Nefrectomia: conseguenze e differenze fra radicale e parziale

Nefrectomia: conseguenze e differenze fra radicale e parziale
Ultima modifica 24.01.2024
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Quando Serve
  4. Preparazione
  5. Procedura
  6. Decorso post-operatorio
  7. Rischi e Complicanze
  8. Risultati

Generalità

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2024/01/23/nefrectomia-orig.jpeg Shutterstock

La nefrectomia è l'operazione chirurgica di rimozione parziale o totale di uno o entrambi i reni.

Esistono tre tipi di nefrectomia: la nefrectomia radicale, la nefrectomia parziale e la nefrectomia semplice.

La condizione che più di frequente richiede l'attuazione di una nefrectomia è il tumore al rene. Tuttavia, i chirurghi possono ricorrere all'operazione in questione anche per un trapianto di rene o in presenza di gravi malattie renali di tipo non-neoplastico.

Le modalità operative con cui è possibile effettuare una nefrectomia sono tre: la procedura chirurgica "a cielo aperto", la e la procedura laparoscopica robot-assistita.

Al termine dell'operazione, è previsto il ricovero ospedaliero, la cui durata dipende dalle modalità d'intervento.

Cos'è

La nefrectomia è l'intervento chirurgico di rimozione parziale o totale di uno o entrambi i reni.
Quando è riservata a un rene soltanto, prende il nome specifico di nefrectomia monolaterale; quando invece è riservata a entrambi i reni, assume la denominazione specifica di nefrectomia bilaterale.
La parola "nefrectomia" deriva dall'unione di due termini di origine greca: nephrós – che vuol dire "rene" – ed ectomia – che vuol dire "resezione", "rimozione".

Nota bene: si ricorda ai lettori che la presenza di un rene soltanto non impedisce all'essere umano di condurre una vita normale e sana.

Tipi di Nefrectomia

Esistono tre tipologie diverse di nefrectomia:

  • La nefrectomia radicale (o completa): è l'intervento chirurgico di rimozione di un rene e di alcune strutture associate a questo, come l'uretere, la ghiandola surrenale e i tessuti adiposi circostanti.
  • La nefrectomia parziale: è la procedura chirurgica di rimozione di una sezione di un rene e dei tessuti adiacenti alla sezione rimossa.
  • La nefrectomia semplice: è l'operazione chirurgica di rimozione di un rene, con risparmio del surrene e delle altre strutture adiacenti.

Ovviamente, tutte e tre queste tipologie di nefrectomia possono essere monolaterali o bilaterali, a seconda delle esigenze.

Quando Serve

Le condizioni che richiedono l'intervento di nefrectomia sono:

  • La presenza di tumore al rene;
  • La presenza di una malattia renale non neoplastica, tale per cui uno o entrambi i reni sono severamente danneggiati (infezioni, difetti congeniti, traumi ecc.);
  • La donazione di un rene.

Tumore al rene

Il tumore al rene rappresenta la principale ragione degli interventi di nefrectomia.
La decisione in merito al tipo di nefrectomia da adottare spetta al chirurgo operante e dipende da vari parametri, tra cui: la stadiazione della neoplasia, lo stato di salute del paziente e la posizione della massa tumorale.

Per approfondire: Tumore al Rene: i sintomi e in quanto tempo si sviluppa

Nefrectomia a scopo di donazione

La nefrectomia a scopo di donazione è la pratica chirurgica utile in occasione dei trapianti di rene da donatore vivente.
Dal punto di vista dell'efficacia, il trapianto di rene da donatore vivente fornisce risultati decisamente migliori rispetto al trapianto di rene da donatore morto.
Un individuo è un buon candidato per donare uno dei suoi reni, quando possiede una buona funzione renale, non soffre di ipertensione e/o diabete e non presenta una storia familiare di queste due condizioni appena citate.

Preparazione

Prima della nefrectomia, sono previste:

  • Una visita medica accurata, in occasione della quale il medico che effettuerà l'intervento conosce il candidato paziente, ne apprende problematiche e storia clinica (es: presenza di allergie, farmaci assunti, stato di salute generale, presenza di malattie croniche ecc.), e lo mette al corrente di tutti i dettagli dell'intervento, in particolare le regole da rispettare in modo scrupoloso prima della procedura, affinché quest'ultima si svolga per il meglio;
  • Una serie di esami diagnostici, come analisi del sangue, elettrocardiogramma, esame delle urine ecc., i quali servono a chiarire lo stato di salute del candidato paziente e accertare che quest'ultimo sia idoneo a sottoporsi a un intervento di chirurgia maggiore.

Digiuno pre-operatorio

Il paziente che deve sottoporsi a nefrectomia parziale deve presentarsi a digiuno da almeno 6-8 ore.
Questo significa che l'ultimo pasto consentito è la cena del giorno precedente l'intervento.
Il digiuno riguarda anche l'acqua, anche se in alcune circostanze è concessa fino a poche ore dall'operazione (è concessa, per esempio, nei pazienti che assumono regolarmente farmaci per la gestione di determinate patologie croniche).
A imporre il digiuno è l'anestesia generale, pratica richiesta da qualsiasi intervento di chirurgia maggiore.

Di cosa parlare con il chirurgo che svolgerà la Nefrectomia

  • Durata dell'intervento;
  • Allergie ai farmaci che potrebbero servire durante o dopo l'intervento;
  • Farmaci assunti dal paziente per la cura di altre condizioni morbose;
  • Terapie farmacologiche che è bene interrompere in vista della nefrectomia (es: anticoagulanti, antiaggregantiFANS ecc);
  • Durata del ricovero;
  • Termini del digiuno pre-operatorio.

Procedura

I chirurghi hanno la possibilità di svolgere l'operazione di nefrectomia in almeno tre modalità differenti:

  • Tramite un intervento "a cielo aperto" → nefrectomia "a cielo aperto".
  • Tramite un intervento di laparoscopia → nefrectomia laparoscopica.
  • Tramite un intervento di laparoscopia robotica → nefrectomia laparoscopica robot-assistita.

Anestesia generale

La nefrectomia è un intervento che richiede l'anestesia generale.

L'anestesia si colloca all'inizio dell'operazione e serve ad addormentare il paziente e a renderlo insensibile al dolore.

A occuparsi dell'anestesia è un medico anestesista-rianimatore.

Il risveglio dall'anestesia generale avviene soltanto una volta concluso l'intervento chirurgico.

Nefrectomia a cielo aperto

La nefrectomia "a cielo aperto" prevede la realizzazione di un'incisione di diversi centimetri sull'addome o sul fianco in cui risiede il rene da rimuovere. In genere, la posizione corretta è appena sotto la gabbia toracica.
Tale incisione rappresenta l'apertura attraverso cui il chirurgo operante raggiunge ed estrae il rene malato o da donare a un ricevente.
In alcuni casi, per poter eseguire più agevolmente l'intervento, potrebbe rendersi necessaria l'asportazione dell'ultima costola (ovviamente dalla parte del rene malato).
Conclusa l'estrazione, il chirurgo provvede alla chiusura dell'incisione attraverso alcuni punti di sutura.

Nefrectomia laparoscopica

La laparoscopia è una tecnica chirurgica minimamente invasiva, grazie alla quale i chirurghi possono accedere alla cavità addominale e alla cavità pelvica di un individuo, mediante incisioni decisamente più piccole di quelle praticate in occasione degli interventi di chirurgia tradizionale "a cielo aperto".
Lo strumento chirurgico più rappresentativo della laparoscopia è il cosiddetto laparoscopio. Simile a una cannuccia per bere, il laparoscopio è costruito per essere inserito nelle cavità addominale e pelvica e per visionare il contenuto di quest'ultime, grazie a una telecamera, una luce e un collegamento con un monitor esterno.
Generalmente in numero di tre, le incisioni laparoscopiche permettono l'introduzione non solo del laparoscopio, ma anche di quegli strumenti chirurgici necessari per la rimozione di un organo o una parte di esso.
Rispetto alla nefrectomia "a cielo aperto", la nefrectomia laparoscopica presenta i seguenti vantaggi:

  • Tempi di recupero più corti;
  • Ricovero ospedaliero più breve;
  • Incisioni chirurgiche più piccole;
  • Rischio minore di complicazioni post-operatorie.

Nefrectomia laparoscopica robot-assistita

La nefrectomia laparoscopia robot-assistita è una nefrectomia laparoscopia, in cui il chirurgo operante si avvale di un strumento robotico per eseguire l'asportazione del rene d'interesse.
Tale strumento robotico, che risponde ai comandi di una console apposita, è composto da una telecamera esplorativa e da una serie di braccia meccaniche, le quali sostituiscono a tutti gli effetti le mani del chirurgo.

Decorso post-operatorio

Al termine di una nefrectomia, è previsto sempre il ricovero ospedaliero.

La durata del ricovero varia a seconda del tipo di nefrectomia e della modalità d'intervento: salvo complicanze, per operazioni di nefrectomia parziale laparoscopica, il ricovero può durare 3-4 giorni; per procedure di nefrectomia parziale a "a cielo aperto", può durare anche 7-10 giorni.

Durante il periodo di ricovero, il personale medico applica al paziente un catetere urinario (per l'espulsione delle urine) e ne monitora periodicamente i parametri vitali (pressionefrequenza cardiaca, temperatura ecc).

Almeno per i primi 2 giorni, è indicata una dieta liquida; dopodiché, l'alimentazione può tornare gradualmente alla normalità.

Per la dimissione e soprattutto il rientro a casa, è bene che il paziente chieda il supporto di un parente o un amico stretto.

In assenza di complicanze, il ritorno alle normali attività può avvenire dopo 12 settimane, in caso di nefrectomia parziale "a cielo aperto", e dopo 6-8 settimane, in caso di nefrectomie parziali meno invasive.

Convalescenza dopo Nefrectomia

Normali sensazioni post-operatorie

Principali attività da evitare nelle settimane successive alla nefrectomia

  • Non sollevare pesi per almeno 6 settimane;
  • Non praticare attività motorie di una certa intensità fino a diversa indicazione del medico.

Consigli per una vita post-operatoria migliore

  • Monitorare periodicamente la salute del rene rimanente;
  • Praticare una sana attività fisica;
  • Adottare una dieta sana, secondo le indicazioni del medico curante.

Rischi e Complicanze

Grazie ai progressi della medicina chirurgica, oggi, gli interventi di nefrectomia sono alquanto sicuri.
Tuttavia, sono sempre operazioni di chirurgia maggiore, ragion per cui un rischio di complicanze sussiste.

Rischi correlati agli interventi di chirurgia maggiore

Rischi correlati alla nefrectomia

L'asportazione di un rene o di parte di esso potrebbe intaccare la funzionalità renale del paziente, la quale potrebbe non essere più ottimale.

Dialisi e nefrectomia bilaterale

I pazienti sottoposti a nefrectomia bilaterale necessitano della dialisi per il resto della vita, esattamente come i soggetti con una grave insufficienza renale.

Risultati

Conseguenze della Nefrectomia

La nefrectomia è un intervento che può salvare la vita del paziente.
Le probabilità di successo dipendono da diversi fattori, tra cui:

  • Stato di salute generale del paziente;
  • Gravità della patologia renale presente;
  • Tempestività della diagnosi.

Come detto, la nefrectomia bilaterale compromette totalmente la funzionalità renale e rende indispensabile il ricorso alla dialisi per il resto della vita. La nefrectomia monolaterale, invece, potrebbe soltanto pregiudicarla in parte. Addirittura, in base ad alcuni studi, la nefrectomia parziale sembrerebbe non ridurre l'efficienza del rene operato; occorre, tuttavia, aggiungere anche che altre ricerche affermano l'esatto contrario.

Per conoscere tutte le conseguenze della nefrectomia, è bene chiedere delucidazione al proprio medico curante.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza