Ultima modifica 18.02.2020

Generalità

Il cranio è l'insieme delle ossa che formano la testa dello scheletro umano.
Secondo gli anatomisti, presenta due regioni principali distinte: il neurocranio e lo splancnocranio.
cranioIl neurocranio possiede 8 ossa. Questi elementi ossei formano la cosiddetta volta cranica, in cui risiedono l'encefalo e alcuni organi di senso, e la cosiddetta base del cranio, che funge da supporto per la suddetta volta cranica. Alcune ossa del neurocranio sono pari, altre sono impari.
Lo splancnocranio è sede di 14 ossa. Queste compongono la faccia, quindi anche le cavità nasali, le cavità orbitarie e la bocca. Anche nello splancnocranio ci sono gli elementi ossei pari e impari.
Le ossa del cranio servono principalmente a proteggere le varie strutture encefaliche (cervello, diencefalo, cervelletto e tronco encefalico) e gli organi di senso inclusi nella volta cranica.

Cos'è il cranio

Il cranio è la struttura ossea che costituisce la testa dello scheletro umano.
Quindi, comprende sia le ossa entro cui alloggia l'encefalo sia le ossa che formano la faccia.


Le componenti dell'encefalo

I libri di neurologia suddividono l'encefalo in quattro componenti o regioni principali: il telencefalo (o cervello propriamente detto), il diencefalo, il cervelletto e il tronco encefalico.
Ognuna di queste regioni presenta un'anatomia molto particolare e una funzione specifica.
Assieme al midollo spinale, le componenti dell'encefalo costituiscono il sistema nervoso centrale, cioè la parte più importante dell'intero sistema nervoso.

Anatomia

Gli anatomisti dividono il cranio in due parti diverse non solo morfologicamente, ma anche sotto il profilo dell'origine embrionale. Queste due parti prendono il nome di neurocranio e splancnocranio.
Brevemente, il neurocranio è la porzione superiore del cranio, quella che contiene l'encefalo e alcuni dei principali organi di senso. Lo splancnocranio (o massiccio facciale o viscerocranio) è la porzione antero-posteriore del cranio, porzione che costituisce la faccia.
Insieme, neurocranio e splancnocranio possiedono 22 ossa (N.B: questa somma considera le ossa pari come due ossa distinte; in alcuni testi di anatomia, le ossa pari valgono come un osso soltanto, il che riduce di molto il numero totale degli elementi ossei).

SCHELETRO DEL NEUROCRANIO

Il neurocranio comprende 8 ossa: l'osso frontale, le due ossa temporali, le due ossa parietali, l'osso sfenoide, l'osso etmoide e l'osso occipitale.

  • Osso frontale: è l'osso impari della fronte. Simile a una ciotola, risiede superiormente alle ossa nasali e mascellari e anteriormente alle due ossa parietali.
    Nell'osso frontale, gli esperti vi individuano tre porzioni: la porzione squamosa, la porzione orbitale e la porzione nasale. La porzione squamosa è la più estesa delle tre e corrisponde, di fatto, all'area chiamata comunemente fronte. La porzione orbitale è un'area orizzontale, che concorre alla formazione delle cavità orbitarie (dove risiedono gli occhi) e delle cavità nasali. Infine, la porzione nasale è una piccola regione (la più piccola delle tre), che si articola con l'osso nasale e il processo frontale della mascella.
    L'osso frontale fa parte della categoria delle ossa piatte.
  • Osso temporale: è l'osso pari che costituisce la regione latero-inferiore del neurocranio. Confina con: l'osso occipitale, posteriormente; l'osso parietale, superiormente; l'osso sfenoide, anteriormente.
    Gli anatomisti vi riconoscono 5 porzioni: la porzione squamosa (o parte squamosa), la porzione mastoidea, la porzione petrosa (o parte petrosa), la porzione timpanica e la porzione stiloidea.
    Internamente, l'osso temporale ospita e protegge gli organi dell'udito (i cosiddetti tre ossicini: martello, incudine e staffa) e uno dei due lobi temporali del cervello propriamente detto.
    Inferiormente, possiede una concavità particolare, chiamata fossa glenoidea, la quale ospita il condilo della mandibola (o condilo mandibolare) e forma, assieme a questo elemento, la cosiddetta articolazione temporomandibolare. L'articolazione temporomandibolare è l'unico elemento articolare del cranio dotato di una mobilità elevata.
    L'osso temporale rappresenta un punto di transito per alcuni nervi cranici e per alcuni importanti vasi sanguigni arteriosi e venosi dell'encefalo.
    È un osso piatto.
  • Osso parietale: è l'osso pari che costituisce la regione latero-superiore del neurocranio. Confina con: l'osso frontale, anteriormente (bordo frontale); parte dell'osso sfenoide e l'osso temporale, inferiormente (bordo squamoso); l'osso occipitale, posteriormente (bordo occipitale); l'altro osso parietale, superiormente (bordo sagittale).
    Appartenente alla categoria delle ossa piatte, l'osso parietale ha la forma di un quadrilatero, con la superficie interna concava e (ovviamente) quella esterna convessa.
    Sul suo lato esterno, spicca la presenza del cosiddetto foro parietale, attraverso cui passano nervi e vasi sanguigni.
    Sul suo lato interno, meritano una citazione particolari il solco entro cui prende posto l'arteria meningea media.
  • Osso sfenoide: è un osso impari, che prende posto in mezzo al cranio (osservando quest'ultimo frontalmente), di fronte all'osso temporale e alla cosiddetta parte basilare dell'osso occipitale.
    L'osso sfenoide ha la forma di una farfalla: presenta un corpo centrale e due regioni laterali molto simili a delle ali.
    Concorre alla formazione delle cavità orbitarie e delle cavità nasali. Inoltre, possiede una depressione (cioè una concavità), che serve a ospitare e proteggere l'ipofisi. Morfologicamente simile a una sella, questa depressione prende il nome di sella turcica.
    L'osso sfenoide si articola con numerose ossa del cranio (frontale, parietale, occipitale, etmoide, temporale, zigomatico, mascellare, palatino e vomere) e rappresenta un importante punto d'unione tra gli elementi ossei del neurocranio e gli elementi ossei dello splancnocranio.
  • Osso etmoide: è l'osso impari che risiede dietro alle cavità nasali e davanti all'encefalo e che partecipa alla formazione delle cavità orbitarie (in mezzo alle quali si trova).
    L'osso etmoide possiede forma cubica, è molto leggero e presenta diverse cavità (i cosiddetti seni etmoidali).
    Inoltre, si articola con numerose ossa del neurocranio e dello splancnocranio.
  • Osso occipitale: è l'osso impari, simile a un piattino, che ha sede nella parte postero-inferiore del neurocranio. Confina con: le ossa parietali, superiormente; le ossa temporali, latero-anteriormente; l'osso sfenoide, anteriormente.
    L'osso occipitale si articola con la prima vertebra della colonna vertebrale (detta atlante) e mette in comunicazione la cavità cranica con il canale vertebrale, attraverso un'apertura chiamata foro occipitale (o foramen magnum).
    Rientra nella categoria delle ossa piatte.

Secondo gli esperti di anatomia, le ossa del neurocranio formano due sezioni ben distinte, identificabili con il nome di: volta cranica (o calvarium) e base del cranio.
Alla volta cranica, partecipano le sezioni superiori dell'osso frontale, delle ossa parietali e dell'osso occipitale. La volta cranica è la porzione ossea superiore del cranio, deputata ad avvolgere i lobi del cervello propriamente detto. Sulle superfici interne delle ossa della volta cranica, prendono posto le meningi.
Alla base del cranio del neurocranio, invece, partecipano le sezioni inferiori dell'osso frontale, delle ossa parietali e dell'osso occipitale e le intere ossa sfenoide, etmoide e temporali.
La base del cranio è la parte di neurocranio che si articola con la mandibola e la prima vertebra cervicale della colonna vertebrale, cioè l'atlante.


Ossa del Cranio

Figura: ossa del neurocranio e dello splancnocranio. In questa immagine, per l'impossibilità di rappresentarli, mancano l'osso palatino e il cornetto nasale inferiore (o tubercolo).


Che cosa sono i lobi del cervello propriamente detto?

Il cervello propriamente detto presenta due formazioni adiacenti molto simili (ma con funzione enormemente diverse), chiamate emisferi.
Separati dalla cosiddetta fessura longitudinale, gli emisferi presentano 4 aree specifiche, che i neurologi chiamano lobi. Ciascun emisfero possiede un lobo frontale, un lobo parietale, un lobo temporale e un lobo occipitale.
La posizione dei suddetti lobi corrisponde a quella delle ossa craniche, chiamate nella stessa maniera. Quindi, i lobi parietali risiedono internamente alle ossa parietali, il lobo frontale internamente all'osso frontale e così via.

SCHELETRO DELLO SPLANCNOCRANIO

Lo splancnocranio comprende 14 ossa: le due ossa zigomatiche, le due ossa lacrimali, le due ossa nasali, i due cornetti nasali inferiori, le due ossa palatine, le due ossa mascellari, il vomere e la mandibola.
Questi elementi ossei prendono parte alla costituzione delle cavità orbitarie (parte latero-inferiore), delle cavità nasali e della bocca.

  • Osso zigomatico: è l'osso pari che compone la zona della guancia. Si articola con: l'osso frontale, l'osso sfenoide, l'osso temporale omolaterale e l'osso mascellare omolaterale (N.B: omolaterale significa "pertinente allo stesso lato").
    Presentante 4 bordi (quindi è un quadrilatero), l'osso zigomatico prende parte alla formazione della parete laterale della cavità orbitaria.
  • Osso lacrimale: è l'osso pari che forma la parete laterale mediale (cioè interna) della cavità orbitaria. Confina con: l'osso frontale, superiormente; l'osso etmoide, posteriormente; l'osso mascellare omolaterale, sul margine antero-inferiore; il cornetto nasale inferiore, sul margine postero-inferiore.
    L'osso lacrimale è l'elemento osseo più piccolo e fragile della faccia; presenta 4 bordi e forma, assieme all'osso mascellare omolaterale, una piccola concavità chiamata fossetta lacrimale. La fossetta lacrimale accoglie il sacco lacrimale, il "contenitore" delle lacrime.
  • Osso nasale: è l'osso pari che forma il cosiddetto "ponte nasale", cioè la regione ossea superiore del naso.
    Confina con: l'osso mascellare omolaterale, lateralmente; l'osso frontale, superiormente; l'altro osso nasale, medialmente.
    Tra le due ossa nasali, c'è una zona di giunzione, che prende il nome di sutura internasale e che collega i due elementi ossei.
    L'osso nasale possiede 4 bordi e, sulla sua superficie interna, scorre il cosiddetto nervo nasociliare, una branca del nervo trigemino.
  • Cornetto nasale inferiore (o conca nasale inferiore o turbinato): è un osso pari, situato all'interno della cavità nasale, in posizione laterale.
    Lungo e stretto, il turbinato decorre in senso orizzontale e serve ad aumentare la superficie totale di mucosa nasale. In questo modo, c'è una maggiore interazione tra quest'ultima e l'aria inspirata.
  • Osso palatino: situato tra osso mascellare e osso sfenoide, è l'elemento osseo pari che concorre alla formazione di: il margine latero-inferiore della cavità nasale omolaterale, il pavimento della cavità orbitaria omolaterale e il tetto di una parte del palato duro.
    L'osso palatino si articola con ben 6 ossa del cranio: lo sfenoide, l'etmoide, l'osso mascellare omolaterale, il turbinato omolaterale, il vomere e l'altro palatino.
    Visto frontalmente, assomiglia a una L.
  • Osso mascellare: è l'osso pari che, unito all'osso mascellare controlaterale (cioè pertinente al lato opposto), forma la mascella e completa il palato superiore.
    Si articola con ben nove ossa del cranio: il frontale, l'etmoide, lo zigomatico omolaterale, il lacrimale omolaterale, il turbinato omolaterale, il palatino omolaterale, il vomere e (ovviamente) il mascellare controlaterale.
    Sede dell'arcata dentaria superiore, la cosiddetta mascella è una struttura alquanto complessa, che, assieme alla mandibola, garantisce la fonazione e la masticazione dei cibi.
  • Vomere: è l'osso impari che costituisce la parte inferiore del setto nasale. Di forma simile al vomere usato in agricoltura, il vomere del cranio si articola con diverse ossa craniche: lo sfenoide, superiormente; l'etmoide, anteriormente; le due palatine e le due mascellari, inferiormente.
  • Mandibola: è l'osso impari che costituisce la parte inferiore della bocca e ospita l'arcata dentaria inferiore.
    Con l'osso temporale, forma la già menzionata articolazione temporomandibolare; questa è la vera artefice dei meccanismi di masticazione e fonazione.
    Per conoscere tutte le particolarità della mandibola (o mascella inferiore), il lettore può consultare l'articolo dedicato, presente a questa pagina.

SUTURE CRANICHE: CHE COSA SONO?

Sul cranio, precisamente tra le varie ossa della volta cranica, ci sono delle articolazioni immobili, simili a delle cerniere, che prendono il nome specifico di suture craniche.
Fino all'età di 20 anni, le suture craniche di ciascun individuo sano sono protagoniste di un processo di fusione, che conduce a un consolidamento della volta cranica. Questa fusione progressiva è fondamentale al corretto sviluppo dell'encefalo, in quanto garantisce a quest'ultimo lo spazio necessario alla sua definitiva crescita.
Esistono alcune condizioni morbose congenite (come la sindrome di Crouzon o la sindrome di Apert) che determinano la fusione prematura delle suture craniche: tale circostanza - nota come craniosinostosi - comporta non solo delle malformazioni cranio-facciali, ma anche alcuni deficit cognitivi dovuti a un insufficiente sviluppo dell'encefalo.
Le principali suture craniche, presenti nella volta cranica umana, sono:

  • La sutura coronale. È l'articolazione che congiunge l'osso frontale alle due ossa parietali.
    La fusione prematura della sutura coronale (craniosinostosi coronale) è una possibile causa di brachicefalia.
  • La sutura sagittale. È l'articolazione che unisce le due ossa parietali. Risiede sulla parte superiore della volta cranica.
    La fusione prematura della sutura sagittale (sinostosi sagittale) comporta l'instaurarsi di una condizione nota come dolicocefalia (o scafocefalia).
  • La sutura metopica (o frontale). È una cerniera articolare, che, a partire dal naso, raggiunge l'osso frontale, dividendolo parzialmente in due (N.B: nonostante questo, l'osso frontale è un osso impari).
    La fusione prematura della sutura metopica (sinostosi metopica) è responsabile di un'anomalia della volta cranica, che prende il nome di trigonocefalia.
  • La sutura lambdoidea. È l'elemento articolare che unisce le ossa parietali all'osso occipitale.
    La fusione prematura della sutura lambdoidea (sinostosi lambdoidea) determina un'anomalia cranica, chiamata plagiocefalia.

FONTANELLE

Nella volta cranica dei neonati, precisamente in corrispondenza di dove s'incontrano due suture craniche, ci sono delle aree non ancora del tutto ossificate, che prendono il nome di fontanelle.
Le fontanelle sono, di fatto, delle aperture tra le varie ossa del neurocranio, che garantiscono alla volta cranica una certa malleabilità. Questa malleabilità ha un'importanza fondamentale per le strutture dell'encefalo, in quanto permette loro di espandersi liberamente, senza trovare impedimenti.
Nel bambino appena nato, le fontanelle sono in tutto 6: la fontanella anteriore, la fontanella posteriore, le due fontanelle sfenoidali e le due fontanelle mastoidee.

  • La fontanella anteriore e la fontanella posteriore prendono il nome generico di fontanelle maggiori, in quanto sono decisamente più grandi delle due sfenoidali e delle due mastoidee (che per questo i medici chiamano fontanelle minori).
    La fontanella anteriore localizza nel punto d'incontro tra la sutura coronale e la sutura sagittale, quindi tra l'osso frontale e le ossa parietali. In genere, si chiude attorno ai 12-18 mesi di vita.
    La fontanella posteriore, invece, ha sede nel punto d'incontro tra la sutura sagittale e la sutura lambdoidea, pertanto tra le ossa parietali e l'osso occipitale. Di solito, si chiude tra l'8a e la 12a settimana di vita.
  • Le fontanelle sfenoidali sono una per lato e localizzano nel punto in cui si incontrano le ossa sfenoide, parietale, temporale e frontale.
    Generalmente, chiudono al sesto mese di vita.
  • Le fontanelle mastoidee sono una per lato e hanno sede nel punto in cui convergono le ossa temporale, occipitale e parietale.
    Solitamente, chiudono dopo 6-18 mesi di vita.
Fontanelle Cranio

Figura: le fontanelle nel neonato. Come il lettore può notare, le fontanelle sfenoidali occupano una posizione latero-anteriore, mentre le fontanelle mastoidee una posizione latero-posteriore. L'immagine comprende anche le suture craniche (N.B: manca la sutura frontale).

Funzioni

Il cranio ricopre due importanti funzioni: protegge le strutture dell'encefalo e alcuni organi di senso - i quali sono elementi vitali assai delicati - e costituisce le strutture della faccia, quali le cavità nasali, le cavità orbitarie e la bocca.

Malattie del Cranio

Le ossa del cranio sono molto resistenti, tuttavia, come tutte le altre ossa del corpo umano, possono subire una frattura, se sottoposto a traumi di una certa entità.

FRATTURE DELLE OSSA DEL NEUROCRANIO

Le fratture a carico delle ossa del neurocranio sono, spesso, l'esito di traumi contusivi o traumi penetranti.
Le aree craniche più debole (quindi anche più soggette a rottura) sono:

  • Il cosiddetto pterion. Uno per lato, lo pterion è il punto dove l'osso parietale, l'osso frontale e l'osso frontale incontrano l'ala omolaterale dell'osso sfenoide. È una zona particolarmente delicata, in quanto è la porzione più sottile del cranio.
    Una frattura a carico dello pterion può determinare la lacerazione dei vasi sanguigni che vi scorrono al di sotto. La perdita di sangue, successiva alla rottura di questi vasi, può causare la formazione di un ematoma extradurale.
  • La fossa cranica anteriore. È un'ampia depressione del cranio, in cui alloggiano parte dei lobi frontali del cervello propriamente detto.
    Alla sua formazione concorrono l'osso frontale, l'osso etmoide e l'osso sfenoide.
  • La fossa cranica media. È una depressione bilaterale del cranio, situata in posizione mediana (tra la fossa cranica anteriore e quella posteriore), in cui alloggia il lobo temporale di ciascun emisfero.
    In posizione mediale, le due fosse craniche medie s'incontrano: qui, prende posto l'ipofisi.
    Alla formazione della fossa cranica media, concorrono l'osso sfenoide, l'osso temporale e l'osso parietale.
  • La fossa cranica posteriore. È un'ampia depressione del cranio, racchiusa in buona parte dall'osso occipitale (quindi è nella porzione posteriore del cranio, in cui alloggiano il tronco encefalico e il cervelletto).
    Alla sua formazione, partecipano le porzioni squamose e mastoidee di ciascun osso temporale e, ovviamente, l'osso occipitale.

I classici sintomi e segni di una frattura ai danni delle ossa del neurocranio sono: dolore alla testa (nel punto in cui il paziente ha subito il trauma), perdita di sangue (sempre in corrispondenza della zona che ha subito il trauma), perdita di liquido cerebrospinale (o liquor) dal naso o dalle orecchie, problemi di equilibrio, confusione, deficit di linguaggio e rigidità del collo.

FRATTURE DELLE OSSA DELLA SPLANCNOCRANIO

Le fratture a carico della ossa dello splancnocranio sono, quasi sempre, il risultato di traumi contusivi al volto.
In genere, le ossa più soggette a rottura sono le nasali e le mascellari.
I sintomi e i segni tipici di una frattura a carico delle ossa facciali del cranio sono: dolore, gonfiore, perdita di sangue e deformazioni della faccia.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza