Ultima modifica 27.02.2020

La bleomicina è un antibiotico ad azione antitumorale, prodotto dal batterio Streptomyces verticillus.Questofarmaco è considerato molto importante, tanto da rientrare nella lista dei farmaci essenziali redatta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In questa lista sono presenti tutti i farmaci che devono essere presenti in un sistema sanitario di base.


Bleomicina

Bleomicina - Struttura Chimica

Indicazioni

Per Cosa si Usa

L'uso di bleomicina è indicato nel trattamento di:

La bleomicina può essere utilizzata sia in monoterapia, sia in terapia di associazione con altri farmaci antitumorali e/o in associazione alla radioterapia.

Avvertenze

La bleomicina deve essere somministrata sotto lo stretto controllo di un medico specializzato nella somministrazione di agenti antitumorali.
Va prestata molta attenzione alla somministrazione della bleomicina in pazienti affetti da disfunzioni renali, in quanto il farmaco è eliminato attraverso i reni.
In pazienti con manifestazioni d'insufficienza respiratoria, va usata molta cautela nella somministrazione di bleomicina. La funzione respiratoria dovrebbe essere costantemente controllata e dovrebbero essere eseguite radiografie toraciche in serie. I pazienti anziani possono essere più suscettibili alla tossicità polmonare della bleomicina, per questo devono essere attentamente monitorati.
La bleomicina può causare stanchezza, se questo sintomo compare è sconsigliato mettersi alla guida di veicoli o utilizzare macchinari.

Interazioni

La bleomicina può ridurre l'attività del metotrexato (un altro farmaco antitumorale).
La vincristina (un farmaco antitumorale) se somministrata in concomitanza a bleomicina, può aumentarne l'attività.
La somministrazione di bleomicina in concomitanza ad altri farmaci antitumorali, come - ad esempio - carmustina, mitomicina, ciclofosfamide e metotrexato, può aumentare la tossicità della bleomicina stessa a carico dei polmoni.
L'uso di cisplatino in combinazione a bleomicina, può aumentarne gli effetti tossici.
La somministrazione concomitante di bleomicina e di alcaloidi della vinca (farmaci antitumorali, come - ad esempio - vincristina e vinblastina) può causare gravi danni alla circolazione in regioni periferiche del corpo (punta delle dita di mani e piedi, punta del naso). Nel peggiore dei casi, le parti colpite possono andare incontro a necrosi.
La bleomicina può ridurre l'efficacia della digossina (un farmaco usato per aumentare la forza di contrazione cardiaca).
La somministrazione contemporanea di fenitoina (un farmaco usato per l'epilessia) e di bleomicina, può ridurre l'attività della fenitoina.
L'associazione di bleomicina e terapia radiante può aumentare il rischio di effetti collaterali che coinvolgono polmoni e cute.
Durante la terapia con bleomicina - se viene somministrato ossigeno durante un'anestesia - vi è un aumentato rischio di tossicità polmonare.

Bleomicina e vaccini

La somministrazione di vaccini a virus vivi attenuati in pazienti in terapia con bleomicina dovrebbe essere evitata. Infatti, il trattamento con il farmaco può causare una soppressione del sistema immunitario. Questa soppressione, potrebbe provocare una risposta non adeguata del paziente nei confronti del vaccino; ciò permetterebbe al virus attenuato di replicarsi e di dare origine a infezioni virali, talvolta anche letali.

Effetti Collaterali

Il tipo di effetti collaterali indotti da bleomicina e l'intensità con cui si manifestano variano da paziente a paziente. Ciò avviene a causa della grande variabilità di risposta alla chemioterapia che dipende dalla sensibilità di ciascun individuo.
Di seguito sono riportati i principali effetti collaterali che possono manifestarsi in seguito all'assunzione del farmaco.

Lieve mielosoppressione

Il trattamento con bleomicina può causare una lieve mielosoppressione (soppressione del midollo osseo). Questa soppressione - seppur lieve - comporta una riduzione della produzione di cellule del sangue (ridotta ematopoiesi) che può portare a:

In ogni caso, questo effetto collaterale dovrebbe essere transitorio e la funzionalità del midollo osseo dovrebbe tornare normale al termine della terapia.

Sintomi simil-influenzali

Questi sintomi possono insorgere anche parecchie ore dopo l'assunzione di bleomicina. Di solito, consistono in febbre e brividi e sono disturbi transitori. Potrebbe essere utile assumere farmaci antipiretici, come - ad esempio - il paracetamolo.

Patologie del cavo orale

In seguito al trattamento con bleomicina possono manifestarsi dolore, secchezza del cavo orale e possono comparire delle piccole ulcere. Per prevenire questo sintomo è utile assumere molti liquidi ed eseguire una regolare pulizia dei denti con uno spazzolino morbido più volte al giorno. Può anche comparire un'alterazione del senso del gusto che dovrebbe normalizzarsi al termine del trattamento.

Patologie della cute

La terapia con bleomicina può causare eruzioni cutanee associate a prurito. Si può anche assistere all'iperpigmentazione della cute, cioè la pelle può scurirsi. Questo effetto avverso è temporaneo e regredisce nel giro di qualche mese dopo il termine della terapia.
Possono anche manifestarsi iperkeratosi (inspessimento e indurimento della pelle), rossore, rash cutaneo, strie, vesciche, gonfiore, cambiamento della colorazione delle unghie.

Alopecia

La bleomicina può causare la perdita dei capelli. Questo effetto comunque è temporaneo e i capelli dovrebbero cominciare a ricrescere poco dopo il termine della chemioterapia.

Disturbi vascolari

La terapia con bleomicina può causare ipotensione, tromboflebiti e ostruzione dei vasi sanguigni.

Sindrome di Raynaud

La bleomicina può causare la sindrome di Raynaud. Questo fenomeno è caratterizzato da una riduzione del flusso ematico nei vasi periferici del corpo. Il fenomeno si manifesta soprattutto nelle dita di mani e piedi, ma può coinvolgere anche altre parti del corpo. La pelle delle zone colpite assume, di solito, una colorazione gialla che può diventare cianotica e, infine - una volta che il circolo sanguigno è stato ripristinato - diventa di colore rosso.

Patologie cardiache

Il trattamento con bleomicina può provocare infarto del miocardio e infiammazione del pericardio (la membrana che circonda il cuore).

Tossicità polmonare

La terapia con bleomicina può indurre tossicità polmonare e favorire l'insorgenza di fibrosi polmonare, polmonite interstiziale e infiammazione della pleura (la membrana che circonda i polmoni). In alcuni casi, questi effetti collaterali sono risultati fatali. I sintomi che indicano una possibile tossicità polmonare sono tosse e/o respiro affannoso; in caso tali sintomi compaiano, è necessario consultare immediatamente un medico.
La tossicità polmonare può essere aggravata dall'associazione con radioterapia.

Patologie gastrointestinali

La bleomicina può causare nausea e vomito che possono essere controllati mediante l'utilizzo di farmaci antiemetici (antivomito). Il farmaco, inoltre, può favorire la comparsa d'infiammazione e/o ulcerazione della mucosa intestinale.

Altri effetti collaterali

Altri effetti collaterali che possono manifestarsi in seguito all'assunzione di bleomicina sono:

 

Sovradosaggio

I sintomi da sovradosaggio di bleomicina sono ipotensione, febbre, aumento della frequenza cardiaca e shock. Se si sospetta di aver assunto una dose eccessiva di farmaco, è necessario informare immediatamente il medico che deciderà il da farsi.

Meccanismo d'azione

La bleomicina è in grado di intercalarsi nel doppio filamento di DNA.
Una volta inseritosi nel DNA, il farmaco è in grado di formare radicali liberi citotossici (tossici per le cellule) che causano la rottura e la frammentazione del DNA stesso. A questo punto, la cellula tumorale si trova privata della macromolecola essenziale per la sua vita e muore.

Modo d'Uso - Posologia

La bleomicina è disponibile per la somministrazione endovenosa, intramuscolare e intraarteriosa. Si presenta come una polvere che deve essere disciolta in un adeguato solvente appena prima della somministrazione.
La somministrazione endovenosa può avvenire attraverso tre diverse vie:

  • Attraverso una cannula (un sottile tubicino) che viene inserita in una vena di un braccio o di una mano;
  • Attraverso un catetere venoso centrale che viene inserito sottocute in una vena in prossimità della clavicola;
  • Attraverso la linea PICC (Peripherally Inserted Central Catheter), in questo caso, il catetere viene inserito in una vena periferica, di solito di un braccio. Questa tecnica è utilizzata per la somministrazione di farmaci antitumorali per un tempo prolungato.

La posologia di bleomicina è strettamente individuale e deve essere stabilita dal medico in funzione del tipo di tumore che deve essere trattato e in funzione delle condizioni e del quadro clinico del paziente. Inoltre, la dose somministrata può variare a seconda che il farmaco sia somministrato in monoterapia o in terapia di associazione.

Gravidanza e Allattamento

La bleomicina non deve essere assunta durante la gravidanza, soprattutto durante il primo trimestre.
Devono essere adottate adeguate precauzioni - da parte di entrambi i sessi - per prevenire l'insorgenza di possibili gravidanze, sia durante il trattamento con il farmaco che per un periodo di almeno tre mesi dal termine dello stesso.
Le madri che allattano al seno non devono assumere bleomicina.

Controindicazioni

L'uso di bleomicina è controindicato nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità nota alla bleomicina;
  • Preesistente infezione polmonare acuta e/o grave compromissione polmonare;
  • In gravidanza;
  • Durante l'allattamento.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista