Coxartrosi - Artrosi dell'Anca
Ultima modifica 12.01.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

La coxartrosi, o artrosi dell'anca, è una condizione infiammatoria di tipo cronico, contraddistinta dall'usura della cartilagine articolare presente nell'articolazione dell'anca.

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In genere, la coxartrosi è dovuta a un insieme di fattori; tra quest'ultimi, spiccano senza dubbio l'età avanzata, i traumi e le fratture all'anca, le infezioni articolari e le malattia congenite dell'anca.
È doveroso segnalare, tuttavia, che la coxartrosi può comparire anche in assenza di ragioni plausibili (coxartrosi idiopatica).
La coxartrosi si caratterizza per tre stadi di gravità crescente; dal primo al terzo stadio, i sintomi della condizione si fanno mano a mano più severi e debilitanti per il paziente.
Il trattamento della coxartrosi dipende, principalmente, dalla severità del quadro sintomatologico:  in presenza di sintomi lievi o moderati, è sufficiente una terapia conservativa; in presenza di sintomi molto gravi, invece, è necessario l'intervento chirurgico.

Articolazione dell’Anca: un breve ripasso

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Conosciuta anche come articolazione coxo-femorale, l'anca è l'importante articolazione pari del corpo umano che congiunge l'arto inferiore al tronco; più precisamente è il giunto articolare che collega la testa del femore (osso della coscia) all'acetabolo dell'osso iliaco (un osso del bacino).

Fondamentale per il mantenimento della stazione eretta e il movimento degli arti inferiori, l'anca si caratterizza per il perfetto incastro tra una superficie articolare di forma sferica (la testa del femore) e una superficie articolare concava, sempre di forma sferica (l'acetabolo); tale anatomia le conferisce un'elevata mobilità.

L'anca è fornita di legamenti, capsula articolare, strati di cartilagine articolare sulle superfici di acetabolo e testa del femore, sinovia e borse sinoviali; inoltre, è a stretto con tendini e muscoli, i quali contribuiscono alla sua motilità.

L'anca appartiene alla famiglia di articolazioni note col nome generico di enartrosi.

Cos'è

Coxartrosi: Cos’è?

La coxartrosi è una malattia infiammatoria cronica, che colpisce l'articolazione dell'anca ed è caratterizzata dalla degenerazione (usura) progressiva e inesorabile della cartilagine articolare della suddetta articolazione.
Coxartrosi è sinonimo di artrosi dell'anca e di osteoartrosi dell'anca.

Artrosi od Osteoartrite: Cos’è?

In medicina, il termine artrite indica qualsiasi condizione di natura infiammatoria a carico di una o più articolazioni (solitamente articolazioni di tipo sinoviale).

L'artrosi, od osteoartrosi, è una forma di artrite; per la precisione, è una forma di artrite "da usura" delle cartilagini articolari.
Delle numerose forme di artrite esistenti, l'artrosi è la più diffusa: solo negli Stati Uniti colpisce ben 27 milioni di persone!

Cause

Fisiopatologia: perché viene la Coxartrosi

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La coxartrosi è conseguenza di un processo di degenerazione a carico della cartilagine articolare che riveste la superficie di acetabolo e testa del femore, e che serve a proteggere questi due elementi ossei.

A causa di tale degenerazione, infatti, la cartilagine articolare si assottiglia e ciò comporta lo sfregamento anomalo delle porzioni ossee sottostanti, le quali si infiammano.

Riassumendo, quindi, la coxartrosi e l'infiammazione che la caratterizza sono il risultato di un processo di degenerazione della cartilagine articolare che si conclude con lo sfregamento delle parti ossee coinvolte nell'articolazione dell'anca.

Coxartrosi: le Cause

Raramente, la coxartrosi è dovuta a una singola causa; in genere, infatti, questa condizione è il risultato di un insieme di fattori concomitanti, che favoriscono la degenerazione e il conseguente assottigliamento della cartilagine articolare di testa del femore e acetabolo.

Tra i fattori favorenti la coxartrosi, sono rilevanti senza dubbio:

  • L'età avanzata. L'invecchiamento è protagonista di tutti i processi di artrosi che possono riguardare le grandi articolazioni del corpo umano;
  • I traumi all'anca e le fratture a carico delle porzioni ossee costituenti l'anca;
  • Le infezioni articolari od ossee che interessano l'anca;
  • Le malattie congenite dell'anca (es: displasia congenita dell'anca);
  • L'osteonecrosi a carico di una delle componenti ossee dell'anca.

Talvolta, la coxartrosi compare in assenza di ragioni plausibili; in tali circostanze, si parla anche di coxartrosi idiopatica, dove per idiopatica s'intende "senza cause riconoscibili".

Coxartrosi Secondaria

Quando non è idiopatica, la coxartrosi è anche detta coxartrosi secondaria.

Coxartrosi: i Fattori di Rischio

La coxartrosi è associata a vari fattori di rischio.
Alcuni di questi fattori sono le potenziali cause citate in precedenza, ossia: età avanzata, infortuni articolari all'anca, infezioni articolari e ossee, malattie congenite dell'anca e osteonecrosi.

I fattori di rischio rimanenti sono:

Coxartrosi Monolaterale e Coxartrosi Bilaterale

La coxartrosi può essere monolaterale – cioè interessare una soltanto delle due articolazioni dell'anca – oppure bilaterale – ossia colpire entrambe le articolazioni dell'anca (coxartrosi bilaterale).

L'interessamento di una o entrambe le articolazioni dell'anca dipende, fondamentalmente, dalle condizioni che innescano la degenerazione della cartilagine articolare.

Per approfondire: Coxartrosi Bilaterale: Cos'è, Cause e Terapia

Coxartrosi: Epidemiologia

La coxartrosi è più frequente nella popolazione anziana; studi epidemiologici hanno evidenziato che la maggior parte dei pazienti ha più di 50 anni.

La coxartrosi è più frequente tra le donne.

Secondo alcune ricerche sempre di carattere epidemiologico, la coxartrosi avrebbe un'incidenza annuale di circa 480 nuovi casi ogni 100.000 persone.

Sintomi e Complicanze

Coxartrosi: i Sintomi

Il caratteristico sintomo della coxartrosi è il dolore; tale dolore può avvertirsi sulla parte esterna della zona dell'anca, a livello dell'inguine, sulla zona del gluteo e/o sulla porzione anteriore-superiore della coscia.

La presenza del dolore è responsabile degli altri sintomi tipici della coxartrosi: è dalla sensazione dolorosa che caratterizza la condizione, infatti, che dipendono manifestazioni come la difficoltà di muovere l'articolazione e il senso di rigidità articolare.  

Riassumendo, quindi, le manifestazioni caratteristiche della coxartrosi sono:

Coxartrosi: Stadi di Gravità

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Tre fasi di gravità crescente contraddistinguono la coxartrosi; si tratta, sostanzialmente, di tre stadi della malattia, in cui si assiste a un peggioramento evidente della sintomatologia.

Molto semplicemente, gli esperti chiamano queste tre fasi con le espressioni: primo stadio, secondo stadio e terzo stadio.

Coxartrosi di Primo Stadio

Il primo stadio della coxartrosi è quello iniziale e anche meno grave della condizione.
In questa fase, i pazienti soffrono di dolori periodici a livello di dove risiede l'anca infiammata, scatenati, il più delle volte, da un'attività fisica di moderata/elevata intensità.

La coxartrosi di primo stadio è una condizione alquanto subdola, in quanto, con il riposo dell'arto inferiore sofferente, la sensazione dolorosa tende a scomparire molto rapidamente e in maniera quasi completa.
Ciò induce chi è portatore del problema a trascurare la sintomatologia dal carattere periodico e a non riferirla a un medico o a un esperto in materia di artrosi.

Coxartrosi di Secondo Stadio

Il secondo stadio della coxartrosi è quello di severità intermedia.
In questa fase, il dolore assume nuovi connotati: innanzitutto, è più intenso, rispetto al primo stadio; in secondo luogo, riguarda una zona anatomica più ampia, interessando anche l'area inguinale e la parte anteriore della coscia; in terzo luogo, può comportare un senso di pressione o bruciore; infine, può comparire non solo in occasione di un movimento o un'attività fisica di una certa intensità, ma anche a riposo.

L'intensità del dolore che caratterizza la coxartrosi di secondo stadio è tale per cui i pazienti hanno difficoltà a compiere determinati movimenti con l'arto sofferente: la sensazione dolorosa in atto, quindi, pregiudica la mobilità articolare dell'anca infiammata.

Coxartrosi di Terzo Stadio

Il terzo stadio della coxartrosi è quello più grave.
In questa fase, il dolore diventa una sensazione particolarmente intensa, costante (dolore cronico) e diffusa.
I movimenti dell'anca risultano fortemente pregiudicati, al punto che i pazienti lamentano difficoltà anche durante una semplice camminata, nel fare le scale e nell'utilizzare la bicicletta.

Coxartrosi: Complicanze

In genere, le complicanze della coxartrosi sono una conseguenza del terzo stadio sintomatologico; il dolore cronico e la ridotta capacità di movimento dell'anca, infatti, influiscono negativamente sulla qualità di vita dei pazienti, in quanto questi lamentano un malessere continuo e hanno problemi a spostarsi a piedi anche per brevi tratti.

La sedentarietà forzata a cui sono costretti i portatori di una coxartrosi di terzo stadio causa un'atrofia dei muscoli dell'intero arto inferiore (polpacci in particolare), a carattere progressivo.

Coxartrosi: Quando Rivolgersi al Medico?

La presenza di dolori sospetti a una o entrambe le anche, soprattutto dopo un'attività fisica, rappresenta un buon motivo per rivolgersi al proprio medico curante, in maniera tale da approfondire la situazione.
È importante ricordare ai lettori che l'individuazione di una coxartrosi a uno stadio iniziale comporta un trattamento meno invasivo e una tendenza minore a sviluppare complicazioni.

Diagnosi

Diagnosi di Coxartrosi: Come Riconoscerla

In genere, l'iter diagnostico che porta all'individuazione della coxartrosi inizia dall'esame obiettivo e dall'anamnesi. Quindi, a seconda delle circostanze, può procedere con: una serie di esami di diagnostica per immagini (tra cui i raggi X all'anca, la risonanza magnetica dell'anca e l'ecografia dell'anca), analisi del sangue e un'artroscopia a scopo diagnostico.

Coxartrosi: Esame Obiettivo e Anamnesi

Esame Obiettivo

L'esame obiettivo è l'insieme di manovre diagnostiche, effettuate dal medico, per verificare la presenza o assenza, nel paziente, dei segni indicativi di una condizione anomala.

In caso di sospetta coxartrosi, classiche manovre diagnostiche sono:

  • Il test di movimento dell'anca attivo e passivo (o assistito); permette di valutare quali movimenti sono dolorosi e quali non lo sono.
  • Il test del crepitio durante i movimenti dell'articolazione.
  • Il test del dolore evocato dalla palpazione dell'anca.
  • Il test della camminata (in termini pratici, il medico osserva come il paziente cammina).

Anamnesi

L'anamnesi, invece, è la raccolta e lo studio critico dei sintomi e dei fatti d'interesse medico, denunciati dal paziente o dai suoi familiari (N.B: i familiari sono coinvolti, soprattutto, quando il paziente è piccolo).
In presenza di sospetta coxartrosi, l'anamnesi può fornire una vasta gamma di informazioni in merito ai possibili fattori che hanno indotto il processo infiammatorio a carico dell'articolazione dell'anca (es: età, storia di traumi o fratture dell'anca, obesità ecc.).

Coxartrosi: Diagnostica per Immagini

Gli esami di diagnostica per immagini rappresentano un valido strumento, per valutare l'entità della degenerazione cartilaginea articolare e l'eventuale interessamento degli altri tessuti connettivi che circondano l'articolazione dell'anca (es: legamenti, membrana sinoviale ecc.).

Coxartrosi: Artroscopia Diagnostica

L'artroscopia a scopo diagnostico è un intervento chirurgico minimamente invasivo, a cui i medici ricorrono quando i precedenti esami sono risultati poveri di informazioni utili e la situazione presenta ancora dei punti di domanda (per esempio, è ancora incerta l'entità del danno cartilagineo).

Dal punto di vista pratico, consiste nell'osservare dall'interno l'articolazione dolente, tramite uno strumento – il cosiddetto artroscopio – munito di una telecamera, una fonte luminosa e un collegamento a un monitor (che proietta quanto rilevato dalla telecamera).

Terapia

Artrosi dell’Anca: Cure e Rimedi

Il trattamento della coxartrosi dipende, principalmente, dalla stadio sintomatologico della condizione.
Infatti, in presenza di una coxartrosi al primo stadio o comunque caratterizzata da una sintomatologia molto lieve, i medici optano generalmente per una terapia di tipo conservativo (o non chirurgico); al contrario, in presenza di una coxartrosi a uno stadio avanzato o comunque contraddistinta da una sensazione dolorosa cronica e severa, virano su terapia di tipo chirurgico o sulla medicina rigenerativa.

Coxartrosi: la Terapia Conservativa

Prima di procedere con la descrizione dei trattamenti conservativi, è bene precisare che queste terapie rappresentano soltanto un rimedio per alleviare la sintomatologia; quindi, non sono in grado di limitare, né tantomeno di invertire, il danno alla cartilagine articolare, il quale continuerà inesorabilmente a persistere e a peggiorare a poco a poco.

Tra i possibili trattamenti di tipo conservativo indicati in caso di coxartrosi, rientrano:

  • Riposo,
  • Farmaci e
  • Fisioterapia.

Coxartrosi e Riposo

Il riposo è inteso come sospensione di tutte quelle attività motorie che favoriscono la comparsa del dolore; non è quindi un riposo totale, il quale anzi è controproducente in caso di un problema come l'artrosi dell'anca.

In presenza di coxartrosi, è bene evitare le pratiche ad alto impatto per le articolazioni degli arti inferiori (es: jogging, tennis ecc.), preferendo a queste il nuoto o il ciclismo, ossia attività a basso impatto.

Farmaci per l'Artrosi dell'Anca

Tra i farmaci utilizzabili in presenza di coxartrosi, figurano:

  • I FANS (o Farmaci Antinfiammatori Non-Steroidei). Come suggerisce il nome, questi medicinali riducono l'infiammazione; la riduzione dell'infiammazione mitiga il dolore.
    In presenza di coxartrosi, il FANS generalmente utilizzato è l'ibuprofene;
  •  Il paracetamolo. Si tratta di un farmaco analgesico, che permette di controllare la sensazione dolorosa.
  • I condroprotettori (es: glucosamina solfato e condroitin solfato). Dotati di un blando effetto antinfiammatorio, generalmente trovano impiego in associazione ai FANS.
  • I corticosteroidi. Sono potenti farmaci antinfiammatori, di cui è bene fare un impiego corretto, in quanto un'assunzione eccessiva o inappropriata può avere spiacevoli effetti collaterali.
    I corticosteroidi rappresentano una soluzione per così estrema, presa in considerazione dal medico solo quando altri FANS o paracetamolo si dimostrano poco efficaci.
    In presenza di coxartrosi, la via di somministrazione dei corticosteroidi può essere per bocca (orale) oppure locale, tramite iniezione.
  • L'acido ialuronico. Somministrazione tramite iniezione, l'acido ialuronico agisce come una sorta di lubrificante che riduce le frizioni articolari, garantendo un temporaneo miglioramento della mobilità dell'articolazione.
    Il trattamento a base di acido ialuronico è detto anche viscosupplementazione.
Per approfondire: Farmaci per la Cura dell'Artrosi

Fisioterapia per l'Artrosi dell'Anca

Tramite esercizi di rinforzo e stretching per i muscoli degli arti inferiori, la fisioterapia mira a migliorare la mobilità e la flessibilità dell'articolazione dell'anca dolente.
Il raggiungimento di tali obiettivi permette di mitigare la sintomatologia.

Per un appropriato programma di fisioterapia, è consigliabile rivolgersi ad esperti del settore.
Si ricorda che ogni paziente rappresenta un caso a sé stante, quindi il programma fisioterapico valido per un dato individuo potrebbe non essere altrettanto efficace per un'altra persona.

Coxartrosi: la Chirurgia

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Esistono tre tipologie di trattamento chirurgico: il cosiddetto intervento di resurfacing e l'intervento di protesi d'anca.

Coxartrosi: Resurfacing

Conosciuto anche come protesi d'anca di superficie o di rivestimento, l'intervento di resurfacing prevede la sostituzione  della superficie articolare dell'acetabolo con una sorta di guscio metallico e la copertura della testa del femore con una lamina metallica liscia.

L'intervento di resurfacing è indicato quando il danno articolare non è esteso al punto da richiedere la protesi d'anca completa.

È doveroso segnalare che questa tecnica chirurgica desta alcune perplessità, in quanto pare che gli elementi metallici impiegati causino danni ai tessuti molli limitrofi.

Coxartrosi: Protesi d'Anca

L'intervento di protesi d'anca consiste nella sostituzione dell'acetabolo e della testa del femore con elementi in metallo, plastica e/o ceramica.

Questo approccio chirurgico è una procedura invasiva, che comporta operazioni di incisione, rimozione delle porzioni ossee usurate e fissaggio delle componenti sostitutive.

Grazie ai materiali che le costituiscono, le attuali protesi d'anca sono capaci di durare anche 15-20 anni.

Per approfondire: Protesi d'Anca: Quando Serve e Come si Svolge

Medicina Rigenerativa: l'Infiltrazione con Cellule Staminali Mesenchimali

Un trattamento per la coxartrosi sempre più diffuso è una metodica di medicina rigenerativa nota come infiltrazione intrarticolare di cellule staminali mesenchimali (abbreviate in MSC) provenienti da tessuto adiposo umano.

L'infiltrazione di MSC provenienti dal tessuto adiposo è un trattamento abbastanza recente, di tipo biologico, basato sulle straordinarie capacità delle cellule staminali mesenchimali presenti nel tessuto adiposo umano: una volta iniettate all'interno delle articolazioni, infatti, queste cellule sono in grado di differenziarsi in uno strato di cartilagine simil-ialina, che va a ristabilire in parte lo strato di cartilagine originario (ormai degenerato a causa della malattia).

Un vantaggio interessante di questa strategia terapeutica è che le cellule staminali mesenchimali provengono dal tessuto adiposo del paziente stesso (in genere il prelievo avviene a livello addominale), il che elimina eventuali problemi di rigetto o reazioni avverse; inoltre, è ripetibile.

Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi: è indicata quando l'artrosi all'anca è nelle sue fasi iniziali (quindi, in genere, il paziente deve essere un under 50); non riscuote lo stesso successo in tutti i pazienti (in quanto è un trattamento biologico); non elimina eventuali problematiche anomalie anatomiche favorenti l'artrosi (pertanto, nel tempo, l'artrosi tenderà a ripresentarsi).

Prognosi

Artrosi dell’Anca: si può guarire?

La coxartrosi è una malattia cronica, con la tendenza a un peggioramento continuo; ciò implica che la prognosi in sua presenza non è mai benevola.
Tuttavia, è bene sottolineare che, oggi, grazie ai continui progressi della medicina, i pazienti con artrosi dell'anca possono contare su trattamenti non solo chirurgici, ma anche conservativi, davvero efficaci.

Prevenzione

Coxartrosi: si può Prevenire?

L'artrosi dell'anca, così come le altre forme di artrosi, non è una condizione contro cui esistono precise ed efficaci norme di prevenzione, anche perché – come i lettori ricorderanno – è fortemente correlata all'invecchiamento, quindi a un processo fisiologico e inevitabile.

È doveroso tuttavia segnalare che può ridurre il rischio di sviluppare coxartrosi il controllo del peso corporeo, la pratica costante di un'attività fisica sana e la prevenzione degli infortuni all'anca.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza