Perfenazina: effetti collaterali e a cosa serve?

Perfenazina: effetti collaterali e a cosa serve?
Ultima modifica 27.06.2023
INDICE
  1. Che cos'è la Perfenazina?
  2. A cosa serve la Perfenazina?
  3. Avvertenze e precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti indesiderati
  6. Sovradosaggio da Perfenazina
  7. Perfenazina meccanismo d'azione
  8. Dose e modo d'uso
  9. Uso in gravidanza e allattamento
  10. Controindicazioni

Che cos'è la Perfenazina?

La perfenazina è un farmaco ad azione antipsicotica. Dal punto di vista chimico il farmaco è una fenotiazina ed è considerato un antipsicotico di media potenza.

Al momento (giugno 2023), nel nostro Paese è presente all'interno di un'unica specialità medicinale avente nome commerciale Trilafon®. Tale medicinale è adatto alla somministrazione orale ed è disponibile in differenti dosaggi; per il suo acquisto, è necessaria al presentazione di idonea ricetta medica.

perfenazina

Perfenazina - Struttura Chimica

A cosa serve la Perfenazina?

L'uso della perfenazina è indicato per il trattamento di:

  • Schizofrenia;
  • Stati paranoidi;
  • Mania;
  • Psicosi tossiche indotte da sostanze stupefacenti;
  • Disturbi psichici da cause organiche accompagnate da delirio;
  • Disturbi d'ansia gravi e resistenti alla terapia con ansiolitici;
  • Depressione accompagnata da agitazione e delirio (in associazione con antidepressivi);
  • Vomito e singhiozzo persistente e continuo;
  • Trattamento di dolori intensi (di solito, in associazione ad analgesici oppioidi).

Lo sapevi che…

Vi sono medicinali in cui la perfenazina è in associazione all'amitriptilina (un antidepressivo triciclico); tuttavia, in questo articolo ci occuperemo delle caratteristiche della sola perfenazina e non della perfenazina associata ad altri principi attivi.

Avvertenze e precauzioni

Cosa è bene sapere prima di iniziare la terapia con Perfenazina?

Prima di iniziare ad assumere la perfenazina, è necessario informare il medico se:

  • Si è anziani;
  • Si soffre di demenza e si stanno assumendo antipsicotici atipici (in questi casi, vi è un aumento del rischio di eventi cerebrovascolari);
  • Si soffre, o si ha una storia familiare, di prolungamento dell'intervallo QT;
  • Si hanno fattori di rischio per l'ictus;
  • Si è sofferto di malattie cardiovascolari associate alla formazione di coaguli di sangue, o si hanno fattori di rischio per lo sviluppo di simili patologie;
  • Si è affetti da feocromocitoma o da insufficienza mitralica;
  • Si hanno patologie dell'apparato respiratorio provocate da infezioni o da disturbi respiratori gravi come l'asma grave o l'enfisema;
  • Si soffre di una ridotta funzionalità renale;
  • Si è affetti da glaucoma;
  • Si soffre di ipertrofia prostatica o di altre malattie dell'apparato uro-genitale;
  • Si soffre di stenosi dell'apparato digerente e/o urinario;
  • Si soffre di altri disturbi psichici;
  • Si è affetti da tumore della mammella;
  • Si è affetti da morbo di Parkinson, da forme Parkinson-simili o da altri disturbi motori;
  • Si soffre di convulsioni e si stanno assumendo farmaci anticonvulsivanti o antiepilettici;
  • Ci si trova in condizioni in cui si può essere esposti a temperature troppo alte o troppo basse (la perfenazina può compromettere i meccanismi di regolazione della temperatura corporea);
  • Ci si trova in fase post-operatoria (poiché in un numero limitato di pazienti in trattamento con fenotiazine come la perfenazina si è verificata aspirazione di vomito);
  • Si sta assumendo alcol;
  • Ci si trova in una condizione di astinenza da alcol.

Durante il trattamento con perfenazina ad alte dosi, se ci si deve sottoporre ad interventi chirurgici, è assolutamente indispensabile informare il medico che eseguirà l'intervento e l'anestesista della terapia in atto con perfenazina. Questo perché vi è il rischio che si verifichi un abbassamento della pressione sanguigna e perché può essere necessario ridurre le quantità di anestetici o sedativi somministrati.

Inoltre, è importante sapere che, durante il trattamento con la perfenazina potrebbero manifestarsi:

  • Infiammazioni della bocca e delle vie aeree superiori (in simili casi, esami del sangue sono necessari);
  • Alterazioni delle funzioni organiche che, pertanto, devono essere regolarmente monitorate durante tutta la terapia;
  • Discinesia tardiva;
  • Reazioni di fotosensibilità;
  • Se si soffre di depressione, un aumento del rischio di avere pensieri suicidi.

Infine, se durante l'assunzione della perfenazina si manifestano i sintomi di seguito riportati, il trattamento deve essere subito sospeso e il medico immediatamente informato:

  • Sindrome neurolettica maligna, i cui sintomi possono comprendere: aumento della temperatura corporea, rigidità muscolare, acinesia, sudorazione, irregolarità del battito cardiaco, alterazioni della pressione sanguigna, tachicardia, aritmie, alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma.
  • Importante aumento della temperatura corporea non attribuibile a cause specifiche, poiché potrebbe trattarsi di un'ipersensibilità alla perfenazina.
  • Anomalie nei test di funzionalità epatica e/o renale.
  • Discrasie ematiche.

NOTA BENE

  • La perfenazina non deve essere utilizzata in bambini con meno di 12 anni di età.
  • Poiché si è osservato che i pazienti anziani con demenza trattati con farmaci antipsicotici presentano un lieve aumento del rischio di morte rispetto ai pazienti non trattati, l'uso della perfenazina nel trattamento di disturbi comportamentali correlati a demenza non è raccomandato.
  • La perfenazina può causare una colorazione scura delle urine, alterare i risultati di alcune analisi di laboratorio e dare falsi positivi ai test di gravidanza. Se ci si deve sottoporre a controlli ed analisi, pertanto, informare sempre il medico se si sta seguendo una terapia con perfenazina.
  • La perfenazina può causare sonnolenza e sedazione che possono interferire con le capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari.

Interazioni

Interazioni farmacologiche fra la Perfenazina e altri farmaci

Prima di iniziare la terapia con perfenazina, il medico deve essere informato se si stanno assumendo:

Inoltre, è importante informare il medico se ci si trova ad essere esposti a insetticidi fosforo organici.

Ad ogni modo, prima di iniziare la terapia con perfenazina, è necessario informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti, o si potrebbero assumere, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non riportati nel soprastante elenco - inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, gli integratori alimentari, i prodotti omeopatici, ecc.

Perfenazina con cibi, bevande e alcol

Durante il trattamento con perfenazina è necessario evitare il consumo di alcol, poiché si può andare incontro a ipotensione, aumento del rischio di pensieri suicidi e aumento del rischio di sovradosaggio.

Effetti indesiderati

Perfenazina effetti collaterali: quali sono?

La perfenazina può causare diversi effetti collaterali, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Difatti, ciascuna persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco.

Di seguito sono riportati solo alcuni degli effetti indesiderati che possono insorgere in seguito alla terapia con perfenazina.

Patologie del sistema nervoso

Il trattamento con perfenazina può causare svariati effetti collaterali a carico del sistema nervoso, fra cui:

Il farmaco, inoltre può causare discinesia tardiva persistente, soprattutto in donne e pazienti anziani sottoposti a terapie ad alte dosi di perfenazina. Tuttavia, tal effetto può manifestarsi anche in uomini e bambini e, talvolta, anche in seguito a terapie a basso dosaggio di farmaco.

Sindrome Neurolettica Maligna

La Sindrome Neurolettica Maligna è un disturbo neurologico caratterizzato da:

  • Febbre;
  • Disidratazione;
  • Rigidità muscolare;
  • Acinesia;
  • Sudorazione;
  • Tachicardia;
  • Aritmia;
  • Alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma.

In caso di comparsa di tali sintomi, è necessario interrompere immediatamente la terapia con perfenazina e contattare immediatamente il medico.

Disturbi psichiatrici

La terapia con perfenazina può causare:

  • Aggravamento paradosso dei sintomi psicotici;
  • Reazioni paranoiche;
  • Irrequietezza;
  • Iperattività;
  • Confusione;
  • Letargia;
  • Sogni bizzarri;
  • Stati simil-catatonici;
  • Insonnia.

Patologie gastrointestinali

La perfenazina può causare nausea, vomito, diarrea o stipsiritenzione gastrica, fecaloma e ileo paralitico (talvolta seguito da complicanze e da esito fatale). Inoltre, il farmaco può favorire l'insorgenza di anoressia.

Disturbi renali e del tratto urinario

Il trattamento con perfenazina può causare ritenzione urinariaaumento della frequenza di minzioneincontinenza, paralisi della vescica e poliuria (cioè la formazione e l'escrezione di un eccessivo quantitativo di urina).

Patologie dell'occhio

La terapia con perfenazina può causare miosi (costrizione della pupilla) o midriasi (dilatazione della pupilla), disturbi della vista e favorire l'insorgenza di glaucoma, di alterazioni retiniche e di retinopatia pigmentaria.

Mielosoppressione

Il trattamento con perfenazina può deprimere l'attività del midollo osseo con conseguente diminuzione della produzione di cellule ematiche. Ciò può causare:

Reazioni allergiche

La perfenazina può scatenare reazioni allergiche in soggetti sensibili. Tali reazioni si possono manifestare sotto forma di orticaria, eritemi, eczemidermatiti esfoliative, prurito, reazioni di fotosensibilità, asma, febbre, reazioni anafilattoidi e edema della laringe.
In alcuni casi si sono verificati edema cerebrale, collasso circolatorio e decesso.

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

La terapia con perfenazina può causare:

Patologie endocrine

La perfenazina può causare iperprolattinemia e può favorire la comparsa della sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH).

Patologie cardiovascolari

Il trattamento con perfenazina può causare ipotensione ortostatica, tachicardia o bradicardiasvenimento, prolungamento dell'intervallo QT, tachicardia ventricolarefibrillazione ventricolare e arresto cardiaco. Si sono, inoltre, verificati casi di morte improvvisa.

Patologie epatobiliari

La perfenazina può causare danni epatici e ittero, sia reversibile che cronico.

Altri effetti collaterali

Altri effetti indesiderati che possono manifestarsi in seguito alla terapia con perfenazina, sono:

Per conoscere tutti gli effetti indesiderati di un dato medicinale a base di perfenazina, consultare il foglietto illustrativo del medicinale che si deve impiegare; in qualsiasi caso, per qualsiasi dubbio o domanda è sempre bene rivolgersi al proprio medico.

Sovradosaggio da Perfenazina

In caso di assunzione di dosi eccessive di perfenazina possono manifestarsi sintomi quali:

Vista la gravità della sintomatologia, in caso di sovradosaggio da perfenazina, accertato o sospetto che sia, è indispensabile contattare immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto.

Perfenazina meccanismo d'azione

Come agisce la Perfenazina e come espleta la sua azione terapeutica?

La perfenazina espleta la sua azione attraverso il blocco dei recettori dopaminergici e, in particolare dei recettori della dopamina di tipo 2 (D2).

Oltre a svolgere un'attività terapeutica nei confronti di sintomi psicotici, la perfenazina è anche dotata di proprietà ansiolitiche e di proprietà antiemetiche.

Dose e modo d'uso

Come si somministra la Perfenazina?

La perfenazina è disponibile per la somministrazione orale sotto forma di compresse.

La posologia di perfenazina deve essere stabilita dal medico su base strettamente individuale per ciascun paziente, in funzione del tipo e della gravità della patologia da trattare, della risposta al trattamento da parte del paziente e in funzione delle condizioni dello stesso.

Si raccomanda, pertanto, di attenersi sempre alle indicazioni fornite dal medico, sia per quel che riguarda dose e frequenza delle somministrazioni che per qual che riguarda il corretto modo d'impiego e la durata del trattamento.

Uso in gravidanza e allattamento

La Perfenazina può essere usata durante la gestazione e nelle madri che allattano al seno?

La perfenazina non deve essere utilizzata nel primo trimestre di gravidanza. Qualora fosse necessario utilizzare il principio attivo nei mesi successivi, sarà il medico a valutare, caso per caso, se è possibile o meno iniziare il trattamento.

La perfenazina viene escreta nel latte materno, pertanto, non deve essere usata dalle madri che allattano al seno. Il medico valuterà se è il caso di sospendere l'allattamento a favore del trattamento con il farmaco o viceversa.

Controindicazioni

Quando la Perfenazina NON deve essere usata

L'utilizzo della perfenazina e dei medicinali che la contengono è controindicato in tutti i seguenti casi:

  • Allergia nota alla stessa perfenazina e/o ad uno o più degli eccipienti (o degli eventuali altri principi attivi) presenti nel medicinale che si deve assumere;
  • In pazienti con diminuzione del grado di coscienza, coma o in uno stato di depressine grave;
  • Nei pazienti che soffrono di discrasie ematiche o di alterazioni della funzionalità del midollo osseo;
  • In pazienti con patologie epatiche;
  • Nei pazienti che hanno subito danni cerebrali, presunti o accertati;
  • In pazienti che stanno assumendo medicinali che deprimono il sistema nervoso centrale (ad esempio, barbiturici, oppioidi, neurolettici, ecc.);
  • In bambini con meno di 12 anni di età;
  • Durante il primo trimestre di gravidanza;
  • Durante l'allattamento al seno.

NOTA BENE

In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche della perfenazina e dei medicinali che la contengono. Tuttavia, per informazioni più specifiche e dettagliate, si rimanda ancora una volta alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare e al consulto con il medico. Per qualsiasi dubbio, rivolgersi a questa figura sanitaria.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista