Ultima modifica 14.09.2018

Gli apparecchi di misurazione della pressione arteriosa sono molteplici e tra questi il più tradizionale ed affidabile è lo sfigmomanometro, inventato nel 1896 dall'italiano Scipione Riva-Rocci.

pressione altaOggi in commercio esistono numerosi strumenti elettronici che consentono una rilevazione facile e veloce della pressione arteriosa anche a chi non è esperto nell'uso dello sfigmomanetro. L'affidabilità di queste apparecchiature è tendenzialmente buona, ma si consiglia di acquistare esclusivamente prodotti testati e certificati dalla comunità europea.  Bisogna inoltre ricordare di effettuare dei controlli periodici per correggere eventuali starature dello strumento (orientativamente ogni sei mesi rivolgendosi ad un negozio di sanitari).

Misurare la pressione: consigli utili

L'autocontrollo è molto importante ma nella misurazione della pressione arteriosa occorre rispettare alcune regole fondamentali.

Innanzitutto si deve sempre tener presente che solo il medico ha la facoltà di stabilire quali e quanti farmaci sia necessario assumere per tenere a bada l'ipertensione. L'unica cosa che il paziente può fare è quella di annotare i valori su un diario per poi riportarli al dottore durante la visita di controllo.

Se misurare la pressione arteriosa a intervalli di tempo regolari è molto importante, d'altro canto il controllo pressorio non dovrebbe diventare un'ossessione. Spesso si tende infatti ad imputare all'ipertensione l'origine di tutti quei piccoli malesseri (mal di testa, stanchezza ecc.) avvertiti durante la giornata e che con il rialzo pressorio hanno spesso poco a che fare..

Vediamo ora nello specifico alcune norme che occorre rispettare durante l'autocontrollo:

misurare la pressione almeno una volta alla settimana preferibilmente al mattino o alla sera e sempre nello stesso momento della giornata. Le linee guida consigliano di effettuare due controlli alla settimana.


Le condizioni di misurazione devono essere standard, quindi non bisogna aver bevuto caffè, non bisogna aver fumato, bisogna essere seduti, a riposo, senza aver fatto attività fisiche pesanti nelle due tre ore precedenti alla misurazione.

Nello specifico la posizione sdraiata o seduta andrebbe mantenuta per almeno 5-10 minuti prima di effettuare la rilevazione. In questo periodo di tempo il soggetto dovrebbe rilassarsi, per cui le condizioni ambientali dovrebbero essere confortevoli (suoni, temperatura, umidità ecc.). Il braccio andrebbe tenuto libero da vestiti, possibilmente senza arrotolare camice o maglioni che potrebbero occludere parzialmente i vasi ed aumentare così la pressione. Prima di procedere con la misurazione è inoltre opportuno aver svuotato la vescica nei trenta minuti precedenti.


Una differenza tra i valori pressori misurati nelle due braccia è tutto sommato fisiologica purché lo scarto sia inferiore rispettivamente a 10 mmHg per la massima e a 20 mmHg per la minima. In caso di differenza significativa tra i due arti, le successive misurazioni andrebbero effettuate sul braccio con pressione più elevata.


Durante i controlli bisognerebbe compiere più rilevazioni della pressione cardiaca misurandola due tre volte a distanza di un minuto e calcolandone la media (somma dei valori rilevati diviso il numero di rilevazioni effettuate). Nella prima misurazione la pressione potrebbe infatti salire a causa dell'ansia.


Anche se l'abitudine è poco diffusa, soprattutto per i soggetti predisposti, sarebbe molto utile tenere un librettino in cui annotare sin da giovani i valori di pressione rilevati ogni sei mesi. In questo modo il medico potrà ricostruire la storia clinica del paziente e prescrivere la terapia più efficace.


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