Ultima modifica 24.10.2019

Il termine anglosassone phytochemicals deriva da "fitoalessine", sostanze di origine vegetale prodotte dalle piante per difendersi dagli attacchi parassitari. Il resveratrolo, noto antiossidante del vino, è proprio una fitolaessina, prodotta dalla pianta con lo scopo di proteggersi dalle radiazioni solari e dagli attacchi fungini.

phytochemicalsAttualmente sono state identificate diverse sostanze vegetali designate come phytochemicals. Si tratta di molecole prodotte dal metabolismo secondario delle piante, presenti in piccole quantità e prive di significato nutrizionale. Stenmetz e Potter (1991) hanno isolato dagli alimenti vegetali diverse classi di phytochemicals, caratterizzate da possibile attività antineoplastica; questo giustificherebbe la ridotta incidenza di neoplasie tra coloro che consumano maggiori quantità di frutta ed ortaggi.

COMPOSTI CON POTENZIALE ATTIVITA' ANTICANCEROGENA PRESENTI IN ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE


Gruppi di composti e relativo alimento

I meccanismi attraverso i quali i phytochemical potrebbero esercitare la loro funzione sono:

1. Induzione di enzimi detossificanti
2. Inibizione della formazione delle nitrosammine
3. Substrato per la sintesi di sostanze anticancerogene
4. Diluizione e sequestro di cancerogeni nel tratto digerente
5. Modificazione dell'equilibrio ormonale
6. Potenziamento dell'azione antiossidante

Tra i componenti alimentari il cui ruolo a livello gastrointestinale è ormai sufficientemente dimostrato da consentire l'uso di functional claim, ed in alcuni casi di health claim, rientrano alcuni carboidrati (fibra), gli oligosaccaridi non digeribili (prebiotici) e alcuni ceppi di microrganismi (probiotici).