Ifosfamide: cos'è, a cosa serve, effetti collaterali

Ifosfamide: cos'è, a cosa serve, effetti collaterali
Ultima modifica 25.01.2023
INDICE
  1. Che cos'è l'Ifosfamide e caratteristiche generali
  2. A cosa serve?
  3. Avvertenze e precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti indesiderati
  6. Sovradosaggio da Ifosfamide
  7. Come agisce l'Ifosfamide?
  8. Dose e modo d'uso
  9. Uso in gravidanza e allattamento
  10. Controindicazioni

Che cos'è l'Ifosfamide e caratteristiche generali

L'ifosfamide è un farmaco antitumorale appartenente alla classe degli agenti alchilanti. La sua struttura è analoga a quella della ciclofosfamide, ma presenta differenze per quel che riguarda lo spettro e l'attività antineoplastica.

Da somministrarsi per via parenterale, l'ifosfamide è disponibile in una specialità medicinale avente nome commerciale Holoxan®. Il suo impiego è riservato all'ambito ospedaliero.

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Ifosfamide - Struttura chimica

A cosa serve?

Indicazioni terapeutiche dell'Ifosfamide: per quali tumori si usa?

L'uso dell'ifosfamide è indicato per il trattamento di diverse tipologie di tumori che non possono essere operati, come ad esempio:

Avvertenze e precauzioni

Cosa è bene sapere prima di iniziare la terapia con l'Ifosfamide?

L'ifosfamide deve essere somministrata sotto lo stretto controllo di un medico specializzato nella somministrazione di farmaci chemioterapici antitumorali.

Poiché l'ifosfamide causa soppressione del sistema immunitario, i pazienti in trattamento con il farmaco sono più esposti al rischio di contrarre infezioni e di sviluppare infezioni latenti.

L'ifosfamide presenta neurotossicità, pertanto i pazienti devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza e - qualora si sviluppasse un'encefalopatia - il trattamento col farmaco dovrebbe essere interrotto.

A causa della nefrotossicità (tossicità per i reni) e dell'urotossicità (tossicità a livello del tratto urinario) dell'ifosfamide, devono essere monitorate queste funzionalità nei pazienti prima, durante e dopo il trattamento con il farmaco.

A causa degli effetti negativi che può avere a carico del cuore, è necessario osservare cautela quando l'ifosfamide è somministrata a pazienti con preesistenti disfunzioni cardiache.

Per quanto finora detto, appare chiaro quanto sia importante informare il medio delle condizioni di salute generali del paziente e della presenza di qualsivoglia disturbo o malattia prima di iniziare la terapia con ifosfamide. In particolare, è molto improntante informare il medico se:

Inoltre, è opportuno sapere che l'ifosfamide è un profarmaco, cioè per svolgere la sua azione citotossica (tossica per le cellule) deve essere prima attivata attraverso il metabolismo epatico. Questa attivazione comporta la formazione dei cosiddetti metaboliti attivi dell'ifosfamide che svolgono l'attività antitumorale.

In pazienti che presentano una ridotta funzionalità epatica, l'attivazione del farmaco può essere notevolmente ridotta, comportando così una riduzione dell'efficacia terapeutica.

NOTA BENE

Si segnala che l'ifosfamide potrebbe causare effetti collaterali in grado di alterare la capacità di guidare veicoli e/o utilizzare macchinari.

Interazioni

Interazioni farmacologiche fra l'Ifosfamide e altri farmaci

La somministrazione di ifosfamide in concomitanza a farmaci che possono aumentarne la gravità degli effetti tossici richiede un'attenta valutazione - su base individuale - dei benefici e dei rischi attesi.

Può verificarsi un aumento della tossicità per le cellule del sangue e/o dell'immunosoppressione in seguito alla somministrazione contemporanea di ifosfamide e altri farmaci, quali:

La cardiotossicità dell'ifosfamide può aumentare se somministrata contemporaneamente ad antracicline (farmaci antibiotici ad azione antitumorale) o se somministrata dopo un trattamento con terapia radiante nella zona cardiaca.

La somministrazione di amiodarone (farmaco antiaritmico) in concomitanza all'ifosfamide ne può aumentare la tossicità a livello polmonare.

L'ifosfamide può determinare un aumento del potere anticoagulante del warfarin con conseguente aumento del rischio di emorragie.

L'uso di tamoxifene (farmaco antitumorale) durante la terapia con ifosfamide può aumentare il rischio di complicazioni tromboemboliche.

La nefrotossicità dell'ifosfamide può aumentare nel caso di assunzione concomitante di:

  • Carboplatino e cisplatino;
  • Antibiotici aminiglicosidici;
  • Aciclovir, un farmaco antivirale;
  • Amfotericina B, un farmaco antifungino.

Il rischio di sviluppare cistite emorragica è aumentato dall'assunzione di ifosfamide in concomitanza a busulfan (un antitumorale) o se viene assunta in seguito a terapia radiante alla vescica.

Gli effetti tossici sul sistema nervoso centrale indotti da ifosfamide possono aumentare in caso di una contemporanea somministrazione di farmaci antiemetici, tranquillanti, narcotici e antistaminici.

La somministrazione concomitante di ifosfamide e di farmaci induttori enzimatici può far aumentare la produzione di metaboliti tossici. Esempi di questi farmaci sono:

La somministrazione concomitante di ifosfamide e di inibitori del citocromo P3A4 può favorire la formazione di metaboliti tossici per il sistema nervoso centrale e per i reni. Questi inibitori sono:

In qualsiasi caso, prima di iniziare la terapia con ifosfamide, è necessario informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti, o si potrebbero assumere, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non riportati nei soprastanti elenchi - inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, gli integratori alimentari, i prodotti omeopatici, ecc.

Ifosfamide e vaccini

L'ifosfamide è in grado di sopprimere il sistema immunitario. Questa soppressione potrebbe portare a una risposta ridotta alle vaccinazioni. I pazienti vaccinati con vaccini a virus vivi attenuati, inoltre, possono contrarre infezioni e manifestare aumentati effetti collaterali al vaccino.

Ifosfamide con cibi o bevande

Durante la terapia con ifosfamide è necessario evitare il consumo di pompelmo, del suo succo o suoi derivati così come dei prodotti che li contengono, poiché questo alimento può diminuire l'efficacia della stessa ifosfamide.

Discorso analogo per quel che riguarda il consumo di alcol che, oltre a ridurre l'efficacia del principio attivo, può incrementare alcuni degli effetti indesiderati indotti dallo stesso, quali nausea e vomito. Il consumo di alcol, pertanto, va evitato durante il trattamento con ifosfamide.

Effetti indesiderati

Ifosfamide effetti collaterali: quali sono?

L'ifosfamide può causare diversi effetti collaterali che possono variare da individuo a individuo per tipologia ed intensità, in quanto ciascun paziente risponde in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco.

Di seguito sono riportati solo alcuni degli effetti indesiderati che possono insorgere in seguito alla terapia con ifosfamide; informazioni più dettagliate ed esaustive sono presenti nel foglietto illustrativo del medicinale che si deve impiegare; in qualsiasi caso, per informazioni è sempre bene rivolgersi al proprio medico.

Effetti indesiderati molto comuni

Effetti indesiderati comuni

Effetti indesiderati non comuni

Per conoscere gli effetti indesiderati rari, molto rari e a frequenza non nota, consultare il foglietto illustrativo del medicinale che si deve ricevere.

Sovradosaggio da Ifosfamide

Poiché l'ifosfamide verrà somministrata d personale sanitario specializzato e in ambito ospedaliero, il sovradosaggio è un'evenienza rara, benché comunque possibile. Ad ogni modo, in caso di iperdosaggio, il paziente riceverà tutti i trattamenti sintomatici e di supporto necessari.

Come agisce l'Ifosfamide?

Ifosfamide meccanismo d'azione: come funziona?

L'ifosfamide è un profarmaco che deve essere attivato dal metabolismo epatico per svolgere la sua azione. Una volta trasformata nei suoi metaboliti attivi, l'ifosfamide sarà quindi in grado di espletare la propria azione citotossica.

L'ifosfamide è un agente alchilante in grado d'intercalare gruppi alchilici all'interno del doppio filamento di DNA. In questo modo il DNA subisce modificazioni che impediscono alla cellula di replicarsi correttamente, condannandola ad andare incontro al processo di morte cellulare programmata definito apoptosi.

Dose e modo d'uso

Come si somministra l'Ifosfamide?

L'ifosfamide è disponibile in forma di polvere per soluzione in infusione e verrà somministrata da personale sanitario per via endovenosa. Si presenta come una polvere secca che - prima della somministrazione - deve essere disciolta in un solvente idoneo.

Il medico stabilirà la dose di principio attivo da somministrare in maniera strettamente individuale per ciascun individuo in funzione del tipo di tumore che si necessita trattare, dell'età del paziente e del suo stato di salute generale e in funzione dell'eventuale assunzione contemporanea di altri farmaci antitumorali.

Uso in gravidanza e allattamento

L'Ifosfamide può essere usata durante la gestazione e nelle madri che allattano al seno?

L'ifosfamide può causare danni al feto, pertanto, l'uso del farmaco è controindicato in gravidanza.

Il farmaco viene escreto nel latte materno e può causare danni al neonato. Le madri sottoposte a trattamento con il farmaco non devono, perciò, allattare al seno.

Durante il trattamento con l'ifosfamide, le pazienti di sesso femminile dovranno adottare adeguati metodi contraccettivi al fine di prevenire l'insorgenza di gravidanza; lo stesso vale per i pazienti di sesso maschile che, oltre ad adottare idonei mezzi contraccettivi per tutta la durata della terapia, dovranno evitare di concepire per almeno sei mesi dopo il termine della stessa.

Infine, si segnala che l'ifosfamide può influire negativamente sulla fertilità e causare sterilità, per questo i pazienti che desiderano avere figli dovrebbero chiedere informazioni al proprio medico in merito alla possibilità di congelare il proprio seme prima dell'inizio del trattamento con il principio attivo in questione.

Controindicazioni

Quando l'Ifosfamide NON deve essere utilizzata

L'utilizzo dell'ifosfamide è controindicato in caso di:

  • Allergia nota alla stessa ifosfamide o ai suoi metaboliti e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale che si deve usare;
  • Nei pazienti affetti da gravi patologie e disfunzioni renali;
  • In pazienti con ostruzioni del tratto urinario;
  • Nei pazienti con atonia vescicale;
  • In pazienti che presentano un ridotto funzionamento del midollo osseo, soprattutto se sottoposto a precedente chemioterapia e/o radioterapia; midollo osseo;
  • In pazienti con infezioni in atto;
  • Nelle donne in gravidanza;
  • Nelle madri che allattano al seno.

NOTA BENE

In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche dell'ifosfamide e dei medicinali che la contengono. Per informazioni più specifiche e dettagliate, si rimanda al consulto con il medico e alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare.

Ad ogni modo, per qualsiasi dubbio, rivolgersi al medico.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista