Embolia Polmonare
Ultima modifica 15.07.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Terapia

Generalità

L'embolia polmonare è una grave condizione medica, contraddistinta dall'ostruzione di una o più arterie polmonari.

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Come suggerisce la parola "embolia", il protagonista del fenomeno ostruttivo a carico di uno dei vasi sopraccitati è un embolo circolante nel sangue.
Nella maggior parte dei casi, l'embolia polmonare è una complicanza della trombosi venosa profonda; in tali circostanze, l'embolo responsabile dell'ostruzione è un coagulo sanguigno derivante dallo sfaldamento di un trombo formatosi, il più delle volte, in una vena profonda della gamba.
I sintomi tipici dell'embolia polmonare consistono in: dispnea, dolore al torace, tosse, cianosi, giramenti di testa e battito cardiaco irregolare.
Quando l'embolia polmonare è dovuta a trombosi venosa profonda,  la terapia prevista di prima linea si basa sulla somministrazione di farmaci anticoagulanti; tuttavia, in alcune specifiche circostanze, potrebbe essere necessari anche dei medicinali trombolitici e dei trattamenti più invasivi (embolectomia e filtro cavale).

Cos'è

Embolia Polmonare: Cos’è?

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L'embolia polmonare è un grave stato patologico, contraddistinto dall'ostruzione di una o più arterie polmonari.
Le arterie polmonari sono il complesso di vasi sanguigni deputati a trasportare nei polmoni, per il processo di ossigenazione, il sangue povero di ossigeno in uscita dal ventricolo destro; si tratta, quindi, di elementi fondamentali non solo per il sistema cardiocircolatorio, ma anche per il benessere e la sopravvivenza dell'organismo umano.

L'embolia polmonare è così chiamata perché il protagonista dell'ostruzione è un embolo.
In medicina, il termine "embolo" identifica qualunque massa anomala insolubile circolante nel sangue, capace, qualora raggiungesse un'arteria o una vena delle sue stesse dimensioni, di interrompere il flusso sanguigno in modo del tutto simile a un tappo.
L'embolo non deve essere confuso con il trombo e il fenomeno della trombosi; infatti, tra le due entità esistono almeno un paio di sostanziali differenze:

  • Prima di tutto, il trombo ha sempre e solo una natura sanguigna; è infatti un coagulo di sangue anomalo insolubile; l'embolo, invece, può avere nature molto diverse: può essere un coagulo di sangue anomalo, un cristallo di colesterolo, una bolla d'aria ecc. (rileggendo la definizione di embolo, il lettore noterà che l'embolo è definito semplicemente come una "massa anomala").
  • Secondariamente, mentre l'embolo è un'entità mobile circolante liberamente nel sangue fintanto che non raggiunge un vaso delle sue stesse dimensioni, il trombo è una presenza fissa, ancorata alla parete interna di un vaso sanguigno.
Per approfondire: Embolo: Cos'è, Cause e Conseguenze

Epidemiologia: quanto è comune l’Embolia Polmonare?

Secondo una ricerca Statunitense, ogni anno, negli USA, il fenomeno dell'embolia polmonare colpirebbe circa 600.000 persone provocando tra le 50.000 e le 200.000 morti.

Da altre indagini, sempre riferite agli USA, è emerso che, negli ultimi 25 anni, il tasso di mortalità ha subìto una riduzione dal 6% al 2%, complice sicuramente un miglioramento delle pratiche diagnostiche e dei trattamenti.

In base alle stime più recenti, in Italia, l'incidenza dell'embolia polmonare sarebbe pari a circa 65.000 casi all'anno.

Cause

Embolia Polmonare: Fisiopatologia

L'ostruzione di una o più arterie polmonari dovuta alla presenza di un embolo impedisce al sangue povero di ossigeno, in uscita dal ventricolo destro, di raggiungere i polmoni, per la precisione gli alveoli polmonari.

Negli alveoli polmonari ha luogo un processo fondamentale per il benessere dell'organismo umano: lo scambio gassoso che permette al sangue di prelevare ossigeno dall'aria presente nei polmoni, grazie al processo di respirazione (nel prelevare l'ossigeno, il sangue si libera dell'anidride carbonica).

L'embolia polmonare rappresenta, quindi, un ostacolo all'ossigenazione del sangue e comporta una riduzione della quota di ossigeno sanguigno che serva a mantenere vitali e funzionali organi e tessuti del corpo umano.

Da quanto appena detto, si capisce l'estrema importanza che ha, per la vita e la salute, la pervietà delle arterie polmonari.

Embolia Polmonare: le Cause

Nella maggior parte dei casi, l'embolia polmonare è dovuta a coaguli ematici provenienti da fenomeni di trombosi avvenuti in sede periferica, in un qualche elemento del sistema venoso profondo; questo tipo di embolia polmonare è meglio conosciuto come tromboembolia polmonare, mentre l'evento trombotico scatenante è comunemente noto come trombosi venosa profonda.

Molto più raramente, l'embolia polmonare è conseguenza di emboli che scaturiscono da fenomeni trombotici locali (cioè in sede cardiaca o direttamente nelle arterie polmonari) o di emboli estranei alla normale composizione del sangue (embolia polmonare non trombotica).

Tromboembolia Polmonare e Trombosi Venosa Profonda

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L'espressione "trombosi venosa profonda" indica l'anomala formazione, sulla parete delle vene profonde, di coaguli sanguigni (o trombi).

La trombosi venosa profonda è una grave condizione, che nella maggior parte dei casi interessa le vene profonde degli arti inferiori (coscia e gamba in particolare).

Il fenomeno della trombosi venosa profonda è strettamente dipendente dai tre fattori che costituiscono la cosiddetta triade di Virchow; tali fattori sono:

  • Il danno endoteliale. È la lesione della parete dei vasi sanguigni.
    Al suo verificarsi, si innesca il processo di coagulazione, ossia la formazione di coaguli sanguigni.
    Il danno endoteliale può essere una conseguenza di un trauma fisico a livello osseo o muscolare, l'ipertensione, l'esposizione alle radiazioni, l'infiammazione, un'alterazione metabolica come l'omocisteinemia o l'ipercolesterolemia ecc.
  • La stasi o la turbolenza del flusso sanguigno. La stasi implica un rallentamento del flusso sanguigno, mentre la turbolenza un moto caotico.
    A provocare simili alterazioni del flusso sanguigno possono essere aneurismi, l'infarto acuto del miocardio, l'anemia falciforme, l'inattività fisica prolungata (è associata prettamente a stasi), la gravidanza (anche questa è associata esclusivamente a stasi) ecc.
  • L'ipercoagulabilità (trombofilia). Questo termine indica qualsiasi alterazione, anomalia o difetto della coagulazione che predispone chi ne è affetto alla formazione anomala di trombi.
    L'ipercoagulabilità può essere una condizione congenita oppure acquisita; tra i fattori favorenti l'ipercoagulabilità acquisita, figurano: i tumori maligni, le lesioni vascolari, il fumo di sigaretta, l'obesità, l'incremento dei livelli di estrogeni (nella donna), la sindrome da trombocitopenia indotta da eparina, la sindrome da anticorpi antifosfolipidi ecc.

Il collegamento tra trombosi venosa profonda e tromboembolia polmonare risiede nella possibilità che il trombo formatosi in una vena profonda del corpo si sfaldi e generi uno o più emboli in grado, grazie al ritorno venoso, di raggiungere il cuore e successivamente imboccare le arterie polmonari.

Embolia Polmonare dovuta a Trombosi Locali

Come nel sistema venoso profondo, anche in sede cardiaca e lungo le arterie polmonari, il verificarsi di eventi trombotici è strettamente dipendente dai tre fattori che costituiscono la triade di Virchow; in altre parole, da: danno endoteliale, stasi o turbolenza del flusso sanguigno e ipercoagulabilità.

Come anticipato, l'embolia polmonare correlata a trombosi cardiaca o con sede nelle arterie polmonari è un fenomeno abbastanza raro.

Embolia Polmonare Non Trombotica

L'embolia polmonare non trombotica può essere dovuta a una bolla d'aria, un grumo di grasso o di liquido amniotico, un cristallo di colesterolo, un corpo estraneo, un granulo di talco e, persino, un parassita o un batterio piogeno.

Di seguito, l'articolo dedica qualche riga alle principali tipologie di embolia polmonare non trombotica.  

Embolia Polmonare Gassosa

Nell'embolia polmonare gassosa, a ricoprire il ruolo di embolo ostruttivo è una bolla d'aria.

La presenza di una bolla d'aria a livello vascolare dipende da particolari condizioni di pressione e dall'esposizione di un vaso all'aria atmosferica.

Le condizioni di pressione in grado di originare un'embolia polmonare gassosa possono verificarsi in occasione di:

  • Iniezioni venose tramite siringa. È la scorretta pratica dell'iniezione che può determinare l'ingresso di bolle d'aria a livello vascolare.
  • Interventi chirurgici che richiedono l'inserimento di cateteri venosi centrali o in vena succlavia o in vena giugulare;
  • Trattamenti di ventilazione artificiale, praticati a seguito di gravi traumi al torace;
  • Immersioni subacquee;
  • Altro (barotrauma polmonare, esplosione di bombe, rapporti sessuali ecc).
Per approfondire: Embolia Gassosa: Cos'è, Cause e Terapia

Embolia Polmonare Adiposa

Nell'embolia polmonare adiposa, l'embolo ostruttivo è  un grumo di grasso derivanti dai tessuti adiposi del corpo umano.

Nella maggior parte delle circostanze, gli emboli di origine adiposa sono la conseguenza di lesioni traumatiche importanti, come per esempio le fratture delle ossa lunghe o le ustioni di grado elevato; più raramente, sono il risultati di: procedure ortopediche (es: protesi d'anca), biopsie ossee, episodi di pancreatite, interventi di liposuzione, fegato grasso, uso prolungato di corticosteroidi, emoglobinopatie e osteomielite

Embolia Polmonare da Cristalli di Colesterolo

Com'è facilmente intuibile, nell'embolia polmonare da cristalli di colesterolo, l'embolo ostruttivo è un cristallo di colesterolo.

La presenza di pericolosi cristalli di colesterolo nel sistema venoso può dipendere dalla frammentazione di una placca aterosclerotica o da complicanze successive a interventi di chirurgia vascolare o di angiografia.

Embolia Polmonare da Liquido Amniotico

Nell'embolia da liquido amniotico, a ricoprire il ruolo di embolo ostruttivo è un grumo di liquido amniotico che, per circostanze del tutto inusuali, è passato nel torrente circolatorio.

Potenziale complicanza della gravidanza, l'anomalo passaggio nel sangue di un grumo di liquido amniotico ha maggiori probabilità di verificarsi in specifici momenti della gestazione, che sono:

Embolia Polmonare da Liquido Amniotico: diffusione

Secondo alcuni studi statistici riferiti al Nord America, l'embolia polmonare da liquido amniotico riguarderebbe una gravidanza ogni 15.000; si tratta, quindi, di un fenomeno abbastanza raro.

Embolia Polmonare da Talco

Nell'embolia polmonare da talco, l'embolo ostruttivo è un granulo di talco.

Di norma, la presenza di granuli di talco nel sistema venoso è da imputarsi all'uso di droghe iniettabili (es: eroina); la preparazione di questi narcotici, infatti, prevede molto spesso il mescolamento di una certa quantità di stupefacente con del talco.

Embolia Polmonare: Fattori di Rischio

Chiunque può sviluppare un'embolia polmonare.
Tuttavia, dai dati clinici emerge chiaramente come determinati fattori aumentino in modo per nulla trascurabile il rischio di soffrire per la suddetta problematica vascolare.

Tra i fattori favorenti l'embolia polmonare, meritano senza dubbio una citazione:

  • L'età avanzata. Gli individui più a rischio sono le persone sopra i 60 anni.
  • La predisposizione familiare a episodi di trombosi, embolia e tromboembolia.
  • L'obesità e il sovrappeso. Sono due condizioni associate a ipercoagulabilità.
  • Il fumo di sigaretta e, più in generale, il consumo di tabacco in ogni sua variante. Per motivi ancora poco chiari, favoriscono la coagulazione del sangue, specie se combinati ad altri fattori di rischio.
  • L'assunzione della pillola contraccettiva e il ricorso alla terapia ormonale estrogenica. L'aumento dei livelli di estrogeni derivante dalla pillola anticoncezionale o dalla terapia ormonale estrogenica favoriscono il processo di coagulazione del sangue (ipercoagulabilità).
  • L'immobilità prolungata. Questa condizione comporta una stasi del flusso sanguigno.
    L'immobilità è un problema che riguarda soprattutto le persone che, per motivi di salute, sono costrette a letto per lunghi periodi di tempo e coloro che compiono lunghi viaggi in macchina o in aereo.
  • La gravidanza. Il rischio esiste, poiché la presenza del feto nell'utero materno comprime le vene della zona pelvica, rallentando il ritorno al cuore del sangue venoso.
    Inoltre, è bene ricordare che, durante la gravidanza, c'è la remota possibilità che un grumo di liquido amniotico passi nel sistema venoso, provocando la cosiddetta embolia polmonare da liquido amniotico.
  • Le cardiopatie e, più in generale, le malattie cardiovascolari. Sono condizioni che spesso causano turbolenze di flusso sanguigno; le turbolenze di flusso sanguigno predispongono ai fenomeni trombotici.
  • La presenza di un qualche tumore maligno. I tumori maligni sono associati a ipercoagulabilità, soprattutto quando colpiscono organi come cervello, ovaio, pancreas, colon, stomaco, polmone o rene.
  • La presenza di malattie congenite o acquisite della coagulazione che inducono trombofilia.
  • L'infezione da SARS-CoV-2 (o COVID-19). Studi preliminari (e che necessitano di approfondimenti) suggeriscono che il coronavirus responsabile di COVID-19 scateni forme di embolia polmonari derivanti da eventi trombotici con sede nelle arterie polmonari (per maggiore informazioni, si veda la sezione successiva).

Embolia Polmonare e Coronavirus

In base ai dati clinici raccolti finora, pare che le complicanze respiratorie indotte dall'infezione da Nuovo Coronavirus (COVID-19) siano dovute, oltre che a una polmonite interstiziale bilaterale, anche a fenomeni di embolia polmonare.

Come solo accennato in precedenza, si tratterebbe più esattamente di una forma di tromboembolia polmonare derivante dallo sfaldamento di trombi formatisi direttamente nelle arterie polmonari, proprio a seguito dell'infezione da SARS-CoV-2.

L'esatto meccanismo fisiopatologico che con cui il Nuovo Coronavirus sia responsabile di fenomeni trombotici a livello delle arterie polmonari è ancora in fase di studio; dalle prime ricerche è emerso che avrebbe un ruolo cardine la forte reazione infiammatoria prodotta dal virus, in quella fase dell'infezione caratterizzata da febbre alta.

Sintomi e Complicanze

Embolia Polmonare: i Sintomi

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sintomi e i segni dell'embolia polmonare variano da paziente a paziente, in base all'entità dell'ostruzione (più arterie polmonari sono coinvolte e più è grave la situazione) e allo stato di salute generale del paziente (per esempio aggravano la situazione eventuali disturbi cardiaci, tumori ecc.).

In genere l'embolia polmonare si manifesta con:

Per approfondire: Embolia Polmonare: i Sintomi

Embolia Polmonare Massiva e Non-Massiva

I medici distinguono l'embolia polmonare in massiva o non-massiva, in base al grado di instabilità emodinamica (per instabilità emodinamica s'intende la compromissione della perfusione sanguigna).

Senza entrare troppo nei dettagli, è massiva l'embolia polmonare con un'elevata instabilità emodinamica; è non-massiva, invece, l'embolia polmonare con un'instabilità emodinamica più contenuta.

Sotto il profilo dei sintomi, l'embolia polmonare massiva risulta essere decisamente più grave dell'embolia polmonare non-massiva; del resto, nel primo caso, c'è una profonda compromissione delle perfusione sanguigna.

Embolia Polmonare: quando rivolgersi al medico?

L'embolia polmonare è una condizione molto pericolosa, in quanto, in assenza di cure tempestive, potrebbe risultare anche fatale.

Alla luce di ciò, specie in presenza di fattori di rischio, è bene contattare immediatamente il proprio medico o recarsi al più vicino ospedale qualora dovessero comparire sintomi come dispnea, dolore al torace, emottisi e senso di svenimento.

Trombosi Venosa Profonda: come riconoscerla

Considerato che la trombosi venosa profonda rappresenta la causa principale di embolia polmonare, è importante saperne riconoscere i sintomi, così da poter rivolgersi tempestivamente a un medico.

La trombosi venosa profonda causa, tipicamente, dolore, gonfiore e arrossamento in corrispondenza dell'area anatomica in cui transita le vena profonda interessata dal fenomeno trombotico.

Embolia Polmonare Asintomatica

Alcuni episodi di embolia polmonare possono risultare anche asintomatici o provocare soltanto una lieve sintomatologia; ciò, tuttavia, non vuol dire che la condizione in atto sia meno pericolosa, in quanto l'occlusione potrebbe comunque peggiorare da un momento all'altro.

Embolia Polmonare: Conseguenze

Come affermato in un'altra occasione, in assenza di cure tempestive, l'embolia polmonare può risultare fatale per chi ne soffre.
Secondo alcune stime, circa un terzo dei casi di embolia polmonare non sottoposti per tempo a cure non sopravvivrebbe.

Altre Complicanze dell'Embolia Polmonare

Dalla presenza di embolia polmonare può scaturire una condizione nota come ipertensione polmonare.
L'ipertensione polmonare consiste nell'innalzamento della pressione sanguigna all'interno di polmoni e parte destra del cuore.
Tale condizione è dovuta al maggiore carico di lavoro che spetta al cuore, nel momento in cui una o più arterie polmonari risultano ostruite (il carico di lavoro maggiore avrebbe lo scopo di superare l'ostruzione).
Il consolidarsi dell'ipertensione polmonare determina un indebolimento dell'organo cardiaco e favorisce l'insorgenza di gravi cardiopatie, come il cuore polmonare e l'insufficienza cardiaca.

Per approfondire: Ipertensione Polmonare: Cos'è, Cause e Terapia

Diagnosi

Embolia Polmonare: la Diagnosi

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La diagnosi di embolia polmonare non è affatto semplice e immediata; occorrono, infatti, diverse indagini, prima di poter stabilirne con certezza la presenza.

Tra gli esami e i test utili, figurano: l'esame obiettivo, l'anamnesi, le analisi del sangue, la radiografia del torace, gli esami ecografici, l'angioTAC polmonare, l'angiografia polmonare, la scintigrafia polmonare e la risonanza magnetica.

Per saperne di più, si consiglia la lettura della sezione dedicata, presente qui (diagnosi di embolia polmonare).

Terapia

Embolia Polmonare: la Cura

Premessa: di seguito, l'articolo riporta in breve la terapia comunemente indicata quando l'embolia polmonare è dovuta a trombosi venosa profonda, in quanto è la circostanza causale più comune e di maggiore interesse.

Il trattamento di prima linea dell'embolia polmonare è di tipo farmacologico.
I farmaci più usati sono gli anticoagulanti, come l'eparina e il warfarin, seguiti dai medicinali ad azione trombolitica (trombolitici).

Se la terapia farmacologica si dimostra inefficace, occorre cambiare piano terapeutico e puntare su cure più invasive, come l'embolectomia e il filtraggio cavale (o filtro cavale).

In ogni caso, la probabilità di successo delle cure è maggiore quando queste sono tempestive.

Per approfondire il trattamento dell'embolia polmonare, si consiglia la lettura delle sezione dedicata, presente qui (cura dell'embolia polmonare).

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza