Ultima modifica 22.04.2020

Generalità

Descrizione e cenni di botanica del trifoglio rosso

Il trifoglio rosso (Trifolium pratense - Fam. Fabaceae o Leguminose) è una pianta perenne, assai diffusa e coltivata come erba da foraggio in svariati paesi del mondo. Predilige le praterie e i pascoli umidi, dove cresce fino a 50 centimetri di altezza, producendo infiorescenze di colore rosso porpora.
Il trifoglio rosso è una pianta officinale caratterizzata da un ottimo contenuto in isoflavoni biologicamente attivi (flavonoidi della droga).

Trifoglio rosso

Indicazioni

Quando usare il trifoglio rosso?

In fitoterapia e in ambito medico, assunto per via orale, il trifoglio rosso trova spazio nella cura di:

Inoltre, si ipotizza che il trifoglio rosso possa risultare utile nella prevenzione di:

Per uso esterno, aiuta nei problemi cutanei come gli stati irritativi e infiammatori:

Proprietà ed Efficacia

Quali benefici ha dimostrato il trifoglio rosso nel corso degli studi?

La droga è costituita dai fiori di trifoglio rosso, che contengono: olio volatile, flavonoidi, derivati della cumarina e glicosidi cianogenici. Tra i flavonoidi spiccano gli isoflavoni, fitoestrogeni naturali molto studiati per i loro effetti antiossidanti e similestrogenici. Nel trifoglio rosso sono contenuti quattro diversi isoflavoni: genisteina, daidzeina, formononetina e biochanina A (precursore della genisteina).
Tra i vari isoflavoni presenti nel trifoglio rosso, la genisteina vanta il maggior potere antiossidante (tre volte superiore a quello della vitamina C) e un ruolo cruciale nell'inibire la crescita delle cellule tumorali.
I fitoestrogeni di trifoglio rosso sono pubblicizzati come alternativa naturale alla terapia ormonale sostitutiva, ma attualmente non si possiedono dati soddisfacenti sulla loro efficacia.
Queste sostanze, trasformate nell'organismo in fitoestrogeni, si legano ai recettori degli estrogeni fisiologici, comportandosi da deboli agonisti o addirittura da antagonisti.
Gli isoflavoni contenuti nel trifoglio rosso hanno proprietà:

  • Antiossidante
  • Antitumorale
  • Ipocolesterolemizzante – soprattutto sulle LDL
  • Antiaterogena
  • Antitumorale diretta, nei confronti dei tumori estrogeno-dipendenti, e indiretta antiangiogenica (impedisce lo sviluppo di vasi sanguigni che nutrono le cellule tumorali).
  • Antiosteoporotica (favorendo la mineralizzazione ossea)
  • Benefiche contro i sintomi della menopausa.

Tuttavia, scientificamente parlando, le evidenze più significative riguardano il trattamento del colesterolo alto e delle vampate di calore in menopausa.

Dosi e Modo d'Uso

Come usare il trifoglio rosso?

Il trifoglio rosso può essere utilizzato in vari modi:

Per l'uso esterno, il trifoglio rosso è solitamente impiegato come ingrediente nei bagni o negli impacchi da applicare localmente.
La dose di trifoglio rosso dipende da vari fattori, come l'età, lo stato di salute e altre condizioni. Al momento non si possiedono informazioni scientifiche sufficienti per determinare un dosaggio adeguato per il trifoglio rosso.

Nota: Si tenga presente che i prodotti “naturali” non sono da considerare necessariamente sicuri in quanto naturali. Bisogna assicurarsi di seguire correttamente le indicazioni sulle etichette dei prodotti e consultare il proprio farmacista, medico o altro professionista sanitario prima di utilizzarli.

Effetti Collaterali

In quantità alimentari o suggerite dalle aziende di integratori, non si conoscono effetti collaterali degni di nota.
A seguito di iperdosaggi, il trifoglio rosso può causare:

In certi animali si è osservata una compromissione della funzione riproduttiva fino alla sterilità (per l'azione ormonosimile degli isoflavoni).

Controindicazioni

Quando non dev'essere usato il trifoglio rosso?

  • Sotto forma di integratore, il trifoglio rosso NON è considerato sicuro in gravidanza e allattamento. Per garanzia se ne sconsiglia anche l'uso esterno.
  • Il trifoglio rosso potrebbe aumentare la probabilità di sanguinamento. In caso di disturbi emorragici, si consiglia di evitarne grandi quantità e di utilizzarlo con cautela.
  • In caso di cancro della mammella, dell'utero, ovarico, di endometriosi o fibromi uterini, il trifoglio rosso potrebbe agire come estrogeno peggiorando la condizione.
  • Deficienza proteina S: poiché questa categoria di pazienti ha maggiori possibilità di sviluppare coaguli di sangue, si teme che i fitoestrogeni del trifoglio rosso possano aumentare questo pericolo.
  • Interventi chirurgici: per la stessa ragione appena descritta, è consigliabile sospendere il trifoglio rosso almeno 2 settimane prima dell'operazione.

Interazioni Farmacologiche

Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto del trifoglio rosso?

Esiste una serie di farmaci che può interagire moderatamente con i principi attivi del trifoglio rosso:

Precauzioni per l'Uso

Cosa serve sapere prima di prendere il trifoglio rosso?

Raramente queste sostanze hanno dimostrato effetti collaterali degni di nota ma, prima di affidarsi agli estratti di trifoglio rosso per curare qualsivoglia patologia, è bene consultare il parere di un esperto, in modo particolare se si stanno già seguendo delle terapie.

Anche quando il desiderio di curarsi utilizzando rimedi naturali è forte, non bisogna scordare che l'abbandono di una terapia farmacologica di comprovata utilità, a favore di sostituti vegetali di dubbia efficacia clinica (come nel caso degli isoflavoni di trifoglio rosso), è un comportamento rischioso per la propria salute. Il discorso cambia quando si utilizzano tali prodotti a scopo preventivo: considerata l'assenza di effetti collaterali alle dosi consigliate e il potenziale effetto terapeutico, possono essere consumati con una certa tranquillità.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer