Olio di Pesce
Ultima modifica 28.07.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Qualità
  3. Indicazioni
  4. Proprietà ed Efficacia
  5. Dosi e Modo D'uso
  6. Effetti Collaterali e Controindicazioni
  7. Interazioni Farmacologiche
  8. Precauzioni per l’Uso

Generalità

L'olio di pesce è la più generosa fonte alimentare di omega-tre, in particolare di acido eicosapentaenoico (EPA) e di acido docosaesaenoico (DHA).

olio di pesce Shutterstock

EPA e DHA sono due acidi grassi essenziali, che possono essere sintetizzati nell'organismo umano a partire da un omega-3 precursore, l'acido alfa linolenico (ALA). Questo acido grasso, anch'esso essenziale, è particolarmente abbondante nelle noci, nell'olio di canola, di soia e di canapa, nonché nei semi di lino e nel relativo olio. Olio di pesceSopratutto nell'anziano o quando si richiede una specifica integrazione, è tuttavia preferibile ricavare direttamente EPA e DHA dall'olio di pesce, piuttosto che assumerli indirettamente attraverso fonti alimentari o integratori ricchi di acido alfa linolenico. Tale raccomandazione si basa sul presupposto che l'organismo umano abbia una capacità limitata di operare la conversione enzimatica da ALA ad EPA e DHA.

Qualità

I pesci, così come gli uomini, non sono in grado di sintetizzare direttamente gli omega-tre, ma li accumulano nei loro tessuti assorbendoli dalle microalghe o dagli animali di cui si nutrono.

Aringhe, sardine ed altri pesci azzurri di grande e piccola taglia, merluzzi, salmone e tonno sono tra i pesci più ricchi di omega-tre. Alcuni di questi, come certe specie di tonno, lo squalo o verdesca ed il pesce spada, non dovrebbero essere consumati in quantità eccessive, poiché - essendo in cima alla catena alimentare - accumulano nelle loro carni non solo omega-3, ma anche tossine come policlorobifenili, diossina, mercurio e clordano.

Dal momento che molte di queste sostanze, ed in particolare la diossina e alcuni pesticidi, sono liposolubili, si ritrovano in buone concentrazioni anche nell'olio di pesce.

Si consiglia pertanto di prestare particolare attenzione alla scelta adeguata dell'integratore, considerando, oltre alla possibile presenza di contaminanti, anche il grado di lipoperossidazione degli stessi acidi grassi in esso contenuti.

Le più importanti fonti di olio di pesce sono il salmone di allevamento ed il fegato di merluzzo; il prodotto, una volta purificato mediante distillazione molecolare, viene eventualmente integrato con tocoferolo e racchiuso in opercoli o perle di gelatina.

Diverse sono le certificazioni di qualità relative al grado di ossidazione, al contenuto di metalli pesanti e di sostanze tossiche; la più conosciuta è probabilmente la IFOS (International Fish Oil Standard).

Indicazioni

Perché si usa l'olio di pesce? A cosa serve?

L'olio di pesce costituisce la principale fonte di acidi grassi omega 3 (EPA e DHA), noti per le loro fondamentali proprietà metaboliche.

Inizialmente utilizzato soprattutto per le proprietà ipotrigliceridemizzanti, l'olio di pesce si è guadagnato - con il tempo e con tanti studi - un ampio ruolo di rilievo in ambito preventivo e terapeutico.

All'olio di pesce vengono oggi ascritte:

  • Proprietà metaboliche ipotrigliceridemizzanti ed ipocolesterolemizzanti;
  • Proprietà antinfiammatorie;
  • Proprietà antiossidanti;
  • Proprietà immunomodulanti;
  • Proprietà ipoglicemizzanti;
  • Proprietà neuro-protettive;
  • Proprietà simil-ormonali;
  • Proprietà antiallergiche;
  • Proprietà cardioprotettive.

Per questi motivi l'olio di pesce è utilizzato nella prevenzione e nel controllo di svariate patologie, tra le quali:

Negli ultimi anni l'olio di pesce è stato impiegato con successo anche in ambito sportivo.

Proprietà ed Efficacia

Quali benefici ha dimostrato l'olio di pesce nel corso degli studi?

Tra gli integratori più studiati e meglio caratterizzati vi è sicuramente l'olio di pesce e più precisamente i suoi acidi grassi essenziali EPA e DHA.

La mole di studi riguardanti l'utilità preventiva e terapeutica dell'olio di pesce è aumentata a dismisura negli ultimi 20 anni, grazie anche ad un affinamento delle tecniche di studio.

Olio di pesce e dislipidemie

Una delle prime applicazioni, pertanto tra le più studiate, dell'olio di pesce, è stata quella metabolica.

Diversi trial clinici hanno dimostrato come l'olio di pesce, a vari dosaggi, possa presentare un'apprezzabile azione ipocolesterolemizzante ed ipotrigliceridemizzante.

Più precisamente, l'uso di 2-4 g giornalieri sembrerebbe efficace nel ridurre in poche settimane le concentrazioni ematiche di trigliceridi di oltre il 20% e quelle di colesterolo LDL di circa il 10-15%.

L'attività ipolipemizzante dell'olio di pesce, abbinata a quella antinfiammatoria, contribuirebbe al mantenimento della salute cardiovascolare, riducendo il rischio di possibili complicanze.

Questi dati sono stati ulteriormente avvalorati da studi come il GISSI o da metanalisi con oltre 30.000 partecipanti, nei quali l'integrazione con omega 3, oltre a ridurre il numero di ospedalizzazioni per eventi cardiovascolari acuti, avrebbe in generale contribuito a ridurne la mortalità.

Oggi sono disponibili specialità farmaceutiche registrate a base di omega-tre, come: Seacor, Esapent ed Eskim.

Olio di pesce e patologie infiammatorie

Particolarmente interessanti sono i dati derivanti da diversi trial clinici, nei quali l'uso di olio di pesce, già a 3 grammi giornalieri, sarebbe risultato utile nell'allungare i tempi di remissione in patologie come il mobo di Crohn, e nel migliorare il quadro istologico e sintomatologico in pazienti affetti da rettocolite ulcerosa.

Gli effetti antinfiammatori sono risultati utili anche in corso di patologie come la psoriasi, per la quale l'uso di olio di pesce avrebbe contribuito a ridurre la gravità delle lesioni cutanee e soprattutto a prevenirne le complicanze.

Olio di pesce e patologie neurodegenerative

Abbastanza unanime sembra essere la letteratura relativa all'efficacia preventiva dell'olio di pesce in ambito neurologico e psichiatrico.

Secondo diversi autori, infatti, l'uso continuativo di olio di pesce ridurrebbe le lesioni istologiche e il successivo decadimento delle funzioni cognitive, mnemoniche, percettive e motorie in pazienti affetti da patologie come l'Alzheimer o la sclerosi multipla.

Dati interessanti deriverebbero anche dall'uso dell'olio di pesce in ambito psichiatrico, nel quale si sarebbe rivelato utile come coadiuvante alla normale terapia antidepressiva.

Olio di pesce e sport

L'azione antinfiammatoria dell'olio di pesce si sarebbe rivelata utile in atleti di endurance, sottoposti a sessioni allenanti o a competizioni particolarmente intense. In questo contesto, l'olio di pesce potrebbe contribuire alla prevenzione delle lesioni neuro-muscolari legate all'esercizio fisico intenso. La riduzione di alcuni marcatori del danno muscolare, la maggiore facilità di recupero e la riduzione del rischio di infortuni, testimonierebbe l'utilità dell'olio di pesce in ambito sportivo.

Dosi e Modo D'uso

Come usare l'olio di pesce

Nel tempo si sono susseguiti diversi integratori a base di olio di pesce, con formati e concentrazioni di acidi grassi omega 3 (EPA e DHA) diversi.

Classicamente, con rapporti di circa 1,5 tra EPA e DHA, è possibile reperire in commercio capsule, opercoli o soluzioni liquide da bere da 300 a 850 mg di acidi grassi omega 3.

Al fine di preservare gli stessi acidi grassi dai dannosi processi di lipoperossidazione, gli integratori di olio di pesce dovrebbero essere arricchiti con vitamine antiossidanti, come la vitamina E.

Per quanto riguarda i dosaggi invece, il range preventivo e terapeutico più utilizzato è quello di 1-5 g giornalieri, da assumere preferibilmente durante i pasti.

Classicamente vengono utilizzati 5 g/die per la gestione degli scompensi metabolici lipidemici e cardiovascolari, 3 g/die per la gestione delle patologie infiammatorie, 1 g/die per la prevenzione dal danno ossidativo.

Effetti Collaterali e Controindicazioni

Normalmente, gli integratori di omega 3 sono ben tollerati dalla stragrande maggiornaza delle persone e, se si rispettano le normali dosi d'impiego, non dovrebebro causare alcun tipo di problema.

Ad ogni modo, non si possono completamente escludere l'eventuale insorgenza di effetti indesiderati e la presenza di alcune controindicazioni. Per questo motivo, prima di iniziare ad assumere integratori di omega 3, sarebbe opportuno richiedere il consiglio del proprio medico, a maggior ragione se si soffre di particolari disturbi o malattie, se ci si trova in particolari condizioni (ad esempio, gravidanza, allattamento al seno, ecc.) e/o se si stanno seguendo terapie farmacologiche.

Per approfondire: Integratori di Omega 3 Effetti Collaterali e Controindicazioni

Interazioni Farmacologiche

Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto dell'olio di pesce?

In virtù delle sue proprietà biologiche, bisognerebbe prestare particolare cautela alla contestuale assunzione di olio di pesce e:

Precauzioni per l’Uso

Cosa serve sapere prima di prendere l'olio di pesce?

L'uso di olio di pesce durante la gravidanza, durante l'allattamento e nei primi anni di vita dovrebbe essere supervisionato da personale medico. A tal proposito esistono numerose evidenze sull'importanza di un adeguato apporto di EPA e DHA per assicurare l'ottimale sviluppo cerebrale del feto.

La medesima attenzione andrebbe riservata ai pazienti in terapia farmacologica con anticoagulanti ed antiaggreganti, e ai soggetti affetti da diabete e sottoposti a terapia ipoglicemizzante.

L'uso di olio di pesce andrebbe sospeso prima di un intervento chirurgico, per il maggiore rischio di sanguinamento intra-operatorio.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer