Demenza Senile: cause, sintomi, decorso e cura
Ultima modifica 28.09.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è la Demenza Senile?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Cura
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

La demenza senile è una malattia neurodegenerativa dell'encefalo, che colpisce le persone anziane e determina una riduzione graduale e irreversibile delle facoltà cognitive.

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Esistono vari tipi di demenza senile; le tipologie principali e più note sono: il morbo di Alzheimer, la demenza vascolare e la demenza a corpi di Lewy.

Dalle cause ancora poco conosciute, la demenza senila provoca un'ampia varietà di sintomi e segni; inizialmente, produce occasionali problemi di personalità, lievi deficit di memoria, linguaggio e ragionamento ecc.; a uno stadio intermedio, è responsabile di un peggioramento delle problematiche iniziale, di un declino parziale delle facoltà cognitive ecc.; infine, allo stadio avanzato, è motivo di una perdita totale delle capacità cognitive, difficoltà di deglutizione, incapacità di riconoscere le persone care ecc.

Al momento attuale, la demenza senila è una condizione incurabile; come supporto per i pazienti, tuttavia, esistono diversi terapie di tipo sintomatico. 

Cos'è la Demenza Senile?

Demenza senile è il termine medico che indica un gruppo di malattie neurodegenerative dell'encefalo, tipiche dell'età avanzata e caratterizzate da una riduzione graduale - e quasi sempre irreversibile - delle facoltà cognitive di una persona.

La demenza senile rientra nella più ampia categoria delle demenze.

Le demenze sono patologie neurodegenerative dell'encefalo, che possono colpire persone anziane e persone più giovani, e che determinano un progressivo declino delle facoltà cognitive di un individuo.

Per approfondire: Demenza: Cos'è, Cause e Sintomi

Demenza Senile e Decadimento Cognitivo sono la stessa cosa?

I medici tengono a precisare che, nonostante determinino manifestazioni molto simili, la demenza senile e il cosiddetto decadimento cognitivo correlato all'età avanzata sono due condizioni mediche differenti.

Infatti, il declino cognitivo correlato all'età avanzata - noto anche come deterioramento cognitivo dell'età avanzata - è un normale processo involutivo a cui va incontro il cervello, durante l'invecchiamento.

Il deterioramento cognitivo dell'età avanzata comporta, tipicamente, una graduale riduzione del volume cerebrale, la perdita di diversi neuroni e un'inefficiente trasmissione dei segnali nervosi.

Alcuni Miti da Sfatare sulle Demenze

  • Quando si parla di demenza, il riferimento non è soltanto al morbo di Alzheimer; esistono, difatti, tantissime forme di demenza.
  • Non tutte le persone anziane sviluppano una forma di demenza; alcuni anziani, infatti, rimangono lucidissimi di mente fino alla morte.
  • Le demenze non colpiscono esclusivamente gli anziani; esistono, infatti, forme di demenza giovanile (es: Alzheimer giovanile), che insorgono tra i 30 e i 40 anni.
  • Non è vero che le demenze rendono fin da subito le persone colpite incapaci di provvedere a loro stesse; queste condizioni, infatti, esordiscono e hanno un decorso graduale.
  • Non tutte le demenze sono incurabili: esistono, difatti, delle demenze reversibili, per le quali è possibile una guarigione o, quanto meno, una regressione sostanziale delle sintomatologia.

Tipi di Demenza Senile

Le principali malattie neurodegenerative dell'encefalo, che fanno capo alla voce "demenza senile", sono:

  • Il morbo di Alzheimer o malattia di Alzheimer. Il morbo di Alzheimer può colpire anche adulti giovani, trentenni. In questi frangenti, la malattia è nota come Alzheimer giovanile, ha probabilmente cause di tipo genetico e non rientra tra le forme di demenza senile.
    I lettori che volessero approfondire l'argomento possono cliccare qui (cos'è il morbo di Alzheimer);
  • La demenza vascolare. Per eventuali approfondimento, si consiglia l'articolo presente qui (cos'è la demenza vascolare);
  • La demenza a corpi di Lewy. I lettori interessati a saperne di più possono cliccare qui (cos'è la demenza a corpi di Lewy) e qui (cosa sono i corpi di Lewy).

Vecchio significato di Demenza Senile

Un tempo, "demenza senile" era un termine alternativo per indicare la malattia di Alzheimer. 
Successivamente, con la scoperta di altre forme di demenza tipiche dell'età avanzata, e con l'individuazione di una forma di Alzheimer giovanile, la dicitura demenza senile ha assunto un significato leggermente diverso, riportato nella definizione iniziale.

Epidemiologia

Dati epidemiologici relativi, specificatamente, alla demenza senile non esistono. 
Tuttavia, è possibile trarre alcune conclusioni interessanti dai numerosi studi statistici riguardanti la più ampia categoria delle demenze
Secondo tali studi, datati 2010, le persone dementi sparse in tutto il mondo sarebbero circa 36 milioni.
Di questi 36 milioni:

  • Il 3% ha tra i 65 e i 74 anni, il 19% ha tra i 75 e gli 84 anni e più della metà ha dagli 85 anni in su.
  • 6,8 milioni vivono negli Stati Uniti. Più della metà di queste persone con demenza è ultraottantenne.
  • 750.000-800.000 vivono nel Regno Unito.
  • Il 50-70% soffre di morbo di Alzheimer, il 25% di demenza vascolare, il 15% di demenza a corpi di Lewy e la restante percentuale è affetta dalle altre forme di demenza esistenti.

Per effetto dell'allungamento delle vita media dell'essere umano, gli esperti ritengono che il numero di persone con demenza senile sarà destinato ad aumentare progressivamente.
Per quanto concerne le demenze in generale, alcune previsioni sostengono che, nel 2020, il numero mondiale di dementi raggiungerà i 48 milioni circa.

In Italia, le persone con una forma di demenza sono circa l'1,5% della popolazione sopra i 65 anni e più del 30% della popolazione sopra gli 80 anni.

Cause

Perché viene la Demenza Senile?

Le precise cause di demenza senile sono ancora poco chiare; a renderne difficile lo studio e la comprensione è la complessità strutturale dell'encefalo umano.

Al momento, il solo dato certo in merito ai fattori scatenanti è che la demenza senile sia la conseguenza di due processi osservabili tipicamente in età avanzata: la morte delle cellule nervose cerebrali e la compromissione della loro capacità di intercomunicazione (cioè la comunicazione tra cellula e cellula).

Demenza Senile, proteina beta amiloide e molto altro

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Studiando i vari tipi di demenza senile sopraccitati, i ricercatori hanno fatto alcuni importanti ritrovamenti e hanno ipotizzato, per questi, un possibile ruolo causale.

Per quanto concerne il morbo di Alzheimer e la demenza a corpi di Lewy, questi ritrovamenti consistono nei cosiddetti aggregati proteici, ossia aggregati di proteine con sede all'esterno e/o all'interno dei neuroni cerebrali.
L'idea degli studiosi è che questi aggregati vadano a interferire con il normale funzionamento dei neuroni, determinandone, in alcuni frangenti, anche la morte.
Tra le proteine costituenti gli aggregati proteici, rientrano: l'APP (o proteina precursore della beta amiloide), la proteina tau e l'alfa-sinucleina. L'APP e la proteina tau caratterizzano il morbo di Alzheimer, mentre l'alfa-sinucleina contraddistingue la demenza a corpi di Lewy.

Per quanto concerne invece la demenza vascolare, i ritrovamenti che potrebbero in qualche modo spiegare l'insorgenza della malattia consistono nelle alterazioni vascolari (cioè a carico dei vasi sanguigni), rinvenute in sede cerebrale. 
Secondo gli studiosi, queste alterazioni andrebbero a pregiudicare il normale flusso sanguigno cerebrale, il tutto con serie conseguenze a carico del tessuto nervoso del cervello.
All'origine delle alterazioni vascolari cerebrali possono esserci episodi di ictus o mini-ictus, la cosiddetta malattia dei piccoli vasi sanguigni (o malattia di Binswanger), l'aterosclerosi, la vasculite cerebralee l'angiopatia amiloide.

Approfondimenti sulle cause

Per approfondire le cause e i fattori di rischio dei vari tipi di demenza senile, il lettore può consultare gli articoli presenti qui (fattori di rischio del Morbodi Alzheimer), qui (cause di demenza vascolare) e qui (cause di demenza a corpi di Lewy).

Fattori di rischio per la Demenza Senile

Sicuramente, il più importante fattore di rischio di demenza senile è l'età avanzata.

L'analisi della storia clinica dei pazienti e altri studi di carattere scientifico, tuttavia, suggeriscono che agiscano da fattori favorenti anche l'ipercolesterolemia, l'aterosclerosi, l'ipertensione arteriosa, le carenze vitaminiche, il diabete, l'elevato livello di omocisteina nel sangue, il fumo di sigaretta, l'alcolismo e la bassa scolarità.

Di questi fattori di rischio di demenza senile, mentre l'età avanzata rappresenta una circostanza non modificabile e inevitabile (l'invecchiamento è un processo fisiologico), tutte le altre situazioni costituiscono circostanze modificabili e prevenibili.

La Demenza Senile è ereditaria?

Sulla base delle conoscenze attuali, è possibile affermare che la demenza senile non è una condizione ereditaria, ma sporadica; questo significa che i figli di una persona colpita, per esempio, da morbo di Alzheimer in età avanzata non sono destinati per forza a sviluppare la medesima forma di demenza senile, quando invecchieranno.

Sintomi e Complicanze

Quali sono i Sintomi della Demenza Senile?

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La demenza senile è una condizione neurodegenerativa, caratterizzata dalla progressiva morte delle cellule nervose cerebrali; tale fenomeno comporta che i sintomi a essa associati – che consistono in manifestazioni di natura neurologica – siano destinati a subire, nel tempo, un peggioramento graduale e inesorabile.

In genere, gli esperti tendono a paragonare l'evoluzione dei sintomi connessi alla demenza senile a un percorso a tre stadi, chiamati:

  • Stadio d'esordio, in cui compaiono i sintomi iniziali della condizione,
  • Stadio intermedio, in cui i sintomi iniziali peggiorano e compaiono nuovi disturbi, e
  • Stadio finale (o avanzato), in cui il quadro sintomatologico peggiora ulteriormente e diviene tale da risultare incompatibile con una vita normale.

Demenza Senile: Sintomi Iniziali (stadio d'esordio)

Allo stadio iniziale, le manifestazioni più caratteristiche della demenza senile consistono in:

  • Piccoli problemi di memoria a breve termine (amnesie);
  • Sporadici cambiamenti di personalità;
  • Occasionale mancanza di giudizio;
  • Lievi difficoltà di linguaggio, calcolo, ragionamento e comprensione di nuovi concetti;
  • Tendenza alla passività e alla mancanza d'iniziativa.

Demenza Senile: Sintomi Stadio Intermedio 

Quando la demenza senile raggiunge lo stadio intermedio, ai sintomi precedenti si aggiungono:

  • Perdita evidente di parte delle abilità cognitive, dalle capacità di ragionamento e apprendimento a quelle di giudizio;
  • Peggioramento dei problemi di memoria a breve termine;
  • Problemi di memoria a lungo termine;
  • Aggravamento delle difficoltà di linguaggio;
  • Problemi visivi, dall'incapacità di riconoscere i colori e leggere a quella di quantificare approssimativamente una distanza;
  • Confusione (o disorientamento) spazio-temporale, con il paziente che fatica a realizzare dove si trova, a dire con certezza il giorno della settimana ecc;
  • Difficoltà nel quotidiano, anche nelle attività più banali;
  • Lieve instabilità emotiva.

Demenza Senile: Sintomi Stadio Finale

Allo stadio finale della demenza senile, il quadro sintomatologico si completa con:

  • Perdita totale o quasi totale delle capacità cognitive;
  • Incapacità di accudire alla propria persona, quindi problemi nel mangiare, lavarsi ecc;
  • Incapacità di riconoscere le persone care;
  • Difficoltà di deglutizione;
  • Perdita di controllo della funzione intestinale e vescicale (incontinenza);
  • Perdita del controllo motorio, con il paziente che cammina sempre meno.

Altri Sintomi di Demenza Senile

È importante precisare che ciascun tipo di demenza senile si caratterizza per una serie di sintomi specifici.
Per esempio, chi soffre di morbo di Alzheimer può manifestare anche: aggressività insolita, agitazione, depressione, insonnia e/o delusione; chi è affetto da demenza vascolare può manifestare allucinazioni e una serie di disturbi dipendenti dall'area cerebrale interessata dalle alterazioni vascolari; infine, i malati di demenza a corpi di Lewy possono evidenziare problematiche analoghe alle persone con morbo di Parkinson (quindi andatura ricurva, passo strascicato ecc.).

Approfondimenti

Maggiori informazioni sul quadro sintomatologico dei vari tipi di demenza senile sono presenti qui (sintomi del Morbo di Alzheimer), qui (sintomi della demenza vascolare) e qui (sintomi della demenza a corpi di Lewy).

Demenza Senile: le Complicanze

L'incapacità di alimentarsi in modo appropriato e le difficoltà di deglutizione connesse a una demenza senile allo stadio finale possono sfociare in complicanze, quali la cosiddetta polmonite da inalazione e la malnutrizione.

Demenza Senile e morte: quando avviene?

In assenza di altre patologie, la demenza senile che ha raggiunto lo stadio finale può causare la morte del soggetto affetto; la polmonite da inalazione, ossia la possibile complicanza dei problemi di deglutizione, infatti, è una condizione potenzialmente letale.

Demenza Senile: quanto dura il declino cognitivo?

La durata del graduale declino (*) delle facoltà cognitive dipende dal tipo di demenza senile in atto.
A esempio, la malattia di Alzheimer impiega, tipicamente, tra i 7 e i 10 anni per pregiudicare del tutto le capacità cognitive; dopodiché causa la morte.
La demenza vascolare agisce in maniera differente da paziente a paziente: in alcuni soggetti, il declino è molto rapido (pochi anni); in altri soggetti, invece, è decisamente più lento.
Infine, la demenza a corpi di Lewy presenta un declino cognitivo che raggiunge il suo apice nel giro di 7 anni.

(*)N.B: in questo caso, il termine "declino" non fa riferimento al deterioramento o decadimento cognitivo connesso all'età avanzata di cui si parlava in precedenza, ma vuole soltanto indicare la perdita graduale delle facoltà cognitive che caratterizza la demenza senile.

Demenza Senile: quando preoccuparsi?

Per l'individuo di età avanzata, manifestare qualche amnesia di troppo, riscontrare delle insolite difficoltà di calcolo e avere problemi di linguaggio e comprensione di nuovi concetti deve rappresentare un campanello d'allarme, tale da indurre a consultare un medico (per capire se si tratta effettivamente di una demenza agli esordi oppure di un'altra condizione) e a richiedere il supporto dei familiari.

Diagnosi

Come capire se una persona ha la Demenza Senile

Non potendo contare su un test specifico per diagnosticare le demenze, i medici ricorrono a una lunga serie di esami molto diversi tra loro, che valutano le condizioni in cui versa il paziente e permettono l'esclusione di malattie differenti ma dai sintomi analoghi (N.B: questo modo di procedere, per esclusione, è noto come diagnosi differenziale).
Tra le valutazioni diagnostiche utilizzate, rientrano:

  • Un esame obiettivo accurato.
    Consiste nell'analisi dei sintomi e dei segni, riportati o manifestati dal paziente. Nonostante non fornisca alcun dato certo, rappresenta un passaggio obbligato e spesso ricco di informazioni diagnostiche utili.
  • L'analisi della storia clinica (anamnesi).
    Consiste nell'indagare: come e quando i sintomi hanno fatto la loro prima comparsa; se il paziente soffre o ha sofferto in passato di altre particolari patologie; se il paziente assume farmaci ecc.
  • Un esame neurologico completo.
    Consiste nell'analisi dei riflessi tendinei, delle abilità motorie (equilibrio ecc) e delle funzioni sensoriali.
  • Un esame cognitivo e neuropsicologico.
    Consiste nello studio del comportamento, delle capacità di memoria, delle abilità di linguaggio e della facoltà di ragionamento.
  • La risonanza magnetica nucleare (RMN) e la tomografia assiale computerizzata (TAC), entrambe riferite all'encefalo.
    Sono due procedure di diagnostica per immagini che permettono di valutare lo stato di salute dell'encefalo. Infatti, sono in grado di evidenziare eventuali processi di atrofia della corteccia cerebrale (tipici del morbo di Alzheimer) o eventuali alterazioni cerebrovascolari (tipiche della demenza vascolare).
  • Esami di laboratorio.
    Consistono in: analisi del sangue, misura della glicemiaanalisi delle urine, test tossicologici, analisi del liquido cerebrospinale e, infine, misura degli ormoni tiroidei
    La loro esecuzione è importante dal punto di vista della diagnosi differenziale.

Cura

Cosa fare per rallentare la Demenza Senile?

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Allo stato attuale, la demenza senile è una condizione che i medici riescono a curare soltanto sotto il profilo dei sintomi, in quanto non hanno ancora scoperto un trattamento specifico, in grado di arrestare il processo neurodegenerativo caratteristico della condizione e far regredire le sue conseguenze (ossia la riduzione delle facoltà cognitive).

La cura sintomatica odierna della demenza senile include diversi trattamenti, tra cui: farmaci, esercizi di fisioterapia, terapia occupazionale, terapia comportamentale, terapia del linguaggio e stimolazione cognitiva.

È da segnalare, inoltre, che sembrano incidere sullo stato di salute del paziente anche la dieta e lo stile di vita.

Farmaci per la Demenza Senile

I più noti e prescritti sono gli inibitori dell'acetilcolinesterasi (es: donepezil, galantamina e rivastigmina) e la memantina, un preparato farmacologico che agisce sul sistema glutamminergico.
La somministrazione di altri medicinali dipende dal tipo di demenza senile in atto.
Per esempio, la demenza vascolare prevede l'impiego di antipertensivi e anticoagulanti (per far fronte ai problemi di natura cerebrovascolare), mentre la demenza a corpi di Lewy prevede l'uso di levodopa (per contrastare i problemi di natura parkinsoniana).
Altri farmaci e preparati farmaceutici potenzialmente utili sono: gli antidepressivi, gli antipsicotici e le vitamine antiossidanti.

Per approfondire: Farmaci per la Cura del Morbo di Alzheimer

Fisioterapia

In presenza di demenza senile, la fisioterapia ha lo scopo di alleviare i disturbi motori e di equilibrio del paziente.

Terapia Occupazionale

Nei malati di demenza senile, la terapia occupazionale ha due obiettivi principali: rendere il paziente il più possibile indipendente dagli altri e re-inserirlo in un contesto sociale.

Terapia Comportamentale

Nei paziente con demenza senile, la terapia comportamentale ha lo scopo di ridurre i comportamenti problematici indotti dalla malattia (aggressività, impulsività ecc).

Terapia del Linguaggio

In presenza di demenza senile, la terapia del linguaggio si prefissa di ristabilire in parte il linguaggio parlato e alleviare i problemi di comunicazione.

Stimolazione Cognitiva

La stimolazione cognitiva consiste nel far eseguire ai malati di demenza senile esercizi mirati al miglioramento della memoria, del linguaggio e della cosiddetta capacità di problem solving.

Dieta e Stile di Vita

Diversi team di ricerca stanno cercando di capire se la dieta e lo stile di vita influiscano sulla demenza senile.
Nella fattispecie, stanno testando se, in qualche modo, il tipo di alimentazione e una regolare attività fisica siano capaci di rallentare il processo neurodegenerativo, indotto dal morbo di Alzheimer ecc.
Per conoscere alcuni dettagli di queste ricerche, si reindirizzano i lettori a due articoli dedicati, riportati sotto.

Per approfondire: Dieta e Morbo di Alzheimer Per approfondire: Alzheimer: vantaggi di attività fisica e dieta corretta

Prognosi

Trattandosi di una condizione non curabile in modo specifico ma solo nei sintomi ed essendo responsabile di una progressiva e inesorabile neurodegenerazione , la demenza senile ha, inevitabilmente, una prognosi negativa.

Prevenzione

Come prevenire la Demenza Senile

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Diversi studi hanno dimostrato che, se si agisce sui fattori di rischio modificabili (es: fumo di sigaretta, diabete, ipertensione ecc.) e se ci si attiene ad alcuni comportamenti, è possibile prevenire o quanto meno posticipare l'insorgenza della demenza senile.
Più nel dettaglio, tra i comportamenti rivelatisi preventivi nei confronti della demenza senile, meritano una citazione:

  • Imparare una seconda lingua o a suonare uno strumento musicale;
  • Mantenere in esercizio il cervello, leggendo libri o giornali oppure dilettandosi in cruciverba, rebus o giochi da tavolo;
  • Imparare a controllare lo stress, che la vita lavorativa e/o affettiva può provocare;
  • Tenersi in movimento. Oltre a incidere positivamente sulla salute, l'esercizio fisico favorisce la produzione di un fattore di crescita nervoso (il cosiddetto fattore neurotrofico cerebrale), che protegge i neuroni del cervello dal deterioramento tipicamente osservato in presenza di demenza senile.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza