Ultima modifica 24.03.2020

Generalità

L'adenocarcinoma polmonare, o adenocarcinoma del polmone, è il tumore maligno al polmone più comune nell'essere umano, sia questo un fumatore o un non-fumatore.
Adenocarcinoma polmonareLa sede d'origine dell'adenocarcinoma polmonare è il tessuto epiteliale che costituisce gli strati di mucosa presenti a livello dei polmoni e nei tratti terminali dell'albero bronchiale.
I fattori di rischio più importanti dell'adenocarcinoma polmonare sono il fumo di sigaretta, il fumo passivo e l'esposizione prolungata al gas radon.
I sintomi tipici consistono in: tosse intensa, tosse con emissione di sangue, dolore al torace, dispnea, presenza di sangue nell'espettorato, febbre, astenia e dolore al torace.
Tra i possibili trattamenti dell'adenocarcinoma polmonare, rientrano: la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia.

Cos'è un adenocarcinoma

Un adenocarcinoma è un tipo di carcinoma – quindi un tumore maligno – che trae origine dalle cellule epiteliali degli organi ghiandolari esocrini o dalle cellule epiteliali dei tessuti con proprietà secretorie.
Esempi di organi ghiandolari esocrini sono le mammelle, il pancreas o la prostata; esempi di tessuti con proprietà secretorie, invece, sono gli strati di mucosa che rivestono la parete interna delle vie aeree, dell'esofago, dello stomaco, del colon o del retto.

Cos'è l'adenocarcinoma polmonare

L'adenocarcinoma polmonare, o adenocarcinoma del polmone, è un tumore maligno del polmone, che origina a partire dalle cellule epiteliali degli strati di mucosa presenti a livello polmonare.
Tra le forme primarie di cancro al polmone, l'adenocarcinoma polmonare ha il triste primato di essere il più comune.

PRECISA SEDE D'ORIGINE

La sede d'origine precisa degli adenocarcinomi polmonari è a livello dei tessuti epiteliali periferici del polmone; questi tessuti comprendono le cellule dell'albero bronchiale (tratto terminale) secernenti muco e le cellule degli acini polmonari.


Cosa sono l'albero bronchiale e gli acini polmonari?
L'albero bronchiale è un tratto fondamentale delle vie aeree inferiori e comprende le strutture respiratorie note come bronchi e bronchioli. Superiormente, segue la trachea e, con la sua porzione terminale, rientra nella struttura dei polmoni.
Un acino polmonare è un insieme di alveoli polmonari, ossia quelle piccole sacche dei polmoni entro cui avvengono gli scambi gassosi tra il sangue e l'aria atmosferica inspirata.
Gli acini polmonari risiedono alle estremità dei bronchioli polmonari.

CLASSIFICAZIONE DELL'ADENOCARCINOMA POLMONARE

L'estrema eterogeneità istologica, che caratterizza l'adenocarcinoma polmonare, ha indotto medici e patologi a distinguere il suddetto tumore maligno in almeno due tipologie e diversi sottotipi.
Le due tipologie di adenocarcinoma del polmone sono:

  • L'adenocarcinoma non-invasivo o minimamente invasivo, i cui sottotipi sono:
    • L'adenocarcinoma in situ del polmone (o carcinoma bronchioalveolare)
    • L'adenocarcinoma polmonare minimamente invasivo
  • L'adenocarcinoma invasivo, i cui sottotipi sono:
    • L'adenocarcinoma a predominanza acinare
    • L'adenocarcinoma a predominanza papillare
    • L'adenocarcinoma a predominanza micropapillare
    • L'adenocarcinoma a predominanza solida
    • L'adenocarcinoma invasivo mucinoso

Cause

Come ogni tumore, anche l'adenocarcinoma polmonare insorge a causa di mutazioni genetiche del DNA, mutazioni che nel caso specifico interessano – come accennato – le cellule dei tessuti epiteliali dei polmoni.
A livello biologico-molecolare, i processi mutazionali sopraccitati hanno, per conseguenza, la compromissione dei processi cellulari di crescita, divisione e morte: le cellule tumorali, infatti, crescono e si dividono in modo anomalo, con un ritmo superiore al normale, tanto che, per questi motivi, gli esperti tendono a definirle con la terminologia di "cellule impazzite".

COSA FAVORISCE LA COMPARSA DELLE MUTAZIONI?

Secondo diverse indagini scientifiche, il principale fattore favorente le mutazioni che danno origine all'adenocarcinoma polmonare è il fumo di sigaretta.
Per chi fuma, infatti, il rischio di sviluppare un tumore al polmone è ben 13 volte superiore, rispetto a una persona non fumatrice.
Altri fattori favorenti, importanti e meritevoli di una citazione, sono:

  • L'esposizione al radon. Il radon è un gas radioattivo, incolore e inodore che si forma nel terreno.
    L'esposizione al radon rappresenta il secondo fattore favorente tutti i vari tipi di tumore maligno al polmone, adenocarcinoma polmonare compreso.
    Per ovvie ragione, la sua combinazione con il fumo di sigaretta aumenta ulteriormente le percentuali di rischio.
  • Il fumo passivo. La combustione del tabacco produce fumi contenenti sostanze tossiche e cancerogene, che possono predisporre a svariati tumori maligni, in primis il tumore al polmone.
  • L'esposizione all'asbesto (o amianto). L'asbesto è un insieme di minerali (inosilicati e fillosilicati), disposti in corpi allungati (le cosiddette "fibre dell'amianto") e capaci di disperdersi facilmente nell'aria (questo ne comporta la loro inalazione).
    L'amianto rappresenta la principale causa di un altro tipo di tumore maligno molto aggressivo: il mesotelioma.
  • L'esposizione ad altri agenti cancerogeni, come per esempio l'uranio, l'arsenico, il cloruro di vinile, il cromato di nichel, i prodotti derivanti dalla combustione del carbone, l'etere cloro metile ecc.

Alcuni dettagli sul fumo di sigaretta e il tumore al polmone:

  • Più si fuma, maggiori sono le probabilità di sviluppare un tumore al polmone.
    In merito a ciò, è importante precisare che è maggiormente in pericolo il fumatore modesto di vecchia data, rispetto al fumatore accanito che ha cominciato a fumare da poco.
  • Cominciare a fumare in giovane età favorisce l'insorgenza di un tumore al polmone, più di quanto la favorisca il cominciare in età adulta.
  • Smettere di fumare riduce il rischio di sviluppare un tumore al polmone. Prima si smette e maggiori sono i benefici per la salute.  

EPIDEMIOLOGIA

Danni del fumo adenocarcinomaL'adenocarcinoma polmonare è il tumore al polmone più frequente nei fumatori (a conferma di quanto detto poc'anzi) e nei non fumatori.
Inoltre, è la forma di tumore polmonare più diffusa nelle donne e, in generale, in tutta la popolazione di età inferiore ai 45 anni.

Sintomi e Complicanze

L'adenocarcinoma polmonare è una condizione alquanto subdola, in quanto, molto spesso, le manifestazioni cliniche che ne caratterizzano la presenza compaiono soltanto a uno stadio avanzato della malattia.
Nell'elenco dei possibili sintomi e segni dell'adenocarcinoma polmonare, rientrano:

  • Tosse intensa e persistente, con produzione di un espettorato alquanto consistente;
  • Tosse con emissione di sangue (emottisi);
  • Presenza di sangue nell'espettorato (emoftoe);
  • Dispnea (o fiato corto) e altre difficoltà respiratorie. Questi disturbi insorgono anche a causa di sforzi non particolarmente intensi (es: camminare a passo spedito, fare le scale ecc);
  • Dolore al torace;
  • Febbre;
  • Astenia;
  • Perdita di peso corporeo;
  • Dolore alla spalla o all'arto superiore, situato nello stesso lato del corpo del polmone malato;
  • Polmoniti di vario genere;
  • Disfagia;
  • Disfonia.
Dolore torace sintomo tumore polmone

PUÒ ESSERE ASINTOMATICO?

In una piccola percentuale di casi, l'adenocarcinoma polmonare può risultare una condizione asintomatica, ossia priva di sintomi e segni evidenti.
Gli esperti hanno calcolato che circa il 6% delle persone con tumore al polmone non manifesta alcun disturbo degno di nota, se non quando lo stato di salute è già fortemente compromesso.

COMPLICAZIONI

A uno stadio avanzato, l'adenocarcinoma polmonare tende a disseminare le proprie cellule tumorali in altri organi e tessuti del corpo, i quali ne risultano così contaminati.
Il suddetto processo prende il nome di metastatizzazione; le cellule tumorali che se ne rendono protagoniste sono chiamate metastasi.
Nel caso specifico dell'adenocarcinoma polmonare, la diffusione di metastasi riguarda generalmente le ossa, anche se in alcuni casi interessa anche il cervello.
Dal punto di vista dei sintomi, l'interessamento delle ossa da parte delle metastasi determina dolore osseo.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

Dovrebbe indurre a contattare immediatamente il medico la presenza di: tosse persistente e/o con emissione di sangue, dispnea, dolore al torace e astenia.

Diagnosi

In genere, le indagini diagnostiche che permettono l'individuazione di un adenocarcinoma polmonare iniziano con un accurato esame obiettivo e un'attenta anamnesi (o storia clinica).
Quindi, proseguono con alcuni esami di diagnostica per immagini, tra cui: RX-torace, TAC toracica, risonanza magnetica nucleare del torace (RMN del torace) e PET toracica.
Infine, terminano con una biopsia polmonare.
In alcune particolari circostanze, i medici potrebbero predisporre l'esecuzione di test diagnostici ulteriori, come: l'analisi dell'espettorato, la toracentesi, una TAC cerebrale per capire se ci sono metastasi cerebrali e una scintigrafia ossea per capire se ci sono metastasi ossee.

IMPORTANZA DELL'ANAMNESI

L'anamnesi è importante perché fornisce le prime indicazioni sui possibili fattori che hanno scatenato la sintomatologia in atto.
Per esempio, il fatto che il paziente sia un accanito fumatore o il fatto che il paziente sia entrato in contatto con l'amianto sono informazioni assai significative, dal punto di vista diagnostico.

RX-TORACE, TAC TORACICA E RMN DEL TORACE

RX-torace, TAC toracica e risonanza magnetica nucleare del torace sono tre esami strumentali, ciascuno con un proprio funzionamento specifico, che forniscono immagini abbastanza precise dei polmoni e degli altri organi limitrofi.
Sono utili perché mostrano con un certo grado di chiarezza un'eventuale massa di cellule anomale.
Mentre l'RMN del torace è completamente non-invasiva, l'RX-torace e la TAC toracica prevedono l'esposizione del paziente a una certa dose di radiazioni ionizzanti nocive, quindi sono da considerarsi minimamente invasive.

PET DEL TORACE

La PET del torace o di una qualsiasi altra regione anatomica del corpo, fornisce informazioni relative alla funzionalità della parte di corpo esaminata.

BIOPSIA POLMONARE

La biopsia polmonare è un esame diagnostico minimamente invasivo, che consiste nella raccolta di un campione di cellule polmonari e nella sua successiva analisi in laboratorio.
La raccolta del campione di cellule polmonari può avvenire in almeno 3 modi differenti: mediante broncoscopia (biopsia broncoscopica), mediante agoaspirato (agobiopsia polmonare) e mediante intervento chirurgico a "cielo aperto" (biopsia polmonare "a cielo aperto"). 
La biopsia polmonare serve a delineare con precisione il tipo di tumore al polmone presente e il suo stadio.


Cos'è lo stadio o stadiazione di un tumore maligno?
Lo stadio, o stadiazione, di un tumore maligno comprende tutte quelle informazioni, raccolte in corso di biopsia, che concernono la grandezza della neoplasia, il suo potere infiltrante e le sue capacità metastatizzanti.

Trattamento

Il trattamento dell'adenocarcinoma polmonare dipende dallo stadio del tumore e dalle condizioni di salute generale del paziente.
In linea generale:

  • Se l'adenocarcinoma polmonare è localizzato (cioè non ha ancora prodotto metastasi), la terapia consiste nella sola rimozione chirurgica della massa tumorale.
  • Se l'adenocarcinoma polmonare ha disseminato qualche sua cellula in altri organi e tessuti del corpo, le cure prevedono non solo il ricorso alla chirurgia, ma anche la chemioterapia e/o la radioterapia.

DETTAGLI SULLA RIMOZIONE CHIRURGICA

Esistono 3 modi differenti con cui un chirurgo può eseguire la rimozione chirurgica dell'adenocarcinoma polmonare:

  • Tramite la cosiddetta "resezione a cuneo". È l'intervento chirurgico di asportazione di una piccola porzione di polmone. Solitamente, i chirurghi vi ricorrono quando la massa tumorale è di dimensioni ridotte.
  • Tramite lobectomia. È l'intervento chirurgico di asportazione di uno dei lobi che costituiscono i polmoni. Di solito, i chirurghi vi ricorrono quando il tumore è di media grandezza.
    Si ricorda che il polmone destro possiede tre lobi, mentre il polmone sinistro ne possiede due.
  • Tramite pneumonectomia. È l'intervento chirurgico di asportazione totale di un polmone.
    In genere, i chirurghi vi ricorrono quando il tumore è molto esteso e ha compromesso drasticamente la normale anatomia polmonare.

CHEMIOTERAPIA

La chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci in grado di uccidere tutte le cellule in rapida crescita, tra cui anche quelle tumorali.
A seconda di alcune caratteristiche dell'adenocarcinoma polmonare, il medico curante può decidere se optare per una chemioterapia pre-chirurgica (detta anche chemioterapia neoadiuvante) oppure per una chemioterapia post-chirurgica (nota anche come chemioterapia adiuvante).
Secondo quanto emerge da numerose indagini cliniche, la chemioterapia adottata in caso di adenocarcinoma del polmone con metastasi avrebbe l'effetto di prolungare la vita dei pazienti.

RADIOTERAPIA

La radioterapia prevede l'esposizione  della massa tumorale a una certa dose di radiazioni ionizzanti ad alta energia (raggi X), allo scopo di distruggere le cellule neoplastiche.
Quando il trattamento radioterapico avviene prima dell'intervento chirurgico, si parla di radioterapia neoadiuvante; quando, invece, il trattamento radioterapico ha luogo dopo l'intervento chirurgico, si parla di radioterapia adiuvante.
In caso di adenocarcinoma polmonare, l'obiettivo terapeutico della radioterapia è quello di ridurre la sintomatologia legata alla presenza di metastasi ossee e/o cerebrali.

QUANDO È IMPOSSIBILE RICORRERE ALLA CHIRURGIA

Quando le condizioni di salute generale del paziente sono precarie e un'operazione chirurgica potrebbe risultare fatale, la rimozione del tumore per mezzo di una delle procedure sopraccitate è controindicata.
Se la chirurgia è controindicata, gli unici trattamenti a disposizione dei pazienti rimangono la chemioterapia e la radioterapia.
Spesso, in tali frangenti, i medici curanti optano per associare le cure radioterapiche a quelle chemioterapiche, allo scopo di ottenere risultati migliori.

FASE POST-TERAPEUTICA

Al termine delle cure, è prevista una serie di controlli periodici, volti a stabilire l'eradicazione o meno dell'adenocarcinoma polmonare.
Il monitoraggio post-terapeutico è importante perché permette al medico curante di individuare, con una certa tempestività, eventuali recidive tumorali.

Prognosi

La prognosi dell'adenocarcinoma polmonare dipende da svariati fattori, tra cui:

  • Lo stadio del tumore
  • Le condizioni di salute generale del paziente
  • La posizione più o meno accessibile al chirurgo della massa tumorale

In generale, complice anche il fatto che l'individuazione della massa tumorale è spesso tardiva, l'adenocarcinoma del polmone tende ad avere una prognosi negativa.
Secondo alcune indagini statistiche, meno di un quinto dei pazienti con adenocarcinoma polmonare sopravvive 5 anni o più, da dopo la rimozione e/o il trattamento radio/chemio-terapico del tumore.

Prevenzione

Non fumare, evitare l'esposizione al fumo passivo, evitare l'esposizione al radon ed evitare l'esposizione all'amianto sono i principali accorgimenti preventivi che i medici consigliano per ridurre il rischio di adenocarcinoma polmonare.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza