Ultima modifica 23.01.2020

Che cos'è

L'olio di semi di zucca si ottiene per spremitura a freddo dei semi dell'omonima pianta (Cucurbita pepo L.).

Olio di semi di zuccaSpecialità culinaria tradizionale di alcune regioni austriache, croate ed ungheresi, al punto da essere tutelato dall'Unione Europea attraverso il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta), l'olio di semi di zucca sta raccogliendo un rinnovato interesse anche in ambito fitoterapico e nutrizionale.

Caratteristiche nutrizionali

La composizione chimica dell'olio di semi di zucca varia in relazione alle varietà e alle specie botaniche da cui si ottengono i semi, le cui caratteristiche nutrizionali sono influenzate anche dalle tecniche colturali e dalle peculiarità ambientali del territorio. Nella tabella a lato, a titolo indicativo si riporta la composizione acidica registrata in uno studio condotto su dodici varietà di Curcubita maxima: si nota una netta predominanza di acidi grassi insaturi (73.1-80.5%), soprattutto in termini di acido oleico e linoleico; particolarmente bassi i livelli di acido linolenico (<1%), per cui all'olio di semi di zucca non può certo essere attribuito l'ormai onnipresente claim: "ricco di omega tre".

n:insaturazioni Nome Acido grasso Range percentuale
(14:0) Miristico 0.09-0.27
(16:0) Palmitico 12.6-18.4
(16:1) Palmitoleico 0.12-0.52
(18:0) Stearico 5.1-8.5
(18:1) Oleico 17.0-39.5
(18:2) Linoleico 18.1-62.8
(18:3) Linolenico 0.34-0.82
(20:0) Arachidonico 0.26-1.12
(20:1) Gadoleico 0-0.17
(22:0) Behenico 0.12-0.58

Per quanto riguarda gli acidi grassi saturi, quelli a maggior azione colesterogenica - il miristico ed il palmitico - variano dal 12.8 al 18.7%.

Significativo il contenuto di vitamina E (27.1 - 75.1 mcg di alfa-tocoferolo per grammo di olio; 74.9 - 492.8 mcg di gamma-tocoferolo per grammo di olio; 35.3 - 1109.7 mcg di delta-tocoferolo per grammo di olio).

In base ai risultati di questo studio, dal punto di vista nutrizionale, l'olio di semi di zucca incarna le caratteristiche tipiche di altri oli vegetali, più comuni e meno costosi, come quello di soia e di arachidi. Non vi sono quindi particolari ragioni per preferirlo a questi prodotti, salvo per le particolari caratteristiche riportate nel successivo paragrafo. Ad ogni modo, la ricchezza in acido oleico e linolenico, ed il buon contenuto in vitamina E, conferiscono all'olio di semi di zucca blande proprietà ipolipidemizzanti e preventive nei confronti delle malattie aterosclerotiche, probabilmente potenziate dalla ricchezza in fitosteroli.

Proprietà fitoterapiche

Sicuramente più interessanti le proprietà fitoterapiche ascritte all'olio di semi di zucca, derivanti dalla sua ricchezza in betasteroli strutturalmente simili agli androgeni e agli estrogeni; trattandosi di composti lipofili, queste sostanze presenti nei semi di zucca si ritrovano in ottime quantità anche nell'olio che da essi si ricava. Queste sostanze si sono dimostrate utili per abbassare i livelli di colesterolo, migliorare i sintomi da carenza estrogenica nella post-menopausa, ed alleviare i sintomi dell'ipertrofia prostatica, effetto che sembra legato in parte alla capacità di inibire la conversione del testosterone in diidrotestosterone, ed in parte all'ostacolo offerto nei confronti del legame tra recettori degli androgeni e diidrotestorone.

In uno studio pilota randomizzato, a doppio cieco con placebo, a 35 donne entrate in menopausa per ragioni naturali o iatrogene (chirurgia per patologie benigne), sono stati somministrati 2 grammi di olio di semi di zucca al giorno per un periodo di 12 settimane. Rispetto al gruppo di controllo trattato con placebo, la somministrazione di olio di semi di zucca ha garantito un significativo incremento dei valori di HDL associato ad un calo della pressione arteriosa; inoltre, la compilazione di un questionario riguardante la percezione dei più comuni disturbi post-menopausali ha permesso di osservare un significativo miglioramento dei sintomi da carenza estrogenica, soprattutto in termini di riduzione delle vampate di calore, del mal di testa e dei dolori articolari.

Un recente studio ha valutato l'attività ipotensiva dell'olio di semi di zucca confrontandola con quella dell'amlodipina (un farmaco ad azione anti-ipertensiva), dimostrando - nei ratti - l'effetto cardioprotettivo ed ipotensivo dell'olio, presumibilmente dovuto ad un'aumentata sintesi di ossido nitrico,

In uno studio clinico randomizzato, a doppio cieco con placebo, condotto su 47 pazienti coreani, di età media pari a 53.3 anni, affetti da iperplasia prostatica benigna si è testata l'efficacia dell'olio di semi di zucca somministrato per 12 mesi da solo (320 mg/al giorno) o in associazione ad olio di Serenoa repens (320 mg/al giorno di uno + 320 mg/al giorno dell'altro); i risultati sono stati confrontati con quelli del gruppo trattato con placebo (320 mg di fecola di patate dolci) o con il solo olio di serenoa (320 mg/al giorno). Nessuno dei trattamenti proposti ha garantito una riduzione significativa del volume prostatico; i valori sierici del PSA si sono ridotti nel gruppo che assumeva i due oli insieme, mentre la qualità di vita è migliorata dopo 6 mesi. I due fitoterapici assunti separatamente hanno garantito un miglioramento dei sintomi prostatici espressi attraverso l'IPSS (International Prostatic Symptom Score) nell'arco di tre mesi, mentre il flusso urinario massimo è migliorato dopo sei mesi nel gruppo trattato con olio di semi di zucca, e dopo 12 mesi nel gruppo trattato con olio di serenoa.

Ricordando che le ricerche vanno interpretate con la dovuta cautela fintanto che i risultati non vengono confermati in maniera univoca da più studi, l'olio di semi di zucca può rappresentare una valida alternativa naturale o perlomeno un complemento, ai trattamenti farmacologici intrapresi per la cura dell'ipercolesterolemia, dell'ipertensione, dei sintomi dell'ipertrofia prostatica e dei disturbi legati alla menopausa. Consultare il medico.




Bibliografia


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