Colesterolo Totale - Ipercolesterolemia

Colesterolo Totale - Ipercolesterolemia
Ultima modifica 13.11.2023
INDICE
  1. Generalità
  2. Colesterolo LDL e HDL
  3. Cos'è
  4. Perché si Misura
  5. Valori normali
  6. Colesterolemia Alta - Cause
  7. Colesterolemia Bassa - Cause
  8. Come si misura
  9. Preparazione
  10. Interpretazione dei Risultati
  11. Valutazione del Rischio Cardiovascolare

Generalità

L'ipercolesterolemia è un disordine metabolico caratterizzato dall'aumento del colesterolo totale nel sangue, che cresce fino a superare i valori considerati normali per la popolazione di riferimento.

Al fine di stimare correttamente il rischio cardiovascolare del paziente, oltre alla quantità totale di colesterolo nel sangue, è importante conoscere le sue frazioni: HDL - comunemente definito colesterolo buono - e LDL o colesterolo cattivo.

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Colesterolo LDL e HDL

Essendo insolubile nell'acqua, quindi nel sangue, il colesterolo viene trasportato da molecole lipoproteiche, dette lipoproteine.

Queste, sono costituite da un cuore lipidico - ricco di colesterolo e altre sostanze liposolubili - racchiuso da un guscio proteico e fosfolipidico.

Per questa loro particolare composizione, tali molecole prendono il nome di lipoproteine plasmatiche.

Le lipoproteine si classificano in base alla densità, che diminuisce all'aumentare del contenuto lipidico e viceversa. In particolare, si distinguno lipoproteine a densità:

  • Molto bassa (VLDL);
  • Bassa (LDL);
  • Intermedia (IDL);
  • Alta (HDL).

Le LDL trasportano il colesterolo dal fegato alla periferia, promuovendo, così, il suo deposito sulle pareti dei principali vasi arteriosi.

Le HDL, al contrario, veicolano il colesterolo dalla periferia del corpo al fegato, agendo come una sorta di spazzino capace di ripulire le arterie dai depositi di colesterolo.
Non sorprende, dunque, che gli studi epidemiologici abbiano ripetutamente dimostrato che i livelli colesterolemici LDL sono correlati positivamente alle malattie cardiovascolari (maggiore è il loro livello, maggiore è il rischio), mentre per la colesterolemia HDL esiste in tal senso una correlazione negativa (maggiore è il livello di colesterolo buono, minore è il rischio cardiovascolare).

Cos'è

La misura dei livelli di colesterolo nel sangue (colesterolemia) è uno degli esami che vengono prescritti con maggiore frequenza per valutare lo stato di del sistema circolatorio di una persona.

  • Il colesterolo totale esprime la quantità complessiva di colesterolo contenuto nelle varie lipoproteine (LDL + VLDL + HDL). Si considera normale un valore inferiore ai 200 mg/dl di sangue.
  • Oltre alla colesterolemia totale, è importante misurare anche la quantità dei due tipi principali di colesterolo, ossia le frazioni LDL e HDL.
    • Il valore ideale di HDL è uguale o maggiore di 50 mg/dl di sangue: più ce n'è in circolo, più il rischio di disturbi circolatori si riduce.
  • Il rapporto tra il valore del colesterolo totale e quello dell'HDL indica, poi, il rischio di eventi cardiovascolari che una persona corre. Il numero che si ottiene dovrebbe essere:
    • inferiore a 5 per l'uomo e a 4,5 per la donna.

Perché si Misura

Conoscere il livello di colesterolo nel sangue è importante per valutare il rischio di sviluppare aterosclerosi e/o malattie cardiovascolari.
Spesso, l'ipercolesterolemia non causa sintomi, come succede, invece, per l'ipertensione arteriosa (es. mal di testa e vertigini), e non è nemmeno visibile come il sovrappeso.
Per questo, è necessario controllarne periodicamente le quantità:

  • Gli adulti dovrebbero misurare la colesterolemia ogni cinque anni o più frequentemente se presentano uno o più fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.
  • Bambini e ragazzi dovrebbero essere testati, invece, in età compresa tra 9-11 anni e 17-21 anni.

Valori normali

Attualmente, per soggetti sani, si considerano desiderabili i seguenti valori di colesterolemia:

  • Colesterolo totale < 200 mg/dl;
  • Colesterolo LDL < 130 mg/dl (o <100mg/dl secondo altre fonti).

Colesterolemia Alta - Cause

Il colesterolo totale nel sangue può aumentare per varie ragioni, per esempio a causa della combinazione di predisposizione genetica, stile di vita scorretto e determinate malattie.
Fra le condizioni patologiche che più frequentemente causano un innalzamento della colesterolemia rientrano:

Anche l'uso prolungato di alcuni farmaci può contribuire all'innalzamento della colesterolemia. Da questo punto di vista, i medicinali più a rischio sono:

Esiste anche una forma particolare di ipercolesterolemia, detta ereditaria o familiare, che si associa a una serie di mutazioni a carico del gene del recettore delle LDL, che si trova sul cromosoma 19.
La colesterolemia può essere influenzata dallo stile di vita. In particolare, una dieta scorretta può aumentare i livelli del colesterolo LDL, mentre la sedentarietà contribuisce a mantenere bassi i livelli di HDL.

Un ruolo importante è svolto anche dal fumo, il quale riduce l'azione anti-sclerotica del colesterolo HDL.

Colesterolemia Bassa - Cause

Un colesterolo totale troppo basso (sotto i 130 mg/dl) si riscontra raramente nei soggetti adulti. Tuttavia, quando l'ipocolesterolemia subentra all'improvviso, occorre fare attenzione.
La condizione potrebbe indicare, infatti, la presenza di:

La riduzione farmacologica del colesterolo non ha, invece, alcun effetto nocivo dimostrato.
Nel corso dell'età pediatrica, l'ipocolesterolemia è una situazione più allarmante. Durante la crescita, infatti, il colesterolo è fondamentale per costruire le membrane del sistema nervoso centrale e di altri organi. Per tale motivo, se il colesterolo non è presente in quantità sufficienti, possono subentrare dei problemi. In particolare, esistono malattie genetiche (ipobetalipoproteinemie) in cui la colesterolemia LDL è quasi indosabile e si associa a ritardo mentale, deficit neurologici, epatosteatosi e altre complicanze.

Come si misura

Per misurare la colesterolemia è sufficiente sottoporsi a semplici analisi del sangue. L'interpretazione dei valori andrebbe sempre fatta dal medico, tenendo conto anche della situazione clinica complessiva.

Preparazione

Tutti gli esami per la valutazione del profilo lipidico si eseguono dopo un digiuno di 9-12 ore, durante le quali è permesso solo bere l'acqua. Nei giorni che precedono il prelievo di sangue, è importante seguire il proprio stile di vita abituale e non variare l'alimentazione per ottenere parametri obiettivi.

Interpretazione dei Risultati

Quando i livelli di colesterolo sono entro i limiti, il soggetto non dovrebbe preoccuparsi eccessivamente, almeno per quanto riguarda questo aspetto della salute. Il benessere cardio-vascolare, infatti, non dipende solamente dalla colesterolemia.
Tuttavia, se i valori di colesterolo non sono ottimali, è necessario capire il motivo dell'aumento. In tutti i casi, per abbassare l'ipercolesterolemia si deve intervenire sulle cause alla base; a tal proposito, il medico potrà indicare le strategie più adeguate per affrontare la situazione.
Un aumento del colesterolo totale nel sangue può essere dovuto a motivi genetici, disturbi del fegato o dei reni, alcolismo, diabete, assunzione di alcuni farmaci (come certi antibiotici, androgeni e steroidi) e stato di gravidanza. Anche chi segue una dieta ricca di proteine animali e di grassi può avere livelli elevati di colesterolo nel sangue.

Valutazione del Rischio Cardiovascolare

A parità di colesterolemia, il rischio cardiovascolare può essere molto differente per il sommarsi o meno di più fattori predisponenti, tra cui i principali sono il fumo, l'età, l'ipertensione arteriosa, l'obesità e la sedentarietà.
La colesterolemia totale, da sola, è poco predittiva del rischio cardiovascolare; è molto più pericolosa una condizione in cui il colesterolo totale è nella norma ma la frazione HDL è particolarmente bassa, rispetto ad un'altra in cui la colesterolemia totale supera il valore limite di 200 mg/dL ma la frazione HDL è percentualmente superiore.
Il rischio cardiovascolare aumenta fortemente per livelli di colesterolo particolarmente alti (>250 mg/dL).


Colesterolo totale e rischio cardiovascolare

mg/dL

mmol/L

Interpretazione

<200

<5,2

Valori desiderabili

200 - 239

5,2 - 6,2

Colesterolo totale vicino ai valori limite che delineano l'eccesso

> 240

>6,2

Valori eccessivi


Colesterolemia LDL e rischio cardiovascolare

mg/dL

mmol/L

Interpretazione

<70

<1,8

Valori ottimali per persone ad alto rischio cardiovascolare

<100

<2,6

Valori ottimali per persone a medio rischio cardiovascolare

100 - 129

2,6 - 3,3

Colesterolemia LDL ottimale per persone sane

130 - 159

3,3 - 4,1

Colesterolemia LDL vicina ai valori limite che delineano l'eccesso

160 - 189

4,1 - 4,9

Colesterolemia LDL elevata

>190

>4,9

Colesterolemia LDL molto elevata


Colesterolemia HDL e rischio cardiovascolare

mg/dL

mmol/L

Interpretazione

<40 se uomo
<50 se donna

<1,03

Bassa colesterolemia HDL, aumentato rischio cardiovascolare

40-59

1,03-1,55

Colesterolemia HDL nella norma

>60

>1,55

Elevata colesterolemia HDL, condizione ottimale che protegge dal rischio cardiovascolare


Trigliceridemia e rischio cardiovascolare

mg/dL

mmol/L

Interpretazione

< 150

<1,7

Valori desiderabili

150-199

1,7-2,2

Trigliceridemia vicina ai valori limite che delineano l'eccesso

200-499

2,3-5,6

Trigliceridemia elevata

>500

>5,6

Trigliceridemia molto elevata


In generale, il rapporto LDL/HDL (ottenuto eseguendo la divisione del primo per il secondo), dovrebbe essere inferiore a tre. Similmente, il rapporto tra colesterolemia totale e colesterolemia HDL dovrebbe essere inferiore a 5 nell'uomo e a 4,4 nella donna.
Sono considerate ad alto rischio cardiovascolare quelle persone che, ad esempio, sono sopravvissute a un infarto cardiaco, così come i diabetici e i soggetti che presentano almeno due dei seguenti fattori di rischio:

  • Fumo;
  • Ipertensione;
  • Familiarità per le malattie cardiovascolari;
  • Ipocolesterolemia HDL;
  • Età superiore ai 45 anni se uomo o ai 55 se donna.

Circa l'80-90% del colesterolo totale viene prodotto autonomamente dal nostro organismo, soprattutto dal fegato, ma anche dal surrene e dalle ghiandole sessuali; la rimanente percentuale è coperta dall'alimentazione.


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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici