Disturbi Persistenti del Ritmo Sonno-Veglia
Ultima modifica 16.01.2023
INDICE
  1. Sindrome da frequenti cambiamenti dello schema Sonno-Veglia
  2. Sindrome da periodo di Sonno ritardato
  3. Sindrome da periodo di Sonno anticipato
  4. Sindrome da ritmo Sonno-veglia non di 24 ore
  5. Sindrome da ritmo Sonno-veglia irregolare
Precedente: Disturbi transitori del ritmo Sonno-Veglia

I disturbi persistenti sono:

  • Sindrome da frequenti cambiamenti dello schema Sonno-veglia
  • Sindrome da periodo di Sonno ritardato
  • Sindrome da periodo di Sonno anticipato
  • Sindrome da ritmo Sonno-veglia non di 24 ore
  • Sindrome da ritmo Sonno-veglia irregolare

Sindrome da frequenti cambiamenti dello schema Sonno-Veglia

Il quadro clinico è caratterizzato da brevi e frammentati periodi di Sonno durante il giorno, da sonnolenza e da diminuzione delle performance durante la veglia, da difficoltà a ristabilire un regolare ritmo Sonno-veglia anche quando le circostanze lo consentirebbero.

Questa sindrome può tipicamente realizzarsi per turni di lavoro a rotazione e per continui cambiamenti di fuso orario. Le rotazioni dei turni di lavoro per periodi brevi (2 - 4 giorni) sembrano meglio sopportate rispetto a quelle per periodi lunghi, dato che l'organismo non ha il tempo di consolidare l'adattamento al nuovo orario e non è quindi costretto a modificare ripetutamente ritmi biologici già acquisiti.

L'ulcera gastroduodenale può essere una complicanza di questa sindrome. Frequente è l'abuso di ipnotici, di psicostimolanti e di alcol.

Sindrome da periodo di Sonno ritardato

Questo disturbo dipende da un'alterata regolazione interna del ciclo Sonno-veglia, ed è caratterizzato da un inizio del Sonno e da un risveglio ritardati rispetto a quanto desiderato dal paziente o richiesto dai suoi impegni. L'inizio del Sonno ed il risveglio sono stabili, e vi è assoluta incapacità di anticipare il Sonno, che, una volta iniziato, non presenta alcuna difficoltà di mantenimento.

Il paziente può riferire semplicemente una difficoltà ad iniziare il Sonno ad un ora convenzionale, quindi può essere erroneamente considerato un insonne. Se il paziente, che si addormenta molto tardi nel corso della notte, è obbligato per ragioni lavorative o familiari ad alzarsi ad un'ora convenzionale al mattino, va incontro ad una cronica privazione di Sonno e ai conseguenti sintomi durante la giornata.

Un posticipo della fase di sonno è tipico degli adolescenti che se aggiungono a questa tendenza fisiologica delle abitudini scorrette, come l'utilizzo di PC o tablet a tarda ora, possono accentuare il disturbo con notevole impatto sul rendimento e la frequenza scolastica.

Un diario giornaliero del ciclo Sonno-veglia, redatto per alcune settimane, o un monitoraggio actigrafico di almeno una settimana sono molto utili per arrivare alla diagnosi ed impostare il più appropriato trattamento farmacologico (il più adatto è quello a abse di melatonina) e comportamentale.

Sindrome da periodo di Sonno anticipato

È caratterizzata da un inizio del Sonno e da un risveglio che sono più precoci di quanto desiderato dal paziente o richiesto dai suoi impegni sociali. Come nella sindrome da periodo di Sonno ritardato, non vi è difficoltà a continuare il Sonno una volta che esso sia iniziato; il periodo di Sonno è stabile, ma difficlmente modificabile.

Questa sindrome non interferisce generalmente con la scuola o il lavoro. È meno frequente della precedente e solo raramente porta ad una cronica privazione di Sonno con comparsa di sonnolenza e di ridotta efficienza durante la giornata. Ciò di cui si lamenta maggiormente il paziente è l'incapacità a restare sveglio la sera. 

Sindrome da ritmo Sonno-veglia non di 24 ore

Questa sindrome è caratterizzata da un progressivo ritardo dell'inizio del Sonno e del risveglio in giorni successivi, a causa di un ritmo Sonno-veglia maggiore di 24 ore (tipicamente di circa 25 ore). A causa di ciò si alternano periodi in cui il ritmo interno non è in fase con i "sincronizzatori" socio-ambientali e il paziente lamenta difficoltà ad iniziare il Sonno e sonnolenza durante la giornata, e periodi in cui il ritmo interno è sincronizzato con l'ambiente ed il paziente non ha alcun disturbo.

Un diario giornaliero del ciclo Sonno-veglia, redatto per alcune settimane, o un monitoraggio actigrafico di almeno una settimana sono molto utili per arrivare alla diagnosi.

Periodiche difficoltà del paziente ad assolvere i propri impegni possono essere aggravate dall'abuso di ipnotici e di psicostimolanti.

Sindrome da ritmo Sonno-veglia irregolare

Questa sindrome è caratterizzata dalla mancanza di un ritmo Sonno-veglia chiaramente organizzato.

Essa comporta, durante la giornata, brevi periodi di Sonno a tempi irregolari ed un'eccessiva permanenza a letto: talora i pazienti non riescono a mantenere fissi neppure i tempi dei pasti. Il Sonno notturno è abbreviato e talora frammentato. Si realizza così un ciclo Sonno-veglia poliritmico con un quadro clinico che può erroneamente essere considerato un'insonnia. Il paziente può, infatti, lamentare difficoltà ad addormentarsi alle ore convenzionali ed a continuare il Sonno per un tempo adeguato; può, inoltre, riferire una sonnolenza e una ridotta efficienza durante i periodi di veglia. Spesso i pazienti non si rendono conto che sonnellini diurni ed insonnia notturna sono strettamente correlati, e pertanto talora abusano di ipnotici e psicostimolanti.

Non solo il ciclo Sonno-veglia, ma anche altre funzioni biologiche, come la temperatura e le increzioni ormonali, perdono la loro abituale ritmicità circadiana.

Successivo: Parasonnie: cosa sono, cause, sintomi e terapia