Ultima modifica 12.02.2020

Gli alimenti alcalinizzanti sembrano monopolizzare buona parte degli articoli informativi che abbracciano la moda delle terapie naturali e della contro-informazione, dimenticando o addirittura screditando il parere della medicina ufficiale.

Alimenti alcalinizzanti: medicina alternativa e controinformazione

Al giorno d'oggi, i paladini della contro-informazione catalizzano l'interesse di milioni di individui disorientati ed impauriti dai problemi della società attuale, a cui attribuiscono le colpe della propria condizione: così com'è molto semplice attribuire al sistema la colpa dei fallimenti e degli insuccessi personali, anche sul fronte della salute è comodo puntare il dito contro gli altri. Alimenti AlcalinizzantiSull'onda di questo atteggiamento malato, si finisce per colpevolizzare le multinazionali del farmaco e dell'industria alimentare, dimenticando che - proprio come ogni uomo è pressoché libero di prendere le redini della propria vita - nessuno ci obbliga ad andare al fast-food o a riempire i carrelli della spesa con dolci e carboidrati raffinati. Per giustificare a spese di altri la propria coscienza si arriva addirittura a scomodare il termine "droga": secondo certe teorie, guarda a caso piuttosto popolari, molte persone sarebbero letteralmente drogate dai carboidrati, al punto da non poterne fare a meno. Così, si punta il dito contro la dieta di casa nostra, quella mediterranea, perché ritenuta troppo ricca di carboidrati, e decantata dai "nutrizionisti della tv" soltanto per ignoranza o - peggio ancora - per sostenere i profitti dell'industria dei cereali.

Per quanto concerne gli alimenti alcalinizzanti, si punta il dito anche contro latte e latticini, consigliati per la prevenzione dell'osteoporosi ma rei di aggravare il disturbo favorendo la perdita di calcio dalle ossa. Anche in questo caso la medicina ufficiale affermerebbe il contrario solo ed esclusivamente per tutelare il profitto dell'industria del latte e dei latticini. Insomma, il mondo sta andando alla deriva per la famosa malattia del profitto, dalla quale i paladini della contro-informazione sarebbero talmente immuni da immolarsi per tutelare i diritti dei più deboli.

Alimenti alcalinizzanti: quali sono e perché vengono consigliati

La maggior parte delle persone confonde gli alimenti acidi e alcalinizzanti con il concetto di pH dell'alimento. Così, secondo questa visione errata, il succo dei limoni sarebbe un alimento particolarmente acido, quando in realtà è uno dei più noti alimenti alcalinizzanti, tanto che viene addirittura consigliato in terapia per alcalinizzare le urine e prevenire - in soggetti predisposti - la formazione di calcoli renali di urati, ossalato di calcio e cistina.

L'alcalinità o l'acidità di un alimento viene attribuita non in base al ph del cibo in sé, ma a quello della soluzione in cui vengono disperse le sue ceneri, quindi in base al pH dei residui inorganici, non metabolizzati dall'organismo. Così, per riprendere l'esempio del limone, gli acidi organici che determinano l'acidità di questo alimento sono metabolizzati dall'organismo, mentre i residui basici inorganici vengono escreti immodificati con le urine, basificandole.

Secondo questa regola, i vegetali in genere sono alimenti alcalinizzanti, mentre quelli di origine animale sono acidificanti. Andrebbe quindi incentivato il consumo di frutta e verdura fresca, e scoraggiato quello di cereali, latticini, carne, zuccheri, alcolici, uova, caffè e funghi.

Per quanto riguardi i potenziali benefici, i fautori della dieta alcalina sostengono che un'alimentazione basata sul consumo di un 70-80% di alimenti alcalinizzanti previene molte delle malattie del benessere che affliggono la popolazione - obesità, allergie, osteoporosi, alcune forme di cancro - garantendo maggiore energie e vitalità.

Tutti questi benefici non sono scientificamente dimostrati; inoltre, in circostanze normali, la dieta alcalina non si è dimostrata in grado di produrre una variazione significativa dei livelli di pH del sangue (peraltro piuttosto costanti e soggetti a numerosi meccanismi di controllo, particolarmente efficaci ed indipendenti dalla dieta, primo fra tutti la respirazione).

Dieta alcalina: cosa c'è di buono?

Aldilà delle teorie piuttosto "fantasiose" (perché prive di solide basi scientifiche) sulle quali è stata costruita, alla dieta alcalina va perlomeno riconosciuto il merito di promuovere il consumo di vegetali freschi, spesso carenti nell'alimentazione occidentale rispetto a quanto consigliato dai nutrizionisti, e di scoraggiare quello - spesso eccessivo - di carne, insaccati, salumi, zuccheri semplici ed alcolici. Scorrendo la lista degli alimenti alcalinizzanti ed alcalini riportata in questo sito in lingua inglese, si comprende come un simile modello alimentare possa in effetti promuovere la salute dell'organismo, con benefici evidenti ed immediati nel passaggio da una dieta tipicamente occidentale a quella cosiddetta alcalinizzante. Tali benefici, tuttavia, non sono da attribuire al concetto di acido ed alcalino, ma alla straordinaria miniera di sostanze amiche contenute nei vegetali freschi, unitamente ad un ridotto apporto di grassi saturi, zuccheri, cloruro di sodio ed alcolici. Leggendo tra le righe, questa lista sembra in gran parte condivisibile e consona alle linee guida internazionali della nuova piramide alimentare; purtroppo limita il consumo di alimenti molto importanti nell'alimentazione dell'uomo, come il pesce e i latticini magri, soltanto perché ritenuti acidificanti. Si procede quindi con il paraocchi inseguendo un concetto astratto (quello di alcalinizzante ed acidificante) anziché formarsi una solida cultura alimentare, che aiuti ad effettuare le scelte nutrizionali più corrette affrontando con spirito critico le nuove mode alimentari.