Propriocezione: cosa si intende e come si sviluppa

Propriocezione: cosa si intende e come si sviluppa
Ultima modifica 07.04.2023
INDICE
  1. Cosa si intende
  2. A cosa serve
  3. Come funziona
  4. Nell'infortunio
  5. Rieducazione propriocettiva
  6. Allenare la propriocezione di caviglia e ginocchio
  7. Conclusioni

Cosa si intende

La propriocezione (dal latino proprius, "appartenere a se stesso") è il senso di posizione e di movimento degli arti e del corpo, che si ha indipendentemente dalla vista.

Può essere divisa in:

  • senso di posizione statica degli arti;
  • senso di movimento degli arti.
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A cosa serve

Si tratta di una qualità fondamentale per il controllo del movimento e della stazione eretta.

Uno degli errori più grossolani commessi nella rieducazione funzionale di un'articolazione lesa è la ricerca del recupero articolare e muscolare senza curare il la propriocezione.

Ebbene proprio questa qualità risulta fondamentale non solo a scopo preventivo, ma anche terapeutico, in quanto migliora la stabilità e la risposta riflessa, ottimizza il ripristino dell'integrità complessiva e diminuisce - a parità di variabili - le possibilità di recidiva.

Come funziona

Il funzionamento propriocettivo vede protagoniste alcune particolari componenti nervose, più precisamente chiamati recettori:

  1. Fusi neuromuscolari;
  2. Organi tendinei del Golgi;
  3. Recettori delle capsule articolari (sensibili alla flesso estensione delle medesime);
  4. Recettori cutanei (Ruffini, Merkel ecc.).

Questi recettori, collegati ai cordoni laterali della sostanza bianca del midollo spinale, inviano informazioni sullo stato di tensione dei muscoli, dei legamenti, delle capsule articolari, ai centri nervosi superiori.

I centri superiori elaborano le informazioni divenendo coscienti della posizione dei vari segmenti corporei e del loro spostamento durante il movimento.

In base alle sensazioni ricevute, i centri nervosi superiori inviano eventuali correzioni ai muscoli, sia in statica che in dinamica.

È dunque questo il sistema che regola la postura.

Un accenno maggiore meritano i fusi neuromuscolari che, situati in parallelo alle fibre muscolari, avvertono la variazione di lunghezza del ventre muscolare e la velocità di allungamento.

Questi segnali eccitano le cellule nervose motrici che controllano le fibre muscolari scheletriche. Pertanto, l'improvviso stiramento del muscolo determina una contrazione riflessa che si oppone automaticamente allo stiramento.

Gli organi tendinei del Golgi, situati nella giunzione muscolo-tendinea, sovrintendono il riflesso di stiramento inverso. Leggono gli aumenti di tensione e informano il sistema nervoso che, di conseguenza, danno un input di rilassamento.

La propriocezione vive sul continuo scambio di informazioni nervose inviate e ricevute, e di azioni conseguentemente indotte, per far sì che il soggetto rispetti in ogni momento le caratteristiche di equilibrio, di confort e di non dolore.

Chiaramente il meccanismo funziona correttamente quando il soggetto è in salute e non presenta problemi.

Nell'infortunio

Nel momento in cui si manifesti un insulto articolare, i recettori muscolari e articolari vengono traumatizzati, e la propriocezione alterata.

Essendo il trauma un evento che esce dagli schemi fisiologici delle articolazioni, le sensazioni avvertite e le risposte messe in atto saranno sicuramente diverse da quelle che si avvertono in situazione di normalità.

Basti pensare al soggetto che si procura una distorsione alla caviglia, che non riesce più a camminare in maniera corretta, portando il peso sull'altro piede, fino a sperimentare dolore al ginocchio controlaterale o alla schiena o in altri distretti corporei.

Oppure il medesimo soggetto che, malgrado abbia fatto la rieducazione, continua a caricare maggiormente dal lato non traumatizzato, proprio per un'alterazione del sistema propriocettivo.

Rieducazione propriocettiva

La rieducazione propriocettiva serve a restituire al soggetto la capacità di avvertire la posizione statica e dinamica delle articolazioni, comprendendo che il trauma ha reso instabile il sistema.

L'allenamento propriocettivo si può compiere in diversi modi, ma di sicuro bisogna avere a disposizione gli strumenti giusti, come le tavolette con uno e con due punti d'appoggio.

I princìpi essenziali per una corretta rieducazione propriocettiva sono:

  • Il soggetto dev'essere collaborativo;
  • Bisogna eseguire 2 sedute al giorno da 20 minuti ciascuna;
  • Bisogna aver raggiunto un buon tono muscolare;
  • Bisogna aver recuperato la mobilità articolare;
  • dev'essere fatta per almeno 3 settimane dopo la guarigione del trauma;
  • Bisogna poi effettuare delle sedute di mantenimento della durata di 30 minuti 2 volte alla settimana.

La multifrequenza giornaliera dell'allenamento è essenziale al condizionamento nervoso, che sappiamo rispondere meglio a stimoli ravvicinati.

Allenare la propriocezione di caviglia e ginocchio

Per allenare la propriocezione di caviglia e ginocchio è anzitutto necessario disporre correttamente i segmenti corporei da rieducare, per non essere controproducenti invece che rieducativi.

Caviglia:

  1. Il piede deve appoggiare soprattutto sul bordo esterno;
  2. Deve appoggiare con le dita in atteggiamento "grippante";
  3. Calcagno e alluce sono ben fissi al suolo;
  4. L'arco interno e sollevato dal suolo.

Ginocchio:

  1. Piede perpendicolare all'asse frontale;
  2. Dita in presa "grippante";
  3. Tibiali in tensione per stabilizzare la struttura;
  4. Ginocchio flesso a 30/60° extra-ruotato di 15°.

Di fondamentale importanza sarà la posizione del busto che può essere a:

 

  • Semipasso anteriore: tronco inclinato in avanti in linea con la gamba posteriore;
  • Semipasso posteriore: tronco perpendicolare al piede d'appoggio che corrisponderà al ginocchio da rieducare.

Di seguito le tabelle con gli esercizi per effettuare una buona rieducazione.

 

Settimana Giorno Esercizi
Prima 1° - 2°

flesso estensioni della caviglia da seduti su tavoletta a due appoggi

3° - 4°

flesso estensioni della caviglia in piedi con appoggio bipodalico su tavoletta a 2 appoggi

5° - 7°

flesso estensioni della caviglia in piedi con appoggio monopodalico su tavoletta a 2 appoggi

Seconda 1° - 2°

Lateralizzazione della caviglia da seduti su tavoletta a due appoggi

3° - 4°

Lateralizzazione della caviglia in piedi con appoggio bipodalico su tavoletta a 2 appoggi

5° - 7°

Lateralizzazione della caviglia in piedi con appoggio monopodalico su tavoletta a 2 appoggi

Terza   Stessi esercizi delle settimane 1 e 2 aggiungendo le rotazioni. Eseguiti in appoggio mopnopodalico su tavoletta a 2 appoggi a ritmo esecutivo variabile.
Settimana Giorno Esercizi
Prima 1° - 2°

Apprendimento della posizione del piede e dei movimenti di flesso-estensione e di varovalgizzazione

3° - 7°

Da ginocchio esteso a ginocchio flesso a 30/60° e ruotato esternamente di 15° in semipasso anteriore e posteriore con tavola a 2 appoggi

Seconda 1° - 2°

Ripetizione esercizi settimana precedente

3° - 7°

Varo e valgo del ginocchio in semipasso anteriore e posteriore su tavoletta a 2 appoggi

Terza   Esercizi delle prime due settimane con tavoletta a 1appoggio.
Uso contemporaneo delle due tavolette.

Conclusioni

La rieducare è un processo molto particolare, assolutamente personalizzato.

Pur essendo un insieme di esercizi e di metodiche che, nel complesso, rispettano delle linee guida, la rieducazione deve comunque tenere conto della persona nella sua interezza (lavoro, sport, carattere, contesto familiare e condizione psicologica).

Il percorso da seguire è quindi difficile e "cucito su misura".

Prima il sistema nervoso riesce a riprendere il controllo della situazione, prima il soggetto riuscirà a ritornare a fare ciò che faceva prima del trauma, chiaramente nei limiti del possibile.

Da tenere in considerazione che la propriocezione sarebbe da allenare anche in soggetti che non sono traumatizzati, con la finalità preventive.

Un doveroso richiamo va fatto anche alla sensazione propriocettiva e alle alterazioni di tipo statico, dato che spesso le alterazioni posturali sono date da cattive sensazioni propriocettive.

Per approfondire: Allenamento propriocettivo ed esercizi propriocettivi: come migliorare la propriocezione