Vaccino Antinfluenzale 2022: perché e quando farlo? Effetti collaterali

Vaccino Antinfluenzale 2022: perché e quando farlo? Effetti collaterali
Ultima modifica 12.09.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Come Funziona
  4. Quando Farlo
  5. A Chi Serve
  6. Dove Farlo
  7. Composizione
  8. Controindicazioni
  9. Effetti Collaterali
  10. Efficacia
  11. Alternative
  12. Vaccino Antinfluenzale e COVID-19
  13. Approfondimenti

Generalità

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Il vaccino antinfluenzale è un metodo di prevenzione dell'influenza stagionale.
Da rinnovare annualmente, tale vaccinazione è particolarmente indicata ad alcune categorie di persone, tra cui: donne incinte, anziani, bambini e persone con malattie croniche o fragile dal punto di vista immunitario.
Il vaccino antinfluenzale è un farmaco che può avere degli effetti collaterali; tuttavia, trattandosi di problematiche quasi sempre lievi, i medici tendono a considerarlo un preparato sicuro.
Secondo attendibili studi, nella popolazione generale, il vaccino antinfluenzale potrebbe arrivare a ridurre del 40-60% il rischio di ammalarsi di influenza.
Il periodo ideale per vaccinarsi contro l'influenza è tra ottobre e novembre.

Cos'è

Vaccino Antinfluenzale: Cos’è?

Il vaccino antinfluenzale è il vaccino realizzato con l'intento di prevenire il virus dell'influenza stagionale.
Secondo medici ed esperti del settore, questa vaccinazione rappresenta una delle strategie più efficaci per proteggersi dall'influenza.
Come si vedrà, vaccinarsi contro l'influenza non garantisce una protezione certa dal virus responsabile; tuttavia, se sono rispettate alcune condizioni fondamentali, riduce il rischio di ammalarsi in modo per nulla trascurabile.

Cos’è l’Influenza: un breve ripasso

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L'influenza è un'infezione delle vie respiratorie di natura virale, in grado di provocare delle complicazioni molto serie in alcuni individui particolari, come i bambini piccoli e più grandi, gli anziani e i soggetti con una depressione del sistema immunitario (cioè con ridotte difese immunitarie) o con disturbi respiratori.

I virus che causano l'influenza sono più d'uno; esistono, infatti, tre tipi di virus influenzale: il tipo A, il tipo B e il tipo C.
Le tipologie di virus influenzali più interessanti per l'essere umano (e per la realizzazione del vaccino) sono la A e la B.

Diffusa soprattutto durante la stagionale invernale, l'influenza si trasmette classicamente per via aerea, tramite le goccioline emesse da una persona infetta con starnuti, colpi di tosse o quando parla.
È da segnalare che è possibile contrarre l'influenza anche toccando superfici od oggetti contaminati dal virus se, dopo averlo fatto, ci si porta le mani alla bocca, al naso o agli occhi.

In genere, negli adulti sani e in salute, l'influenza è un'infezione che guarisce spontaneamente e che potrebbe limitarsi a richiedere una semplice terapia sintomatica; nei bambini piccoli e ancora di più in anziani, malati cronici e soggetti fragili dal punto di vista immunitario, invece, potrebbe rappresentare una condizione molto seria e tale da richiedere il ricorso a farmaci antivirali e, soprattutto, il ricovero in ospedale.

Per approfondire: Influenza: Cos'è, Contagio, Sintomi e Cure

Come Funziona

Vaccino Antinfluenzale: come agisce?

Alla pari di tutti i vaccini antivirali, il vaccino antinfluenzale stimola il sistema immunitario di un individuo a produrre anticorpi specifici contro il virus dell'influenza.

Gli anticorpi, o immunoglobuline, sono delle proteine globulari in grado di combattere e indurre la distruzione dei microrganismi estranei (gli antigeni), che possono infettare l'intero organismo umano.

Gli anticorpi sono secreti da cellule immunitarie particolari, chiamate linfociti B, e fungono da antenne di superficie di quest'ultimi: in presenza di un antigene, le immunoglobuline esposte sulla membrana di superficie dei linfociti B si attivano, segnalando al linfocita B stesso di produrre altre immunoglobuline specifiche contro l'antigene rilevato; da qui in poi, la barriera difensiva eretta dal sistema immunitario umano diventa sempre più potente ed efficace: i linfociti B, infatti producono un gran numero di anticorpi, i quali, circolando per il sangue, rintracciano gli antigeni presenti nel corpo e richiamano tutte quelle cellule deputate alla distruzione dei microrganismi estranei (fagociti e cellule citotossiche).

Al termine di tale processo, si formano dei linfociti B del tutto singolari, capaci di riconoscere più velocemente l'antigene già incontrato (e debellato) in precedenza, qualora dovesse ripresentarsi. Questi linfociti B sono noti anche come "cellule della memoria" e il meccanismo, con cui si creano, detto "memoria immunitaria", è quello che sta alla base dei vaccini antivirali come il vaccino antinfluenzale.

Quando Farlo

Vaccino Antinfluenzale: Quando è Possibile Farlo?

Il vaccino antinfluenzale è prodotto da alcune aziende farmaceutiche, le quali lo mettono in commercio una volta conclusa la sua realizzazione.

In genere, le prime disponibilità si hanno a partire da agosto/settembre, ovvero in lieve anticipo rispetto al periodo ideale per vaccinarsi, che è tra i mesi di ottobre e novembre, e in largo anticipo rispetto alla stagione influenzale, che corrisponde all'inverno.

È buona norma sottoporsi alla vaccinazione nel periodo consigliato dai medici, in quanto il vaccino, con la collaborazione del sistema immunitario del ricevente, impiega due settimane per produrre la memoria immunitaria contro il virus dell'influenza.

Vaccinarsi in ritardo o nel bel mezzo della stagione influenzale potrebbe essere inutile, perché si corre il rischio di ammalarsi quando ancora le cellule della memoria non sono pronte.

Il periodo consigliato e ideale per vaccinarsi contro l'influenza è tra ottobre e novembre.

Vaccino Antinfluenzale: Ogni Quanto Vaccinarsi?

Il vaccino antinfluenzale deve essere ripetuto ogni anno; le ragioni di ciò sono sostanzialmente due:

  • Primo motivo: il virus influenzale ha la capacità di mutare le sue sembianze molto velocemente, nel giro di qualche mese. Di conseguenza, dopo un anno, il vaccino della stagione influenzale precedente, il quale è stato realizzato in base alle caratteristiche di un virus ormai non più circolante, è del tutto inadatto al nuovo virus dell'influenza creatosi.
  • Secondo motivo: dopo un anno, gli anticorpi generati dal vaccino tendono a scomparire dall'organismo, rendendo, per forza, necessaria una nuova vaccinazione.

A Chi Serve

Vaccino Antinfluenzale: le Indicazioni

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Salvo particolari eccezioni, possono vaccinarsi contro l'influenza tutti gli individui dai 6 mesi d'età in su.

In particolare, il medico consiglia caldamente il vaccino antinfluenzale alle seguenti categorie di persone:

  • Donne incinte.
    Perché serve: il virus influenzale potrebbe trasmettersi al feto e complicare la gravidanza.
  • Bambini piccoli e più grandi.
    Perché serve: i giovani possiedono difese immunitarie "fragili", meno efficienti, e trascorrono molto tempo in ambienti affollati (asili, scuole ecc.), dove il virus si trasmette con velocità e facilità.
  • Anziani.
    Perché serve: l'avanzare dell'età si accompagna a una fisiologica riduzione delle difese immunitarie, per colpa della quale aumenta il rischio di infezione.
  • Tutti coloro che soffrono di particolari disturbi di salute e sono soggetti patologicamente immunodepressi. Nel riquadro seguente, sono riportate le condizioni patologiche, in presenza delle quali si consiglia il vaccino.
    Perché serve: in questi individui, il virus influenzale può scatenare gravi complicazioni.

Le patologie per le quali è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale:

Vaccino Antinfluenzale Gratuito: a chi spetta?

In Italia, per il biennio 2020/21, il vaccino antinfluenzale è gratuito per:

  • Gli adulti di età superiore ai 65 anni;
  • Bambini di età superiore ai 6 mesi e ragazzi e adulti affetti da patologie gravi, che aumentano il rischio di complicanze correlate a un'eventuale infezione da virus influenzale (es: asma, fibrosi cistica, BPCO, malattie dell'apparato cardiocircolatorio, diabete, insufficienza renale, tumori, malattie epatiche, insufficienza epatica ecc.).
  • Individui di qualunque età ricoverati in strutture medico-sanitarie per lungodegenti;
  • Familiari e contatti frequenti di soggetti a rischio (es: badante di un soggetto anziano);
  • Donne in gravidanza;
  • Addetti ai servizi di primario interesse collettivo (es: insegnanti, Polizia, Vigili del Fuoco ecc.);
  • Medici e personale sanitario di assistenza (es: infermieri);
  • Malati di diabete;
  • Veterinari e chiunque lavori a stretto contatto con gli animali (es: allevatori).
Per approfondire: Vaccino Antinfluenzale in Gravidanza: Quando e Perché Farlo?

Dove Farlo

Vaccino Antinfluenzale: dove si fa?

Il vaccino antinfluenzale è conseguibile presso gli ambulatori vaccinali delle ASL o presso lo studio del medico di famiglia o del pediatra (qualora il paziente sia un bambino).

È da segnalare che, per gli anziani che hanno difficoltà a muoversi da casa, esiste la possibilità di ricevere la vaccinazione a domicilio, grazie alla disponibilità dei medici di base di recarsi presso le abitazioni quando strettamente necessario.

Composizione

Cosa contiene il Vaccino Antinfluenzale?

Il vaccino antinfluenzale contiene frammenti propri del virus influenzale che hanno la capacità di agire da antigeni e stimolare il sistema immunitario a produrre una barriera anticorpale contro il suddetto agente virale.

In realtà, volendo essere precisi, il vaccino contro l'influenza include i frammenti dei virus influenzali che la ricerca medico-scientifica ritiene saranno più diffusi nella stagione invernale ventura. Si ricorda ai lettori, infatti, che esistono più virus dell'influenza e che, annualmente, uno di questi agenti virali è predominante sugli altri in termini di diffusione nella popolazione generale.

Tipi di Vaccino Antinfluenzale

Attualmente, i tipi principali di vaccino antinfluenzale sono due:

  • La variante iniettabile, costituita esclusivamente da frazioni del virus influenzale inattivato (l'agente virale è di fatto ucciso), e
  • La variante somministrabile tramite spray nasale, composta da frazioni del virus dell'influenza attenuato (per attenuato s'intende che il virus è vivo, ma indebolito e incapace di provocare la malattia).

A differenza di Stati Uniti, Regno Unito e molti altri Paesi Europei, in Italia, è commercializzato soltanto il vaccino antinfluenzale inattivato iniettabile, sebbene l'altra variante abbia ricevuto l'approvazione dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e del Ministero della Salute.

Vaccino Antinfluenzale Inattivato Iniettabile

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Come anticipato, il vaccino antinfluenzale inattivato è composto da parti di virus ucciso, completamente innocue per l'organismo umano, ma comunque in grado di stimolare il sistema immunitario e sviluppare una risposta anticorpale utile ai fini dell'immunizzazione contro il virus influenzale.

Il vaccino antinfluenzale inattivato è un preparato farmacologico somministrato tramite iniezione intramuscolo o intradermica.
Effettuate entrambe solitamente sul braccio, l'iniezione intramuscolo è praticabile a tutte le persone dai 6 mesi di vita in poi, mentre quella intradermica è eseguibile solo nei soggetti rientranti nella fascia di età che va dai 18 ai 64 anni.

Sottotipi di Vaccino Antinfluenzale Inattivato Iniettabile

Esistono due sottotipi di vaccino antinfluenzale inattivato iniettabile: il sottotipo trivalente e il sottotipo quadrivalente.
Il sottotipo trivalente contiene gli antigeni inattivati di tre virus influenzali: due del tipo A (H1N1 e H3N2) e uno del tipo B; il sottotipo quadrivalente, invece, contiene gli antigeni inattivati di quattro virus influenzali: gli stessi due del tipo A presenti nel trivalente (H1N1 e H3N2) e due del tipo B.

È da segnalare, inoltre, che il vaccino antinfluenzale inattivato iniettabile è disponibile in quattro differenti formulazioni:  vaccino split, vaccino virosomale, vaccino adiuvato e vaccino intradermico.

Vaccino Antinfluenzale Attenuato Spray Nasale

Somministrato per via intranasale mediante spray, il vaccino antinfluenzale attenuato è costituito da piccoli frammenti di virus influenzale vivo, ma indebolito; indebolito significa che i suoi frammenti non sono in grado di provocare la malattia infettiva, però sono capaci di evocare la risposta anticorpale utile all'immunizzazione contro il virus dell'influenza.

Proprio perché contiene frammenti di virus vivo, il vaccino antinfluenzale attenuato non è conseguibile da chiunque (si vedano le controindicazioni); inoltre, anche quando lo stato di salute del potenziale ricevente è ottimale, questa vaccinazione è praticabile soltanto nelle persone rientranti nella fascia di età compresa tra 2 e 59 anni(*).

Come affermato in precedenza, il virus antinfluenzale attenuato somministrato tramite spray nasale non è commercializzato in Italia, anche se ha ricevuto l'approvazione di AIFA e Ministero della Salute; nella pratica, questo vuol dire che le farmacie tradizionali presenti nel territorio italiano non vendono e procurano ai clienti il suddetto preparato vaccinale.

(*)N.B: 2-59 anni è la fascia di età riportata nel sito del Ministero della Salute; è doveroso segnalare, però, che altre fonti importanti come l'OMS riportano una fascia di età leggermente ridotta, che va, per la precisione, dai 2 ai 49 anni.

Sottotipi di Vaccino Antinfluenzale Attenuato Spray Nasale

Come la variante inattivata iniettabile, anche il vaccino antinfluenzale attenuato esiste in una versione trivalente, che contiene gli antigeni di due virus influenzali di tipo A (H1N1 e H3N2) e di un virus influenzale di tipo B, e in una versione quadrivalente, che contiene gli antigeni di due virus influenzali di tipo A (sempre H1N1 e H3N2) e di due virus influenzali di tipo B.

Controindicazioni

Quando è controindicata la Vaccinazione Antinfluenzale?

Il vaccino antinfluenzale presenta diverse controindicazioni; tali controindicazioni variano a seconda che del tipo di vaccino considerato, pertanto l'articolo analizzerà prima quelle relative alla formulazione vaccinale in uso in Italia (la versione inattivata iniettabile) e poi quelle relative alla formulazione attenuata spray nasale.

Controindicazioni Vaccino Antinfluenzale Inattivato Iniettabile

Il vaccino antinfluenzale iniettabile è controindicato in caso di:

  • Grave allergia alle uova. Le proteine delle uova sono un ingrediente utilizzato per preparare la maggior parte dei vaccini antinfluenzali iniettabili presenti in commercio, a prescindere da quale sia il virus influenzale di stagione.
    Queste proteine sono potenziali allergeni, cioè possono scatenare nelle persone allergiche o ipersensibili una reazione avversa, caratterizzata da sintomi più o meno gravi.
    L'allergia alle uova non rappresenta una controindicazione assoluta al vaccino antinfluenzale iniettabile: infatti, se l'allergia provoca una sintomatologia lieve (es: solo orticaria), la vaccinazione potrebbe essere comunque conseguibile; se invece l'allergia scatena una reazione avversa severa, è meglio evitare il vaccino.
    La prassi vuole che le persone con un'allergia alle uova che non impedisce il conseguimento del vaccino antinfluenzale iniettabile si fermino, a vaccinazione avvenuta, per almeno 30 minuti presso la struttura o lo studio medico dove hanno ricevuto il trattamento: questa è una misura precauzionale adottata per intervenire tempestivamente in caso di eventuali reazioni allergiche più severe del previsto.
    È doveroso segnalare che alcune aziende farmaceutiche hanno creato vaccini antinfluenzali inattivati iniettabili privi delle proteine dell'uovo, quindi ideali per chi presenta un'allergia o un'ipersensibilità nei loro confronti.
  • Allergia grave e comprovata verso un qualsiasi altro ingrediente presente nel vaccino antinfluenzale iniettabile (uova escluse). Si tratta di una controindicazione assoluta.
  • Risposta negativa, in passato, ad altre vaccinazioni antinfluenzali iniettabili. A prescindere dalla sostanza che l'ha provocato, un simile evento costituisce in genere una controindicazione assoluta.
  • Età inferiore di 6 mesi.
  • Sindrome di Guillain-Barré. Questa condizione è una malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso periferico, causandone la degenerazione progressiva.

Alla luce del fatto che il vaccino antinfluenzale iniettabile non è esente da controindicazioni, è bene che chiunque voglia riceverlo (o chiunque rientri in una categoria di persone per la quale il suddetto vaccino è raccomandato) consulti il proprio medico di base (o il pediatra, se il paziente è un bambino), allo scopo di accertare l'idoneità alla vaccinazione.

Controindicazioni Vaccino Antinfluenzale Attenuato Spray Nasale

L'uso del vaccino antinfluenzale attenuato – che si ricorda non essere commercializzato in Italia – è controindicato in:

  • Persone di età inferiori ai 2 anni;
  • Individui di età superiore ai 59 anni (OMS e CDC segnalano un'età inferiore: i 49 anni);
  • Donne in gravidanza;
  • Persone con un'allergia grave verso uno qualsiasi dei componenti del preparato vaccinale;
  • Giovani (tra i 2 e i 17 anni) che stanno seguendo una terapia a lungo termine a base di aspirina o derivati (l'uso dell'aspirina nei giovani è controindicato, salvo casi particolari);
  • Individui affetti da immunodepressione;
  • Persone che vivono a stretto contatto con soggetti immunodepressi (la vaccinazione è possibile solo se, dopo aver ricevuto il vaccino, evitano di interagire con i soggetti immunodepressi per almeno una settimana);
  • Bambini di età compresa tra i 2 e i 4 anni, che hanno sofferto di asma o altri problemi respiratori.

Effetti Collaterali

Numerosi studi hanno dimostrato che il vaccino antinfluenzale è un medicinale sicuro per il paziente, dove per sicuro s'intende che il soggetto che lo riceve non è esposto a rischi di particolare rilevanza.

Il vaccino antinfluenzale è pur sempre un farmaco e come tale può avere degli effetti collaterali; questi, tuttavia, sono nella maggior parte dei casi problematiche di lieve entità, risolvibili nell'arco di 24-48 ore.

Per un utilizzo in sicurezza del vaccino antinfluenzale è fondamentale, ovviamente, rispettare le modalità d'uso del preparato farmacologico.

Vaccino Antinfluenzale: gli Effetti Collaterali più comuni

Gli effetti collaterali più comuni e anche più lievi del vaccino antinfluenzale sono:

Come anticipato, questi disturbi sono passeggeri e si esauriscono nel giro di pochi giorni.

Lo sapevi che…

Per attenuare il dolore al braccio dovuto all'iniezione del vaccino antinfluenzale iniettabile, i medici potrebbero consigliare di assumere un antidolorifico, quale il paracetamolo o l'ibuprofene, e di applicare del ghiaccio in sede dolorosa.

Vaccino Antinfluenzale e Reazioni Allergiche

Il vaccino antinfluenzale può scatenare una reazione avversa grave nelle persone con un'allergia o un'ipersensibilità nei confronti di uno degli eccipienti che costituiscono il preparato vaccinale.

Le reazioni allergiche gravi al vaccino antinfluenzale sono eventi rari, che però, considerata la serietà del fenomeno, non devono essere sottovalutati.

Le persone che sanno di essere allergiche a un qualche eccipiente presente nel vaccino antinfluenzale dovrebbero riferirlo al proprio medico di base e affidarsi alle sue indicazioni in merito a come gestire tale situazione.

La sintomatologia tipica di una reazione allergica a un vaccino, come quello contro l'influenza, comprende manifestazioni quali:

Lo sapevi che…

Generalmente, dopo il vaccino antinfluenzale, il paziente deve aspettare dai 15 ai 30 minuti prima di poter tornare a casa: questa è una misura precauzionale che il personale sanitario adotta per assicurarsi di poter intervenire tempestivamente in caso di un'eventuale reazione avversa alla vaccinazione.

È possibile prendere l’Influenza anche dopo il Vaccino?

Può capitare che, anche dopo il vaccino antinfluenzale, una persona si ammali di influenza.

Ciò può verificarsi per vari motivi; ecco quali:

  • Un individuo vaccinato potrebbe ammalarsi di influenza se contrae l'agente infettivo nell'arco delle due settimane che seguono la vaccinazione, quando ancora il sistema immunitario non ha ultimato l'immunizzazione anticorpale contro il virus.
    La stessa cosa potrebbe avvenire se contrae l'infezione poco prima della vaccinazione, quando ancora la malattia virale è in fase di incubazione.
  • Una persona vaccinata potrebbe ammalarsi di influenza se contrae un virus influenzale contro il quale non è protetta. Ciò è possibile perché, come riportato in precedenza, il vaccino antinfluenzale fornisce un'immunizzazione contro i virus influenzali che la ricerca medica ritiene siano, per l'anno venturo, quelli più diffusi e maggiormente implicati nel provocare l'infezione.
  • Un soggetto vaccinato potrebbe ammalarsi di influenza se la protezione immunitaria prodotta non è sufficientemente forte da difendere dal virus influenzale stagionale. Si tratta di un evento sfortunato, che è più probabile che si verifichi nelle persone di età avanzata o con problematiche di salute importanti.

Efficacia

Vaccino Antinfluenzale: Quanto è Efficace?

L'importante organizzazione sanitaria statunitense nota come Centro di Controllo e Prevenzione della Malattie (o CDC) analizza ogni anno l'efficacia del vaccino antinfluenzale e, a tal proposito, nel proprio sito ufficiale, afferma che:

  • Nella popolazione generale, la vaccinazione può arrivare a ridurre del 40-60% il rischio di ammalarsi di influenza, a patto che sussista una buona corrispondenza tra il preparato vaccinale e il virus influenzale effettivamente circolante (per buona corrispondenza s'intende che il vaccino sia adeguato a difendere dal virus influenzale più diffuso per la stagione in corso).
  • Oltre alla corrispondenza vaccino-virus influenzale circolante, sull'efficacia del vaccino antinfluenzale incidono anche alcune caratteristiche del soggetto ricevente; in particolare, ritiene che abbiano un ruolo cardine l'età e lo stato di salute generale del paziente: nelle persone molto anziane e negli individui con malattie croniche importanti, il vaccino contro l'influenza ha maggiori probabilità di risultare inefficace; negli adulti giovani, nelle persone sane e nei bambini più grandi, invece, è più probabile che abbia successo.
  • L'efficacia del vaccino antinfluenzale è maggiore quando il virus influenzale effettivamente circolante è del tipo A-H1N1 o uno del tipo B, mentre è minore quando il virus influenzale maggiormente in circolazione è del tipo A-H3N2 (chiaramente, in questo caso, è scontato che ci sia una buona corrispondenza vaccino-virus influenzale effettivamente circolante).

È interessante segnalare che, parlando di efficacia del vaccino antinfluenzale, sempre il CDC cita alcuni studi da cui è emerso che le persone ammalatesi di influenza a dispetto di un vaccino con una buona corrispondenza tendono a sviluppare una forma di malattia influenzale meno grave; a riguardo, menziona anche uno studio del 2018 secondo il quale gli adulti vaccinati ricoverati in ospedale per influenza avrebbero il 59% di probabilità in meno di necessitare della terapia intensiva, rispetto a persone nelle stesse condizioni, ma sprovviste della vaccinazione.

Vaccino Antinfluenzale: i Vantaggi

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  • Il vaccino antinfluenzale riduce il rischio di ammalarsi di influenza, a patto ovviamente che ci sia una buona corrispondenza tra vaccino e virus influenzale effettivamente circolante;
  • Il vaccino antinfluenzale riduce il numero delle ospedalizzazioni dovute alla malattia influenzale;
  • Nelle persone con malattie di cuore o polmonari di tipo cronico, il vaccino antinfluenzale riduce il rischio di un aggravamento dello stato di salute correlato a un'eventuale influenza;
  • Il vaccino antinfluenzale protegge le donne in gravidanza da complicanze dovute a un'eventuale malattia influenzale; alcuni studi, inoltre, hanno dimostrato che la vaccinazione proteggerebbe anche il bambino dopo la nascita, per alcuni mesi;
  • Il vaccino antinfluenzale nei bambini più piccoli può prevenire complicanze respiratorie gravi.

Alternative

In quale altro modo è possibile Prevenire l’Influenza?

Gli individui che sono inadatti a ricevere il vaccino antinfluenzale e, al tempo stesso, anche immunodepressi possono provare a prevenire l'influenza con dei metodi alternativi.
Tali metodi, che in realtà sono validi in ogni occasione e per chiunque, si basano su una corretta igiene quotidiana e consistono in:

  • Lavarsi le mani spesso, con sapone e acqua; se non si dispone di sapone per lavarsi le mani, usare soluzioni sanitarie a base di alcol.
  • Evitare di toccare con le mani non pulite gli occhi e le parti interne di naso e bocca.
  • Evitare di frequentare i posti molto affollati, in piena stagione influenzale. Questo consiglio è particolarmente indicato per gli immunodepressi e coloro in cui un'influenza può scatenare delle complicazioni gravi.

Vaccino Antinfluenzale e COVID-19

Emergenza COVID-19: perché Vaccinarsi contro l'Influenza?

Anche per la stagione 2022/2023, il Ministero della Salute raccomanda fortemente la vaccinazione antinfluenzale per le fasce di popolazione che, a seguito dell'infezione da SARS-CoV-2, potrebbero sviluppare una forma grave di COVID-19, il tutto al fine di facilitare la diagnosi differenziale tra due patologie (influenza e COVID).

Per incentivare il ricorso al vaccino antinfluenzale, quest'ultimo è offerto gratuitamente alle persone di età compresa tra i 60 e i 64 anni, a prescindere dallo stato di salute generale.

Emergenza COVID: quando Vaccinarsi contro l'Influenza?

Sempre sul sito del Ministero della Salute, si legge che, per meglio affrontare l'emergenza COVID-19, le campagne vaccinali antinfluenza andrebbero iniziare preferibilmente a ottobre (quindi c'è un invito a non tardare la vaccinazione).
Tuttavia, il Ministero specifica anche i soggetti a rischio di COVID grave possono vaccinarsi in un qualsiasi momento della stagione infleuznale.

Il vaccino Antinfluenzale favorisce l’infezione da Nuovo Coronavirus?

Diversi studi condotti finora hanno dimostrato che il vaccino antinfluenzale non favorisce le infezioni da coronavirus, comprese quelle sostenute da COVID-19.

Approfondimenti

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Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza