Ultima modifica 17.02.2020

Generalità

L'utero bicorne è un'anomalia congenita dell'utero.

Utero Bicorne

Figura: raffigurazione di un utero bicorne.
Dal sito: mulleriananomalies.blogspot.it

Come l'utero didelfo e l'utero setto, rientra nell'elenco delle anomalie dei dotti Mülleriani, patologie dalle cause sconosciute che originano da un errore di sviluppo durante la vita embrionale.
La presenza dell'utero bicorne è spesso causa di spiacevoli conseguenze nel corso di una gravidanza.
Per una diagnosi corretta, servono spesso diversi esami strumentali.
Se le donne con utero bicorne non manifestano disturbi associati all'anomalia, non devono sottoporsi ad alcun trattamento. In caso contrario, i medici prendono in considerazione la possibilità di intervenire chirurgicamente.

Breve richiamo sull'utero

Impari e cavo, l'utero è l'organo genitale femminile che serve ad accogliere la cellula uova fecondata (cioè il futuro feto) e a garantirne il corretto sviluppo, durante i 9 mesi di gravidanza.

Utero

Figura: raffigurazione di un utero normale. Secondo le descrizioni più accurate, l'utero presenta altre due zone, oltre al corpo dell'utero e alla cervice uterina: sono l'istmo dell'utero e il fondo (o base) dell'utero. L'istmo dell'utero è la strozzatura che divide il corpo e il collo dell'utero. Il fondo (o base dell'utero) è la porzione superiore del corpo, situata al di sopra della linea immaginaria che congiunge le due tube di Falloppio. È di forma arrotondata e sporge in avanti.

Risiede nella piccola pelvi, precisamente tra vescica (anteriormente), intestino retto (posteriormente), anse intestinali (superiormente) e vagina (inferiormente).
Nell'arco della vita, l'utero muta la propria forma. Se fino all'età prepuberale ha un aspetto allungato simile a un dito di guanto, in età adulta assomiglia molto a una pera capovolta (o rovesciata), mentre nella fase post-menopausa riduce gradatamente il proprio volume e si schiaccia.

Dal punto di vista macroscopico, i medici suddividono l'utero in due regioni principali ben distinte: una porzione più allargata e voluminosa, chiamata corpo dell'utero (o corpo uterino), e una porzione più ristretta, denominata collo dell'utero (o cervice uterina). La cervice uterina sporge, in misura minima, all'interno della vagina: è il cosiddetto "muso di tinca".


Misure e peso dell'utero in una donna adulta.
Lunghezza media

7-8 centimetri

Diametro trasverso

4-5 centimetri

Diametro antero-posteriore

4 centimetri

Peso

60-70 grammi

Cos'è l'utero bicorne?

L'utero bicorne è una malformazione dell'utero, in presenza della quale questo importante organo genitale assume la forma ideale di un cuore (anziché di una pera rovesciata) e si presenta con due "corna", convergenti nella parte inferiore del corpo uterino ma separate da un setto.
L'utero bicorne è un'anomalia congenita, cioè presente fin dalla nascita.

UTERO BICORNE È SINONIMO DI UTERO A CUORE

Talvolta, i medici chiamano la condizione di utero bicorne con il termine alternativo di utero a cuore. Com'è abbastanza intuibile, ciò è dovuto alla somiglianza morfologica esistente tra l'utero e un cuore.

IN TUTTI GLI ANIMALI È UN'ANOMALIA?

Se per gli esseri umani l'utero bicorne rappresenta una malformazione, per altri animali non lo è.
Infatti, diverse specie di mammiferi, tra cui i roditori e i maiali, presentano di norma un utero a forma di cuore e con due corna.

SOTTOTIPI DI UTERO BICORNE

Esistono due possibili sottotipi di utero bicorne: il bicolle e l'unicolle.
La differenza tra le due condizioni è molto semplice. Mentre nell'utero bicorne bicolle ci sono due canali cervicali (cioè della cervice), nell'utero unicolle ce n'è uno soltanto.
Per quanto concerne le due biforcazioni, queste hanno un aspetto sovrapponibile.

Cause

Per approfondire: Sintomi Utero Bicorne


Nonostante numerosi e approfonditi studi, medici e scienziati non sono ancora riusciti a identificare le cause che portano alla comparsa dell'utero bicorne.
Ciò che, però, sono stati in grado di capire è il meccanismo patofisiologico di base.

PATOFISIOLOGIA

Secondo le varie ricerche effettuate, l'utero bicorne deriverebbe da uno sviluppo errato dei dotti paramesonefrici, durante l'embriogenesi (a conferma del fatto che l'utero bicorne è una condizione congenita).
I dotti paramesonefrici, o dotti di Müller, sono piccoli condotti genitali, presenti nell'embrione, che con la stimolazione da parte degli estrogeni danno origine all'utero, alle tube di Falloppio e alla vagina.
In altre parole, i dotti paramesonefrici sono le strutture embrionali da cui nascono alcuni dei principali organi genitali femminili.
Nel caso dell'utero bicorne, per motivi ancora sconosciuti, il processo embrionale a cui vanno incontro i dotti di Müller non va a buon fine e ha due effetti:

  • L'unione della parte inferiore dell'utero e
  • La biforcazione della sua parte superiore.

Poiché all'origine dell'utero bicorne c'è un interessamento dei dotti di Müller, i medici includono la suddetta malformazione uterina tra le cosiddette "anomalie dei dotti Mülleriani".

A voler essere ancora più precisi, l'utero a cuore rappresenta l'anomalia Mülleriana di classe IV.


Anche nell'embrione maschile sono presenti i dotti paramesonefrici, tuttavia questi regrediscono attorno all'11esima settimana di sviluppo, in quanto non subiscono le stesse stimolazioni estrogeniche che avvengono nell'embrione femminile.


Le anomalie dei dotti Mülleriani.
Agenesia uterina Classe I
Utero unicorne Classe II
Utero didelfo o doppio utero Classe III
Utero bicorne Classe IV
Utero setto Classe V
Utero arcuato Classe VI
Utero a T Classe VII

EPIDEMIOLOGIA

L'utero bicorne è un'anomalia congenita dell'utero sottodiagnosticata (cioè i casi diagnosticati sono meno di quelli realmente esistenti); pertanto la sua esatta incidenza è sconosciuta.
In un Paese come gli Stati Uniti, sembra che colpisca tra lo 0,1 e lo 0,5% delle donne.
In base alle ricerche più recenti, esclusivamente nell'ambito delle anomalie dei dotti Mülleriani, rappresenterebbe il 25% circa di queste particolari malformazioni.


Secondo alcuni studi statistici, le anomalie uterine congenite riguarderebbero circa l'1,5% degli individui di sesso femminile.

Sintom e conseguenze

Tra le donne incinte, la presenza di un utero bicorne può avere svariate conseguenze, tra cui:

  • Interruzione di gravidanza involontaria (cioè aborto spontaneo). È un fenomeno assai ricorrente e, spesso, molte donne scoprono di avere l'utero bicorne proprio dopo un aborto spontaneo.
  • Parto pretermine (o parto prematuro). I medici definiscono un parto come prematuro quando ha luogo almeno tre settimane prima della quarantesima e ultima settimana di gravidanza.
    Gli effetti negativi che un parto pretermine può avere sul nascituro dipendono da quanto tempo prima avviene la nascita. In altre parole, più è prematuro il parto e più sono gravi le condizioni di salute in cui versa il neonato, quando la madre lo mette al mondo. Ciò è alquanto intuibile, dato che la permanenza nell'utero serve a garantire al feto il suo corretto sviluppo.
    In base al periodo in cui ha luogo, un parto prematuro può essere definito come: tardivo, se avviene tra la 34esima e la 37esima settimana di gestazione; grave, se si verifica tra la 25esima e la 33esima settimana di gravidanza; estremo, se il bambino nasce prima della 25esima.
    Secondo alcuni studi statistici, in donne con utero bicorne la probabilità di un parto pretermine varia dal 15 al 25%.
    Dal punto di vista patofisiologico, a indurre il parto prematuro è la mancanza, per il feto, di un adeguato spazio di crescita. Infatti, il feto nasce prima del previsto nel momento in cui comincia a crescere all'interno delle due corna.
    In base a quanto riportano gli esperti, una cervice uterina di breve lunghezza o dotata di uno scarso tono muscolare (incompetenza o insufficienza cervicale) favorisce la nascita anzitempo.
  • Cattiva posizione del feto. Alcune ricerche statistiche riportano che il feto assume una posizione errata nel 40-50% delle gravidanze condotte da donne con utero bicorne.
    I cattivi posizionamenti fetali più diffusi sono due: la posizione podalica e la posizione di traverso (o trasversale). Un feto è in posizione podalica quando presenta, verso l'uscita, i piedi anziché la testa; mentre è in posizione di traverso quando presenta, verso l'uscita, una delle due spalle.
  • Deformità fetali di vario genere. Purtroppo, accade alquanto frequentemente che, da madri con utero bicorne, nascano figli portatori di deformità o malformazioni più o meno gravi.

L'UTERO BICORNE È ASINTOMATICO

In genere, l'utero bicorne non produce alcun sintomo particolare nelle donne portatrici. Diagnosi UteroQueste, infatti, scoprono di esserne affette soltanto nel momento in cui rimangono incinte o si sottopongono a qualche esame ginecologico particolare.

UTERO BICORNE E INFERTILITà€

In passato, medici ed esperti di ginecologia sostenevano che le donne con utero bicorne fossero predisposte all'infertilità.
Alcuni recenti studi scientifici, però, hanno escluso la suddetta associazione, stabilendo che le donne con utero a cuore sono fertili quanto le donne con utero normale.
Quindi, l'unica differenza esistente tra le due categorie di donne è la maggiore tendenza delle prime a sviluppare problemi in gravidanza.

Diagnosi

I medici possono diagnosticare la condizione di utero bicorne tramite:

  • Una sonoisterografia (o isterosonografia). È un'ecografia ginecologica che serve a valutare l'interno della cavità uterina ed è molto utile nell'identificazione di malformazioni dell'utero, ispessimenti endometriali, polipi e fibromi.
    Come ogni esame ecografico, prevede l'utilizzo di una sonda a ultrasuoni, che il medico inserisce nell'utero attraverso la vagina (via transvaginale).
    Prima però di questa operazione, è necessario distendere le cavità uterine: per ottenere ciò, il medico si serve di una particolare soluzione fisiologica sterile, che inietta attraverso un piccolo catetere di 1,2 millimetri (altrettanto sterile).
  • Una risonanza magnetica nucleare (RMN). È un esame diagnostico indolore, che permette di visualizzare le strutture interne del corpo umano senza l'utilizzo di radiazioni ionizzanti (raggi X). Infatti, il suo principio di funzionamento si basa sulla creazione di campi magnetici, che emettono dei segnali tramutabili in immagini da un rilevatore.
  • Isterosalpingografia. È una procedura diagnostica di tipo radiografico, quindi prevede l'esposizione della paziente a una certa quota di raggi X. Con la sua esecuzione, è possibile valutare l'aspetto morfologico della cavità uterina e delle tube di Falloppio. Per l'analisi di questi compartimenti, i medici si avvalgono di un particolare liquido di contrasto, opaco ai raggi X, che iniettano appositamente nella cervice uterina.
    L'isterosalpingografia è un esame che i ginecologi prescrivono alle donne con un sospetto problema di fertilità, quindi la sua esecuzione è meno frequente delle due precedenti indagini sopra descritte.
    Risulta una procedura minimamente invasiva, perché prevede l'esposizione della paziente a una dose (minima) di raggi X nocivi per la salute.
  • Isterosonosalpingografia. Ha le stesse finalità dell'isterosalpingografia, ma è un esame di tipo ecografico, esattamente come la sonoisterografia (con la quale condivide alcuni passaggi procedurali).
    Come ogni ecografia, non prevede l'esposizione della paziente a radiazioni ionizzanti nocive per la salute.
    La sua realizzazione è più frequente tra le donne con un sospetto problema di fertilità.

Trattamento

I medici possono provare a risolvere il problema dell'utero bicorne mediante la realizzazione di un intervento chirurgico, noto come metroplastica di Strassmann.
Tuttavia, occorre precisare che il ricorso a tale procedura avviene solo quando le donne con utero a cuore presentano una storia di aborti spontanei o altri problemi riproduttivi. Infatti, in tutti quei casi in cui la o le gravidanze sono regolari, non è necessario ricorrere ad alcun intervento di tipo chirurgico.
Per quelle donne con utero bicorne e incompetenza cervicale, che non sono ancora rimaste incinte in vita loro (quindi non conoscono l'evoluzione di una possibile gravidanza), la possibile terapia consiste nel cosiddetto cerchiaggio cervicale.

METROPLASTICA DI STRASSMANN

La metroplastica di Strassmann (o metroplastica addominale di Strassmann) è una delicata procedura chirurgica, che il medico curante esegue in laparoscopia e che permette di correggere un utero dalla morfologia anomala.
Lo scopo finale è quello di creare una cavità uterina capace di accogliere e far sviluppare adeguatamente un feto.


La laparoscopia è una tecnica chirurgica minimamente invasiva, per mezzo della quale il medico operante può accedere alla cavità addominale e alla cavità pelvica di un paziente, senza ricorrere alle grandi incisioni previste dalla chirurgia tradizionale a cielo aperto.
Infatti, le operazioni in laparoscopia prevedono la realizzazione di un numero esiguo di piccole incisioni sull'addome, che servono per l'introduzione della strumentazione chirurgica.

CERCHIAGGIO CERVICALE

Il cerchiaggio cervicale è un intervento chirurgico, durante il quale il medico curante applica, a livello del collo dell'utero, una fettuccia di tessuto sintetico, in maniera tale da rinforzare la cervice uterina e aumentarne la continenza. Tutto ciò dovrebbe evitare o quanto meno ridurre la tendenza al parto pretermine.
Esistono due approcci operativi con cui realizzare un cerchiaggio cervicale: l'approccio transvaginale (cioè attraverso la vagina) e l'approccio transaddominale (cioè attraverso la parete addominale)
L'approccio transvaginale è quello più praticato (N.B: rappresenta il 95% dei cerchiaggi) e i chirurghi possono realizzarlo secondo la tecnica di McDonald o quella di Shirodkar.
L'approccio transaddominale, invece, è più che altro un'alternativa all'approccio transvaginale, quando quest'ultimo non ha fornito i risultati sperati.

Prognosi

La prognosi in caso di utero bicorne varia da donna a donna e dipende dalla gravità della condizione.
Infatti, alcune portatrici hanno gravidanze normali, mentre altre devono sottoporsi a una terapia chirurgica specifica.
Purtroppo, la chirurgia non è sempre risolutiva dei problemi indotti dalla presenza di utero bicorne.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza