Ultima modifica 29.01.2020

Generalità

L'aptoglobina è una glicoproteina di trasporto, la cui funzione consiste nel legare in maniera irreversibile le molecole di emoglobina libera che circolano nel sangue. Ciò permette la formazione di un complesso aptoglobina-emoglobina, che viene rapidamente rimosso dal torrente ematico e indirizzato al fegato per il recupero del ferro.
AptoglobinaIn pratica, l'aptoglobina partecipa all'emolisi intravascolare fisiologica: da un lato consente di riciclare il ferro contenuto nell'emoglobina, e dall'altro provvede alla rimozione dal circolo dei globuli rossi ormai “invecchiati”.
In condizioni normali, la concentrazione di aptoglobina si trova in equilibrio tra la sintesi epatica e la sua eliminazione.
L'esame dell'aptoglobina ne misura la quantità nel sangue. Questa valutazione viene utilizzata principalmente per diagnosticare un'anemia emolitica. Quando una gran numero di globuli rossi va incontro a distruzione, infatti, la concentrazione di aptoglobina nel sangue diminuisce temporaneamente, dal momento che il consumo della proteina è superiore al tasso di produzione della stessa da parte del fegato.

Cos'è

Funzioni nell'organismo umano

L'aptoglobina è una proteina sintetizzata prevalentemente a livello epatico, e presente nel sangue a elevate concentrazioni (circa un grammo per litro di plasma). Compito dell'aptoglobina è legare - in modo specifico e particolarmente efficace - l'emoglobina libera nel siero, cioè quella molecola proteica contenuta nei globuli rossi e deputata al trasporto dell'ossigeno. In questo modo, l'aptoglobina previene la perdita urinaria di emoglobina e conserva il ferro.
L'emoglobina è formata da un parte proteica, la globina, e da una parte che contiene ferro e lega l'ossigeno, l'EME; quando i globuli rossi muoiono - per vecchiaia dopo 120 giorni o per altre ragioni (anemie emolitiche, traumi ecc.) - l'aptoglobina, legandosi a essa in maniera irreversibile, ne impedisce l'eliminazione urinaria, permettendo il riciclaggio del ferro e di altri suoi componenti.

Il complesso emoglobina-aptoglobina, sfuggito al filtro renale, viene rapidamente eliminato dal sistema reticolo endoteliale, dove i macrofagi inglobano il ferro e lo rilasciano alla transferrina; a sua volta, questa proteina di trasporto convoglia il minerale al midollo osseo, dove sarà utilizzato per produrre emoglobina da incorporare nei nuovi globuli rossi. La rimanente parte dell'EME viene degradata a bilirubina indiretta e trasportata al fegato, il quale, dopo averla coniugata con acido glucoronico, la immette nella bile come bilirubina diretta.
Il pool totale di aptoglobina circolante è in grado di legare circa 3 grammi di emoglobina; di conseguenza, in caso di emolisi massiva (elevata distruzione dei globuli rossi), l'aptoglobina viene saturata (in pratica la quantità di emoglobina eccede la quota di aptoglobina disponibile); l'emoglobina libera circolante viene quindi filtrata dai glomeruli renali e riassorbita dalle cellule del tubulo prossimale, che complessano il ferro emico nella ferritina e nell'emosiderina (si osserva un aumento della sideruria ed emosideriuria, cioè presenza eccessiva di ferro ed emosiderina nelle urine). In stadi più avanzati, l'emoglobina supera la capacità di riassorbimento delle cellule del tubulo prossimale; in parte viene quindi allontanata con le urine (si parla di emoglobinuria), con possibile danno renale.
L'aptoglobina libera, a differenza di quella legata, ha una vita molto lunga e un tempo di dimezzamento di circa quattro giorni. I metodi di dosaggio valutano proprio la frazione libera.

Perché si Misura

La determinazione dell'aptoglobina viene eseguita come supporto nella diagnosi di uno stato di anemia emolitica. Quest'esame viene indicato quando il paziente presenta sintomi che il medico sospetta possano essere dovuti alla distruzione dei globuli rossi, come affaticamento, mancanza di respiro, pallore o ittero.
Occorre precisare, però, che la misura dell'aptoglobina non può essere utilizzata per diagnosticare le esatte cause dell'emolisi.

Quando viene prescritto l'esame?

L'esame dell'aptoglobina viene indicato dal medico nel caso in cui sia sospettata un'anemia emolitica, sulla base della sintomatologia (ad esempio: pallore e affaticamento) e dei reperti indicativi del quadro clinico, come ittero e urine scure.

Nel caso in cui fosse riscontrato un valore di aptoglobina basso o inaspettatamente alto, l'analisi può essere ripetuta in un momento successivo, per appurare se vi siano cambiamenti nella concentrazione della proteina.
L'esame dell'aptoglobina può essere richiesto insieme a:

Valori normali

VALORI NORMALI: 50-150 mg/dL (variabili da laboratorio a laboratorio).

Aptoglobina Alta - Cause

AptoglobinaAPTOGLOBINA ALTA si apprezza in tutte le condizioni infiammatorie e infettive, nelle quali tendono ad aumentare anche i vari markers flogistici, come piastrine, leucociti, frazione 3 del complemento, fibrinogeno ecc.
Tra i farmaci che possono aumentare i livelli di aptoglobina, ritroviamo i corticosteroidi e gli androgeni (l'uomo presenta valori superiori alla donna); esplicano invece un effetto diametralmente opposto le pillole anticoncezionali, l'isoniazide, la chinidina e la streptomicina.
L'aptoglobina è molto bassa nel siero dei neonati e raggiunge livelli simili a quelli dell'età adulta intorno al quarto mese di vita.

Aptoglobina Bassa - Cause

Essendo sintetizzata dal fegato, l'aptoglobina plasmatica diminuisce nelle persone con malattie epatiche (epatiti, cirrosi, neoplasie ecc.). In questo caso le analisi del sangue mostrano anche un'alterazione dei vari indici di funzionalità epatica (calo dell'albumina, aumento di AST e ALT ecc.). Mancano invece i sintomi dell'anemia (pallore, debolezza, ittero ecc.).
Oltre che per una ridotta sintesi, le concentrazioni ematiche di aptoglobina possono scendere per aumentato consumo; è il caso delle anemie emolitiche.

  • Quando la cospicua distruzione dei globuli rossi avviene in sede intravascolare, oltre a bassi valori di aptoglobina si apprezzano aumenti significativi dell'emoglobina libera nel siero, della bilirubina indiretta e della LDH, accompagnati da emoglobinuria ed emosideruria. Si possono inoltre apprezzare aumenti dei reticolociti (emazie di nuova formazione), e riduzione dei globuli rossi, dell'ematocrito e dell'emoglobina.
  • Se invece l'emolisi si instaura a livello extravascolare (all'interno della milza o del fegato), l'aptoglobina rientra nella norma, mentre si registra un sensibile aumento dei reticolociti.

Ridotti livelli plasmatici di aptoglobina, seppur influenzabili da malattie epatiche, sono un sensibile indice di emolisi intravascolare.
Oltre alle varie cause di diminuita sintesi e aumentato consumo, bassi valori di aptoglobina possono essere legati a un aumento delle perdite. Tale condizione si verifica quando il filtro renale non funziona a dovere e lascia passare molecole normalmente trattenute nel sangue; è il caso ad esempio della sindrome nefrosica. Analogo discorso può essere fatto in presenza di enteropatie proteino-disperdenti.
Una piccola percentuale di popolazione africana e asiatica mostra valori di aptoglobina fisiologicamente non misurabili.

Aptoglobina e sport

Sport di resistenza caratterizzati da microtraumi ripetuti, come il podismo, provocano un danno traumatico ripetitivo che danneggia i globuli rossi durante il passaggio nei capillari; possono quindi determinare una riduzione significativa dei livelli di aptoglobina.

Anche nella pallavolo (impatto del pallone sulle mani) e nei suonatori di bongos si sono evidenziati quadri simili.

Come si misura

Il test dell'aptoglobina viene effettuato mediante un semplice esame del sangue. Il campione è prelevato dalla vena di un braccio.

Preparazione

Il prelievo di sangue si esegue in genere al mattino. Per effettuare l'analisi dell'aptoglobina, il paziente deve osservare un digiuno di almeno 8 ore, in cui è concesso assumere solo una modica quantità d'acqua.

Farmaci che possono aumentare i livelli di aptoglobina comprendono androgeni e corticosteroidi, mentre quelli che possono diminuirne le concentrazioni includono isoniazide, chinidina, streptomicina e pillole anticoncezionali.

Interpretazione dei Risultati

  • Una riduzione dell'aptoglobina associata all'aumento della conta dei reticolociti e al basso valore dei globuli rossi, può indicare la presenza di un'anemia con emolisi intravascolare (in pratica, la distruzione degli eritrociti avviene in circolo).
  • Quando il valore di aptoglobina è normale e la conta dei reticolociti è aumentata, invece, la distruzione dei globuli rossi potrebbe avvenire in organi come la milza e il fegato (emolisi extravascolare; l'emoglobina liberata non viene rilasciata nel flusso sanguigno, quindi la proteina non si consuma).
  • Se le concentrazioni di aptoglobina sono normali e la conta dei reticolociti non è aumentata, allora è probabile che l'anemia presente non sia dovuta alla rottura dei globuli rossi.
  • Nel caso in cui i livelli di aptoglobina risultino diminuiti, senza nessun altro segno di anemia emolitica, è possibile che il fegato non stia producendo quantità adeguate della proteina. Questo fenomeno è osservabile nelle patologie epatiche. Un danno al fegato può inibire sia la produzione di aptoglobina, che la rimozione dei complessi proteina-emoglobina libera.
  • L'interpretazione dei risultati può complicarsi in presenza di molte malattie infiammatorie (es. colite ulcerosa e malattia reumatica acuta) o in caso di attacchi di cuore e gravi infezioni. Le concentrazioni di aptoglobina possono essere influenzate anche da perdite di sangue massive e da condizioni associate a disfunzioni renali.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici