Ultima modifica 03.07.2019

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Sintomi e sindromi cliniche

Lo spettro di infezioni causate da microrganismi del genere Candida include malattie localizzate della cute e delle unghie; malattie che colpiscono le superfici mucose di bocca, vagina, esofago ed albero bronchiale; inoltre, infezioni che si disseminano coinvolgendo molti organi. In tutti i casi, la diagnosi deve essere sostenuta dall'osservazione microscopica dei funghi nel materiale proveniente direttamente dalle lesioni  e deve essere confermata dalla coltura del microrganismo.

Candidosi della pelle e delle unghie

L'infezione candidosica può provocare lesioni pruriginose delle pieghe cutanee (lesioni intertiginose). A carico delle unghie, si può avere la formazione di pus a livello del bordo ungueale (perionissi) od una infezione vera e propria dell'unghia (onissi), che diventa opaca e giallastra. Una forma grave è la candidosi muco-cutanea cronica (CMC), costituita da un eterogeneo gruppo di sindromi cliniche caratterizzate da infezioni da Candida superficiali, croniche e resistenti alla terapia, che colpiscono la cute, le unghie e la cavità orale. Nonostante l'esteso coinvolgimento della cute, non c'è nella CMC alcuna tendenza alla candidosi viscerale disseminata. La CMC si osserva quasi esclusivamente nei soggetti immunocompromessi, nei soggetti affetti da malattie del sistema endocrino, malattie autoimmunitarie con presenza di autoanticorpi circolanti e, nell'adulto, alla presenza di un timoma (tumore del timo). Essa è caratterizzata clinicamente da lesioni granulomatose (granulomi), ipercheratosiche (aumento dello spessore della cute) e verrucose (verruche) sulla cute e sulle mucose della bocca, della laringe e dell'esofago.

Candidosi dell'apparato digerente

La più comune manifestazione è il mughetto, frequente nel lattante, caratterizzato da un arrossamento del cavo orale e dalla comparsa di una patina biancastra friabile sulla parte interna delle guance, della lingua e sul palato. Nei soggetti HIV-positivi in fase precoce, la candidosi orale è presente nel 20-30% dei casi e può avere un certo significato come indice di evoluzione della malattia; è quasi costante nell'AIDS conclamato.
La candidosi dell'esofago è generalmente, ma non sempre, associata alla candidosi orale e provoca deglutizione dolorosa (odinofagia), difficoltà di deglutizione (disfagia), bruciore retrosternale, ma può anche essere asintomatica. Costituisce una delle più frequenti infezioni che consentono la diagnosi di AIDS. L'accertamento si basa sull'esecuzione di una endoscopia, che rivela la presenza di membrane biancastre sulla mucosa dell'esofago, dalle quali viene prelevato un campione che, messo poi in coltura, evidenzierà la crescita delle colonie di Candida.
Più rare, e meno ben precisate, sono le enteriti e le coliti da Candida che, in ogni caso, possono essere diagnosticate solo su base istologica (prelevando del tessuto intestinale ed andandolo ad analizzare al microscopio), perché il riscontro di Candide nelle feci non ha alcun significato patologico.

Candidosi dell'apparato uro-genitale

La vulvo-vaginiti da Candida molto frequenti, soprattutto in gravidanza ed in corso di trattamenti estroprogestinici od antibiotici. Sono caratterizzate da arrossamento della mucosa vaginale, presenza di placche biancastre, secrezioni vaginali, prurito e bruciore. Nell'uomo si possono avere un eritema del solco balano-prepuziale con prurito e bruciore. Più rare sono le infezioni delle vie urinarie, che possono manifestarsi con la presenza di placche bianco-giallastre sulla parete vescicole.

Candidosi respiratoria

Sono frequenti nei soggetti immunodepressi, soprattutto nei pazienti affetti da malattie acute del sangue (anemie, leucemie, piastrinopenie), ma raramente in corso di AIDS.

Sepsi ed endocarditi

Le sepsi (infezioni disseminate a tutto l'organismo) da candida, oltre che nei soggetti con gravi deficit del sistema immunitario, si osservano in portatori di cateteri ed in corso di nutrizione parenterale totale (alimentazione con flebo). L'endocardite (processo infettivo dell'endocardio, che è formato dalle valvole cardiache e dal rivestimento più interno del cuore) si impianta su valvole già lese e può essere secondaria ad interventi di cardiochirurgia. Le vegetazioni di candida che si depositano sulle valvole possono talvolta frammentarsi, e da esse possono staccarsi dei frammenti (emboli) che possono andare ai vasi, anche di medio calibro, del circolo polmonare o sistemico (periferia) occludendoli, con conseguente morte dei tessuti irrorati dagli stessi vasi che sono stati occlusi.

Altre localizzazioni

Sono riferiti casi eccezionali di meningiti, osteomieliti (infezioni dell'osso), endoftalmiti (infezioni oculari), peritoniti, ascessi a varia localizzazione.

Candidosi disseminata

Essendo in genere diffusa per via ematica (torrente sanguigno), coinvolge molti organi. Una severa neutropenia (deficit dei granulociti neutrofili, importanti cellule della risposta immunitaria) è considerata il più importante fattore predisponente per infezioni potenzialmente letali. L'incidenza di questa forma di candidosi sta crescendo rapidamente, poiché un numero sempre crescente di pazienti con leucemie gravi viene trattato aggressivamente con potenti farmaci immunosoppressori e poiché sempre più numerosi sono i pazienti sottoposti a trapianti di midollo osseo o di altri organi.



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