Ultima modifica 24.07.2019

Causa o Terapia?

Quando si parla di diarrea, gli antibiotici possono rappresentarne sia la causa che la cura. Questi farmaci sono usati con successo nel trattamento di episodi diarroici severi (dissenteria) causati da infestazioni parassitarie o infezioni batteriche: diarrea del viaggiatore, salmonellosi, shigellosi, leishmaniosi, giardiasi, campilobatteriosi, klebsiella, colera, amebiasi.

Del tutto inefficaci nelle diaree causate da virus (gastroenteriti virali, meglio note come influenze intestinali, da rotavirus o da virus Norwalk), gli antibiotici possono però anche essere causa primaria del problema. Diarrea da antibioticiLa diarrea, infatti, è un effetto collaterale comune ai vari trattamenti antibiotici, che secondo le varie fonti consultate interessa circa il 5-30% dei pazienti durante l'utilizzo di tali farmaci, o entro due mesi dal termine del trattamento.

Fattori di Rischio

Piuttosto disomogenee risultano le informazioni relative agli antibiotici maggiormente implicati nell'insorgenza di manifestazioni diarroiche; maggiore omogeneità si nota invece nel definire fattori di rischio comuni, come l'immunosoppressione, l'età superiore ai 60 anni, l'ospedalizzazione prolungata, l'impiego di farmaci ad ampio spettro, la lunga durata della terapia antibiotica ed il trattamento combinato con più antibiotici.

Sintomi

La presentazione clinica della diarrea causata da antibiotici è variabile, anche in relazione ai suddetti fattori di rischio, e può andare da episodi lievi o transitori alla colite pseudomembranosa, caratterizzata da necrosi della mucosa del colon-retto e diarrea profusa con mucorrea, sangue nelle feci e - nei casi più gravi - da temibili complicanze, con megacolon tossico, perforazione intestinale, ipokaliemia, emorragia intestinale, e sepsi.

Cause

La diarrea associata ad antibiotici è principalmente causata dalla distruzione della normale flora microbica dell'intestino crasso, conseguente all'utilizzo del farmaco. Con una concentrazione di svariati miliardi di batteri per grammo di contenuto intestinale, la flora batterica del colon forma un ecosistema che impedisce la sovracrescita di specie patogene opportuniste, sottraendo ad esse il nutrimento, secernendo sostanze ad attività antibiotica e competendo per i siti d'adesione alla mucosa enterica. Quest'azione protettiva della microflora intestinale viene meno quando la popolazione batterica "amica" viene decimata dall'effetto battericida della terapia antibiotica; di conseguenza sale il rischio che specie patogene colonizzino l'intestino crasso provocando fenomeni infiammatori (coliti) accompagnati da diarrea. La sovracrescita del batterio Clostridium difficile, ad esempio, è responsabile del 10-25% degli episodi di diarrea associata agli antibiotici ed è l'agente eziologico responsabile - negli episodi infettivi più gravi - della succitata colite pseudomembranosa. Analogo discorso per altre specie batteriche, fungine, e parassitarie, come C. perfringens, Staphylococcus aureus, Candida spp, Klebsiella oxytoca, and Salmonella spp. All'alterazione batterica si associa anche uno stato di sofferenza della mucosa intestinale, con alterazione delle sue capacità di assorbimento; la mancata assimilazione degli acidi grassi, per esempio, favorisce la comparsa di diarrea.

Trattamento

In caso di diarrea associata ad antibiotici è opportuno, quando possibile, sospendere la terapia antibiotica ritenuta responsabile del disturbo, o comunque sostituirla. Allo stesso tempo può essere necessario optare per antibiotici diretti contro l'agente eziologico responsabile della diarrea, come il metronidazolo, la vancomicina o la fidaxomicina in caso di infezioni da Clostridium difficile. Come in tutti i casi di diarrea, assume un'importanza fondamentale la terapia reidratante per la cura o prevenzione della disidratazione e dei disordini elettrolitici, da effettuarsi tramite reintegro di liquidi e sali per via orale o, nei casi più gravi, endovenosa.

 

Composizione della Soluzione di Reidratazione Orale della OMS/UNICEF

Cloruro di sodio (NaCl)

g

3,5

Glucosio

g

20,0

  (o zucchero da cucina)

g

40,0

Bicarbonato di Sodio

g

2,5

Cloruro di potassio (KCl)

g

1,5

Acqua (bollita o disinfettata)

ml

1000

 

Sono invece controindicati, salvo diversa prescrizione medica, i farmaci antidiarroici classici, in quanto - rallentando i movimenti peristaltici - tendono ad aumentare il tempo di permanenza delle tossine nel crasso.

Probiotici

Dal momento che la diarrea associata ad antibiotici è causata in primo luogo dall'alterazione della flora microbica intestinale, l'efficacia terapeutica e preventiva di una supplementazione di specifici ceppi probiotici (Lactobacillus acidophilus, L casei GG, L bulgaricus, Bifidobacterium bifidum, B longum, Enterococcus faecium, Streptococcus thermophilus, o Saccharomyces boulardii) è stata indagata in numerosi studi, ottenendo risultati promettenti ma talvolta discordanti. Per approfondire, leggi: Probotici e Diarrea.



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