Magnesio e Potassio
Ultima modifica 14.09.2020
INDICE
  1. Cosa Sono
  2. Associazione
  3. Carenza
  4. Alimenti
  5. Eccesso

Cosa Sono

Generalità su magnesio e potassio

Magnesio e potassio sono sali minerali, quindi composti organici che svolgono un ruolo fondamentale nel funzionamento biologico di tutti gli organismi viventi.

Magnesio e potassio Shutterstock
Magnesio e potassio

Possedendo carica elettrica positiva (+), gli ioni magnesio e potassio sono entrambi cationi (Mg++ e K+).

Il magnesio è un elemento essenziale alla costituzione di oltre 300 enzimi – tra i quali anche la pompa sodio-potassio – alla biochimica degli acidi nucleici – come il DNA – interviene nella regolazione dell'eccitabilità delle membrane nervose e muscolari, nella trasmissione sinaptica () e si trova per ben il 60-65 % mineralizzato nelle ossa.

Entrami, nella forma ionizzata, hanno sede principalmente intracellulare.

Per approfondire: Magnesio

Il potassio regola l'eccitabilità neuromuscolare, la ritmicità del cuore, la pressione osmotica, l'equilibrio acido-base e la ritenzione idrica; buoni livelli di potassio nella dieta ostacolano la funzione deleteria dell'eccesso di sodio alimentare e tendono a normalizzare la pressione arteriosa.

Per approfondire: Potassio

Nota: magnesio e potassio, se legati ad altri composti come l'acido citrico e il carbonato (ad esempio il citrato di potassio e il magnesio supremo), possono assumere un ruolo alcalinizzante.

Avendone un fabbisogno piuttosto elevato, poiché consistente è la loro presenza all'interno dei tessuti – sia in forma solida, come il magnesio nelle ossa, sia in forma ionizzata e diluita nei fluidi biologici – per l'uomo magnesio e potassio vengono costituiscono veri e propri macroelementi – appartengono a questa categoria tutti quei sali minerali presenti nell'ordine dei grammi o dei decimi di grammo.

Per approfondire: Sali Minerali

Il fabbisogno giornaliero di magnesio e potassio è, per un soggetto adulto sedentario, di: 300-500 mg/die di magnesio e 2000-3000 mg/die di potassio. Questo perché tali minerali sono contenuti nel corpo umano in quantità di 0,34 % (22-26 g in totale) per quanto riguarda il magnesio, e 0,4% in merito al potassio.

Magnesio e potassio si trovano sia negli alimenti vegetali, sia in quelli di origine animale. Sono tuttavia da considerare fonti nutrizionali primarie le verdure, la frutta, i cereali integrali, le leguminose e certi semi oleosi; discreti i livelli anche nelle alghe.

Per la facilità con la quale si può riscontrare una carenza nutrizionale di magnesio e potassio, nei soggetti sani potenzialmente dovute a eccessiva sudorazione e dieta sbilanciata, questi due sali minerali sono tra gli ingredienti più utilizzati in assoluto per la formulazione di integratori alimentari. Assieme all'acqua, diventano fondamentali per il mantenimento dell'equilibrio idro-salino degli sportivi.

Mentre la tossicità di magnesio e potassio per un organismo sano è praticamente impossibile da raggiungere, grazie ad un finissimo meccanismo di regolazione assorbimento-escrezione, nei soggetti colpiti da insufficienza renale o alterazioni ormonali (ad esempio del paratormone) l'eccesso plasmatico può determinare complicazioni anche letali (alterando il ritmo cardiaco e la pressione sanguigna).

Associazione

Associazione di magnesio e potassio

Magnesio e potassio vengono spesso combinati all'interno dei vari integratori alimentari con finalità idratanti e diuretiche. Il razionale di questa associazione risiede nella stretta correlazione biologica tra i livelli dei due minerali nell'organismo.

Il magnesio, infatti, rappresenta un cofattore essenziale per l'attività della pompa sodio/potassio, preposta al trasporto di ioni sodio nell'ambiente extracellulare e di ioni potassio nell'ambiente interno alle cellule.

Tale trasporto avviene contro gradiente di concentrazione e deve quindi sfruttare l'energia derivante dall'idrolisi dell'ATP. Per quanto detto, carenze di magnesio possono limitare la funzionalità di questa pompa, riducendo le concentrazioni intracellulari di potassio ed aumentando quelle di sodio.

In pratica, le carenze di magnesio possono condurre a maggiori perdite di potassio. Non sorprende quindi come in molti pazienti malati, disidratati o in terapia con diuretici tiazidici, si individuino contemporaneamente carenze di magnesio e potassio (ipokaliemia + ipomagnesiemia).

Il fatto che il magnesio – proprio come il potassio – sia uno ione principalmente intracellulare, fa sì che molto spesso il suo dosaggio nel sangue non rifletta il reale stato delle riserve organiche; una riduzione delle concentrazioni sieriche di questo minerale può quindi risultare un segnale assai tardivo di ipomagnesiemia.

Nei pazienti con ipokaliemia diagnosticata (carenza di potassio), non risolta tramite supplementazione con specifici integratori di potassio, è particolarmente indicata la somministrazione congiunta di magnesio. Una carenza di magnesio non colmata, infatti, rischia di compromettere il risultato terapeutico della somministrazione di potassio per trattare una concomitante ipokalemia (ipocalemia o ipopotassiemia).

Carenza

Sintomi di carenza di magnesio e potassio

Carenze di magnesio e potassio possono essere segnalate da sintomi come:

Cause di carenza di magnesio e potassio

Carenze di magnesio e potassio vengono normalmente collegate a:

Nota: esiste una certa correlazione tra carenza di magnesio e di potassio, e ipertensione arteriosa primaria.

Alimenti

Magnesio e potassio sono contenuti abbondantemente negli alimenti non lavorati di origine vegetale ma, essendo sensibilmente presenti all'interno delle cellule animali, vengono forniti in buona quantità anche dalla carne e dal pesce.

Alimenti ricchi di magnesio

Il magnesio, essendo parte integrante della clorofilla, è ampiamente diffuso nei vegetali a foglia verde; alcuni esempi sono: bietola, cicoria, tarassaco, spinaci, radicchio, lattuga, rucola, soncino o valerianella ecc. Hanno ottime concentrazioni di magnesio anche i legumi, come fagioli, ceci, lenticchie e fave, alcuni semi oleosi (frutta secca) tipo noci, mandorle, nocciole, pinoli, pistacchi ecc) e i cereali integrali – soprattutto quelli che mantengono l'embrione o germe (parte "viva del seme") – come frumento, segale, avena, orzo, riso ecc.

Nota: non ci si lasci ingannare dall'apparente lunga lista di alimenti che contengono magnesio; questo minerale è in realtà più difficile da assumere nelle giuste quantità rispetto al potassio, molto più abbondante nei cibi.

Alimenti ricchi di potassio

Il potassio, oltre che in tutti gli ortaggi – a foglia (quelli citati sopra per il magnesio), a fusto (come il sedano), a radice (come le carote), a frutto (come pomodori, zucchine, melanzane, cetrioli e peperoni) e a fiore (come i carciofi, i broccoli, i cavolfiori, le cime di rapa) ecc – abbonda anche nella frutta acidula e dolce come mele, pere, agrumi, prugne, pesche, albicocche, melone, anguria, melograno, kaki, fichi, fichi d'india ecc.

Eccesso

Tossicità da eccesso di potassio

L'eccesso di potassio nel sangue viene definito iperkalemia (K > 5,5 mEq/L). In condizioni di piena salute non può manifestarsi, né con la sola dieta, né con l'uso di integratori alimentari. Questo perché l'organismo ne modula l'assorbimento e l'escrezione in maniera tale da garantirne livelli stabili nel sangue.

L'iperkalemia (iperkaliemia) può comparire a seguito di condizioni patologiche, come ad esempio l'insufficienza renale, l'insufficienza di secrezione surrenalica, l'acidosi e la chetoacidosi metabolica. Sono documentati alcuni casi di iperkalemia associata a disidratazione grave (anche se, col sudore e con le urine, dovrebbe venire normalmente espulso). È invece frequente la predisposizione a iperkalemia nei soggetti che seguono certe terapie farmacologiche, le quali possono compromettere il metabolismo di questo minerale.

La gravità di questa condizione, lo ricordiamo, è molto alta. L'iperkalemia, se non trattata e ingravescente, può portare fino alla morte.

Tossicità da eccesso di magnesio

L'eccesso di magnesio è chiamato ipermagnesiemia (Mg > 2,6 mg/dL o > 1,05 mmol/L). Anche in questo caso può essere causato dall'insufficienza renale e le conseguenze hanno una gravità molto importante – ipotensione, depressione respiratoria e arresto cardiaco.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer