Acqua nel ginocchio - Versamento al ginocchio

Ultima modifica 26.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è il liquido nel ginocchio
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prevenzione

Generalità

Il cosiddetto liquido nel ginocchio rappresenta un segno di sofferenza dell'articolazione, che può dipendere da traumi, come per esempio la rottura di un menisco, o da circostanze patologiche particolari, come per esempio l'artrite reumatoide. Il ginocchio reagisce a tali insulti producendo un eccesso di "liquido", il cui accumulo rende l'articolazione più o meno gonfia, rigida nei movimenti e dolente; inoltre, se non viene curato a dovere, può comportare gravi conseguenze.
La presenza di liquido all'interno del ginocchio richiede una diagnosi precisa delle cause responsabili, perché solo in questo modo si è in grado di adottare le terapie più adeguate. A seconda dei casi, i trattamenti possono consistere nel semplice riposo dell'articolazione, nell'assunzione di farmaci antifiammatori e/o nel ricorso a interventi di tipo medico-chirurgico.

Liquido nel Ginocchio

Breve richiamo anatomico: il ginocchio

L'articolazione, o capsula articolare, del ginocchio è posta tra femore (superiormente), tibia (inferiormente) e rotula (anteriormente), ed è formata da diversi elementi, tutti ugualmente importanti nel consentire il movimento e nel sorreggere il peso del corpo umano. Tra questi, si ricordano:

  • La cartilagine articolare, che riveste le estremità ossee e ne previene il consumo da sfregamento.
  • La membrana sinoviale, che tappezza internamente la capsula e produce un fluido lubrificante, chiamato liquido sinoviale; tale liquido riduce le frizioni tra femore e tibia e facilita il movimento dell'intero complesso articolare.
  • Tendini e legamenti, che consentono la flessione dell'arto inferiore (durante una camminata, una corsa ecc.) e forniscono stabilità all'articolazione. La loro lubrificazione è garantita dalla presenza del liquido sinoviale.
  • Le borse sinoviali, che sono delle piccole sacche separate dalla membrana sinoviale principale, ma contenenti anch'esse una piccola quantità di liquido sinoviale. Esse concorrono a mantenere lubrificati i tendini e i legamenti.
  • I due menischi, il laterale (o menisco esterno) e il mediale (o menisco interno). Entrambi sono delle strutture fatte di cartilagine, situate nella parte superiore della tibia; forniscono stabilità all'articolazione (come i tendini e i legamenti) e assorbono le sollecitazioni, che il femore e il resto del corpo imprimono sulla tibia stessa.

Cos'è il liquido nel ginocchio

L'eccessivo accumulo di liquido attorno alle strutture articolari del ginocchio rappresenta una risposta dell'articolazione a traumi o a condizioni patologiche particolari. L'espressione "liquido nel ginocchio" è comunque impropria; i medici, infatti, definiscono tale accumulo con il termine "versamento al ginocchio"; inoltre, il liquido può essere sieroso (in tal caso si parla di idrartro) o contenere tracce di sangue (emartro).

Cause

La formazione di liquido nel ginocchio può avvenire sia a seguito di eventi traumatici, come per esempio una forte contusione, sia a seguito di particolari stati patologici, che possono interessare l'intero organismo o la sola articolazione del ginocchio.

TRAUMI E CONTUSIONI

Il liquido nel ginocchio può essere dovuto a traumi e contusioni, che danneggiano le principali strutture dell'articolazione.
I tipici traumi responsabili di versamenti al ginocchio sono: la frattura della rotula, la rottura di un menisco, la rottura o lo stiramento di un legamento e la rottura o l'infiammazione da sovraccarico di un tendine; pertanto anche traumi minimi ma ripetuti nel tempo possono causare un versamento.


Legamenti e tendini del ginocchio soggetti a rotture, stiramenti e infiammazioni


I legamenti del ginocchio che, a causa di un trauma, possono andare incontro a rotture o a stiramenti sono: il legamento crociato anteriore, il legamento crociato posteriore, il legamento collaterale mediale (o interno) e il legamento collaterale esterno.
I tendini del ginocchio che possono rompersi o infiammarsi più spesso sono: il tendine rotuleo, il tendine del muscolo quadricipite e il tendine popliteo.

MALATTIE E CONDIZIONI PATOLOGICHE

L'accumulo insolito di liquido nel ginocchio può essere la reazione a una malattia che interessa l'intero organismo oppure la risposta a una condizione patologica circoscritta, che riguarda esclusivamente le strutture articolari.
Le malattie e le condizioni di tipo patologico che più frequentemente portano alla formazione di liquido nel ginocchio sono riportate nella seguente tabella:


Malattie che interessano l'intero organismo

Condizioni patologiche di natura locale

  • Una borsite al ginocchio, ovvero l'infiammazione di una delle borse articolari
  • Una cisti al ginocchio (per esempio una cisti di Baker)
  • Un'infezione al ginocchio
  • Alcuni tumori (per esempio un tumore della membrana sinoviale dell'articolazione, noto anche come sinovioma)

FATTORI DI RISCHIO

Le persone più soggette alla formazione di liquido nel ginocchio sono:

  • Gli individui di mezza età o di età avanzata (in genere dai 55 anni in su), in quanto sono anche i soggetti più predisposti all'osteoartrosi e all'artrite reumatoide (N.B: esistono anche forme giovanili di artrite reumatoide).
  • I praticanti di sport, come il calcio, il rugby e la pallacanestro, in cui sono frequenti i cambi di direzione (che sollecitano in modo continuo le strutture articolari del ginocchio) e i traumi da contatto.
  • Coloro che sono in sovrappeso o soffrono di obesità, in quanto le ginocchia (specie le cartilagini articolari) devono sostenere un peso elevato, che a lungo andare ne comporta l'usura e la degenerazione.
  • I pazienti in terapia anticoagulante: in quanto sono predisposti ad emorragie, anche a livello articolare; pertanto, anche un trauma di lieve entità all'articolazione del ginocchio potrebbe determinare emartrosi.

Sintomi e Complicazioni

I segni e i sintomi che caratterizzano il liquido nel ginocchio sono tre, ovvero: gonfiore, rigidità articolare e dolore.
Il gonfiore, che si può apprezzare confrontando le due ginocchia (il sano con il "malato"), può essere più o meno evidente, a seconda del problema articolare alla base del versamento. Salvo eccezioni, un ginocchio molto gonfio, di solito, è sinonimo di una grave situazione.
La rigidità articolare è l'incapacità, dovuta all'ingombro creato dal liquido in eccesso, di piegare e/o distendere completamente il ginocchio.
Infine, il dolore è una sensazione assai variabile, che dipende generalmente dalla gravità della causa scatenante. Nei casi di dolore molto intenso, l'individuo sofferente potrebbe anche avere difficoltà a reggersi in piedi.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

È consigliabile richiedere un consulto medico quando:

  • I classici rimedi, come impacchi di ghiaccio, riposo e antidolorifici locali, sono inefficaci contro il dolore, la rigidità articolare e il gonfiore.
  • Il ginocchio dolente si arrossa e, al tatto, risulta più caldo del ginocchio sano.

COMPLICAZIONI

Il liquido nel ginocchio è una circostanza da non trascurare, in quanto, se è provocato da una grave malattia o da un trauma molto serio, può compromettere fortemente la mobilità e, in alcuni casi, anche la stabilità dell'articolazione. Addirittura, qualora all'origine del problema ci fosse un'infezione, le strutture articolari (in primis le cartilagini) potrebbero andare incontro a un processo di completa degenerazione.

Diagnosi

Per poter porre il giusto rimedio al liquido nel ginocchio (la cui presenza è facilmente riscontrabile anche ad occhio nudo), serve una diagnosi estremamente accurata delle cause.
In genere, i punti di partenza sono l'esame obiettivo (cioè l'analisi dei segni e dei sintomi, dalla loro intensità alla loro modalità di comparsa) e l'esame della storia clinica (cioè l'analisi delle condizioni di salute del paziente): infatti, in base alle caratteristiche dei sintomi e a quelle del paziente, il medico è in grado di stabilire quali sono i test diagnostici più corretti per un approfondimento della situazione.

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

I test di diagnostica per immagini vengono eseguiti nel caso il medico sospetti una frattura ossea, una degenerazione cartilaginea (dovuta, per esempio, ad artrosi) o un problema ai legamenti o ai tendini. Tali esami consistono in:

  • Raggi X. Mostrano chiaramente le fratture ossee della rotula e gli esiti di una degenerazione della cartilagine, dovuti per esempio all'artrosi o all'artrite reumatoide.
  • Ecografia. È un esame, di rapida esecuzione e per nulla invasivo, che mostra la posizione esatta del liquido (ad esempio, se è nelle vicinanze di una borsa oppure nei pressi della membrana sinoviale), ma non i danni a menischi e/o legamenti.
  • Risonanza magnetica nucleare (RMN). È il test ideale per visionare lo stato di salute dei tendini, dei legamenti e dei menischi. La RMN, infatti, mostra nei minimi dettagli l'intera struttura articolare.

ESAMI DEL SANGUE

Gli esami di un campione di sangue, prelevato da un braccio, sono previsti se il medico sospetta un'infezione, un'infiammazione, l'artrite reumatoide, la malattia di Lyme, una malattia della coagulazione (per esempio l'emofilia), la gotta o la pseudogotta.
Difatti, tutte queste malattie o condizioni patologiche rilasciano nel sangue delle tracce caratteristiche.

ARTROCENTESI A SCOPO DIAGNOSTICO

L'artrocentesi consiste nell'aspirare il liquido in eccesso, presente nel ginocchio, e nell'analizzarlo successivamente in laboratorio.
Se in esso sono presenti:

  • Cellule del sangue, significa che c'è stato un trauma o è in corso una malattia della coagulazione (in questo secondo caso, gli esami del sangue sono fondamentali per chiarire la situazione).
  • Batteri, significa che è in corso un'infezione.
  • Cristalli di urato monosodico o di calcio pirofosfato diidrato, significa che il paziente soffre, rispettivamente, di gotta o di pseudogotta.

ARTROSCOPIA A SCOPO DIAGNOSTICO

L'artroscopia a scopo diagnostico è un intervento chirurgico minimamente invasivo, che viene effettuato quando i precedenti esami sono risultati poveri di informazioni utili e la situazione presenta ancora dei punti di domanda.
Dal punto di vista pratico, consiste nell'osservare dall'interno l'articolazione dolente, tramite uno strumento munito di una telecamera e una fonte luminosa, chiamato artroscopio.

Trattamento

Solo una volta che si sono stabilite le esatte cause e le precise caratteristiche del liquido nel ginocchio, può cominciare la terapia. Quest'ultima, infatti, viene scelta in base all'origine del problema articolare e alla sua gravità.
I trattamenti terapeutici possono essere sia farmacologici che medico-chirurgici. Tra gli interventi di tipo medico-chirurgico, si segnalano l'artrocentesi a scopo terapeutico, l'artroscopia terapeutica e l'operazione di protesi al ginocchio.

TRATTAMENTI FARMACOLOGICI

Adottata in moltissime situazioni, sia gravi che meno gravi, la terapia farmacologica consiste in:

  • Farmaci antidolorifici dal potere antinfiammatorio. Servono a moderare la sensazione dolorosa e l'infiammazione, garantendo sollievo al paziente. Tra i medicinali più utilizzati all'interno di questa categoria, si ricordano il paracetamolo e i FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei).
  • Antibiotici. Servono quando la diagnosi ha stabilito che è in corso un'infezione batterica (cioè sostenuta da batteri). La terapia antibiotica, se portata a termine, fa sì che ci sia un'attenuazione graduale dei sintomi tipici del liquido nel ginocchio, ovvero gonfiore, dolore e rigidità.
  • Farmaci corticosteroidi. Sono degli efficaci e potenti antinfiammatori che tuttavia, dati i loro numerosi effetti collaterali, vengono somministrati solo in caso di estrema necessità e quando il paracetamolo o i FANS hanno avuto scarsi effetti.

ARTROCENTESI A SCOPO TERAPEUTICO

L'artrocentesi terapeutica si esegue con le stesse modalità dell'artrocentesi a scopo diagnostico, con la sola differenza che, nel primo caso, l'obiettivo è eliminare la maggior parte del liquido presente all'interno dell'articolazione.
Ad aspirazione conclusa, il medico potrebbe ritenere opportuno iniettare una dose di farmaci corticosteroidi, ad azione antinfiammatoria o dell'acido ialuronico nei casi di artrosi.

ARTROSCOPIA A SCOPO TERAPEUTICO

L'artroscopia a scopo terapeutico differisce dall'artroscopia diagnostica per il fatto che, durante l'intervento, il chirurgo usa, oltre all'artroscopio (che grazie alla telecamera è fondamentale per l'orientamento all'interno dell'articolazione), degli altri strumenti di precisione, ideati appositamente per sistemare i danni articolari.
I danni a cui più solitamente viene posto rimedio con un intervento in artroscopia, sono le rotture dei menischi, del legamento crociato anteriore e del tendine rotuleo.

La sinoviectomia svolta in artroscopia prevede l'asportazione chirurgica di una parte della membrana sinoviale ed è uno dei trattamenti opzionali in caso di artrite reumatoide grave o emartrosi ricorrente.

INTERVENTO DI PROTESI AL GINOCCHIO E SINOVIECTOMIA

L'intervento di protesi al ginocchio è un'operazione chirurgica assai invasiva, che viene praticata solo in casi molto gravi e quando i sopraelencati trattamenti sono stati inefficaci.

Ghiaccio ginocchio

DUE RIMEDI NATURALI FONDAMENTALI: IL RIPOSO E IL GHIACCIO

In caso di ginocchio gonfio, dolente e irrigidito, il ghiaccio abbinato all'elevazione dell'arto sofferente e il riposo rappresentano due ottimi rimedi naturali, in quanto garantiscono sollievo e un'attenuazione sensibile della sintomatologia. Inoltre, sono privi di effetti collaterali e sono assai economici.

Grazie al ghiaccio e al riposo, Il versamento può riassorbirsi spontaneamente quando è modesto.


crioterapia

Gli impacchi di ghiaccio sono uno dei trattamenti più rappresentativi della cosiddetta "cura del freddo", o crioterapia. Quest'ultima ha dei potenti effetti analgesici (cioè contro il dolore), poiché rallenta la trasmissione degli impulsi dolorosi, e antiedemigeni (cioè contro l'edema o gonfiore), poiché impedisce lo stravaso di sangue nei tessuti circostanti.

Prevenzione

Per prevenire la formazione di liquido nel ginocchio, è consigliabile:

  • Se si soffre di osteoartrite, artrite reumatoide, gotta o pseudogotta, sottoporsi a visite mediche frequenti, in maniera tale da monitorare lo stato delle articolazioni.
  • Indossare le protezioni e i tutori prescritti dal medico, se in passato si è stati protagonisti di un grave trauma al ginocchio.
  • Rinforzare i muscoli della coscia, secondo, però, le istruzioni di un fisioterapista esperto (N.B: tale consiglio è rivolto soprattutto a coloro che svolgono un'attività sportiva e vogliono prevenire gli infortuni al ginocchio).
  • Mantenere un peso corporeo nella norma, in maniera tale da evitare un sovraccarico sull'articolazione del ginocchio.
  • Curarsi secondo le indicazioni del medico, qualora si soffra di una delle patologie che causano la formazione di liquido nel ginocchio.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza