Ultima modifica 08.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è un tumore al cervello?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prognosi

Generalità

Quando si parla di tumore al cervello, ci si riferisce alla crescita di una massa anomala di cellule all'interno dell'encefalo. A provocare questa insolita formazione cellulare è una mutazione genetica del DNA.
I sintomi di un tumore al cervello sono numerosi e dipendono, principalmente, da tre fattori: sede, dimensione e gravità (ritmo di crescita) della neoplasia. Un sintomo comune a molte neoplasie cerebrali è il mal di testa.
La diagnosi corretta richiede, prima di tutto, un esame neurologico e, in secondo luogo, alcuni esami strumentali e di laboratorio, utili a localizzare e a classificare il tumore.
Esistono diversi trattamenti terapeutici; la loro scelta e anche la loro efficacia dipendono dalle caratteristiche (sede, gravità e dimensioni) della neoplasia.

Tumore Cerebrale

Breve richiamo su Concetti di Genetica

Prima di descrivere il tumore al cervello, è utile fare un breve richiamo di alcuni concetti chiave.


Cos'è il DNA? È il patrimonio genetico di un individuo, una sorta di codice biologico in cui sono scritti i tratti somatici, le predisposizioni, le doti fisiche, il carattere ecc di un organismo vivente. Il DNA è contenuto in tutte le cellule del corpo aventi un nucleo, in quanto si trova all'interno di questo.


Cosa sono i cromosomi? Secondo la definizione, i cromosomi sono le unità strutturali in cui si organizza il DNA. Le cellule umane contengono, nel loro nucleo, 23 paia di cromosomi omologhi (pertanto, 46 cromosomi in tutto); ciascun paio è diverso da un altro, in quanto ha una sequenza di geni specifica.


Cosa sono i geni? Sono dei brevi tratti, o sequenze, di DNA con un significato biologico fondamentale: da essi, infatti, derivano le proteine, ovvero delle molecole biologiche fondamentali per la vita. Nei geni, vi è "scritto" parte di ciò che siamo e che diventeremo.


Cos'è una mutazione genetica? È un errore all'interno della sequenza di DNA che forma un gene. A causa di quest'errore, la proteina derivante risulta difettosa oppure completamente assente. In entrambi i casi, gli effetti possono essere deleteri sia per la vita della cellula, in cui avviene la mutazione, sia per quella dell'organismo nella sua totalità. Fanno capo a una o più mutazioni genetiche le malattie congenite e le neoplasie (ovvero i tumori).

Cos'è un tumore al cervello?

Un tumore al cervello è una massa di cellule, formatasi e accresciutasi in modo del tutto anomalo all'interno dell'encefalo.

I DIVERSI TIPI DI TUMORI AL CERVELLO

I tumori al cervello, o tumori cerebrali, vengono classificati in base a vari criteri, come la sede in cui comincia la crescita della massa tumorale e la velocità di diffusione (invasività) di quest'ultima.

  • Il punto d'origine della massa tumorale: tumore primario e tumore secondario (o metastatico).
    Si parla di tumore primario al cervello quando questo insorge spontaneamente nell'encefalo o in una regione anatomica limitrofa (per esempio, le meningi o la ghiandola pituitaria); si parla invece di tumore secondario al cervello, quando la massa di cellule deriva da un'altra neoplasia situata in una parte del corpo distante dall'encefalo (per esempio, nei polmoni).
  • La velocità di crescita: tumore di tipo benigno e tumore di tipo maligno.
    Quando la crescita e la diffusione del tumore sono lente, si parla di tumore al cervello di tipo benigno; viceversa, quando l'accrescimento e la formazione della massa anomala sono veloci, si parla di tumore al cervello di tipo maligno ( o carcinoma).

UNA DISTINZIONE ULTERIORE: GRADI DI UN TUMORE AL CERVELLO

Tumore cervello

Figura: un tumore al cervello (segnato dalle frecce e dagli asterischi bianchi).

Accanto ai due precedenti criteri di distinzione, ne esiste un terzo che classifica i tumori al cervello in base a 4 gradi (da I a IV).
I primi due gradi, I e II, sono caratterizzati da una crescita del tumore lenta e limitata a un'area cerebrale.
I gradi III e IV, invece, si distinguono per una massa in rapido accrescimento e altamente invasiva.
Alla luce di quanto fin qui detto, si potrebbe affermare che i tumori al cervello di grado I e II sono benigni, mentre quelli di grado III e IV sono maligni. Tuttavia, la suddetta affermazione tralascia un aspetto molto importante che può verificarsi, cioè la possibilità che un tumore benigno, di I o II grado, evolva in un tumore maligno. Ciò è quanto accade, ad esempio, per i gliomi.


I tumori benigni al cervello:

I tumori maligni al cervello

EPIDEMIOLOGIA

I tumori al cervello possono insorgere a qualsiasi età. Tuttavia, gli individui più colpiti sono gli anziani (anche se va precisato che esistono dei tumori cerebrali tipici dell'età infantile).
Secondo una statistica inglese, relativa al Regno Unito, ogni anno vengono diagnosticati 4.300 tumori benigni al cervello, di cui la maggior parte gliomi, e 5.000 tumori maligni, prevalentemente di tipo secondario.
I tumori primari sono meno comuni di quelli secondari.

Cause

A causare un tumore al cervello (sia primario che secondario) è una mutazione genetica, tale per cui le cellule, colpite da questo errore, crescono e si dividono con un ritmo più elevato rispetto al normale.

COSA AUMENTA IL RISCHIO DI UNA MUTAZIONE?

Dopo numerose ricerche e statistiche, sono stati individuati alcuni fattori che aumentano la possibilità di sviluppare un tumore al cervello.
Il primo fattore è l'età avanzata: le persone anziane, infatti, sono decisamente i soggetti più colpiti, anche se alcune neoplasie cerebrali sono esclusive dell'età infantile.
Il secondo fattore è rappresentato da una serie di malattie congenite, che predispongono alla crescita di una massa tumorale all'interno del cervello.

Condizioni congenite favorenti un tumore al cervello:

Il terzo fattore è legato alle radiazioni ionizzanti, specie al loro impiego per la cura di un precedente tumore. Infatti, è purtroppo confortato dai dati statistici il fatto che l'esposizione, per motivi terapeutici, alle radiazioni ionizzanti favorisce l'insorgenza di altre neoplasie.
Il quarto fattore riguarda la storia familiare di un individuo. Se in famiglia ci sono stati casi precedenti di tumore al cervello, allora è più facile che il disturbo interessi anche i parenti stretti.

I TUMORI PRIMARI AL CERVELLO

Le mutazioni genetiche, che provocano i tumori primari al cervello, possono insorgere in diversi tipi di cellule dell'encefalo. In base alla sede d'origine, si sviluppano le seguenti neoplasie:

N.B: astrocitoma, ependimoma e oligodendroglioma appartengono, più in generale, alla categoria dei gliomi.

I TUMORI SECONDARI AL CERVELLO

Come anticipato, i tumori secondari al cervello derivano da tumori insorti altrove nel resto del corpo, sempre a causa di una mutazione genetica. Tale processo di disseminazione è conosciuto anche come metastasi o metastatizzazione. Le neoplasie che più di frequente provocano metastasi a livello cerebrale sono: il tumore al seno, il tumore al colon, il tumore del rene, il tumore al polmone e, infine, il melanoma.

Sintomi e Complicanze

I sintomi di un tumore al cervello sono piuttosto vari e dipendono dalle dimensioni, dalla sede e dal ritmo di crescita della massa di cellule.

Un tumore benigno al cervello, avendo un ritmo di crescita decisamente inferiore rispetto a un tumore maligno, si manifesta in modo meno evidente, talvolta appena accennato.
Un tumore a livello del lobo frontale del cervello (cioè nella parte anteriore) provoca senso di debolezza, cambiamenti di personalità e perdita dell'odorato, mentre un tumore a livello del lobo occipitale (cioè nella parte posteriore) causa un calo della vista.

QUADRO SINTOMATOLOGICO GENERALE

A causa della stretta vicinanza anatomica tra cervello e cranio, un tumore cerebrale in fase di accrescimento non riesce ad espandersi come potrebbe, di conseguenza si limita a spingere contro le pareti del rivestimento osseo e contro le aree adiacenti.
Tale pressione, nota col termine di pressione intracranica, è la causa principale del mal di testa (il sintomo più caratteristico delle neoplasie al cervello) e di altre manifestazioni, quali:

  • Nausea e vomito, senza motivo
  • Problemi alla vista: visione offuscata o doppia e perdita della visione periferica
  • Attacchi di epilessia
  • Confusione durante le faccende di ogni giorno
  • Difficoltà a mantenere l'equilibrio
  • Graduale perdita della sensibilità o della capacità di movimento delle gambe o delle braccia
  • Difficoltà ad esprimersi a parole
  • Cambi improvvisi di personalità e comportamento
  • Problemi uditivi

Il suddetto elenco non rappresenta ciò che si osserva regolarmente ogni volta compare un tumore al cervello, ma solo un quadro generale dei possibili sintomi. Infatti, un individuo tende a perdere soprattutto le funzioni cerebrali controllate dall'area di encefalo in cui cresce la massa tumorale.

Tumore al cervello Mal di Testa

Figura: il tumore al cervello è contraddistinto da mal di testa frequenti, che insorgono senza apparenti motivi.

MAL DI TESTA: QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

I mal di testa sospetti sono quelli che insorgono senza alcuna spiegazione e che diventano, col tempo, sempre più frequenti e severi.

Diagnosi

Per diagnosticare un tumore al cervello, si procede nel seguente modo.
Prima di tutto, si parte con un esame neurologico; dopodiché, servono degli esami strumentali, come la risonanza magnetica o la TAC, per capire la sede precisa del tumore e da cosa può essere originato.
Infine, tramite una biopsia cerebrale, si determina la natura, maligna o benigna, della neoplasia.

ESAME NEUROLOGICO

Il medico sottopone il paziente, che lamenta i sintomi di un tumore cerebrale, a diversi controlli, mirati a valutarne la vista, l'udito, l'equilibrio, la coordinazione e i riflessi. La perdita parziale o totale di una di queste capacità può già fornire delle informazioni valide relative all'area dell'encefalo colpita.

TEST STRUMENTALI

Gli esame strumentali servono a chiarire sia la sede precisa del tumore sia se il tumore è primario o secondario.

Risonanza Magnetica cervello

Figura: ecco come appare un tumore al cervello (segnato dalla freccia rossa) in una risonanza magnetica nucleare.

La risonanza magnetica nucleare (RMN) è l'esame d'elezione, ma ricoprono un ruolo diagnostico altrettanto importante la tomografia computerizzata (TAC) e la tomografia a emissione di positroni (PET).
Conoscere dove si è formata la massa tumorale e se questa è, o meno, frutto di metastasi aiuta a pianificare correttamente la terapia.

BIOPSIA CEREBRALE

La biopsia cerebrale si svolge dopo aver individuato la zona colpita dal tumore; l'esame consiste nel prelievo di una piccola porzione di massa neoplastica e nella sua osservazione al microscopio.
Le caratteristiche delle cellule del tumore chiariscono la natura, benigna o maligna, della neoplasia.

Trattamento

Curare un tumore al cervello è possibile.Per fare ciò, la scelta della terapia più adeguata dipende dai seguenti fattori:

  • Tipo, sede e grandezza del tumore
  • Stato di salute del paziente

I trattamenti possibili consistono nella rimozione chirurgica, nella radioterapia, nella chemioterapia, nella radiochirurgia e nella terapia mirata. Tali interventi non si escludono a vicenda, anzi, molto spesso, per assicurare una guarigione migliore, si opta per una loro associazione (per esempio, la rimozione chirurgica seguita da sedute di radioterapia e/o chemioterapia).
Concluso il trattamento, si passa alla terapia riabilitativa.

Rimozione Chirurgica

Le condizioni

La rimozione chirurgica è un intervento delicato, che viene praticato solo quando è possibile accedere senza intoppi all'area cerebrale occupata dal tumore. Se sussistono tali condizioni, l'operazione si esegue in anestesia generale.

La procedura

Dopo aver inciso la testa e la scatola cranica del paziente (craniotomia) nel punto corrispondente alla sede della neoplasia, il neurochirurgo rimuove la massa tumorale, avendo cura di non danneggiare le parti di cervello sane. Il successo dell'operazione dipende da quanto grande e infiltrato è il tumore: nei casi più complicati, il risultato è parziale, perciò si rende necessario associarvi uno o più degli altri trattamenti sopraccitati (radioterapia, chemioterapia ecc).

Le complicazioni

I rischi dell'operazione consistono in: infezioni, emorragie cerebrali e lesioni delle terminazioni nervose.

Radioterapia

La radioterapia consiste nel sottoporre il paziente a diversi cicli di radiazioni ionizzanti (raggi X ad alta energia), allo scopo di distruggere le cellule del tumore.
La procedura può essere eseguita sia tramite una sorgente di radiazioni esterna, che agisce su un'area estesa della testa, sia tramite una sorgente interna, collocata nelle immediate vicinanze della zona affetta dal tumore (brachiterapia).
In linea generale, si opta per la sorgente esterna in caso di tumori secondari, in quanto, in queste situazioni, la neoplasia è maggiormente diffusa; al contrario, si sceglie una sorgente interna quando il tumore è di tipo primario e localizzato in un'area precisa.
fatica, mal di testa, irritazione e aumentato rischio di sviluppare altri tumori. L'insorgenza di questi dipende, soprattutto, dalle dosi di radiazioni ricevute.

Chemioterapia

La chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci in grado di uccidere tutte le cellule in rapida crescita, tra cui anche quelle tumorali.
Questi preparati, la cui scelta dipende solitamente dal tipo di tumore in questione, possono essere assunti per bocca o per via endovenosa.
Il farmaco chemioterapico più utilizzato è il temozolomide.
Gli effetti collaterali dipendono dalle dosi di farmaco assunte e consistono in: nausea, vomito e perdita dei capelli.

Chemioterapia e chirurgia

Durante l'intervento di rimozione chirurgica, è possibile posizionare, vicino a dove si trovava la massa tumorale, una sottile barretta (chiamata con il termine inglese wafer) contenente un farmaco chemiterapico. Nei giorni successivi all'intervento, questo wafer rilascia lentamente il proprio contenuto, agendo direttamente contro le cellule con caratteristiche tumorali che non sono state rimosse con la chirurgia.

Radiochirurgia

La radiochirurgia è un intervento praticato solo in pochi centri ospedalieri e richiede una strumentazione molto sofisticata.
Brevemente, essa consiste nel colpire, con un fascio molto intenso di radiazioni ionizzanti, la zona occupata dal tumore, quando questo è situato in un punto inaccessibile per la rimozione chirurgica.
Il trattamento, solitamente, si svolge in un'unica seduta.

Terapia Mirata

Si parla di terapia mirata quando si somministrano dei farmaci in grado di agire esclusivamente contro le cellule tumorali. A differenza della chemioterapia (in cui possono essere distrutte anche alcune cellule sane), il bersaglio della terapia mirata è una molecola o un processo caratteristico della cellula tumorale.
Per esempio, in caso di alcuni gliomi maligni, si somministra il bevacizumab (o Avastin), il quale blocca un meccanismo neoplastico fondamentale, come quello della formazione di nuovi vasi sanguigni.

Terapia Riabilitativa

La riabilitazione ha lo scopo di ripristinare le capacità perse in seguito al tumore cerebrale. In base all'area del cervello colpita, possono essere necessarie:

  • La fisioterapia: per ristabilire le capacità motorie.
  • La terapia occupazionale: per rendere il paziente nuovamente indipendente, durante le attività quotidiane, lavorative, scolastiche ecc.
  • La terapia del linguaggio: per ristabilire il linguaggio parlato.

Prognosi

Ogni paziente con un tumore al cervello ha una propria prognosi, che dipende da numerosi fattori, quali:

  • Sede, dimensioni e tipo di tumore. Un tumore primario, magari benigno e situato in una regione accessibile al chirurgo, si cura più facilmente rispetto a un tumore esteso e posto in aree cerebrali inaccessibili. I tumori al cervello secondari sono, in assoluto, i più gravi e quelli caratterizzati dalla prognosi peggiore.
  • Diagnosi precoce. Individuare un tumore al cervello ai primi stadi consente un trattamento terapeutico meno invasivo, con un rischio di complicanze ridotto.
  • Stato di salute generale dell'individuo malato. Un individuo non in perfette condizioni di salute sopporta meno la radioterapia, l'intervento chirurgico, la chemioterapia ecc. Sta al personale medico stabilire quali cure sono più adeguate.
  • Qualità della terapia. Purtroppo, alcune neoplasie cerebrali sono così severe che richiedono delle terapie massicce e altamente invasive. In questi casi, può essere utile affidarsi a un neurochirurgo e a un oncologo esperti in materia, anche se va precisato che certe caratteristiche possono rendere il tumore al cervello difficilmente curabile.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza