Terapia Elettroconvulsivante - Elettroshock

Ultima modifica 05.12.2019

La terapia elettroconvulsivante (TEC) è probabilmente più conosciuta come elettroshock.
È una tecnica terapeutica che consiste nell'indurre convulsioni nel paziente, in seguito al passaggio di una corrente elettrica attraverso il cervello.
terapia elettroconvulsivanteQuesto tipo di terapia è in grado di incrementare la sensibilità dei recettori postsinaptici della serotonina.
La TEC è stata impiegata fin dall'inizio degli anni '30 per il trattamento di patologie psichiatriche, come la depressione maggiore. Tuttavia - nonostante la sua efficacia - questa tecnica spaventava i pazienti poiché causava dolore.
Oggi, la terapia elettroconvulsiva è migliorata molto. Dapprima viene somministrato un miorilassante e poi il trattamento viene eseguito sotto anestesia. Vengono posizionati degli elettrodi in punti precisi del cranio in modo da liberare gli impulsi elettrici; queste stimolazioni generano convulsioni di breve durata (circa trenta secondi).
I pazienti che si sottopongono a questa tecnica non avvertono consciamente la stimolazione elettrica e quindi non provano dolore.
Per far in modo di ottenere un effetto terapeutico completo, però, devono essere praticate numerose sedute di elettroshock (generalmente, con una cadenza di 2-3 volte a settimana).
La TEC può risultare molto utile per il trattamento di pazienti in cui i farmaci non hanno avuto successo, per il trattamento di pazienti che sviluppano resistenza alle terapie farmacologiche e per il trattamento di pazienti anziani che possono essere più suscettibili all'insorgenza degli effetti collaterali di un'eventuale terapia farmacologica.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista