Ultima modifica 17.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è l'eiaculazione femminile?
  3. Caratteristiche

Generalità

L'eiaculazione femminile è il particolare meccanismo tramite cui alcune donne, al momento dell'orgasmo o subito prima, espellono del liquido dai dotti parauretrali.
A secernere il sopraccitato liquido sono le cosiddette ghiandole di Skene (o ghiandole parauretrali), le quali, secondo gli esperti dell'apparato genitale femminile e maschile, equivalgono alla prostata dell'uomo.
L'eiaculazione femminile è da sempre un argomento molto dibattuto. Gli studi più recenti hanno dimostrato che non è un fenomeno legato all'incontinenza urinaria e che il liquido emesso è una sostanza alcalina, contenente PSA, PAP, tracce di glucosio e fruttosio, ma non urea o creatinina.
Nonostante i vari tentativi d'indagine, la funzione biologica dell'eiaculazione femminile è sconosciuta.

eiaculazione femminile

Cos'è l'eiaculazione femminile?

L'eiaculazione femminile è l'atto tramite cui alcune donne espellono del liquido dai dotti parauretrali, al momento dell'orgasmo o subito prima.
In numero di due e paragonabili a dei piccoli canali, i dotti parauretrali risiedono nella vagina; precisamente, si collocano a destra e a sinistra dell'apertura esterna dell'uretra, ma a un livello di poco inferiore.

I dotti parauretrali sono in collegamento con le cosiddette ghiandole di Skene (o ghiandole parauretrali), le quali rappresentano la sede di produzione del liquido emesso (o eiaculato), in occasione dell'eiaculazione femminile.
Per la funzione che svolgono e, in parte, anche per il contenuto del liquido che secernono, le ghiandole di Skene equivalgono alla prostata maschile.


Cos'è l'orgasmo?
Brevemente, orgasmo è la massima espressione dell'eccitazione sessuale conseguente alla stimolazione delle zone erogene e degli organi sessuali.

QUANTO COMUNE È?

L'eiaculazione femminile è un fenomeno che riguarda con una certa regolarità soltanto una minoranza delle donne
La sua esatta incidenza nella popolazione femminile è incerta. Con molta probabilità, alla base di tale incertezza c'è il fatto che le donne trovano imbarazzante l'argomento e spesso preferiscono non rispondere a riguardo.
Uno degli studi più convincenti in merito alla diffusione dell'eiaculazione femminile appartiene a un certo Stanislav Kratochvil e risale al 1994. Kratochvil prese a campione un gruppo di 200 donne della Repubblica Ceca e trovò che soltanto il 6% di queste eiaculavano con regolarità.

Caratteristiche

L'eiaculazione femminile è da diversi decenni un argomento assai dibattuto.
Per tentare di capirne l'origine, sessuologi ed esperti dell'apparato genitale femminile hanno studiato approfonditamente il fenomeno, evidenziando alcune caratteristiche fondamentali e chiarendo alcuni dubbi.

C'È UN COLLEGAMENTO CON L'INCONTINENZA URINARIA?

Fino ai primi anni '80, la maggior parte dei medici e dei sessuologi riteneva che il fenomeno dell'eiaculazione femminile fosse in qualche modo legato all'incontinenza urinaria e che il liquido emesso fosse analogo all'urina.
A dimostrare che le suddette convinzioni erano inesatte furono diversi gruppi di ricerca, a partire dal 1982. In quest'anno, infatti, vari studiosi stabilirono con un certo grado di sicurezza che l'eiaculato femminile non è urina (sebbene abbia anch'esso una natura alcalina), non ha alcun legame con le perdite urinarie a cui sono soggette alcune donne durante i rapporti sessuali e, infine, è il risultato dell'attività secretoria di alcune ghiandole dell'apparato genitale femminile. La scoperta che le ghiandole coinvolte nella produzione del liquido sono le ghiandole di Skene risale al 2000.
Secondo le più recenti indagini, non esisterebbe alcuna relazione tra l'eiaculazione femminile e la presenza di problemi urologici nella donna.

COSA CONTIENE IL LIQUIDO?

Le varie ricerche sull'eiaculato femminile hanno dimostrato che il liquido ha le seguenti caratteristiche:

  • Possiede un pH alcalino come l'urina, nonostante non contenga urea o creatinina (elementi fondamentali nel determinare l'alcalinità delle urine).
  • Contiene due sostanze equivalenti al PSA (antigene prostatico specifico) e al PAP (fosfatasi acida prostatica) dell'uomo. PSA e PAP sono due proteine che, nell'uomo, hanno origine a livello della prostata, mentre, nella donna, vengono prodotte a livello delle ghiandole di Skene.
    Questa proprietà delle ghiandole di Skene conferma, una volta di più, l'equivalenza esistente tra questi elementi tipici dell'apparato genitale femminile e la prostata maschile.
  • Contiene due zuccheri, il glucosio e il fruttosio.

QUANTITÀ DI LIQUIDO EMESSO

Secondo un mito alquanto diffuso, l'eiaculazione femminile comporterebbe l'emissione di ingenti quantità di liquido.
La realtà dei fatti è ben diversa e, in base alle più recenti ricerche, il volume di eiaculato emesso è generalmente equiparabile a quello di una tazzina di caffè.
Del resto, ritenere possibile la produzione di volumi più ingenti si scontra con le piccole dimensioni delle ghiandole di Skene e con il ristretto spazio fisico di cui dispongono per la conservazione del liquido.

FUNZIONE BIOLOGICA

La funzione biologica dell'eiaculazione femminile e del liquido che ne deriva è sconosciuta.
Uno studio scientifico pubblicato nel 2009 ha provato a proporre un ruolo anti-microbico per la difesa dell'apparato urinario dalle infezioni, ma gli approfondimenti successivi in merito sono stati poco convincenti.

CONSEGUENZE NELLA VITA DI COPPIA

Secondo diverse indagini, la maggior parte delle donne ritiene l'eiaculazione femminile un fenomeno imbarazzante e che può disturbare la vita sessuale.
È curioso come tutto ciò tenda a scontrarsi con quanto pensano gli uomini a riguardo: molti soggetti di sesso maschile vedono nell'eiaculazione femminile della partner un attestato della loro virilità e delle loro capacità sessuali. 


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza