Antidepressivi Triciclici (TCA): quali sono ed effetti collaterali

Antidepressivi Triciclici (TCA): quali sono ed effetti collaterali
Ultima modifica 04.05.2023
INDICE
  1. Cosa sono gli Antidepressivi Triciclici?
  2. A cosa servono?
  3. Tipi di Antidepressivi Triciclici
  4. Meccanismo d'azione
  5. Effetti indesiderati
  6. Controindicazioni

Cosa sono gli Antidepressivi Triciclici?

Gli antidepressivi triciclici sono una classe di farmaci antidepressivi utilizzati per il tarttamento di diverse patologie depressive.

Somministrati per via orale, gli antidepressivi triciclici agiscono ostacolando la ricaptazione di alcuni neurotrasmettitori.

I medicinali contenenti principi attivi appartenenti a questa classe di antidepressivi, naturalmente, possono essere dispensati solo dietro presentazione di idonea ricetta medica.

Antidepressivi Triciclici Shutterstock

Cenni di storia degli Antidepressivi Triciclici

Prima del 1950 non esistevano veri e propri farmaci antidepressivi, o, perlomeno, non nel modo in cui li intendiamo noi oggi.

I primi antidepressivi furono scoperti alla fine degli anni '50. Come per molte delle scoperte che hanno cambiato la vita dell'uomo, anche la sintesi degli antidepressivi non derivò dalla progettazione, ma dal caso.

Il capostipite degli antidepressivi triciclici - l'imipramina - fu scoperto dallo psichiatra svizzero Ronald Kuhn mentre era alla ricerca di nuovi composti simili alla clorpromazina per il trattamento della schizofrenia.

Tra il 1960 e il 1980, i TCA divennero i principali agenti terapeutici impiegati nel trattamento della depressione. Tuttavia, i TCA - oltre a inibire il reuptake delle monoamine - sono in grado di agire anche su molti altri sistemi dell'organismo, causando una vasta gamma di effetti collaterali.

Con la scoperta di farmaci antidepressivi più selettivi - come gli inibitori selettivi del reuptake di serotonina (SSRI), gli inibitori selettivi del reuptake di noradrenalina (SNRI) e gli inibitori non selettivi del reuptake di noradrenalina e serotonina (NSRI) - i TCA non furono più utilizzati come farmaci di prima scelta per il trattamento della depressione.

Oggi, i TCA hanno un ruolo minore nella psichiatria ma conservano comunque una loro importanza.

In questo articolo cercheremo di descrivere le principali caratteristiche degli antidepressivi triciclici; tuttavia, prima di fare ciò, può essere utile fare un piccolo ripasso su cosa è la depressione e qual è la relazione fra questa patologia e i neurotrasmettitori nei confronti dei quali i farmaci antidepressivi agiscono.

Depressione e neurotrasmettitori: quale relazione?

La depressione è una patologia psichiatrica grave, che coinvolge l'umore, la mente e il corpo dei pazienti. Durante lo stato depressivo, le persone possono sentirsi senza speranza e avvertire uno schiacciante senso di disperazione, d'inutilità e d'incapacità.

Sono state formulate molte ipotesi sulla possibile causa della depressione. Una di queste è l'ipotesi monoaminergica. Secondo tale ipotesi, la depressione sarebbe causata da una deficienza di neurotrasmettitori monoaminergici (quindi di monoamine), quali serotonina (o 5-HT), noradrenalina (o NA) e dopamina (o DA). Pertanto, la terapia antidepressiva dev'essere mirata a colmare la carenza di tali neurotrasmettitori.

I neurotrasmettitori vengono sintetizzati all'interno della terminazione nervosa presinaptica, stoccati in vescicole e, successivamente, liberati nel vallo sinaptico (lo spazio presente fra la terminazione nervosa presinaptica e quella postsinaptica) in risposta a determinati stimoli.

Una volta rilasciate dai depositi, le monoamine interagiscono con i propri recettori - sia presinaptici che postsinaptici - in modo tale da svolgere la loro attività biologica.

Dopo aver esplicato la loro funzione, le monoamine si legano ai recettori responsabili della loro ricaptazione (SERT per il reuptake della serotonina e NET per il reuptake della noradrenalina) e vengono riportate all'interno della terminazione nervosa presinaptica.

Come si vedrà nel capitolo dedicato, gli antidepressivi triciclici sono in grado di interferire proprio con il meccanismo di ricaptazione delle monoamine. In questo modo ne aumentano la trasmissione e permettono il miglioramento della patologia depressiva.

Per approfondire: Depressione: cos'è e quali sono i sintomi? Cause e come curarla?

A cosa servono?

Indicazioni terapeutiche degli Antidepressivi Triciclici: quando si usano?

Gli antidepressivi triciclici possono essere utilizzati nel trattamento di diversi stati patologici depressivi che comprendono:

  • Depressione endogena;
  • Depressione reattiva (cioè legata ad un evento scatenante);
  • Depressioni involutive;
  • Depressione mascherata;
  • Depressione neurotica;
  • Fase depressiva della psicosi maniaco-depressiva;
  • Depressione in corso di psicosi schizofreniche;
  • Depressione grave in corso di malattie neurologiche o di altre affezioni organiche.

I TCA, inoltre, possono essere impiegati nel trattamento di sindromi ossessivo-compulsive, fobie, attacchi di panico e stati
dolorosi cronici.

Nota: le indicazioni terapeutiche potrebebro variare in funzione del rpincipio attivo preso in considerazione. Indicazioni specifiche sono riportate sul foglietto illustrativo di ciascun medicinale a base di antidepressivi triciclici.

Tipi di Antidepressivi Triciclici

Gli antidepressivi triciclici vengono comunemente suddivisi - in base alla loro struttura chimica - in cinque diversi gruppi:

  • Derivati con un anello diidrodibenzoazepinico, come l'imipramina, la desipramina e la clomipramina;
  • Derivati con anello dibenzocicloeptenico, come l'amitriptilina e la nortriptilina;
  • Derivati con anello dibenzossazepinico, come la doxepina;
  • Derivati con anello dibenzocicloeptatrienico, come la protriptilina;
  • Composti tetraciclici, come la maprotilina.

Fra i principi attivi appartenenti al gruppo degli antidepressivi triciclici disponibili in commercio, ritroviamo: l'amitriptilina, la nortriptilina, la clomipramina, la maprotilina, la dotiepina (dosulepina) e la trimipramina.

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Imipramina - Struttura chimica

Meccanismo d'azione

Come agiscono gli Antidepressivi Triciclici?

Gli antidepressivi triciclici sono in grado di inibire il reuptake di serotonina e noradrenalina. In particolare, sono in grado di legarsi ai trasportatori responsabili della ricaptazione di queste monoamine (SERT e NET), inducendo così delle modifiche conformazionali nella loro struttura. Tali modifiche riducono l'affinità della monoamina per il corrispettivo carrier (trasportatore) impedendone, quindi, la ricaptazione.

In questo modo, i neurotrasmettitori rimangono nel vallo sinaptico per un periodo prolungato; ciò provoca un aumento dei segnali serotoninergici e noradrenergici, consentendo un miglioramento della patologia depressiva.

I TCA non interferiscono con la ricaptazione di dopamina.

antidepressivi-triciclici

Effetti indesiderati

Antidepressivi Triciclici effetti collaterali: quali sono?

Come sopra accennato, i TCA - oltre che sul reuptake di monoamine - agiscono anche su altri sistemi dell'organismo e, in un certo senso, "si comportano come cinque farmaci in uno". A causa di questa loro caratteristica, gli antidepressivi triciclici vengono anche definiti "farmaci sporchi".

Gli effetti collaterali sono principalmente dovuti a queste azioni secondarie:

Il blocco di tutti questi sistemi da parte degli antidepressivi triciclici provoca una lunga serie di effetti collaterali. Ad esempio, tipici effetti indesiderati connessi all'azione anticolinergica sono rappresentati da:

Ulteriori effetti indesiderati che sono stati segnalati con l'assunzione di antidepressivi triciclici consistono in:

NOTA BENE

Quelli sopra riportati sono solo alcuni dei possibili effetti indesiderati che possono manifestarsi nel corso del trattamento con antidepressivi triciclici. Tali effetti, per altro, potrebbero variare in funzione del principio attivo - quindi del medicinale - preso in considerazione.

Pertanto, per informazioni più specifiche, si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale a base di antidepressivi triciclici che si deve assumere.

Controindicazioni

Quando NON usare gli Antidepressivi Triciclici

L'utilizzo degli antidepressivi triciclici è sempre controindicato in caso di allergia nota al principio attivo che si dovrebbe utilizzare. Ulteriori controindicazioni sono rappresentate da:

Inoltre, l'uso di antidepressivi triciclici è generalmente sconsigliato (talvolta espressamente contorindicato) in gravidanza e durante l'allattamento al seno.

Ad ogni modo, anche in questo caso, si è cercato di fornire una panoramica generale delle possibili controindicazioni all'uso degli antidepressivi triciclici. Tuttavia, per informazioni specifiche, far riferimento a quanto riportato sul foglietto illustrativo del medicinale prescritto dal medico che si deve impiegare.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista