Costola incrinata - Costole incrinate

Ultima modifica 17.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è una costola incrinata?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prevenzione
  8. Prognosi

Generalità

Una costola incrinata è una costola che - a seguito di un trauma al torace - risulta indolenzita e dolente , specie durante gli atti di respirazione profonda. Talvolta, l'incrinatura costale interessa anche i muscoli intercostali, cioè i muscoli frapposti fra costola e costola.
Gli eventi traumatici che più comunemente sono causa di incrinatura costale sono i colpi al torace ricevuti durante uno sport di contatto, gli impatti automobilistici, le cadute dalle scale e una tosse particolarmente violenta o prolungata nel tempo.
Per stilare una diagnosi corretta, i medici devono ricorrere, in aggiunta all'esame obiettivo, ad alcuni esami strumentali di tipo radiologico.
La terapia prevede il riposo da qualsiasi attività pesante o pericolosa per le costole, l'applicazione di ghiaccio sulla zona dolorante e l'assunzione di farmaci antidolorifici.

costola incrinata

Richiamo anatomico su costole e gabbia toracica

La gabbia toracica è quella struttura scheletrica che serve a proteggere organi vitali (come il cuore e i polmoni) e importanti vasi sanguigni (aorta, vene cave ecc).

Situata nella parte superiore del corpo umano, esattamente tra collo e diaframma, la gabbia toracica comprende:

  • Posteriormente, 12 vertebre;
  • Latero-anteriormente, 12 paia di costole (o coste);
  • Anteriormente, le cartilagini costali e un osso chiamato sterno.

Ogni paio di costole origina da una delle 12 vertebre posteriori, facenti parte della gabbia toracica.
Nella parte anteriore, le coste terminano con le cartilagini costali; queste ultime rappresentano il punto d'unione con lo sterno solo per le prime 7 paia di coste superiori. Infatti, dall'ottavo al decimo paio, le singole costole si uniscono (sempre tramite cartilagine) alla costa superiore (quindi le ottave alle settime, le none alle ottave ecc); mentre dal decimo al dodicesimo paio, sono libere.
Tra le costole ci sono numerosi muscoli, noti come muscoli intercostali. I muscoli intercostali consentono alla gabbia toracica di espandersi durante gli atti respiratori; pertanto giocano un ruolo fondamentale per l'introduzione dell'aria nei polmoni.

Gabbia Toracica

Cos'è una costola incrinata?

Con il termine "Costola incrinata" si identifica la contusione di una costa della gabbia toracica, caratterizzata da indolenzimento ma non da fratture ossee.
In particolari occasioni, alla presenza di una o più costole incrinate si associa anche un'alterazione dei muscoli intercostali.
Il meccanismo che porta alla comparsa di una costola incrinata è detto, nel linguaggio specialistico, incrinatura costale.
L'incrinatura costale è un infortunio abbastanza comune, di modesta gravità.

Cause

Una costola incrinata è quasi sempre conseguenza di un trauma diretto alla gabbia toracica.
Gli eventi traumatici che inducono più comunemente l'incrinatura costale sono:

  • I colpi ricevuti al torace durante un'attività sportiva, dov'è previsto il contatto fisico. Gli sport più a rischio sono il rugby, il football americano, l'hockey su ghiaccio, il calcio e la pallacanestro.
  • Gli incidenti automobilistici. In queste situazioni, l'impatto al torace può essere tale da alterare la normale struttura della gabbia toracica e di una o più costole.
  • Gli incidenti domestici, come una caduta dalle scale o a seguito di uno scivolamento su un terreno accidentato.
  • I contraccolpi al torace di una tosse violenta o di lunga durata. Potrà sembrare strano, ma anche piccoli urti, se ripetitivi, possono gravare sulla salute delle costole e indurre una loro alterazione. In alcuni sfortunati casi, sono in grado anche di provocare una frattura ossea.

Sintomi e Complicanze

Una costola incrinata è causa di dolore e, talvolta, anche di gonfiore ed ematoma, in corrispondenza dell'area traumatizzata.

PARTICOLARITà DEL DOLORE

Il dolore che caratterizza una costola incrinata tende a peggiorare in alcune particolari circostanze:

  • Quando il paziente respira profondamente.
  • Con la compressione della zona toracica infortunata.
  • Con i movimenti di torsione e piegatura del corpo.
  • Quando il paziente dorme dalla parte della zona traumatizzata.

Se, a causa di un dolore molto intenso, il paziente fatica a respirare in maniera normale, sviluppa fiato corto (dispnea), mal di testa, vertigini, giramenti di testa, senso di stanchezza/sonnolenza ricorrente e ansia.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

Quando un colpo al torace determina dolore persistente (soprattutto durante i respiri profondi), gonfiore e formazione di un ematoma, è bene contattare immediatamente il proprio medico curante o recarsi al più vicino centro ospedaliero, per un approfondimento della situazione.


Sintomi e segni per i quali è bene contattare il medico.

  • Presenza di dispnea
  • Dolore al torace che aumenta, invece di ridursi
  • Presenza di dolore alla spalla o all'addome
  • Tosse e febbre

COMPLICAZIONI

Non riuscire a respirare profondamente, a causa del dolore, può avere delle ripercussioni sulla salute dei polmoni, in alcuni casi anche molti gravi.

Infatti, può determinare l'insorgenza di polmoniti e infezioni polmonari di vario genere.
Inoltre, è importante ricordare ai lettori che un secondo colpo ai danni di una costola incrinata può determinarne la rottura. La frattura di una costola è un infortunio decisamente più serio dell'incrinatura, in quanto le estremità appuntite di una costa rotta possono ledere i vasi sanguigni toracici, i polmoni, il cuore e i principali organi addominali.

Nota bene: il fatto che, in presenza di una frattura alle costole, vasi sanguigni e organi toracici possano ledersi distingue, sotto il profilo puramente medico, la condizione di costola fratturata dalla condizione di costola incrinata.

Diagnosi

Una costola incrinata provoca sintomi e segni molto simili a quelli prodotti da una costola fratturata.
Pertanto, per distinguere le due condizioni, i medici devono far seguire a un accurato esame obiettivo anche degli esami strumentali di tipo radiologico.

ESAME OBIETTIVO

Durante l'esame obiettivo, il medico visita il paziente, ricercando eventuali segni clinici esterni (ematomi, gonfiore ecc), e lo interroga sui sintomi:

  • In che cosa consistono?
  • A seguito di quale evento sono comparsi?
  • Quali movimenti o gesti ne acuiscono l'intensità?

Domande di questo genere permettono di capire, a grandi linee, il problema di base e che cosa l'ha provocato.
Dopo il questionario, l'esame obiettivo termina con la palpazione della zona dolorante (per vedere qual è la risposta del paziente), l'auscultazione dei polmoni e del cuore (alla ricerca di eventuali suoni anomali) e l'analisi del capo, del collo, del midollo spinale e del ventre.

ESAMI STRUMENTALI

Gli esami strumentali di tipo radiologico sono indispensabili per il raggiungimento di una diagnosi corretta e sicura.
Tra le procedure prescritte, solitamente rientrano:

  • I raggi X. In genere, permettono di stabilire con facilità se una costola è solo incrinata oppure fratturata. Risultano poco chiari soltanto in presenza di fratture lievi, non nette.
    I raggi X sono radiazioni ionizzanti nocive per la salute; tuttavia è bene ricordare che la dose di tali radiazioni è minima.
  • La TAC. Fornisce una serie di immagini tridimensionali, che riproducono molto chiaramente l'anatomia interna del corpo.
    È molto utile per escludere la presenza di una frattura. Infatti, permette di valutare non solo le ossa della gabbia toracica, ma anche lo stato di salute dei vasi sanguigni toracici, dei polmoni e degli organi addominali.
    Basa il proprio funzionamento sull'utilizzo di quantitativi non trascurabili di radiazioni ionizzanti.
  • La risonanza magnetica nucleare (RMN). È un esame radiologico che prevede l'esposizione del paziente a campi magnetici del tutto innocui, senza bisogno di radiazioni ionizzanti nocive.
    Come la TAC, è utile per valutare una vasta gamma di elementi: costole, vasi sanguigni passanti per il torace, polmoni e organi dell'addome.
Radiografia costole

Trattamento

La terapia che i medici adottano in caso di costola incrinata prevede riposo, applicazione di ghiaccio sulla zona dolorante e assunzione di farmaci antidolorifici.
Tra gli antidolorifici più usati, rientrano l'aspirina, i derivati dell'aspirina e l'ibuprofene.

L'IMPORTANZA DI RIDURRE IL DOLORE

Come anticipato, non riuscire a respirare profondamente predispone all'insorgenza di polmoniti e infezioni polmonari.
Quindi, le cure antidolorifiche hanno un'importanza terapeutica fondamentale: riducendo il dolore, consentono al paziente di respirare nuovamente in modo profondo, senza patire fastidi eccessivi.


Cosa fare e cosa non fare per guarire meglio


Cosa fare:

  • Tenersi a riposo da qualsiasi attività fisica, sia questa uno sport o un lavoro particolarmente pesante. La mancata osservazione del riposo comporta un allungamento dei tempi di recupero.
  • Assumere gli antidolorifici secondo le modalità suggerite dal medico. Della loro importanza per prevenire la polmonite e le infezioni polmonari, si è già parlato.
  • Applicare ghiaccio sulla zona gonfia e con l'ematoma, per almeno 15-20 minuti 3-4 volte al giorno.
  • Respirare profondamente o eseguire un colpo di tosse controllato almeno una o due volte ogni ora. Serve a ridurre il rischio di polmoniti e infezioni polmonari.

Cosa non fare:

  • Non avvolgere il torace con bendaggi. In caso contrario, c'è il rischio di rendere ancora più difficile la respirazione profonda.
  • Non fumare.
  • Non eseguire movimenti improvvisi o sollevare pesi.

CURIOSITà€: LA TERAPIA DEL PASSATO

Un tempo, i medici trattavano le costole incrinate e quelle fratturate applicando sul torace dei pazienti dei bendaggi contenitivi, per immobilizzare il più possibile l'area interessata.
Con la scoperta che questo tipo di trattamento aumenta il rischio di polmonite e infezioni polmonari, l'hanno immediatamente abbandonato e hanno adottato il metodo di cura attuale.

Prevenzione

Indossare sempre l'appropriato equipaggiamento sportivo, usare la cintura di sicurezza alla guida dell'auto e arredare la propria casa in modo da minimizzare il rischio di caduta sono le tre principali indicazioni mediche, per prevenire (o comunque ridurre fortemente il rischio di) un'incrinatura delle costole.

Prognosi

In genere, l'incrinatura costale guarisce nel giro di 3-4 settimane. Tuttavia, se l'evento traumatico è particolarmente severo o se vi è un interessamento dei muscoli intercostali, il processo di guarigione di una costola incrinata potrebbe durare più a lungo, anche 6 settimane.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza