Ultima modifica 24.03.2020

Generalità

L'idromorfone è un potente agonista dei recettori oppioidi μ, appartenente alla classe degli antidolorifici oppioidi.

È un derivato dalla morfina ma, rispetto a quest'ultima, è circa otto volte più potente.

Idromorfone

Idromorfone - Struttura Chimica

L'idromorfone è impiegato nel trattamento del dolore intenso ed è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione orale.

Esempi di Specialità medicinali contenenti Idromorfone

Indicazioni

Per Cosa si Usa

L'utilizzo dell'idromorfone è indicato per il trattamento del dolore intenso in pazienti adulti.

Avvertenze

A causa degli effetti indesiderati che potrebbero insorgere, prima di iniziare il trattamento con l'idromorfone, è necessario comunicare al medico se si soffre di qualcuna delle seguenti patologie:

Inoltre, prima di assumere l'idromorfone, i pazienti che devono sottoporsi a interventi chirurgici per ridurre il dolore (come la cordotomia), devono informarne il medico.
L'assunzione concomitante d'idromorfone e alcool causa un aumento degli effetti collaterali indotti dallo stesso idromorfone, perciò, quest'associazione deve essere evitata.
L'idromorfone può alterare la capacità di guidare veicoli e/o di utilizzare macchinari, pertanto, tali attività devono essere evitate.
Per chi svolge attività sportiva, l'utilizzo dell'idromorfone senza necessità terapeutica costituisce doping e comunque può determinare positività ai test anti-doping anche quando il farmaco viene assunto a scopo terapeutico.

Interazioni

L'idromorfone non deve essere somministrato ai pazienti che stanno assumendo - o che hanno assunto nelle ultime due settimane - inibitori delle monoammino ossidasi (o IMAO, farmaci utilizzati nel trattamento del morbo di Parkinson e della depressione).
L'assunzione concomitante di idromorfone e di altri analgesici oppioidi deve essere evitata, a causa degli effetti collaterali che possono manifestarsi.
Inoltre, prima di assumere l'idromorfone è necessario informare il medico se si stanno già assumendo farmaci come miorilassanti, sedativi ipnotici e ansiolitici.
Ad ogni modo, è sempre bene informare il medico se si stanno assumendo - o se sono stati recentemente assunti - farmaci di qualsiasi tipo, compresi i medicinali senz'obbligo di ricetta medica e i prodotti erboristici e omeopatici.

Effetti Collaterali

L'idromorfone può causare diversi tipi di effetti collaterali, ma non tutti i pazienti li manifestano. Questo dipende dalla diversa sensibilità che ciascun individuo possiede nei confronti del farmaco.
Di seguito sono elencati alcuni dei principali effetti avversi che possono manifestarsi durante il trattamento con il farmaco.

Reazioni allergiche

L'idromorfone può scatenare reazioni allergiche in individui sensibili. Tali reazioni possono manifestarsi sotto forma di:

Patologie gastrointestinali

La terapia con idromorfone può causare nausea, vomito, stitichezza o diarrea, dolore allo stomaco, infiammazione gastrointestinale, dispepsia, bruciore di stomaco, blocco intestinale, emorroidi, flatulenza, eruttazioni e gonfiore.

Patologie del sistema nervoso

Il trattamento con idromorfone può causare:

Disturbi psichiatrici

La terapia con idromorfone può favorire l'insorgenza di:

Patologie dei polmoni e del tratto respiratorio

Il trattamento con idromorfone può provocare:

Patologie cardiovascolari

Nel corso della terapia con idromorfone possono insorgere:

Altri effetti collaterali

Altri effetti indesiderati che possono manifestarsi durante il trattamento con idromorfone, sono:

Sovradosaggio

I sintomi che possono comparire in caso di assunzione di dosi eccessive di farmaco, sono:

Nei casi più gravi possono anche insorgere arresto respiratorio, arresto cardiaco e morte.
Qualora si sospetti un iperdosaggio da idromorfone, perciò, è necessario contattare immediatamente il medico o recarsi nel più vicino ospedale.

Meccanismo d'azione

L'idromorfone esercita la sua attività analgesica interagendo con i recettori oppioidi μ. Questi recettori sono localizzati lungo le vie del dolore del nostro organismo e il loro compito è, appunto, quello di modulare la neurotrasmissione degli stimoli dolorosi. Più nel dettaglio, quando tali recettori vengono stimolati, si induce analgesia.
L'idromorfone - in quanto agonista selettivo dei suddetti recettori oppioidi μ - è in grado di attivarli e di esercitare così la sua notevole azione antidolorifica.

Modo d'Uso - Posologia

L'idromorfone è disponibile per la somministrazione orale sotto forma di compresse a rilascio prolungato.
Per evitare l'insorgenza di gravi reazioni avverse, è molto importante attenersi strettamente alle indicazioni fornite dal medico, sia per quanto riguarda la quantità di farmaco da assumere, sia per quanto riguarda la durata del trattamento.
In pazienti che non stanno assumendo altri antidolorifici oppioidi per il trattamento del dolore, la dose d'idromorfone solitamente impiegata è di 8 mg al giorno.
Comunque, la quantità di farmaco da assumere deve essere stabilita dal medico su base individuale per ciascun paziente.

Gravidanza e Allattamento

L'utilizzo del farmaco da parte di donne in gravidanza e da parte di madri che allattano al seno non è raccomandato.
In qualsiasi caso, questa categoria di pazienti, deve sempre chiedere il consiglio del medico prima di assumere un qualsiasi tipo di medicinale.

Controindicazioni

L'utilizzo dell'idromorfone è controindicato nei seguenti casi:

  • In pazienti con ipersensibilità nota allo stesso idromorfone;
  • In pazienti con grave stenosi o blocco dell'intestino e/o dello stomaco;
  • In pazienti che hanno subito interventi chirurgici che hanno causato un'ansa cieca nell'intestino;
  • In pazienti che presentano gravi dolori addominali di cui non si conosce la causa;
  • In pazienti affetti da grave compromissione epatica;
  • In pazienti affetti da patologie respiratorie o da grave asma acuta;
  • In pazienti che stanno assumendo - o che hanno recentemente assunto - farmaci IMAO;
  • In pazienti in terapia con buprenorfina, nalbufina o pentazocina;
  • In bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età;
  • In gravidanza;
  • Durante l'allattamento.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista