Ibuprofene: A Cosa Serve, Come e Quando Assumerlo

Ibuprofene: A Cosa Serve, Come e Quando Assumerlo
Ultima modifica 09.12.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. A Cosa Serve
  3. Avvertenze e Precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti indesiderati
  6. Come Agisce
  7. Dosaggio e Modo d'uso
  8. Gravidanza e Allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

L'ibuprofene è un principio attivo appartenente al gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Più nel dettaglio, esso è un derivato dell'acido propionico dotato di attività analgesica, antinfiammatoria e antipiretica.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2019/07/15/ibuprofene---struttura-chimica-orig.jpeg Redazione
Ibuprofene - Struttura Chimica

L'ibuprofene è disponibile in numerose formulazioni farmaceutiche (compresse, sciroppo, sospensione orale, gocce orali, gel cutaneo, soluzioni vaginali, supposte, cerotti medicati, ecc.) adatte a diverse vie di somministrazione (orale, topica, vaginale, rettale, intramuscolare ed endovenosa) per il trattamento di una grande varietà di disturbi, pur sempre caratterizzati da infiammazione, dolore e/o febbre.

Sul mercato farmaceutico italiano sono presenti numerosi medicinali a base di ibuprofene, sia da solo, che in associazione ad altri principi attivi. Alcuni di questi, per essere dispensati, necessitano della presentazione di ricetta medica (generalmente ripetibile; in caso di associazione con codeina, invece, non ripetibile), mentre altri non richiedono alcun tipo di ricetta in quanto inquadrati come farmaci SOP (Senza Obbligo di Prescrizione medica) o come farmaci da banco (OTC). I farmaci contenenti ibuprofene per uso endovenoso, invece, sono ad uso ospedaliero, pertanto, non possono essere venduti al pubblico.

Per quanto riguarda la rimborsabilità, alcuni medicinali a base di ibuprofene sono classificati come farmaci di fascia C - quindi, a completo carico del cittadino - mentre altri come farmaci di fascia A - quindi, il loro costo può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), totalmente o parzialmente, a seconda dei casi.

Esempi di Medicinali contenenti Ibuprofene

Nota Bene

Vista la grande quantità e variabilità di medicinali a base di ibuprofene, nel corso dell'articolo si cercherà di dare una visione generale delle indicazioni, delle avvertenze, del modo d'uso, degli effetti indesiderati e delle controindicazioni del principio attivo. Per informazioni più dettagliate, è consigliabile leggere con attenzione il foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare e chiedere consiglio al proprio medico o al farmacista.

A Cosa Serve

Indicazioni Terapeutiche: quando usare l'Ibuprofene?

L'ibuprofene è un principio attivo utilizzato nel trattamento di moltissimi disturbi, anche molto diversi fra loro. In funzione della formulazione farmaceutica, quindi della via di somministrazione, e del dosaggio di principio attivo contenuto nel medicinale, le indicazioni potrebbero variare.

Cercando di riassumere tutte le possibili indicazioni del principio attivo in questione, è possibile affermare che l'utilizzo dell'ibuprofene è indicato per il trattamento di:

Ibuprofene per via Endovenosa

I farmaci a base di ibuprofene adatti alla somministrazione endovenosa possono essere utilizzati:

  • Nei neonati con dotto arterioso pervio. Questa condizione può causare problemi cardiaci ai neonati. La somministrazione di ibuprofene per via endovenosa (Pedea®) è in grado di chiudere il dotto arterioso in quei neonati in cui ciò non accade spontaneamente.
  • Nei pazienti adulti per il trattamento sintomatico a breve termine del dolore acuto moderato e per il trattamento sintomatico a breve termine della febbre quando l'uso del principio attivo per via endovenosa è clinicamente giustificato (Ibuprofene B. Braun®).

Avvertenze e Precauzioni

Cosa bisogna sapere prima di assumere l'Ibuprofene

Avvertenze e precauzioni possono variare in funzione del tipo di medicinale impiegato. Di seguito ne elencheremo alcune, ma anche in questo caso, si invita a consultare il foglietto illustrativo del medicinale che si deve usare.

Prima di iniziare ad assumere l'ibuprofene in qualsiasi sua forma, è necessario informare il medico delle proprie condizioni di salute e della presenza di disturbi o malattie di qualsiasi tipo, allo scopo di evidenziare eventuali condizioni che potrebbero rappresentare una controindicazione o un rischio per l'uso del principio attivo.

In particolare, è necessario informare il medico se:

  • Si soffre di alterata funzionalità renale, epatica e/o cardiaca, poiché i pazienti che soffrono di simili disturbi devono essere attentamente monitorati. In qualsiasi caso, l'uso del principio attivo in pazienti con ridotta funzionalità cardiaca, epatica e/o renale richiede la massima cautela;
  • Si soffre di ipertensione e/o di insufficienza cardiaca congestizia;
  • Si soffre di asma bronchiale, rinite cronica o malattie allergiche;
  • Si soffre di disturbi della coagulazione, poiché l'ibuprofene - come molti altri FANS - può prolungare il tempo di sanguinamento.

Qualora durante il trattamento con ibuprofene dovesse manifestarsi un qualsiasi tipo di reazione allergica, il trattamento con il farmaco deve essere immediatamente interrotto ed è necessario contattare subito il medico.

Ibuprofene per uso vaginale

L'ibuprofene per somministrazione vaginale non deve essere utilizzato in caso di vulvovaginiti gravi siano esse specifiche o aspecifiche.

Ibuprofene e altri antinfiammatori

L'ibuprofene non dovrebbe essere utilizzato in concomitanza ad altri antinfiammatori (ad esempio, flurbiprofene, ketoprofene, nimesulide, ecc.), poiché simili associazioni possono aumentare il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale, talvolta, con esiti anche fatali. Pertanto, l'associazione con principi attivi come flurbiprofene (presente in molti spray per la gola), ketoprofene (Oki®), nimesulide, ecc. dovrebbe essere evitata.

Ad ogni modo, l'ibuprofene può provocare perforazione e sanguinamento gastrointestinale anche quando utilizzato da solo. Per tale ragione, qualora dovessero comparire sintomi gastrointestinali di qualsiasi tipo, è necessario informarne immediatamente il medico.

Nota bene

  • L'ibuprofene può provocare effetti indesiderati in grado di alterare la capacità di guidare veicoli e/o di utilizzare macchinari, perciò va usata molta cautela.
  • Alcuni medicinali contenenti ibuprofene possono essere controindicati in bambini e adolescenti.

Interazioni

Interazioni Farmacologiche fra Ibuprofene e Altri Farmaci

L'utilizzo concomitante d'ibuprofene e dei seguenti farmaci aumenta il rischio d'insorgenza di ulcerazione e sanguinamento gastrointestinale:

Il rischio di sanguinamento gastrointestinale aumenta anche in caso di assunzione di ginkgo biloba, suoi derivati e prodotti che lo contengono.

Prima di iniziare ad assumere l'ibuprofene, inoltre, è bene informare il medico se si stanno assumendo - o sono stati recentemente assunti - i seguenti farmaci:

  • Farmaci anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici, poiché l'ibuprofene può incrementarne l'effetto;
  • Fenitoina, sali di litio e glicosidi cardioattivi, perché l'ibuprofene può aumentarne la concentrazione plasmatica;
  • Diuretici e altri farmaci antipertensivi, poiché l'associazione con ibuprofene può diminuirne l'efficacia e aumentare il rischio di nefrotossicità;
  • ACE-inibitori e antagonisti del recettore per l'angiotensina II, perché l'uso contemporaneo con ibuprofene può provocare un peggioramento della funzionalità renale;
  • Amminoglicosidi e metotrexato, poiché l'ibuprofene ne riduce l'eliminazione;
  • Moclobemide, perché può aumentare l'effetto dell'ibuprofene;
  • Colestiramina, poiché può determinare un ridotto assorbimento dell'ibuprofene a livello del tratto gastrointestinale;
  • Ciclosporina o tacrolimus, perché l'associazione con ibuprofene può provocare un aumento del rischio di danni renali;
  • Chinoloni, per via dell'aumento del rischio d'insorgenza di convulsioni in caso di assunzione con ibuprofene;
  • Sulfaniluree, in quanto l'ibuprofene può aumentarne l'effetto ipoglicemico;
  • Ritonavir e probenecid, poiché possono aumentare la concentrazione plasmatica dell'ibuprofene.

Ad ogni modo, è comunque importante informare il medico se si stanno assumendo, o se sono stati assunti da poco, medicinali o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non riportati nel soprastante elenco - compresi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.

Ibuprofene e alcol

L'alcol può provocare un aumento degli effetti collaterali indotti dall'ibuprofene, pertanto, durante il trattamento con il principio attivo, l'assunzione di bevande alcoliche dovrebbe essere evitata. Va prestata attenzione anche ai farmaci contenenti alcol; per informazioni più precise, è bene rivolgersi al proprio medico.

Effetti indesiderati

Quali Effetti Indesiderati può causare l'Ibuprofene?

L'ibuprofene può causare effetti indesiderati di vario tipo, sebbene non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Difatti, ogni persona reagisce diversamente alla somministrazione del farmaco, manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone.

Di seguito, sono elencati alcuni dei principali effetti indesiderati che possono manifestarsi durante la terapia a base di ibuprofene. Tuttavia, può esserci una variabilità - anche accentuata - in funzione del tipo di medicinale usato, della via di somministrazione utilizzata e del dosaggio impiegato.

Reazioni allergiche

L'ibuprofene può scatenare reazioni allergiche in soggetti sensibili. Tali reazioni possono manifestarsi con:

Patologie gastrointestinali

Il trattamento con ibuprofene può provocare:

Patologie del sistema nervoso

La terapia a base d'ibuprofene può causare:

Disturbi psichiatrici

Durante il trattamento con ibuprofene possono manifestarsi:

Patologie cardiovascolari

La terapia con ibuprofene può favorire la comparsa d'ipertensione, insufficienza cardiaca e palpitazioni. Inoltre, il farmaco aumenta il rischio d'insorgenza d'infarto del miocardio e ictus.

Patologie del sistema emolinfopoietico

Il trattamento con ibuprofene può provocare:

Altri effetti collaterali

Altri effetti indesiderati che potrebbero manifestarsi durante il trattamento a base d'ibuprofene, sono:

Effetti collaterali caratteristici della somministrazione di ibuprofene per via topica

In seguito alla somministrazione di ibuprofene per uso topico sono stati riportati casi di:

Effetti collaterali correlati alla somministrazione endovenosa di ibuprofene

Oltre ad alcuni degli effetti collaterali già citati, in seguito all'utilizzo d'ibuprofene per via endovenosa, possono manifestarsi effetti indesiderati come:

Sovradosaggio

In seguito ad assunzione di dosi eccessive d'ibuprofene per via orale, rettale o intramuscolare possono manifestarsi sintomi, come:

Non esiste un antidoto specifico, la terapia è sintomatica e di sostegno.

Ad ogni modo, in caso di sovradosaggio da ibuprofene - accertato o presunto che sia - è necessario informarne immediatamente il medico e recarsi nel più vicino ospedale, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto.

Per quanto riguarda l'ibuprofene somministrato per via topica e per via vaginale, al momento non sono stati riportati casi d'iperdosaggio.

Come Agisce

Come Funziona l'ibuprofene e con quale Meccanismo d'Azione agisce?

L'ibuprofene appartiene al gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei. Esso è dotato di attività antinfiammatoria, analgesica e antipiretica, esercitate attraverso l'inibizione della ciclossigenasi (o COX).

La ciclossigenasi è un enzima di cui si conoscono tre diverse isoforme: COX-1, COX-2 e COX-3.

La COX-1 è un'isoforma costitutiva, normalmente presente nelle cellule e coinvolta nei meccanismi di omeostasi cellulare.

La COX-2, invece, è un'isoforma inducibile che viene prodotta dalle cellule infiammatorie attivate (citochine infiammatorie). Il compito di questi enzimi è quello di convertire l'acido arachidonico presente nel nostro organismo in prostaglandine, prostacicline e trombossani. Fra queste, ricordiamo le prostaglandine G2 e H2 - che sono coinvolte nei processi infiammatori e mediano le risposte dolorose - e le prostaglandine di tipo E che inducono l'aumento della temperatura corporea.

Inibendo la COX-2, l'ibuprofene impedisce la sintesi delle prostaglandine responsabili di febbre, infiammazione e dolore. Tuttavia, è importante precisare che l'ibuprofene non è selettivo nei confronti della COX-2, perciò, è in grado di inibire anche la COX-1. Quest'ultima inibizione è all'origine di alcuni degli effetti indesiderati tipici di tutti i FANS non selettivi.

Dosaggio e Modo d'uso

Come si assume l'Ibuprofene?

L'ibuprofene è disponibile in diverse forme farmaceutiche adatte a differenti vie di somministrazione, quali:

  • Somministrazione orale (compresse rivestite, compresse orodispersibili, compresse effervescenti, capsule molli, granulato per soluzione orale, gocce orali, sospensione orale);
  • Somministrazione vaginale (soluzione vaginale, polvere per uso ginecologico);
  • Somministrazione topica (gel per uso cutaneo, cerotto medicato);
  • Somministrazione rettale (supposte);
  • Somministrazione intramuscolare (soluzione iniettabile per uso intramuscolare);
  • Somministrazione endovenosa (soluzione iniettabile per uso endovenoso).

La scelta del tipo di formulazione farmaceutica da utilizzare dipende, ovviamente, dal tipo di affezione che si deve trattare.

Quanto Ibuprofene assumere al giorno

La quantità d'ibuprofene da prendere deve essere stabilita dal medico in funzione dell'età, del peso e delle condizioni di ogni singolo paziente, così come in funzione del disturbo che si deve trattare. Naturalmente, le indicazioni fornite dal medico in merito alla posologia (quanto ibuprofene assumere al giorno e per quanto tempo) devono essere sempre scrupolosamente seguite.

Di seguito sono riportate alcune indicazioni sulle dosi d'ibuprofene solitamente impiegate in terapia. Per qualsiasi dubbio, è comunque necessario rivolgersi al medico.

Trattamento del dolore di varia origine, della febbre, dei dolori associati al raffreddore e delle osteoartrosi in tutte le sue forme

Per il trattamento del dolore di varia origine, delle osteoartrosi e di febbre e dolore associati al comune raffreddore in adulti e adolescenti con più di 12 anni di età, generalmente, si utilizza l'ibuprofene sotto forma di compresse, capsule molli, granulato per soluzione orale o gocce orali.

La dose deve essere stabilita dal medico in funzione del tipo di affezione da trattare e delle condizioni del paziente. Ad ogni modo, la dose giornaliera massima di ibuprofene - riportata sul foglietto illustrativo di ciascun medicinale che lo contiene - non deve essere superata. Per qualsiasi dubbio in merito alla corretta posologia, contattare il medico e far riferimento a quanto riportato sul bugiardino del farmaco che si deve assumere.

Per il trattamento del dolore di varia natura e di febbre e dolore associati al comune raffreddore nei bambini dai tre mesi di vita ai 12 anni di età, invece, si utilizza l'ibuprofene sotto forma di supposte o di sospensione orale. La quantità di ibuprofene da prendere varia in funzione dell'età e del peso corporeo del bambino:

  • Quando si utilizza la sospensione orale, la dose abitualmente somministrata è di 20 mg/Kg di peso corporeo al giorno, da assumersi in tre dosi frazionate.
  • Quando si utilizzano le supposte, non si deve mai superare la dose giornaliera massima di 20-30 mg di farmaco per Kg di peso corporeo.

Trattamento delle infiammazioni aspecifiche dell'apparato genitale femminile e profilassi pre- e post-operatoria in chirurgia ginecologica

In questo caso si utilizza l'ibuprofene in forma di soluzione vaginale, oppure l'ibuprofene in polvere per uso ginecologico che deve essere disciolta in acqua prima dell'uso.

Solitamente, si consiglia di effettuare 1-2 irrigazioni vaginali al giorno.

Trattamento di contusioni, distorsioni, torcicollo, dolori e strappi muscolari

Per il trattamento locale di queste affezioni, si può usare l'ibuprofene in forma di gel cutaneo. Di norma, si consiglia di effettuare le applicazioni 2-4 volte al dì direttamente sulla zona interessata.

Trattamento delle infiammazioni di natura reumatica e traumatica di muscoli, tendini, articolazioni e legamenti

In questo caso, si può utilizzare l'ibuprofene sotto forma di cerotto medicato. Si consiglia di applicare un solo cerotto alla volta e di sostituirlo ogni 24 ore. Il trattamento deve proseguire solo per brevi periodi.

Trattamento di episodi dolorosi acuti in caso di patologie infiammatorie dell'apparato muscoloscheletrico

Per il trattamento di episodi dolorosi acuti in caso di patologie infiammatorie dell'apparato muscoloscheletrico, solitamente, si utilizza l'ibuprofene sotto forma di soluzione iniettabile per uso intramuscolare. La posologia deve essere stabilita dal medico su base individuale in funzione della gravità dei sintomi presentati da ciascun paziente.

Trattamento del dotto arterioso pervio nei neonati

In questo caso, l'ibuprofene deve essere somministrato ai neonati per via endovenosa.

L'iniezione deve essere praticata solo ed esclusivamente da un medico specializzato all'interno di un'unità specialistica di terapia intensiva neonatale.

La dose d'ibuprofene da somministrare deve essere decisa dal medico in funzione del peso corporeo del neonato.

Trattamento sintomatico a breve termine della febbre e del dolore acuto moderato

In questi casi, quando le condizioni cliniche lo giustificano, l'ibuprofene può essere somministrato per via endovenosa, ma solo nei pazienti adulti. La quantità di principio attivo da somministrare deve essere stabilita dal medico.

Nota Bene

Rinnoviamo ancora una volta l'invito a seguire con attenzione le indicazioni fornite dal medico per quel che riguarda dose, modo e tempo di somministrazione dei farmaci a base di ibuprofene. In caso di dubbi, rivolgersi a questa figura sanitaria e leggere il foglietto illustrativo del medicianle che si dovrebbe assumere.

Gravidanza e Allattamento

L'Ibuprofene può essere usato in Gravidanza e durante l'Allattamento?

Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'ibuprofene dovrebbe essere utilizzato solo se il medico lo ritiene assolutamente necessario e, anche in una simile evenienza, l'uso deve essere limitato al minor tempo e alle più basse dosi possibili.

Nel terzo trimestre di gravidanza, invece, il farmaco è controindicato a causa dei potenziali danni che può provocare al feto (tossicità cardiopolmonare, disfunzioni renali, prolungamento del tempo di sanguinamento) e alla madre (inibizione delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio, aumento del tempo di sanguinamento).

Inoltre, poiché l'ibuprofene può essere escreto nel latte materno, il suo utilizzo è controindicato nelle madri che allattano al seno.

Controindicazioni

Quando l'Ibuprofene NON deve essere usato

In funzione del tipo di formulazione farmaceutica contenente ibuprofene che si deve utilizzare, le controindicazioni possono essere differenti.

Di seguito sono comunque riportati i principali casi in cui l'utilizzo d'ibuprofene NON è indicato:

  • Allergia nota allo stesso ibuprofene o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei; così come in caso di allergia nota ad uno o più degli altri componenti (principi attivi ed eccipienti) presenti nel medicinale che si deve utilizzare;
  • Pazienti che hanno sofferto e che soffrono di emorragie gastrointestinali o ulcere peptiche;
  • Pazienti con una storia pregressa di perforazione o sanguinamento gastrointestinale, anche in seguito all'assunzione di altri FANS;
  • Pazienti con insufficienza cardiaca grave;
  • Pazienti con gravi alterazioni della funzionalità epatica e/o renale;
  • Pazienti gravemente disidratati;
  • Bambini con meno di 12 anni di età (ad eccezione delle formulazione farmaceutiche realizzate espressamente per i bambini);
  • Gravidanza e allattamento al seno.

Anche in questo caso, per informazioni più specifiche, si consiglia la lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare e il consulto con il medico.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista