Ultima modifica 25.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è la spina calcaneare?
  3. Sintomi
  4. Diagnosi
  5. Trattamento
  6. Prognosi
  7. Prevenzione

Generalità

La spina calcaneare è uno sperone osseo anomalo (osteofita), simile a una spina di rosa o a un artiglio, che si sviluppa nella parte posteriore o inferiore del calcagno.

Il calcagno è una delle 7 ossa del tarso; il tarso è uno dei tre gruppi ossei costituenti lo scheletro del piede.
Spesso associata a fascite plantare o a problematiche al tendine d'Achille, la spina calcaneare è la possibile conseguenza di: lesioni a carico di un tendine o un muscolo del piede, stiramenti eccessivi della fascia plantare oppure strappi ripetuti del periostio del calcagno.
Il sintomo più caratteristico della spina calcaneare è il dolore al piede.
Per una diagnosi corretta, l'esame più importante è la radiografia del piede.
Il trattamento di prima linea è di tipo conservativo; in caso di fallimento di quest'ultimo, l'alternativa è l'intervento chirurgico.

Spina Calcaneare

Breve richiamo anatomico del piede: localizzazione del calcagno

Gli anatomisti suddividono le ossa del piede in tre gruppi: le ossa tarsali (o del gruppo tarsale), le ossa metatarsali (o del gruppo metatarsale) e le falangi.

  • Ossa tarsali o del gruppo tarsale o del tarso. Situate appena sotto l'articolazione della caviglia, sono in tutto 7 elementi ossei di forma irregolare: il talo (o astragalo), il calcagno, il navicolare, il cuboide e i tre cuneiformi (laterale, intermedio e mediale).
  • Ossa metatarsali o del gruppo metatarsale o metatarsi. Appartenenti alla categoria della ossa lunghe, sono in tutto 5 elementi, disposti parallelamente gli uni agli altri. La sezione prossimale, confina con le ossa tarsali cuneiformi e il cuboide; la sezione distale, invece, confina con le falangi.
  • Le falangi. Sono in tutto 14 e rappresentano gli elementi ossei costituenti le dita dei piedi. Tranne il primo dito – l'unico formato da 2 falangi – tutte le altre dita possiedono 3 falangi ciascuno.
Ossa dei Piedi

Cos'è la spina calcaneare?

La spina calcaneare è un osteofita localizzato a livello del calcagno.
Gli osteofiti sono piccoli speroni ossei, simili a una spina di rosa, a un becco o a un artiglio, che si formano lungo i margini articolari di ossa sottoposte a processi erosivi e irritativi dal carattere cronico.

TIPI DI SPINA CALCANEARE

Esistono due tipologie principali di spina calcaneare: la spina calcaneare inferiore e la spina calcaneare posteriore. Come si può intuire dai nomi delle due tipologie, l'elemento che distingue le due condizioni è la localizzazione dell'osteofita sul calcagno.

  • Spina calcaneare inferiore: l'osteofita risiede sulla pianta del piede, al di sotto del calcagno, precisamente a livello del punto d'inserzione della fascia plantare.
    Nella maggior parte dei casi, tale condizione è associata a fascite plantare; più raramente, a spondilite anchilosante.
  • Spina calcaneare posteriore: l'osteofita risiede nella parte posteriore del calcagno, a livello dell'inserzione del tendine d'Achille. Di norma, è visibile anche a occhio nudo.
    Molto spesso, tale condizione è associata a un'infiammazione del tendine d'Achille.

Cos'è la fascia plantare?
La fascia plantare è un legamento, situato sul margine inferiore del piede (pianta), che decorre dalle ossa del tallone (calcagno) alle ossa delle dita. Morfologicamente simile a un arco, permette la curvatura del piede e funge da cuscinetto che assorbe gli shock di una camminata, di una corsa ecc.
Come ogni legamento, la fascia plantare è composta da tessuto connettivo-fibroso.


La formazione degli osteofiti è un fenomeno di neoapposizione ossea, innescato da processi erosivi e irritativi a carico dell'osso su cui compare l'anomalia.
Nel caso della spina calcaneare, le cause di quest'ultima sono generalmente lesioni a carico di un tendine o un muscolo del piede, stiramenti eccessivi della fascia plantare oppure strappi ripetuti del periostio del calcagno (N.B: il periostio è la membrana biancastra che riveste le ossa).

CAUSE MENO COMUNI

Più raramente, la spina calcaneare può essere anche il risultato di malattie infiammatorie, come l'artrite reattiva, la spondilite anchilosante e l'iperostosi scheletrica idiopatica diffusa.

FATTORI DI RISCHIO

Tra i fattori di rischio della spina calcaneare, rientrano:

  • Camminare con un'andatura anomala, la quale comporta un eccessivo stress per il calcagno, i legamenti situati in prossimità del calcagno e/o i nervi che decorrono vicino all'osso calcaneare;
  • Correre o fare jogging su superficie molto dure;
  • Indossare scarpe inadatte, specie quelle che comportano una modificazione eccessiva dell'arco plantare;
  • Essere in sovrappeso o soffrire di obesità.

FATTORI DI RISCHIO DI SPINA CALCANEARE E FASCITE PLANTARE

Poiché la spina calcaneare è spesso associata alla fascite plantare, vale la pena ricordare i fattori di rischio di questa seconda condizione:

Cos'è la fascite plantare?
La fascite plantare è un infortunio molto fastidioso della fascia plantare.
La sua presenza comporta dolore a livello del tallone e, talvolta, anche a carico della parte centrale del piede e dell'avampiede.
La fascite plantare è, spesso, il risultato di una combinazione di fattori favorenti; raramente, infatti, è frutto di una causa soltanto.

Sintomi

Per approfondire: Sintomi Spina Calcaneare

La spina calcaneare può essere asintomatica – ossia non causa alcun disturbo – oppure sintomatica.
Quando è sintomatica, le manifestazioni cliniche più comuni consistono in:

  • Dolore intermittente o cronico durante la camminata, il jogging o le attività di corsa veloce.Nei casi più gravi il dolore compare anche stando in piedi tante ore consecutive;
  • Senso di indolenzimento a livello dei tessuti che circondano la spina calcaneare;
  • Senso di dolore a carico dei tessuti che risiedono attorno alla spina calcaneare.
Dolore al Piede

SINTOMI DELLA SPINA CALCANEARE ASSOCIATA A FASCITE PLANTARE

Il quadro sintomatologico di quando la spina calcaneare è associata alla fascite plantare comprende:

  • Dolore, simile a un fitta, al tallone. La sensazione dolorosa è dovuta a un processo infiammatorio a carico della fascia plantare;
  • Dolore alla pianta del piede, dopo lunghi periodi in piedi, lunghe camminate, attività di corsa ecc;
  • Dolore mattutino al piede. La presenza del dolore mattutino è una conseguenza dell'accorciamento della fascia plantare, che ha luogo durante il riposo notturno, per effetto della posizione assunta dalle dita dei piedi. Al risveglio, i movimenti dei piedi richiedono un allungamento della fascia plantare e ciò comporta, laddove la fascia plantare sia infortunata, la comparsa di una fastidiosa sensazione dolorosa.
    L'intenso dolore mattutino è transitorio.

Diagnosi

L'esame più indicato per individuare un problema come la spina calcaneare è la radiografia del piede (o raggi X al piede).
La radiografia del piede fornisce delle immagini sufficientemente chiare delle ossa del piede e delle anomalie che possono possedere. È una procedura indolore; tuttavia, è bene precisare che, durante la sua esecuzione, il paziente è esposto a una piccola dose di radiazioni ionizzanti dannose per la salute dell'essere umano.

DIAGNOSI DELLE CONDIZIONI ASSOCIATE

Per diagnosticare le possibile condizioni associate alla spina calcaneare (es: fascite plantare, problemi al tendine d'Achille ecc), sono fondamentali l'esame obiettivo e l'anamnesi.
L'esame obiettivo è l'insieme di manovre diagnostiche, effettuate dal medico, per verificare la presenza o assenza, nel paziente, dei segni indicativi di una condizione anomala.
L'anamnesi è la raccolta e lo studio critico dei sintomi e dei fatti d'interesse medico, denunciati dal paziente.

Trattamento

Il trattamento della spina calcaneare dipende dalla presenza o meno della sintomatologia e può prevedere una terapia conservativa (o non-chirurgica) oppure una terapia chirurgica.
In genere, il ricorso alla terapia conservativa rappresenta la scelta terapeutica di prima linea. Il ricorso alla pratica chirurgica, infatti, avviene solo quando le cure conservative non hanno fornito i risultati sperati e la sintomatologia è ancora in atto.
In assenza di sintomi, la spina calcaneare non richiede alcun tipo di trattamento.

TERAPIA CONSERVATIVA

La terapia conservativa non permette di eliminare la spina calcaneare, ma garantisce comunque ottimi risultati contro la sintomatologia dolorosa.
I più comuni trattamenti conservativi, adottabili in caso di spina calcaneare, consistono in:

  • Un periodo di riposo da tutte quelle attività che favoriscono la comparsa del dolore (es: corsa, lunghe camminate ecc);
  • La somministrazione di farmaci antidolorifici, per ridurre la sensazione dolorosa. Esempi di antidolorifici somministrabili sono: il paracetamolo, l'ibuprofene e il naprossene;
  • Esercizi di stretching (o allungamento muscolare) e potenziamento per tutti i muscoli della gamba che fanno riferimento al tendine d'Achille. Ciò è utile sia in caso di spina calcaneare associata a problematiche al tendine d'Achille, sia in caso in spina calcaneare associata a fascite plantare;
  • L'utilizzo di scarpe che non premono sulla spina calcaneare;
  • L'utilizzo di ortesi plantari da inserire nelle calzature di tutti i giorni e non solo. Sono utili a ridurre la sensazione dolorosa sia in presenza di fascite plantare sia in presenza di problemi al tendine d'Achille;
  • Esercizi di fisioterapia mirati alla prevenzione della fascite plantare e dei disturbi al tendine d'Achille.

TERAPIA CHIRURGICA

La terapia chirurgica per la spina calcaneare comprende la rimozione dell'osteofita e, per i casi associati a fascite plantare, l'intervento di distensione della fascia plantare (N.B: i lettori interessati a questa seconda operazione di chirurgica possono consultare l'articolo presente qui).
Dopo la terapia chirurgica, è importante che il paziente si attenga ai consigli dei medici, per una guarigione efficace e senza complicazioni.
Tra i consigli medici, rientrano: il riposo fino al completo recupero della funzionalità del piede, l'applicazione di ghiaccio per sfiammare la sede d'intervento, l'elevazione della gamba e l'evitare di caricare da subito il piede operato (è indicato l'uso di stampelle).
Alcune possibili complicanze della pratica chirurgica sono: infezioni, dolore neuropatico dovuto alla lesione di qualche terminazione nervosa, senso d'intorpidimento al piede e cicatrici in corrispondenza della sede d'intervento.


Di norma, in caso spina calcaneare, i medici ritengono indispensabile la pratica chirurgica quando la terapia conservativa non ha avuto alcun successo e quando i sintomi si protraggono incessantemente per 9-12 mesi.

Prognosi

La prognosi della spina calcaneare è generalmente positiva.
Secondo alcune recenti statistiche, nel 90% dei casi, il trattamento conservativo ha successo e il paziente può considerarsi guarito.
Il ricorso all'intervento chirurgico, quindi, è una circostanza alquanto infrequente.

Prevenzione

Indossare scarpe comode e di buona fattura, scegliere delle calzature di qualità per svolgere attività sportiva come la corsa o il jogging, fare sempre un opportuno riscaldamento prima di qualsiasi esercizio fisico, allenarsi con costanza senza voler strafare e inserire nelle scarpe eventuali supporti, solette o plantari (laddove, ovviamente, sia consigliato) sono le principali misure preventive, nei confronti della spina calcaneare.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza