Naloxone: a cosa serve e come funziona?

Naloxone: a cosa serve e come funziona?
Ultima modifica 07.07.2023
INDICE
  1. Che cos'è il Naloxone?
  2. A cosa serve il Naloxone?
  3. Informazioni utili
  4. Avvertenze e precauzioni
  5. Interazioni
  6. Effetti indesiderati
  7. Meccanismo d'azione
  8. Dose e modo d'uso
  9. Uso in gravidanza e allattamento
  10. Controindicazioni

Che cos'è il Naloxone?

Il naloxone è un antagonista degli oppioidi impiegato come antidoto in caso di sovradosaggio acuto o overdose da oppioidi (ad esempio, morfina, metadone, eroina, ossicodone, fentanil, ecc.), come gli analgesici narcotici.

Nel dettaglio, il naloxone è un principio attivo di origine sintetica antagonista puro dei recettori oppioidi μ. Proprio grazie a questa sua caratteristica azione, il naloxone viene usato per contrastare i sintomi tipici derivanti da un sovradosaggio da oppioidi.

Il naloxone è disponibile all'interno di diversi medicinali adatti alla somministrazione parenterale (in forma di soluzione iniettabile) e alla somministrazione per via nasale (in forma di spray nasali). Tali medicinali vengono, pertanto, utilizzati in condizioni di emergenza.

Esempi di medicinali contenenti Naloxone

  • Naloxone B. Braun®
  • Naloxone cloridrato S.A.L.F.®
  • Naloxone cloridrato Galenica Senese®
  • Naloxone cloridrato Molteni®
  • Narcan®
  • Nyxoid®
  • Ventizolve®

Lo sai che…

Esistono medicinali in cui il naloxone si trova in associazione a buprenorfina e medicinali in cui si trova in associazione a ossicodone. In questo articolo, tali medicinali non verranno presi in considerazione, ma si parlerà solo ed esclusivamente delle caratteristiche e degli utilizzi del solo naloxone e dei medicinali che lo contengono come unico principio attivo.

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Naloxone - Struttura chimica

A cosa serve il Naloxone?

Il naloxone è indicato come antidoto nei casi di sovradosaggio (overdose) da oppioidi.

Inoltre, il naloxone - agli opportuni dosaggi - è impiegato nel trattamento della depressione respiratoria in neonati le cui madri hanno assunto oppioidi prima del parto.

Il naloxone può altresì essere impiegato per la diagnosi di intossicazione o di sovradosaggio acuto da oppiacei.

Informazioni utili

Cosa bisogna sapere sul Naloxone?

Innanzitutto è fondamentale precisare che, qualora si sospetti - o si abbia la certezza - di un sovradosaggio da oppioidi, è necessario contattare immediatamente il pronto soccorso.

I sintomi tipici del sovradosaggio acuto da oppioidi sono:

  • Depressione respiratoria;
  • Assenza di riflessi;
  • Coma vigile o coma profondo nei casi più gravi;
  • Miosi.

A tali sintomi possono aggiungersi anche ipotensione e bradicardia.

Tuttavia, è opportuno precisare che il naloxone non è efficace nel trattare la depressione respiratoria indotta da farmaci non oppioidi.

Inoltre, per il trattamento dei suddetti sintomi - insieme alla somministrazione di naloxone - devono essere iniziate tutte le terapie di supporto necessarie, come il ripristino delle funzioni respiratorie, il massaggio cardiaco e la somministrazione di vasopressori (farmaci in grado di causare una vasocostrizione dei vasi sanguigni e di aumentare la pressione del sangue).

Dopo il primo intervento con il naloxone, pertanto, il paziente deve essere necessariamente portato in ospedale.

Avvertenze e precauzioni

Cosa è bene sapere prima di utilizzare il Naloxone?

Il naloxone deve essere somministrato con cautela nei seguenti casi:

  • In pazienti che hanno manifestato laringospasmo o altri problemi respiratori nelle ore precedenti la somministrazione dello stesso naloxone;
  • In pazienti affetti da patologie cardiovascolari;
  • In pazienti in terapia con farmaci che possono causare tossicità cardiaca;
  • In pazienti con una dipendenza da oppioidi, poiché può scatenarsi una sindrome d'astinenza immediata in seguito all'utilizzo del farmaco.

Dopo la somministrazione del naloxone, i pazienti devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza, in modo da individuare in maniera tempestiva l'eventuale ricomparsa dei sintomi dell'intossicazione da oppioidi.

Naloxone nei bambini

Come accennato, il naloxone può essere utilizzato - agli opportuni dosaggi e nell'opportuna forma farmaceutica (farmaci specifici per l'uso nei bambini) - per il trattamento della depressione respiratoria che si manifesta nei neonati le cui madri hanno assunto oppioidi nelle quattro ore prima del parto. Tuttavia, l'uso del naloxone non è raccomandato nei neonati le cui madri sono tossicodipendenti, poiché questo farmaco può indurre convulsioni e peggiorare la crisi d'astinenza nei nascituri.

Interazioni

il medico deve essere informato se il paziente che riceve il naloxone sta già assumendo clonidina (un farmaco per il trattamento della pressione alta), poiché il naloxone può temporaneamente attenuarne l'effetto.

In qualsiasi caso, il medico deve essere informato se il paziente cui si somministra il naloxone sta assumendo, ha recentemente assunto, o potrebbe assumere, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, gli integratori alimentari, i prodotti omeopatici, ecc.

Effetti indesiderati

Naloxone effetti collaterali: quali sono?

Come qualsiasi altro farmaco, anche il naloxone può causare effetti collaterali, sebbene non tutti i pazienti li manifestino. Questo dipende dalla sensibilità che ciascun individuo possiede nei confronti del farmaco. Perciò, non è detto che gli effetti avversi si manifestino tutti e con la stessa intensità in ogni persona.

Di seguito sono elencati i principali effetti indesiderati che possono insorgere in seguito all'assunzione di naloxone:

Per conoscere nel dettaglio gli effetti indesiderati di uno specifico medicinale a base di naloxone, si rimanda alla lettura del suo foglietto illustrativo e al consulto con il medico.

Meccanismo d'azione

Come agisce il Naloxone?

Il naloxone è in grado di contrastare i sintomi indotti dal sovradosaggio da farmaci oppioidi grazie alla sua attività antagonista nei confronti dei recettori oppioidi μ.

Più nel dettaglio, il naloxone è un antagonista degli oppioidi che agisce in maniera competitiva a livello dei loro recettori ed è in grado di sostituirsi sia agli agonisti che agli antagonisti parziali.

Dose e modo d'uso

Come si somministra il Naloxone?

Il naloxone è disponibile per la somministrazione parenterale sotto forma di soluzione iniettabile e deve essere somministrato solo da personale sanitario specializzato. A seconda dei casi, il naloxone può essere somministrato per via endovenosa, per via intramuscolare o per via sottocutanea.

Il naloxone è altresì disponibile in forma di spray nasale: lo spruzzo deve quindi essere somministrato per via intranasale in casi di emergenza. Per il corretto modo d'uso, attenersi alle indicazioni del medico e alle istruzioni riportate sul foglietto illustrativo del medicinale.

Uso in gravidanza e allattamento

Il Naloxone può essere usato in gravidanza e nelle madri che allattano al seno?

Il naloxone dovrebbe essere utilizzato in gravidanza solo nel caso in cui il medico lo ritenga assolutamente necessario, dopo aver valutato il rapporto fra i benefici attesi per la madre e i potenziali rischi per il feto.

In seguito all'assunzione di naloxone, si raccomanda di non allattare al seno per almeno 24 ore dopo la somministrazione del farmaco.

Controindicazioni

Quando il Naloxone NON deve essere usato

L'utilizzo del naloxone è controindicato in caso di allergia nota allo stesso naloxone e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale che si deve impiegare.

NOTA BENE

In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche del naloxone e dei medicinali che lo contengono. Tuttavia, per informazioni più specifiche e dettagliate si rimanda al consulto con il medico e alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista