Emicrania con Aura: cos'è? Sintomi, cause e farmaci

Emicrania con Aura: cos'è? Sintomi, cause e farmaci
Ultima modifica 23.10.2023
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause e fattori di rischio
  4. Sintomi e complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia e rimedi

Generalità

L'emicrania con aura è una particolare forma di mal di testa preceduta o accompagnata da una serie di sintomi transitori di tipo neurologico. Questi disturbi reversibili comprendono più comunemente sensazioni di intorpidimento, nauseaperdita di appetito, cambiamenti di umore, aumentata sensibilità a luce o suoni, offuscamento visivo e scotomi. L'emicrania compare solitamente entro un'ora circa dalla fine dell'aura.

Nonostante le cause all'origine di questo disturbo non siano ancora note, molti fattori possono scatenare o aggravare gli attacchi emicranici con aura, come, ad esempio: stress, squilibri ormonali, eccessivi stimoli afferenti (es. luci lampeggianti, odori e rumori forti), consumo di particolari alimenti, sbalzi climatici, attività fisiche troppo intense, cattiva postura e scarsa qualità del sonno.

La diagnosi è clinica e si basa su un'accurata raccolta della storia clinica e sull'esame obiettivo. Nei soggetti che presentano episodi di emicrania con aura poco frequenti, il trattamento è esclusivamente sintomatico e prevede l'assunzione di analgesici ed antinfiammatori da automedicazione, come l'ibuprofene ed il naprossene. In caso di attacchi ricorrenti o particolarmente gravi è indicata, invece, una terapia di profilassi, simile a quella utilizzata per l'emicrania senz'aura.

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Cos’è

Emicrania con aura: cos'è?

L'emicrania con aura è una cefalea primaria (il mal di testa non è, quindi, provocato da altre patologie). In tale condizione, gli attacchi di dolore possono essere preannunciati da sintomi prodromici, cioè dalla sensazione che l'emicrania stia per cominciare. Talvolta, queste manifestazioni possono persistere anche dopo l'inizio del mal di testa.

Emicrania con aura: quanto è comune?

La presenza media dell'emicrania nella popolazione adulta è di circa il 12% (18% nelle donne e 6% negli uomini); l'aura precede gli attacchi di mal di testa in circa un terzo circa dei casi.

Cause e fattori di rischio

Cosa provoca l'Emicrania con aura?

Le cause dell'emicrania con aura non sono ancora del tutto chiare, ma pare che nella fisiopatologia siano implicati fattori genetici, vascolari e neuro-ormonali.
L'ipotesi principale sostiene che questa particolare forma di mal di testa dipenda da un'alterazione del sistema di regolazione del dolore e da un'anomalia nei segnali nervosi.
L'innescarsi di questi particolari meccanismi può indurre vari fenomeni tra cui un'improvvisa costrizione dei vasi cerebrali, con una conseguente riduzione nell'apporto di sangue in alcune aree encefaliche. L'effetto fisiologico così determinato può giustificare la comparsa dei sintomi dell'aura emicranica; la successiva fase di vasodilatazione coincide, invece, con l'insorgenza del mal di testa vero e proprio.
Questa forma di cefalea primaria è più comune nel sesso femminile, può interessare tutte le fasce d'età e sembra sia associata ad una predisposizione familiare.

Emicrania con aura: fattori favorenti e/o aggravanti

I fattori che possono aggravare o scatenare un attacco di emicrania con aura sono diversi e comprendono:

Sintomi e complicazioni

Emicrania con aura: come si manifesta e come si riconosce

L'emicrania con aura è preceduta da malessere, sintomi visivi caratteristici bilaterali e variazioni repentine del tono dell'umore. Di solito, questi disturbi si presentano immediatamente prima che arrivi il mal di testa ed hanno una durata variabile tra i 5 minuti ed un'ora.
Il dolore associato all'emicrania con aura può essere così intenso da essere invalidante, impedendo le abituali attività quotidiane e costringendo al riposo a letto.

Caratteristiche dell'emicrania

L'esordio dell'emicrania può verificarsi già nel corso dell'aura oppure a distanza di alcuni minuti (ma non oltre i 60 minuti).

L'emicrania è una delle forme più comuni di mal di testa. Questa è spesso avvertita come un dolore pulsante e continuo, d'intensità moderata o grave. Durante un attacco emicranico, l'area in cui è localizzato il mal di testa può cambiare posizione ed aumentare progressivamente d'intensità. L'esordio coinvolge, di solito, la parte del capo anteriore o laterale, sopra l'occhio; in un secondo momento, il mal di testa evolve in un dolore sordo e la sensazione di pulsazione può divenire bilaterale o diffondersi alla regione di fronte e tempie.

L'emicrania con aura si manifesta con attacchi ricorrenti, che si presentano con una frequenza molto variabile: da pochi episodi in un anno a 2-3 crisi alla settimana. L'attacco può durare alcune ore o, nei casi più gravi, qualche giorno (in genere, durano da 4 a 72 ore).
Il dolore tende a peggiorare durante l'attività e, spesso, i pazienti riferiscono difficoltà di concentrazione nel corso delle crisi. Ne consegue che la maggior parte delle persone preferisce stare sdraiata in una stanza buia e silenziosa durante gli attacchi. 

Caratteristiche dell'aura

Le aure sono disturbi neurologici transitori molto vari, che possono influenzare la visione, l'equilibrio, la coordinazione muscolare, le sensazioni o la parola.  Queste manifestazioni durano da alcuni minuti ad un'ora e, in alcuni casi, possono persistere dopo l'inizio del mal di testa.
Più comunemente, l'aura è caratterizzata da sintomi visivi, quali percezione di flash scintillanti di forma geometrica (scotomi), corpi mobilimacchie scure, lampi di luce (fotopsia) e punti ciechi.
Altre manifestazioni comprendono annebbiamento della vistadistorsione delle immagini, difficoltà di messa a fuoco, oscuramento di metà campo visivo (emianopsia) e fotofobia (ipersensibilità alla luce). L'aura visiva è tipicamente di breve durata e colpisce entrambi gli occhi.
A volte, oltre ai problemi di vista possono comparire anche sintomi di altra natura, come:

  • Repulsione per il cibo, nausea e/o vomito;
  • Formicolii, sensazione di intorpidimento e riduzione della sensibilità di un arto o di metà del corpo (tipicamente, le parestesie iniziano in una mano, si diffondono al braccio e possono coinvolgere l'emivolto omolaterale);
  • Ipersensibilità o fastidio per odori (osmofobia) e rumori (fonofobia);
  • Impaccio nei movimenti di un'estremità;
  • Disturbi del linguaggio di tipo afasico (da intendersi come difficoltà di esprimersi ed articolare le parole).

Meno frequenti sono le alterazione dello stato di coscienza (confusioneatassia, mancanza di equilibrio o disorientamento) per la disfunzione transitoria del tronco encefalico.
Questi disturbi durano da alcuni minuti a un'ora e, talvolta, l'aura può verificarsi senza mal di testa o precede una sintomatologia dolorosa lieve.
L'emicrania con aura può cronicizzare, quindi presentarsi con una frequenza elevata.

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Dal punto di vista clinico, si riconoscono diverse varianti di emicrania con aura (forma classica, ad esordio acuto, con aura prolungata, senza cefalea ecc.). Nell'aura isolata (o senza cefalea), ad esempio, i sintomi prodromici possono presentarsi senza poi essere seguiti dalla crisi emicranica. Le forme più rare di emicrania con aura sono caratterizzate da sintomi neurologici particolari, come la perdita di forza fino alla paralisi di una parte del corpo (emicrania emiplegica) o da altri disturbi dell'equilibrio e della coscienza (emicrania basilare).

Per approfondire: Aura: Cos’è? Quando e Perché Si Manifesta con il Mal di Testa?

Diagnosi

Emicrania con aura: esami per la diagnosi

Se l'emicrania con aura è molto intensa, non risponde ai comuni analgesici o diventa un disturbo abituale, è bene rivolgersi al proprio medico di base o al neurologo per una valutazione corretta.
L'accertamento diagnostico inizia con la raccolta dei dati anamnestici (cioè relativi alla storia clinica e alla sintomatologia). Pertanto, la persona viene invitata a descrivere l'intensità e la sede del dolore, la frequenza degli attacchi ed eventuali disturbi avvertiti prima o durante le crisi. Il medico può chiedere al paziente se il mal di testa:

  • Si presenta con un dolore pulsante e d'intensità moderata o grave, tale da impedire lo svolgimento delle normali attività quotidiane;
  • Colpisce un lato della testa (localizzazione unilaterale);
  • È aggravato dall'attività fisica o dal movimento;
  • È accompagnato da nausea e/o vomito, aumentata sensibilità alla luce (fotofobia) e/o al rumore (fonofobia) o altre manifestazioni che possono essere ricondotte all'aura.

La valutazione prosegue con l'esame obiettivo, che permette al medico di controllare alcuni parametri fisici e neurologici, come ad esempio:

L'anamnesi e l'esame obiettivo sono utili anche per escludere altre condizioni patologiche, che possono essere alla base dell'insorgenza dell'emicrania con aura (attribuibile, cioè, ad altre patologie).
In base al giudizio del medico, il percorso diagnostico può avvalersi di indagini diagnostiche più approfondite, come la tomografia computerizzata (TAC), la risonanza magnetica e l'elettroencefalogramma (soprattutto in età pediatrica). Ulteriori accertamenti possono comprendere anche esami del sangueradiografia della colonna cervicalepuntura lombare, ecodoppler e visita oculistica completa.

Per aiutare il medico ad individuare eventuali fattori scatenanti o aggravanti, può essere utile tenere un "diario del mal di testa", dove registrare le caratteristiche degli attacchi emicranici: riferimenti temporali (data e ora), descrizione del dolore (tipo, localizzazione, intensità, durata e frequenza), farmaci assunti, cibi consumati, attività svolte prima della sua comparsa ecc. La compilazione di questo registro può essere utile sia per monitorare l'andamento degli attacchi emicranici, sia per determinare l'efficacia dell'eventuale approccio terapeutico intrapreso.

Terapia e rimedi

Cosa fare in caso di Emicrania con aura

L'emicrania con aura può gravemente compromettere la qualità della vita, ma alcune modificazioni dello stile di vita (es. abitudini legate al sonno o dieta) ed i trattamenti disponibili possono limitarne i disagi.
Il primo passo da attuare per gestire e prevenire l'emicrania con aura consiste nel ridurre o, se possibile, eliminare i fattori scatenanti. Se il controllo di questi stimoli è inefficace e se il dolore è così intenso da impedire lo svolgimento delle normali attività quotidiane, è possibile ricorrere alla terapia farmacologica
In ogni caso, l'approccio più appropriato deve sempre tenere in considerazione le indicazioni individuali stabilite dal medico, formulate in relazione all'entità del disturbo, alla sintomatologia ed alle esigenze personali del paziente.

Trattamento sintomatico

Nei soggetti che manifestano pochi episodi di emicrania con aura all'anno, il trattamento farmacologico è mirato ad alleviare il dolore e controllare rapidamente la sintomatologia associata all'attacco di mal di testa.
Tra i farmaci più utilizzati nella terapia sintomatica rientrano gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) ed i triptani: entrambe queste tipologie di medicinali riescono a limitare l'attacco doloroso, ma generalmente non riescono ad avere effetti sull'aura.

Trattamento preventivo

Quando l'emicrania con aura si ripresenta spesso (almeno 5 crisi al mese) o se i sintomi sono molto gravi, un neurologo specializzato nella cura delle cefalee può indicare una terapia di profilassi, finalizzata a ridurre la frequenza e la gravità degli attacchi. Questo tipo di trattamento farmacologico prevede l'assunzione regolare di farmaci, spesso su base giornaliera. Le principali classi di medicinali sono in parte simili a quelli utilizzati per l'emicrania senz'aura e comprendono:

Emicrania con aura: rimedi e qualche consiglio

Alcuni comportamenti possono contribuire ad attenuare il dolore dell'attacco emicranico con aura. Questi comprendono:

  • Isolarsi da luci e suoni;
  • Fare un bagno caldo o una doccia;
  • Stendersi o concedersi un piccolo riposino. Chiudere gli occhi e provare a rilasciare la tensione nella schiena, collo e spalle;
  • Applicare un impacco di ghiaccio sulla zona dolente della testa (fronte, tempie o parte posteriore del collo);
  • Esercitare una pressione dolce, costante e rotante sulla sede del dolore con il dito indice e/o il pollice. Mantenere la pressione per 7-15 secondi, quindi rilasciare. Ripetere se necessario.
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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici