Utilità della plicometria

Ultima modifica 18.07.2019

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Utilità della Plicometria

Le misurazioni di spessore delle pliche forniscono un quadro abbastanza preciso della distribuzione del grasso corporeo.   Vi sono diversi modi per sérvirsi della plicometria:  

 

1) Sommare i vari siti:   In questo caso la somma dei vari pannicoli è considerata un indice di massa grassa.   Questa metodica si basa sulla valutazione periodica della variazione (% o assoluta) dei singoli siti e/o della somma dei vari siti.     Esempio: variazioni dello spessore delle pliche in una giovane donna dopo 16 settimane di attività fisica

percentuale grasso

Si osservano:   variazioni > plica soprailiaca e addominale riduzione % > plica tricipitale e < sottoscapolare riduzione totale 16,6 mm (12.6%)


2) Utilizzarli in equazioni di predizione per calcolare la densità e la percentuale di grasso corporeo   Esistono equazioni specifiche per popolazione, sesso, età, condizione fisica ed allenamento in grado di valutare la composizione  corporea del soggetto. Le più utilizzate sono le seguenti:  


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EQUAZIONE DI KATCH E MC ARDLE  


Donne 16-26 anni       %F = 0.55A+0.31B +6.13

Maschi 17-26 anni      %F = 0.43A+0.58B +1.47  


dove: A = spessore plica al tricipite B = spessore plica sottoscapolare     ESEMPIO RIFERITO AL CASO PRECEDENTE   Prima del programma   %F = 0.55x22.5+0.31x19 +6.13=24.4%   Dopo il programma   %F = 0.55x19.4+0.31x17 +6.13=22.1%


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EQUAZIONE DI DURNIN E WOMERSLEY   D= c – m x logS  


ove D=densità (g/cc) c, m = costanti che variano con età, sesso, siti

logS = logaritmo di 1 pann. o della Somma dei pann.   e


tà 20-29 anni (pannicoli al tric. e al bic.)    


nei  M:  c=1.1307 , m=0.0603     nelle F:  c=1.1398 , m=0.0738  


Una volta ricavata la densità corporea è possibile risalire alla percentuale di grasso utilizzando le formule sviluppate per la pesata idrostatica:   Siri 1956            %F = (4.95/D -4.5)x100   Brozek et al. 1963 %F =(4.971/D– 4.519)x100      


ESEMPIO:   Calcolare la composizione corporea di una ragazza di 23 anni del peso di 60 Kg in cui lo spessore delle pliche al bicipite e al tricipite è rispettivamente:   p.bic.=6 mm, p.tric=13 mm

  • D= 1.1398 – 0.0738 x log (6+13)= 1.04543g/ml
  • %Fat=[( 4.950 /1.04543) - 4.5)] x 100 =23.5%

 %FFM= 100 - 23.5 =76.5%

  • FM*= (23.5 x 60)/100 = 14.1 kg

*FM= fat mass (massa grassa) per definizione tutti i lipidi estraibili dal tessuto adiposo e dagli altri tessuti  

  • FFM**= 60 – 14.1= 45.9 kg

**FFM= fat free mass (massa magra), ovvero tutto ciò che rimane dopo aver tolto la massa grassa   è il metodo più utilizzato soprattutto in quei soggetti che presentano adiposità di tipo androide.


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EQUAZIONI DI JACKSON E POLLOCK


Hanno sviluppato due diverse equazioni: a tre e a sette pliche.  


Tre pliche:

UOMO pettorale, addominale, anteriore della coscia;

DONNA: tricipitale, sovrailiaca, coscia anteriore.


Sette pliche: pettorale, ascellare media, tricipitale, sottoscapolare, sovrailiaca, addominale, coscia anteriore.


l'equazione di Jackson e Pollock a tre pliche è usata per valutare la composizione corporea degli atleti


l'equazione di Jackson e Pollock a sette pliche è usata per valutare la composizione corporea nella popolazione generale.

Assunzioni 

La valutazione plicometrica si basa su alcuni princìpi che vengono considerati attendibili ma che in realtà hanno una grossa variabilità individuale.  

  1. I pannicoli sono una buona misura del grasso sottocutaneo  
  2. La distribuzione del grasso sottocutaneo e interno è simile fra gli individui dello stesso sesso. FALSO: Soggetti anziani di stesso sesso e densità hanno in proporzione meno grasso sottocutaneo dei più giovani; inoltre il livello di adiposità influenza la distribuzione del grasso.  
  3. Poiché esiste una relazione tra tessuto adiposo sottocutaneo e totale (circa 1/3), la somma di vari pannicoli può essere usata per stimare il grasso totale. FALSO: Esiste una variazione biologica dovuta a età, sesso e grado di adiposità. In particolare: i soggetti obesi hanno in proporzione una maggiore quantità di grasso sottocutaneo, mentre i soggetti magri hanno una maggiore quantità di grasso viscerale. La distribuzione del grasso è diversa da maschio a femmina, nei maschi i maggiori depositi di grasso sottocutaneo si trovano nel tronco (obesità di tipo androide) mentre nelle femmine negli arti (obesità di tipo ginoide).

Conclusioni 

L'utilizzo della plicometria per determinare la percentuale di grasso corporeo è una tecnica semplice ed abbastanza economica.
Tale metodica si basa sul presupposto (non sempre vero) che lo spessore del tessuto adiposo sottocutaneo sia proporzionale al grasso corporeo totale e che le posizioni scelte siano rappresentative dello spessore medio del tessuto adiposo sottocutaneo.

Esistono diversi tipi di equazioni predittive (quadratiche o logaritmiche) che dovrebbero essere utilizzate sullo stesso tipo di soggetti (sedentari, atleti di potenza o resistenza ecc.) da cui sono state ricavate.
Utilizzata da un operatore esperto la plicometria risulta estremamente valida, sopratutto per seguire nel tempo le variazioni del rapporto massa grassa/massa magra nell'atleta.


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