Ultima modifica 08.11.2018

« emoglobina glicata

Quando eseguire l'esame?

Il dosaggio di emoglobina glicata va effettuato al momento della diagnosi di diabete ed ogni 3-4 mesi per verificare il grado di controllo metabolico. Nei pazienti ben compensati è accettata la sua determinazione ogni 6 mesi, mentre in caso di severo scompenso può essere giustificato un nuovo controllo anche dopo un solo mese

L'esame è affidabile?

Se eseguito secondo il rispetto degli standard internazionali, il dosaggio dell'emoglobina glicata in HPLC è molto attendibile. Piuttosto, ciò che in determinate circostanze può risultare scarsamente attendibile è il suo significato clinico.


Fattori che influenzano i livelli di Hb glicata

Aumento ipertrigliceridemia, iperbilirubinemia, ruremia, assunzione cronica di aspirina, dipendenza da oppiacei; anemia sideropenica; asportazione della milza; insufficienza renale; alcolismo cronico; aumento di 0.1% per ogni decade di età
Calo Carenza di ferro; assunzione di vitamina C o E; emorragie intense o croniche; emorragie emolitiche; leucemie; recente trasfusione di sangue.
Note L'influenza dei livelli glicemici degli ultimi mesi non è lineare (verosimilmente 50% ultimo mese, 25% secondo mese e 25% terzo mese)

Com'è logico, aspettarsi, i valori di emoglobina glicata sono alterati in tutte le condizioni in cui vengono modificati il numero e la sopravvivenza degli eritrociti (anemie croniche, anemie emolitiche, leucemie, recente emorragia o trasfusioni, asportazione della milza), ma anche in altre condizioni (malaria, uremia, iperbilirubinemia severa, ipertrigliceridemia severa, leucocitosi severa, alcolismo).

La presenza di varianti emoglobiniche può essere causa di interferenza sia positiva che negativa, a seconda delle metodiche utilizzate.

Aldilà di tali condizioni, i valori di emoglobina glicata presentano alcuni limiti anche nel paziente diabetico. Per quanto detto, infatti, tale parametro fornisce un quadro indicativo dei valori medi di glicemia dell'ultimo periodo, ma non fornisce alcuna informazione circa le oscillazioni subite dalla glicemia stessa. Per assurdo, una persona che passa metà della giornata in uno stato di iperglicemia e la restante metà in condizioni di ipoglicemia potrebbe quindi presentare valori di emoglobina glicata nella norma. Per questo motivo, la valutazione dei livelli di HbA1c dev'essere affiancata con i dati raccolti attraverso l'autocontrollo della glicemia, utili per valutare le oscillazioni acute dei livelli glicemici; diviene quindi fondamentale la collaborazione del paziente, che dovrà aver cura di monitorare i propri livelli glicemici in giorni diversi e ad ore diverse, soprattutto nella prima mattinata, due ore dopo i pasti, la sera e, almeno qualche volta, di notte. Tale aspetto non può assolutamente essere trascurato, poiché sappiamo che indipendentemente dal rischio correlato ai livelli di emoglobina glicata (che riguardano soprattutto occhi, reni e nervi), gli sbalzi della glicemia sono correlati al rischio vascolare (complicanze macrovascolari del diabete).