  • Cisti e polipi;
  • Tumori benigni e maligni (es. carcinoma squamocellulare, papillomi e fibromi);
  • Malformazione o assenza congenita (evenienza rara).

Un malfunzionamento dell'epiglottide può portare il cibo ad entrare nelle vie aeree inferiori, fino a raggiungere i polmoni. Tale situazione predispone allo sviluppo di una polmonite ab ingestis (o polmonite da inalazione).

Le infiammazioni dell'epiglottide possono essere causate da:

  • Eventi traumatici (l'epiglottide è vulnerabile soprattutto all'abrasione, per la sua relazione con il tratto digestivo);
  • Esposizione ad agenti chimici;
  • Ingestione di alimenti eccessivamente caldi o liquidi bollenti;
  • Processi infettivi.

Le reazioni allergiche e lo shock anafilattico possono indurre bruscamente un gonfiore dell'epiglottide e della regione sottoglottica, situata appena al di sotto delle corde vocali prima della trachea. Questo fenomeno si manifesta con una grave difficoltà respiratoria (dispnea) che può condurre, se non viene trattata urgentemente, fino alla morte per soffocamento o per complicanze cardio-circolatorie.

Epiglottite

Uno dei processi patologici che vale la pena di approfondire è l'epiglottite. Questa condizione può avere un decorso molto grave, soprattutto quando si presenta nel corso dell'infanzia.

L'epiglottite è un'infezione dell'epiglottide, che può portare all'improvvisa ostruzione delle vie respiratorie per il rigonfiamento dei tessuti sopraglottidei e di quelli limitrofi.

L'infezione dell'epiglottide è di natura batterica: di solito, i patogeni si diffondono localmente a partire dalla rinofaringe, precedentemente colonizzata. Il risultato è una cellulite sopraglottica che comporta una marcata infiammazione dell'epiglottide.

I principali microrganismi causali comprendono: Streptococcus pneumoniae, Staphylococcus aureus, Haemophilus parainfluenzae, streptococchi β-emolitici, Klebsiella pneumoniae e Branhamella catarrhalis.

I sintomi dell'infezione dell'epiglottide comprendono:

L'epiglottite esordisce all'improvviso e può rapidamente progredire verso un'insufficienza respiratoria, in quanto i tessuti infiammati ostruiscono meccanicamente le vie aeree. Ciò può condurre all'asfissia ed evolvere fino al decesso del paziente.

La diagnosi richiede l'osservazione diretta delle strutture sopraglottiche, che deve essere eseguita solo in presenza di medici specialisti nella rianimazione: in condizioni di epiglottite, infatti, la procedura può determinare lo spasmo riflesso della glottide, da cui consegue un'insufficienza respiratoria acuta.

La terapia dell'epiglottite comprende il supporto respiratorio (intubazione nasotracheale o, meno spesso, tracheotomia) e la somministrazione di farmaci antibiotici (come ceftriaxone o ampicillina).

Epiglottite da Haemophilus influenzae di tipo B (HiB)

In passato, uno dei maggiori agenti eziologici dell'infezione dell'epiglottide nei bambini era l'Haemophilus influenzae di tipo B, che ricordiamo essere anche uno dei principali patogeni responsabili della meningite. Oggi, grazie alla diffusione della vaccinazione anti-HiB, l'epiglottite è rara in età pediatrica, ma si verificano ancora dei casi in adulti e bambini non vaccinati.

L'infezione da Haemophilus influenzae di tipo B può diffondersi, a partire dall'epiglottide, per via ematica.

Sintomi e Complicazioni

La sintomatologia dei disturbi a carico dell'epiglottide varia a seconda dell'eziologia.

Considerata la localizzazione, le seguenti manifestazioni sono comuni:

Inoltre, sono possibili i seguenti sintomi:

Se infiammata o edematosa, l'epiglottite rappresenta un grave problema, che quando non viene colto in tempo e trattato in modo idoneo, può portare a gravissime complicazioni.

Diagnosi

La diagnosi delle patologie dell'epiglottide si basa fondamentalmente sull'osservazione diretta delle strutture coinvolte.

L'indagine più utile a tale scopo è la laringoscopia, una procedura indolore che permette al medico di ispezionare direttamente l'epiglottide e la laringe. Quest'esame si esegue con un laringoscopio a fibre ottiche, che è dotato di illuminazione propria e viene introdotto in gola attraverso la cavità nasale (laringoscopio flessibile) oppure viene appoggiato sulla lingua (fibroscopio rigido). Entrambi gli strumenti permettono di valutare la motilità dell'epiglottide e l'eventuale presenza di edema diffuso o rigonfiamenti localizzati, iperemia o cisti o masse anomale.

Da sapere

L'esame della faringe o della laringe in bambini con epiglottite può accelerare la completa ostruzione delle vie aeree. Per questo motivo, se la diagnosi è sospetta, la laringoscopia flessibile a fibre ottiche andrebbe eseguita in sala operatoria, in presenza di un'equipe specializzata nella rianimazione d'emergenza.

Anche un esame radiografico (RX) o altri studi di imaging possono essere utili per evidenziare alcuni processi patologici a carico dell'epiglottide.

Qualora sia sospettata dal medico un'infezione dell'epiglottide è, inoltre, indicata la coltura microbiologica di campioni raccolti a livello dei tessuti sopraglottici, alla ricerca del microrganismo causale.

Trattamento

Il trattamento dei disturbi che colpiscono l'epiglottide dipendono dalle cause scatenanti.

In linea generale, occorre garantire sempre la pervietà delle vie respiratorie. Alcuni processi patologici caratterizzati dall'edema dell'epiglottide possono predisporre, infatti, ad un'ostruzione delle vie aeree. Questa può condurre rapidamente ad un'insufficienza respiratoria.

Nei pazienti con epiglottite, ad esempio, le vie aeree devono essere protette, preferibilmente con un'intubazione nasotracheale, fino alla stabilizzazione del quadro clinico. In alternativa, viene effettuata una tracheotomia.

Se si verifica un arresto respiratorio prima che sia stata ristabilita una via aerea, la ventilazione con maschera e palloncino autoespandibile (AMBU) può rappresentare una temporanea misura salvavita.

Infezioni

Nel caso sia sospettata la presenza di un'infezione dell'epiglottide, deve essere somministrato al paziente empiricamente un antibiotico resistente alle β-lattamasi, come il ceftriaxone, in attesa dei risultati degli esami colturali e dei test di sensibilità.

L'epiglottite causata da Haemophilus influenzae B può essere prevenuta efficacemente con il vaccino anti-HiB. In Italia, l'immunizzazione è inclusa nella vaccinazione esavalente (in quanto contiene 6 vaccini che conferiscono protezione contro: Difterite-Tetano-Pertosse, Poliomielite, Epatite B e, appunto, HiB) prevista per tutti i bambini. Il ciclo vaccinale è costituito da tre dosi, da praticare entro il primo anno di vita, al 3°, 5° e 11° mese. È comunque disponibile anche il vaccino anti-HiB monovalente.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici