Controindicazioni

Ultima modifica 18.02.2020

Generalità

In medicina, le controindicazioni sono quelle circostanze che rendono sconsigliabile una particolare terapia o una particolare procedura diagnostica; il motivo di tale precauzione risiede nelle conseguenze negative, o altamente negative, che potrebbero scaturire dalla realizzazione di una particolare terapia o procedura diagnostica.Controindicazioni

Cosa sono le controindicazioni?

Le controindicazioni sono tutte quelle condizioni che rendono sconsigliabile una particolare terapia o una particolare procedura diagnostica, in quanto dalla sua realizzazione potrebbero derivarne conseguenze negative, se non addirittura un (ulteriore) pericolo di vita per il soggetto interessato.
Quando si parla di controindicazioni, il punto nodale, attorno a cui verte l'intera discussione, è l'equilibrio rischi-benefici. Infatti, la tipica domanda dei medici in merito è: eseguire la tal terapia o procedura diagnostica è più rischioso dei benefici che ne possono derivare?
Esistono due tipi di controindicazioni: le controindicazioni assolute e le controindicazioni relative.

Controindicazioni assolute

In medicina, prendono il nome di controindicazioni assolute quelle condizioni in presenza delle quali mancano del tutto i presupposti per intraprendere una determinata azione medica a scopo diagnostico-terapeutico.
In altre parole, con il termine di controindicazione assoluta si fa riferimento a uno stato di salute, la cui presenza esclude in maniera categorica di poter intervenire con un certo trattamento o effettuare una determinata indagine diagnostica.
Esempi per capire:

CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE TEMPORANEE

Alcune condizioni che rendono sconsigliabile in modo assoluto una certa terapia o una certa procedura diagnostica hanno carattere temporaneo, o perché sono delle cure di una determinata durata o perché sono patologie che richiedono un determinato lasso di tempo per guarire.
Per riferirsi a tali circostanze, i medici hanno coniato il termine di controindicazioni assolute temporanee.
Esempi per capire:

  • La presenza di varici esofagee è una controindicazione assoluta temporanea all'utilizzo del sondino naso-gastrico, così come la presenza di una stenosi dell'esofago.
    Infatti, con la guarigione delle due sopraccitate condizioni mediche, è possibile introdurre, attraverso l'esofago, il sottile tubicino, che compone il sondino naso-gastrico, e portarlo a destinazione.
  • La presenza di fratture ossee e un recente intervento chirurgico rappresentano due tipiche controindicazioni assolute temporanee alla pratica della massoterapia.
    Infatti, con la saldatura ossea, per il primo caso, e con la guarigione delle ferite chirurgiche, per il secondo caso, decade ogni divieto al messaggio terapeutico dei muscoli, effettuato con le mani.
  • La cervicite e la vulvovaginite sono due condizioni infiammatorie, che ricoprono il ruolo di controindicazioni assolute temporanee alla colposcopia, fintanto che non sono completamente guarite.
    Effettuare la colposcopia a dispetto di una cervicite o una vulvovaginite è fastidioso per la donna interessata e può alterare significativamente l'esito della suddetta procedura diagnostica.

Controindicazioni relative

In ambito medico, assumono il nome di controindicazioni relative quelle condizioni in presenza delle quali una determinata procedura diagnostica o terapeutica è sconsigliabile, salvo non sussistano circostanze più importanti, per cui il fatto di astenersi dalla suddetta procedura sia più rischioso dell'eseguirla.
In altre parole, con il termine di controindicazione relativa si indica uno stato di salute, la cui presenza esclude una certa terapia o un certo esame diagnostico, a meno che non si verifichi un'altra circostanza che rende indispensabile la realizzazione della sopraccitata terapia o del sopraccitato esame diagnostico.
Esempi per capire:

  • I raggi X sono controindicati in caso di gravidanza (N.B: la gravidanza è la controindicazione), a meno che una donna incinta non lamenti gravi disturbi, le cui cause sono identificabili soltanto con una radiografia e la cui trascuratezza potrebbe essere responsabile, secondo il medico, di gravi conseguenze sulla salute della paziente.
  • La presenza di protesi metalliche e la presenza di suture metalliche in sedi diverse dall'encefalo rappresentano due controindicazioni relative alla risonanza magnetica nucleare. Tali controindicazioni, infatti, decadono al cospetto di ragionevoli motivi per cui non svolgere un approfondimento diagnostico, attraverso risonanza magnetica, potrebbe avere serie ripercussioni e ritardare un trattamento vitale.
  • Le malattie di cuore e le infezioni a carico delle vie aeree superiori (es: sinusite) rientrano tra le controindicazioni relative alla camera iperbarica. Tali controindicazioni, infatti, vengono meno quando l'apporto di ossigeno puro diventa vitale.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza