Tonsilloliti - I Calcoli alle Tonsille

Ultima modifica 25.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono i tonsilloliti?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

I tonsilloliti, o calcoli tonsillari, sono aggregati di materiale, per lo più calcifico, che si formano nelle cripte delle tonsille palatine e delle tonsille linguali.
Secondo quanto emerge da numerosi studi clinici, un fattore determinante, alla base della loro comparsa, sarebbe la tonsillite cronica.
I tonsilloliti di piccole dimensioni sono asintomatici, ossia privi di sintomi evidenti.
I tonsilloliti di grandi dimensioni, invece, possono provocare una serie di vari disturbi, tra cui: alito cattivo (alitosi), dolore alle orecchie, mal di gola, problemi di deglutizione e tonsille infiammate e gonfie.
Il trattamento dei tonsilloliti dipende dalla gravità dei sintomi e dalle dimensioni dei calcoli tonsillari stessi.

Tonsilloliti

Breve ripasso delle tonsille

Le tonsille sono organi linfoghiandolari – ossia elementi anatomici con funzione antinfettiva ed immunitaria – che risiedono a livello di bocca e faringe.
Il compito specifico delle tonsille è di proteggere l'organismo dai patogeni, che possono invadere i tessuti attorno agli orifizi delle cavità nasale e orale.
Agglomerati di tessuto linfoide (o linfatico), le tonsille si distribuiscono in varie zone del cavo orale e della faringe. La posizione occupata è il parametro su cui gli esperti si basano per la loro denominazione:

  • Le due tonsille palatine, situate a livello dell'istmo delle fauci (N.B: anche se in maniera poca precisa, spesso le tonsille palatine sono dette soltanto "tonsille").
  • La tonsilla faringea, situata in corrispondenza della rinofaringe (N.B: nel linguaggio comune, è detta anche adenoide).
  • La tonsilla linguale, posta dietro e alla base della lingua.

Cosa sono i tonsilloliti?

I tonsilloliti, o calcoli tonsillari, sono depositi di materiale prevalentemente calcifico, che hanno sede nelle cripte tonsillari delle tonsille palatine (maggior parte dei casi) e delle tonsille linguali.

COSA SONO LE CRIPTE TONSILLARI?

Le cripte tonsillari, o più semplicemente cripte, sono cavità più o meno profonde del tessuto linfoide che compone le tonsille.
Il loro scopo è ampliare la superficie di contatto per il cibo ingerito, di modo che l'azione antibatterica e germicida, svolta dalle tonsille, sia più efficace.
Per la precisione, il compito di combattere i batteri e i germi che si annidano nel cibo spetta a un secreto mucoso, sintetizzato dal tessuto tonsillare e ricco di cellule del sistema immunitario

Cause

Le cripte tonsillari possiedono un'anatomia tale per cui riescono a intrappolare batteri, germi di altro genere, cellule morte di diversa natura, detriti vari, residui di cibo e muco.
All'intrappolamento di quanto sopraccitato, segue l'intervento delle cellule del sistema immunitario, prodotte dal tessuto linfoide delle tonsille: tali elementi cellulari aggrediscono tutto ciò che si è accumulato nelle cripte e lo eliminano.
La formazione dei tonsilloliti ha  luogo quando ciò che le cripte tonsillari intrappolano subisce un processo di calcificazione: se calcificato, il materiale che si accumula nelle cripte risulta più difficile da eliminare, quindi tende a permanere nel sito di formazione.

MOTIVI DELLA CALCIFICAZIONE

Il motivo del processo di calcificazione che caratterizza la formazione dei tonsilloliti è da sempre motivo di dibattito, presso la comunità medica.
Secondo le ipotesi mediche più attendibili, un fattore determinante nella comparsa dei calcoli tonsillari sarebbe l'infiammazione cronica delle tonsille, nota anche come tonsillite cronica.
Con il termine di tonsillite, i medici intendono un processo infiammatorio solitamente a carico delle tonsille palatine e di origine per lo più batterica (anche se esistono casi di tonsillite virale o fungina).


Principali cause di tonsillite
Virus
Batteri

TIPI DI TONSILLOLITI

I tonsilloliti possono variare per dimensioni e qualità dei minerali contenuti.
Per quanto concerne le dimensioni, esistono calcoli tonsillari di piccole dimensioni e calcoli tonsillari di grandi dimensioni.
I calcoli tonsillari di piccole dimensioni sono decisamente più comuni dei calcoli tonsillari di grandi dimensioni.
Per quanto riguarda invece i minerali che compongono i tonsilloliti, il calcio è il più rappresentativo (ecco perché si parla di processo di calcificazione e di materiale prevalentemente calcifico), ma non bisogna trascurare nemmeno il fosforo e il magnesio.


I minerali che costituiscono i tonsilloliti derivano da:

EPIDEMIOLOGIA

Secondo alcune indagini statistiche, i tonsilloliti interesserebbero circa il 10% della popolazione generale.

Calcolo tonsillare

Figura: tonsillolito di grandi dimensioni.

Nella maggior parte dei casi, chi soffre di calcoli tonsillari ha una storia clinica di ripetute tonsilliti: ciò conferma quanto affermato sui possibili motivi del processo di calcificazione.
I soggetti che più di frequente sviluppano tonsilloliti sono i giovani adulti; nei bambini, il problema dei calcoli tonsillari è molto raro.

Sintomi e Complicanze

Per approfondire: Sintomi Calcoli Tonsillari

I sintomi dei tonsilloliti dipendono dalle dimensioni dei tonsilloliti stessi. Infatti, i calcoli tonsillari di piccole dimensioni sono responsabili, in genere, di una sintomatologia appena accennata; viceversa, i calcoli tonsillari di grandi dimensioni sono causa di disturbi fastidiosi, tra cui: alito cattivo, mal di gola, problemi durante la deglutizione, dolore alle orecchie e tonsille infiammate e ingrossate.
Per quanto concerne i segni clinici, i tonsilloliti coincidono con la presenza di formazioni o agglomerati di materiale biancastro, situato a livello delle aree tonsillari interessate.

ALITO CATTIVO

L'alito cattivo, o alitosi, è la manifestazione clinica più caratteristica dei tonsilloliti associati a tonsillite cronica.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che, nell'alito emesso dalle persone con calcoli tonsillari, è cospicua la presenza di gas a base di zolfo (detti anche "solfuri").


Secondo un'interessante ricerca scientifica, il 75% delle persone con alitosi caratterizzata dalla presenza di gas a base di zolfo soffre anche di tonsilloliti.
Tutto ciò a conferma ulteriore del legame esistente tra le due condizioni, ossia solfuri nell'alito e formazione di calcoli tonsillari.

MAL DI GOLA

Il mal di gola, o faringite, è una manifestazione clinica che caratterizza i casi di tonsilloliti successivi a tonsillite.

PROBLEMI DURANTE LA DEGLUTIZIONE

I problemi di deglutizione sono un sintomo che dipende dalle posizione dei tonsilloliti. Infatti, se i calcoli tonsillari risiedono in zone attraversate spesso da cibo e o liquidi, l'atto di ingestione degli alimenti può risultare estremamente difficoltoso e doloroso.

DOLORE ALLE ORECCHIE

Nell'area occupata dalla tonsille, passano le fibre nervose che collegano le orecchie all'encefalo e trasportano l'informazione sonora al sistema nervoso centrale.
I tonsilloliti sono causa di dolore alle orecchie, quando la loro presenza è dannosa per le suddette fibre nervose: non si tratta di un danno diretto alle strutture che compongono le orecchie, quindi, con la risoluzione dei tonsilloliti, guarisce anche il mal d'orecchie.

TONSILLE INFIAMMATE E INGROSSATE

La formazione dei tonsilloliti può essere motivo d'infiammazione a carico delle tonsille. Quando le tonsille s'infiammano, si gonfiano, diventano più grandi e si arrossano.

Diagnosi

Per una diagnosi corretta di tonsilloliti, sono fondamentali:

  • L'esame obiettivo, durante il quale il medico visita il paziente e ne osserva la cavità orale, gola compresa.
  • L'anamnesi, durante la quale il medico chiede al paziente di descrivere i sintomi, riportare eventuali patologie o disturbi recenti alla gola ecc.
  • I raggi X o la TAC (tomografia assiale computerizzata), le cui immagini chiariscono la posizione, la grandezza e l'esatta natura di quelle formazioni che potrebbero rappresentare dei calcoli tonsillari.

In realtà, i medici ricorrono ai raggi X o alla TAC, soprattutto quando hanno il dubbio che le formazioni presenti a livello tonsillare, anziché essere tonsilloliti, siano problemi più gravi, tra cui: granulomi calcificati, neoplasie, presenza di un processo stiloideo allungato, la sindrome di Eagle, corpi estranei ecc.
Raggi X e TAC, quindi, sono utili per una diagnosi differenziale di tonsilloliti.

DIFFICOLTÀ NELLA DIAGNOSI

Se mancano di una sintomatologia evidente, i tonsilloliti sono difficilmente diagnosticabili.
In tali frangenti, la diagnosi è spesso frutto del caso: per esempio, avviene dopo l'esecuzione di esami diagnostici prescritti per altri motivi.

Trattamento

Il trattamento dei tonsilloliti dipende dalla gravità dei sintomi e dalle dimensioni dei calcoli tonsillari stessi.
Quando sono piccoli e asintomatici (maggior parte dei casi), i tonsilloliti guariscono spontaneamente e non richiedono alcuna particolare forma di terapia antidolorifica.
Se sono associati a tonsillite cronica e sono responsabili di dolore o fastidio, possono risultare utili l'assunzione di antibiotici e l'esecuzione di gargarismi a base di acqua salata.
Infine, se sono di grandi dimensioni e causa di una grave sintomatologia dolorosa, necessitano dell'intervento chirurgico di rimozione.

PUNTUALIZZAZIONE SULL'USO DEGLI ANTIBIOTICI

In caso di tonsilloliti associati a tonsilliti, gli antibiotici utilizzabili sono svariati.
Sul loro impiego, è importante sapere che sono d'aiuto nel mitigare i sintomi presenti (soprattutto quelli della tonsillite), ma non nel correggere i fattori scatenanti i calcoli tonsillari.
Si ricorda poi che gli antibiotici possono avere diversi effetti collaterali, quindi un loro cattivo impiego può essere motivo di problemi indesiderati. Per questa ragione, è sconsigliabile una loro assunzione senza aver prima consultato un medico.

INTERVENTO DI RIMOZIONE CHIRURGICA

La procedura chirurgica di rimozione dei tonsilloliti è alquanto semplice e veloce.
Richiede l'anestesia locale, di modo che il paziente non avverta dolore, e non prevede alcun ricovero ospedaliero.
Le incisioni che il chirurgo compie per estrarre gli agglomerati di materiale calcifico sono minime e guariscono in poco tempo.
È bene precisare che l'operazione chirurgica di rimozione dei tonsilloliti non ha alcuna finalità preventiva. In altre parole, dopo l'intervento, i tonsilloliti possono riformarsi ed essere nuovamente causa di dolore e altri disturbi.

È POSSIBILE L'AUTO-RIMOZIONE?

Se i tonsilloliti occupano una posizione abbastanza comoda, è possibile auto-rimuoverli attraverso l'uso di bastoncini cotonati o tamponi.
L'auto-rimozione dei calcoli tonsillari è un'operazione non sempre facile da eseguire e richiede una certa manualità.

Prognosi

In genere, i tonsilloliti hanno prognosi positiva.
Eventuali difficoltà di guarigione possono riscontrarsi quando i calcoli tonsillari possiedono grandi dimensioni. Tuttavia, l'intervento chirurgico è spesso efficace e risolve il problema, senza particolari complicanze per il paziente.

Prevenzione

Le persone in cui è frequente la presenza di tonsillite e tonsilloliti possono prevenire entrambi i disturbi, sottoponendosi a un intervento di tonsillectomia, ossia la procedura chirurgica di eliminazione delle tonsille palatine.
Il potere preventivo della tonsillectomia è legato al fatto che l'asportazione del tessuto linfoide tonsillare impedisce l'accumulo di materiale nelle cripte tonsillari, in quanto quest'ultime non sono più presenti.

UN'ALTERNATIVA ALLA TONSILLECTOMIA CHIRURGICA: IL LASER

Da qualche anno, i medici possono prevenire la formazione dei tonsilloliti con un metodo alternativo alla tonsillectomia chirurgica. Il metodo in questione è la procedura nota come laser criptolisi.
Mediante la laser criptolisi, il medico curante modifica i bordi delle cripte tonsillari, impedendo l'accumulo di materiali al loro interno, quindi anche la possibile formazione di tonsilloliti.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza