Triiodotironina nel Sangue - T3 Totale, T3 Libero

Ultima modifica 20.12.2019

Generalità

NOTA: questo articolo si riferisce all'interpretazione dei valori plasmatici di T3. Per approfondire il ruolo metabolico degli ormoni tiroidei clicca qui.


La triiodotironina (o T3) è uno dei due principali ormoni prodotti dalla tiroide; in particolare, viene sintetizzata dalle cellule del tessuto che avvolge gli "acini" di cui è costituita questa ghiandola, a partire da sostanze residue della tireoglobulina (Tg).
triiodotironina-t3Una volta prodotto, il T3 resta unito alla tireoglobulina fino a quando il TSH (ormone tireostimolante prodotto dall'ipofisi) lo fa distaccare e rilasciare nel torrente ematico.
Nel sangue, l'ormone T3 circola legato a proteine di trasporto (prevalentemente la globulina legante la tiroxina, TBG). Una quota minore, chiamata FT3 è presente in forma libera (non legata) nel sangue, e può raggiungere i tessuti periferici, dove viene convertita in T3.
Misurare la quantità di triiodotironina (totale o libera) è utile per valutare e spiegare eventuali valori anomali di TSH e/o T4 (o tiroxina).


La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla appiattita, situata nel collo. Gli ormoni da essa prodotti regolano fondamentalmente la velocità con cui viene utilizzata l'energia da parte dell'organismo.

Cos'è

La triiodotironina, nota più semplicemente come T3 per la struttura molecolare caratterizzata da 3 molecole di iodio, è uno dei due ormoni rilasciati dalle cellule follicolari della tiroide.

I livelli di T3 nel sangue possono essere monitorati per valutare l'attività endocrina di questa ghiandola, spesso alterata in eccesso (ipertiroidismo) o in difetto (ipotiroidismo).
I livelli ematici di T3 non dipendono solamente dalla quota rilasciata dalla tiroide; a livello periferico, infatti, l'altro ormone tiroideo - la tiroxina o T4 - subisce l'attività di specifici enzimi, detti deiodasi, che lo privano di una molecola di iodio convertendolo in T3. Dal punto di vista metabolico, quest'ormone è assai più attivo rispetto al T4, ma allo stesso tempo anche assai meno rappresentato nel sangue.

Grazie alla conversione periferica del T4, circa l'85% della T3 viene sintetizzata a livello dei tessuti periferici; si ricorda come tale processo dipenda strettamente dalla disponibilità di selenio.
Per regolare l'esposizione delle cellule agli effetti della triiodotironina, l'organismo ha a disposizione due meccanismi:

  • Il primo consiste nella regolazione dell'enzima deiodinasi, che per quanto detto viene espresso in misura maggiore quando l'organismo necessita di una maggiore recettività agli ormoni tiroidei, e viceversa;
  • La seconda strategia coinvolge le proteine plasmatiche trasportatrici degli ormoni tiroidei: l'albumina, la transtiretina e soprattutto la TBG (acronimo di Thyroid Binding Globulin, globulina legante la tiroxina).

Per acquisire attività biologica e regolare il metabolismo nelle cellule bersaglio, la triiodotironina deve necessariamente scorporarsi da queste proteine; ecco perché spesso si preferisce dosare i livelli plasmatici della frazione libera (T3 libero), piuttosto che quelli assoluti (T3 totale).

Importanza di Tireoglobulina e T3 Libero

Come anticipato, il rapporto tra le due frazioni - libera e totale - dipende in genere dalle esigenze dell'organismo e dall'attività della tiroide; così nell'ipotiroidismo, pur avendo una quantità totale di triiodotironina bassa avremo - almeno in linea teorica - un rapporto T3 totale/T3 libero spostato a favore della quota libera, mentre in caso di ipertiroidismo (eccesso di ormoni tiroidei), la frazione legata alla TBG sarà proporzionalmente maggiore rispetto a quella libera (mantenendo la triiodotironina legata alle proteine plasmatiche l'organismo tenta di difendersi dagli effetti negativi della sua presenza in eccesso).

Diversamente, possono esistere situazioni in cui il paziente appare ipertiroideo in base al valore assoluto di triiodotironina, senza però mostrare i segni ed i sintomi tipici di questa condizione; è il caso, ad esempio, delle donne in terapia estrogenica, nelle quali gli alti livelli di estrogeni possono aumentare la sintesi ed il legame della TBG nei confronti degli ormoni tiroidei; a fronte di una ridotta concentrazione di T3 libero, l'organismo cerca di compensare aumentando la sintesi di questi ormoni, stimolata dall'ormone ipofisario TSH; avremo quindi alti valori di T3 totale, alti valori di TBG, e valori normali di T3 libero. La situazione opposta si verifica durante le terapie con corticosteroidi o in presenza di malattie epatiche, fattori che diminuiscono la sintesi di TBG da parte del fegato.


Per riassumere: mentre i valori di T3 totale possono essere influenzati dalla quantità di proteine plasmatiche leganti gli ormoni tiroidei, la misurazione del T3 libero, essendo indipendente da questo fattore, risulta più attendibile a fini diagnostici.

Importanza dei valori di T4 e TSH

In genere, l'esame di riferimento per valutare l'attività della ghiandola tiroide è il dosaggio della tiroxina plasmatica (T4), spesso associato alla determinazione del TSH ematico. In alcuni casi, però, il medico può aver bisogno di valutare sia i livelli di T3 che di T4; esistono per esempio alcune forme di ipertiroidismo in cui a fronte di livelli di tiroxina normali, i valori plasmatici di T3 risultano superiori alla norma.

Il dosaggio dei valori di T3 può ad esempio essere effettuato insieme a quello degli anticorpi anomali (immunoglobuline stimolanti la tiroide o TSI) in presenza dei classici sintomi da ipertiroidismo, allo scopo di diagnosticare il morbo di Graves-Basedow (la più comune causa di ipertiroidismo a livello mondiale). In questa malattia i livelli di TSH appaiono bassi poiché gli anticorpi anomali si legano ai recettori dello stesso ormone mimandone l'azione biologica di stimolo sulla sintesi di T3 e T4.
Altro aspetto importante, è il confronto tra i valori di T3 con quelli di TSH. Abbiamo accennato come tale ormone, secreto dall'ipofisi al centro della scatola cranica, stimoli la tiroide a produrre più ormoni. In presenza di ipotiroidismo, quindi di un basso livello di ormoni tiroidei nel sangue, è logico aspettarsi alti livelli di TSH nel tentativo di stimolare la tiroide a produrre più T3; viceversa in caso di ipertiroidismo è logico aspettarsi bassi valori di TSH. Tuttavia esistono eccezioni che sfuggono a questa regola, ad esempio gli adenomi ipofisari che possono aumentare o diminuire la quota di TSH secreta indipendentemente dai livelli di T4 o T3.
Aldilà di queste ed altre rare condizioni, misurare i livelli plasmatici di TSH è importante anche per monitorare l'efficacia della terapia sostitutiva intrapresa in condizioni di ipotiroidismo. Per esempio, alti valori di TSH possono segnalare un'insufficiente assunzione di farmaci a base di ormoni tiroidei (ad es. eutirox); e viceversa. A scopo terapeutico, si preferisce usare l'analogo sintetico della tiroxina, mentre la T3 può essere utilizzata per il trattamento iniziale e rapido degli stati di ipotiroidismo.

Perché si Misura

L'esame della triiodotironina permette di determinarne i livelli e ciò risulta utile nella valutazione della funzionalità tiroidea.
Sul campione ematico, è possibile determinare sia la forma libera di T3 (quella non legata), sia quella totale (forma legata + forma libera); poiché la maggior parte della T3 circola legata alle proteine, la misura della T3 totale può essere influenzata dalla concentrazione delle proteine e dalla loro capacità legante.
La concentrazione ematica degli ormoni tiroidei può essere aumentata o diminuita a causa di:

  • Eccessiva o carente produzione da parte della tiroide, secondaria alla disfunzione della ghiandola stessa;
  • Eccessiva o insufficiente produzione di TSH per una disfunzione dell'ipofisi.

La determinazione di T3 è normalmente utilizzata come supporto nel definire un quadro di ipertiroidismo e può essere richiesta per il monitoraggio di patologie tiroidee precedentemente diagnosticate.

Quando viene richiesto l'esame dell'ormone T3?

La determinazione del T3 totale e del T3 libero viene indicata dal medico nei seguenti casi:

  • Riscontro di valori anomali di TSH o T4;
  • Il paziente presenta la sintomatologia dell'ipertiroidismo;
  • Occorre monitorare il decorso e l'efficacia della terapia in corso di patologie tiroidee precedentemente diagnosticate.

Eventuali esami associati

Spesso, l'esame del T3 si prescrive in associazione al TSH e all'FT4 (tiroxina libera).
Inoltre, può essere richiesta la ricerca degli anticorpi anti-tiroide nella diagnosi del morbo di Graves, una patologia di natura autoimmune che rappresenta la principale causa di ipertiroidismo.

Valori normali

Valori di normalità univoci non sono disponibili per la determinazione dell'ormone T3. Gli intervalli di riferimento possono differire, infatti, nei vari laboratori, poiché dipendono da molti fattori, tra i quali età e sesso del paziente, metodi analitici e strumentazione in uso.
Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto dell'analisi. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati devono essere valutati nell'insieme dal medico di fiducia, che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

T3 Alto - Cause

T3 Basso - Cause

Come si misura

La determinazione di T3 viene effettuata in seguito a un semplice prelievo di sangue.

Preparazione

Il prelievo si esegue in genere al mattino. Il medico suggerirà se è necessario essere a digiuno.

In generale, i livelli plasmatici di T3 non sono influenzati dallo stile di vita del soggetto, quindi non è normalmente richiesto il digiuno o l'astensione da particolari attività prima del prelievo.

Va ricordato che l'assunzione di alcuni medicinali può interferire nella determinazione del T3; è il caso, ad esempio, dei contraccettivi orali e delle terapie per il trattamento a lungo termine dei tumori. Per tale motivo, è opportuno comunicare al medico tutti i farmaci che vengono assunti.

Interpretazione dei Risultati

Valori tiroidei normali
Tiroxina (T4) totale (TT4) 60 - 150 nmoli/L
Tiroxina (T4) libera (fT4) 10 - 25 pmoli/L
Triiodotironina (T3) totale (TT3) 1,1 - 2,6 nmoli/L
Triiodotironina (T3) libera (fT3) 3,0 - 8,0 pmoli/L
Ormone tireo-stimolante (o tireotropina) (TSH) 0.15 - 3,5 mU/L

NOTA BENE: i range di normalità possono variare da laboratorio a laboratorio; inoltre, vengono talvolta impiegate unità di misura differenti (ad es. mcg/dl e ng/dl) ed in tal caso i valori numerici sono completamente differenti da quelli elencati. I valori possono variare anche in base all'età e in gravidanza. Per tutti questi motivi, consigliamo di fare riferimento agli intervalli di normalità riportati nel certificato di analisi.


In generale, alti livelli di T3 sono spia di una tiroide iperattiva, che produce una quantità eccessiva di ormoni tiroidei, configurando il quadro clinico dell'ipertiroidismo:

Per contro, bassi livelli di T3 nel sangue suggeriscono un'insufficienza tiroidea; la ghiandola non produce quantità sufficienti di ormoni e compaiono i classici sintomi dell'ipotiroidismo, per molti versi opposti ai precedenti:

TSH

T4

T3

Interpretazione

Elevato

Normale

Normale

Ipotiroidismo moderato (subclinico)

Elevato

Basso

Basso o normale

Ipotiroidismo manifesto

Norma.

Normale

Normale

Eutiroidismo (paziente sano)

Basso

Normale

Normale

Ipertiroidismo moderato (subclinico)

Basso

Elevato o normale

Elevato o normale

Ipertirodismo manifesto

Basso

Basso o normale

Basso o normale

Raro ipotiroidismo
ipofisario (secondario)


Come mostrato in tabella, in presenza di ipotiroidismo i livelli plasmatici di T3 possono anche risultare normali o appena sotto la norma; ciò ci riconduce a quanto detto a inizio articolo, ovvero alla capacità del corpo di modulare la sintesi di T3 a livello periferico in caso di necessità (come succede in presenza di ipotiroidismo). In una simile situazione avremo quindi un'aumentata conversione di T3 a livello periferico, con ulteriore riduzione delle già esigue quantità di T4.

Influenza dei Farmaci sui Valori di T3

Numerosi farmaci possono diminuire o aumentare i livelli di T3 totale; tra i primi ricordiamo steroidi anabolizzanti, androgeni, farmaci anti-tiroidei (propiltiouracile e metimazolo), interferone alfa, interleuchina 2, litio, propanololo e fenitoina; sono invece in grado di aumentare i livelli di T3 totale: le pillole anticoncezionali, il clorofibrato, gli estrogeni e il metadone. Per questo motivo, prima di eseguire l'analisi del T3 ematico è importante informare il medico sulle eventuali terapie farmacologiche in corso. In genere, i valori del T3 libero non sono influenzati da questi farmaci.

Gravidanza e Stress

La gravidanza può accompagnarsi a lievi aumenti del T3 totale, poiché tende ad aumentare la sintesi di TBG.
Quando l'organismo è malato, o soggetto a un forte stress, diminuisce la sintesi periferica di T3; per cui la maggior parte dei pazienti ospedalizzati e cachettici mostra bassi livelli plasmatici di T3 e T4.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici