Ultima modifica 25.02.2020

Generalità

L'emicrania è una comune forma di cefalea primaria, caratterizzata da una grande variabilità clinica e secondaria a molteplici fattori scatenanti. Il dolore è localizzato su un lato della testa, tipicamente nella parte anteriore o laterale, ma può essere anche bilaterale o diffondersi progressivamente.
Diagnosi EmicraniaL'emicrania si manifesta con attacchi ricorrenti, che si presentano con una frequenza molto variabile. L'attacco emicranico può durare da 4 a 72 ore. Il dolore si presenta con un'intensità moderata o grave ed è spesso descritto come lancinante o pulsante. I movimenti della testa possono peggiorare la condizione. Altri sintomi comuni, che si associano all'emicrania sono nausea e/o vomito, fotofobia e fonofobia. Alcune forme di emicrania includono un insieme di sintomi reversibili di tipo neurologico (aura emicranica) che precedono l'attacco vero e proprio.

Diagnosi

Il primo approccio per formulare la diagnosi di emicrania si basa sull'analisi della sintomatologia riferita dal paziente. La persona viene invitata a descrivere l'intensità e la sede del dolore, la frequenza degli attacchi ed eventuali disturbi avvertiti prima o durante le crisi dolorose. Il medico può chiedere al paziente se il mal di testa:

  • Si presenta con un dolore pulsante e d'intensità moderata o grave, tale da impedire lo svolgimento delle normali attività quotidiane;
  • Colpisce un lato della testa (localizzazione unilaterale);
  • È aggravato dall'attività fisica o dal movimento;
  • È accompagnato da nausea e/o vomito e da aumentata sensibilità alla luce (fotofobia) e/o al rumore (fonofobia).

Le informazioni raccolte permettono di riconoscere il tipo di mal di testa, il modo in cui si manifesta e la sua ricorrenza (isolato, episodico o cronico). Per aiutare il medico ad individuare eventuali fattori scatenanti, può essere utile tenere un "diario del mal di testa", dove registrare i dettagli che caratterizzano gli attacchi emicranici: riferimenti temporali (data e ora), descrizione del dolore (tipo, localizzazione, intensità, durata e frequenza), eventuali farmaci assunti, cibi consumati, attività svolte prima della sua comparsa ecc. La compilazione di questo registro può essere utile sia per monitorare l'andamento degli attacchi emicranici, sia per determinare l'efficacia dell'eventuale approccio terapeutico intrapreso.
Oltre all'anamnesi, è indispensabile completare la valutazione con l'esame obiettivo, che permette al medico di indagare sulle cause e sui fattori scatenanti l'emicrania.
La visita consiste nel controllare alcuni parametri fisici e neurologici, come ad esempio:

In particolare, i test neurologici si concentrano sull'esclusione di altre condizioni patologiche, che possono essere alla base dell'insorgenza dell'emicrania. A tale scopo, solo se esiste il sospetto di una forma di tipo secondario, il medico può sottoporre il paziente ad alcune indagini diagnostiche, come la tomografia computerizzata (TAC), la risonanza magnetica cerebrale e l'elettroencefalogramma (soprattutto in età pediatrica). Ulteriori accertamenti diagnosticipossono comprendere anche esami del sangue, radiografia della colonna cervicale, puntura lombare,ecodoppler e visita oculistica completa.
Il paziente dovrebbe sottoporsi urgentemente a controllo medico nel caso in cui:

  • Il dolore alla testa è molto intenso e si manifesta improvvisamente (entro uno o due minuti);
  • Gli attacchi di emicrania si manifestano con una maggiore frequenza;
  • Si presenta un forte mal di testa con febbre o insorgono altre manifestazioni che di solito non accompagnano l'emicrania.

Diagnosi differenziale. Le principali condizioni che possono causare sintomi simili ad un attacco di emicrania sono:

  • Ictus ed emorragia subaracnoidea: si manifestano con una cefalea ad esordio molto veloce;
  • Cefalea a grappolo: il dolore, tipicamente unilaterale, si manifesta con frequenza periodica, ma si differenzia per la durata più breve degli attacchi e per la comparsa di sintomi caratteristici, come dolore intorno alle orbite, congestione nasale e lacrimazione;
  • Cefalea tensiva: in genere, è bilaterale e meno invalidante dell'emicrania;
  • Glaucoma acuto: è associato a problemi di visione;
  • Meningite: si manifesta con febbre;
  • Arterite temporale: tende a manifestarsi nei soggetti di età superiore ai 50 anni e, a differenza dell'emicrania, il valore della VES (velocità di eritrosedimentazione) risulta alterato;
  • Sinusite: alcune manifestazioni tipiche, come febbre e rinorrea, la differenziano dall'emicrania.

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  2. Emicrania: Definizione e Sintomi
  3. Emicrania: Cura e Trattamento

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici