Dolore Durante e Dopo la Defecazione

Ultima modifica 19.07.2019

Cause e Sintomi

La percezione di dolore durante e/o dopo la defecazione è un sintomo che accomuna diverse condizioni morbose, generalmente benigne, che interessano la zona ano-rettale.

Se persistente o particolarmente intenso, il dolore associato all'evacuazione delle feci è meritevole di una visita proctologica. Le semplici caratteristiche del dolore, infatti, non sono sufficienti a effettuare un'autodiagnosi, peraltro sempre sconsigliabile a fini terapeutici; analizzandole nel dettaglio e valutando gli eventuali sintomi correlati è comunque possibile formulare qualche ipotesi sulle origini del dolore associato alla defecazione:

Dolore Defecazione
  • stitichezza: l'emissione di feci di consistenza particolarmente dura può lesionare la mucosa anale, causando dolore durante e dopo la defecazione;
  • diarrea: la frequente emissione di feci liquide può irritare la mucosa anale causando dolore; in presenza di infezioni intestinali o intolleranze alimentari (come quelle al lattosio), il pH acido delle feci contribuisce a produrre lesioni anali causando dolore durante il passaggio delle feci;
  • ragadi anali: questi piccoli taglietti della mucosa anale sono tipicamente associati a dolori urenti e costrittivi (come se un piccolo pezzetto di vetro attraversasse l'ano) DURANTE la defecazione; caratteristiche anche le piccole emorragie evidenziate dalle tipiche striature di sangue rosso vivo nella carta igienica. Il dolore insorge solitamente dopo l'evacuazione e dura per un periodo variabile da pochi secondi a diverse ore in caso di gravità;
  • emorroidi: queste dilatazioni delle omonime vene sottomucose, situate a livello dell'ano e del tratto terminale del retto, si associano ad emorragie più importanti rispetto a quelle causate dalle ragadi, lasciando vere e proprie macchie sulla carta igienica o gocce di sangue nel wc. Il dolore durante la defecazione è in genere assente (in caso di emorroidi interne non prolassate), comunque meno violento rispetto a quello associato alla ragadi; in caso di gravità (ad esempio in caso di emorroidi interne prolassate e strozzate) il dolore può essere piuttosto violento e manifestarsi anche durante la giornata
  • assunzione di grandi quantità di cibi o spezie irritanti, come il pepe nero o il peperoncino
  • lesioni da grattamento: il grattamento, sia esso idiopatico o conseguente ad infezioni locali, condizioni dermatologiche particolari (psoriasi, eczema, lichen simplex...) o a dermatiti da contatto, provoca un danno cutaneo perianale che favorisce la proliferazione di processi infettivi e causa dolore urente durante la defecazione, con eritema (arrossamento) della cute perianale. I bambini vengono facilmente infettati da vari tipi di vermi, come gli ossiuri (Enterobius vermicularis) che causano prurito severo
  • lesioni conseguenti a rapporti sessuali di natura anale: esiste generalmente un dolore di base che può eventuallmente accentuarsi con la defecazione
  • lesioni causate da malattie sessualmente trasmissibili, come gonorrea, herpes e clamidia: esiste generalmente un dolore di base ingravescente nel tempo che può eventualmente accentuarsi con la defecazione; si possono notare perdite anali di muco, sangue o pus
  • fistola ed ascesso anale: la formazione di un canalicolo patologico che mette in comunicazione il canale anale con la cute che circonda l'ano (fistole) e la successiva infezione di tale lacuna (ascesso) provoca un dolore anale acuto, continuo ed ingravescente associato a tumefazione e a perdite purulente
  • tumore al retto: può causare sintomi come emissione di feci nastriformi e senso di bruciore nel canale anale accompagnato a spasmo dello sfintere con urgenza della defecazione e senso di incompleto svuotamento durante la defecazione; in tal caso il dolore anale è sordo e persiste durante la giornata.

Cosa fare

  • Rivolgersi al medico per stabilire le cause del dolore e porvi rimedio. Possono inoltre essere utili consigli di carattere generale, come:
    • indossare biancheria intima di cotone, evitando quella sintetica non traspirante
    • effettuare un'accurata igiene della zona anale con detergenti appropriati dopo ogni defecazione, evitando però l'igiene eccessiva o maniacale che potrebbe causare eczema irritativo
    • regolarizzare il peso corporeo
    • utilizzare carta igienica morbida, non colorata e non profumata: le sostanze coloranti ed i profumi possono aggravare il prurito anale o favorirne lo sviluppo
    • lavare accuratamente la zona anale dopo l'attività sportiva: anche il sudore può accentuare od innescare un fastidioso prurito e dolore anale, che si accentua con la defecazione
    • asciugare sempre accuratamente la zona genitale ed anale con il phon o con un panno morbido di cotone
    • Regolarizzare la dieta in caso di stipsi o diarrea di origine alimentare
    • lavare la zona anale con acqua fresca ma non gelida: il freddo esercita un blando effetto analgesico ma può causare la strozzatura di eventuali noduli emorroidali ed accentuare lo spasmo dello sfintere anale