Ultima modifica 12.02.2020

Generalità

L'acido clorogenico (CGA) è un composto fenolico.

Appartiene quindi alla categoria dei polifenoli, potenti antiossidanti largamente presenti nei vegetali, molti dei quali trovano spazio nell'alimentazione umana.


Acido Caffeico

Acido Clorogenico negli Alimenti

Acido Clorogenico nel Caffè

L'acido clorogenico si trova in alte concentrazioni nel caffè verde, mentre la sua biodisponibilità si riduce per effetto della torrefazione (un composto originato dalla tostatura del caffè, chiamato HHQ, sembra inibire l'azione dell'acido clorogenico in vivo).

Un litro di caffè apporta dai 500 agli 800mg di acido clorogenico (250-400mg di acido caffeico).

Sebbene il caffè verde sia oggetto della maggior parte delle ricerche relative alle applicazioni salutistiche del CGA, anche il mate è una fonte particolarmente generosa di acido clorogenico. Questa nota bevanda sudamericana sembra infatti contenerne attorno ai 2,1mg per grammo (oltre due grammi per litro).

Acido Clorogenico in altri alimenti

Oltre al caffè, fonti naturali di acido clorogenico sono rappresentate da diversi alimenti vegetali di uso comune, come mele, mirtilli, pesche, pere, prugne, pomodori, melanzane, arachidi e patate.

L'acido clorogenico è uno dei più abbondanti composti polifenolici nella dieta umana, che in caso di consumo generoso di caffè e di alimenti vegetali può apportarne fino a un grammo al giorno.

Caratteristiche Chimiche

Nonostante il nome, l'acido clorogenico non presenta atomi di cloro nella sua struttura chimica. Deve il suo nome al termine greco χλωρός ("verde"), attribuito in funzione del colore verde dei suoi prodotti di ossidazione.

Come anticipato, l'acido clorogenico appartiene alla famiglia dei polifenoli, che nel complesso conta oltre 8.000 composti.

Polifenoli Acido ClorogenicoI polifenoli sono accomunati dalla presenza, nella loro struttura chimica, di molteplici gruppi fenolici, a loro volta formati da un anello aromatico (benzenico) con uno o più sostituenti ossidrilici.

In funzione del numero di anelli fenolici che essi contengono e degli elementi strutturali che legano questi anelli gli uni agli altri, i composti fenolici potrebbero essere divisi in 10 classi generali; tra queste, le più abbondanti nel regno vegetale sono gli acidi fenolici, i lignani, gli stilbeni e i flavonoidi.

A loro volta gli acidi fenolici comprendono due classi: quelli derivanti dall’acido benzoico e quelli derivanti dall’acido cinnamico. L'acido clorogenico rientra in quest'ultima categoria.

In particolare, deriva dall'esterificazione dell'acido caffeico con l'acido chinico e presenta diversi isomeri, tra i quali la forma più comune è l'acido 5-caffeolchinico (5-CQA).

Farmacologia e metabolismo

Le capacità di assorbimento dell'acido clorogenico da parte dell'intestino umano sembrano limitate. Negli studi su ratti percentuali molto modeste, fino all'8% in peso, del CGA ingerito vengono idrolizzate in acido caffeico e conseguentemente assorbite. In alcuni studi condotti su soggetti ileostomizzati si sono registrate percentuali di assorbimento pari al 30% per l'acido clorogenico e al 95% per l'acido caffeico.

L'azione del microbiota del colon sull'acido clorogenico non assorbito appare piuttosto importante, in quanto partecipa alla sua digestione rilasciando acido caffeico ed altri metaboliti disponibili per l'assorbimento da parte della mucosa colica.

I numerosi metaboliti dell'acido caffeico, prodotti e assorbiti a livello intestinale, o ad altri livelli, sembrano responsabili degli effetti biologici di questa sostanza; tra i metaboliti di maggior rilievo si ricordano l'acido caffeico e diidrocaffeico, l'acido ippurico, l'acido ferulico, l'acido vanillico e l'acido benzoico.

Indicazioni

Perché si usa l'Acido Clorogenico? A cosa serve?

Oltre al generico effetto antiossidante, l'acido clorogenico potrebbe espletare un modesto effetto ipotensivo; inoltre ha dimostrato effetti positivi nel rallentare il rilascio del glucosio nel sangue dopo un pasto, riducendo l'assorbimento dello zucchero a livello intestinale.

Nell'insieme tali effetti potrebbero coadiuvare la perdita di peso corporeo indotta da appositi interventi nutrizionali e comportamentali (aumento dell'attività fisica).

L'integrazione con acido clorogenico potrebbe quindi risultare particolarmente preziosa per soggetti affetti da sindrome metabolica.

Proprietà ed Efficacia

Quali benefici ha dimostrato l'Acido Clorogenico nel corso degli studi?

Le applicazioni salutistiche più studiate dell'acido clorogenico riguardano i suoi effetti ipotensivi e modulatori della glicemia.

L'acido clorogenico esibisce inoltre interessanti proprietà antiossidanti, antibatteriche e antinfiammatorie.

Alcune sperimentali attribuiscono all'acido clorogenico anche un possibile effetto positivo nel sostenere il tono dell'umore.

Acido Clorogenico e Ipertensione

L'integrazione con acido clorogenico sembrerebbe garantire una riduzione di circa 4,5 mmHg per la pressione massima (sistolica) e di 3,5mmg Hg per la pressione minima. Lo studio con i risultati più incoraggianti indica riduzioni nell'ordine dei 15mmHg per la sistolica e di 5mmHg per la diastolica dopo 12 settimane di trattamento con 280mg di acido clorogenico al giorno suddivisi in due assunzioni.

Gli studi clinici a sostegno di tali effetti sono scarsi, limitati alla popolazione asiatica e finanziati da produttori di Acido clorogenico. Sarebbero quindi auspicabili trials più estesi ed indipendenti

Acido Clorogenico come ipoglicemizzante

Altrettanto timide sono le evidenze scientifiche relative alla capacità dell'acido clorogenico di migliorare la tolleranza al glucosio, riducendo la glicemia post-prandiale.

L'acido clorogenico sembrerebbe modificare il metabolismo del glucosio soprattutto a livello intestinale, riducendo i picchi glicemici post-prandiali ed opponendosi all'aumento di peso indotto da una dieta ricca di zuccheri.

Tali evidenze sono state raccolte perlopiù su modelli animali, mentre mancano sufficienti conferme in studi clinici (in quello più incoraggiante, 1g di acido clorogenico somministrato a soggetti obesi ha ridotto mediamente di 15mg i valori glicemici registrati dopo un carico orale di glucosio OGTT, riducendo anche i livelli insulinici di −73 pmol/l).

Acido Clorogenico per dimagrire

In uno studio clinico, il consumo di caffè arricchito in acido clorogenico ha indotto una riduzione dell'assorbimento di glucosio pari al 6,9%; inoltre, il consumo regolare per 12 settimane ha indotto una riduzione del peso corporeo media di 5,4kg in persone sovrappeso. Anche in questo caso sono necessari ulteriori approfondimenti, dal momento che in altri studi non si sono registrati effetti positivi sulla riduzione del peso corporeo.

Acido Clorogenico come antiossidante

Lacido clorogenico ha dimostrato notevoli proprietà antiossidanti, sia in vitro che in vivo. Come valutato dai test ORAC, l'acido clorogenico sembra avere una potenza antiossidante paragonabile a quella dell'acido caffeico, ma inferiore a quella dell'acido diidrocaffeico.

Altre proprieta'

L'utilizzo dell'acido clorogenico come additivo alimentare è stato proposto per rallentare l'avvizzimento dei frutti dopo la raccolta.

Dosi e Modo d'uso

Come usare l'Acido Clorogenico

E' stato stimato che chi consuma regolarmente caffè ed altri alimenti ricchi di CGA assuma da 0,5g fino a 1g di acido clorogenico al giorno; tuttavia, la torrefazione del caffè potrebbe generare composti che riducono la biodisponibilità dell'acido clorogenico presente nell'alimento. Chi invece non beve abitualmente caffè e consuma una dieta povera di frutta e verdura potrebbe assumere anche meno di 25mg di CGA al giorno.

I range di assunzione più utilizzati negli studi sin qui citati, sono nell'ordine di 120-300mg di acido clorogenico al giorno, distribuiti in un'unica o in due assunzioni giornaliere.

Si tratta di dosi raggiungibili semplicemente seguendo un'alimentazione che preveda dosi da moderate ad alte di alimenti ricchi di acido clorogenico, in particolare di estratti di caffè verde, senza bisogno di ricorrere a specifici integratori.

Effetti Collaterali

L'uso di Acido Clorogenico è generalmente sicuro e ben tollerato.

Solo una piccola percentuale dell'acido clorogenico assunto con la dieta viene assorbito; questa particolarità è stata messa in relazione all'effetto lassativo prodotto dal consumo eccessivo di frutti - come le prugne - che ne sono ricchi.

L'acido clorogenico (come del resto il caffè) sembra aumentare i livelli di omocisteina nel sangue, la quale rappresenta un noto fattore di rischio cardiovascolare; tuttavia - visti gli effetti positivi su pressione sanguigna e assorbimento del glucosio - è improbabile che tale aumento si concretizzi in un effettivo rialzo del rischio cardiovascolare.

Controindicazioni

Quando non dev'essere usato l'Acido Clorogenico

L'uso di Acido Clorogenico è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo; in letteratura sono presenti segnalazioni di reazioni allergiche al caffè verde e ai relativi estratti, ma non sembrano essere imputabili all'acido clorogenico.

Interazioni Farmacologiche

Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto dell'Acido Clorogenico?

L'acido clorogenico potrebbe potenziare l'effetto degli ipoglicemizzanti orali assunti contestualmente.

L'acido clorogenico potrebbe ridurre l'assorbimento di zinco e ferro non-eme assunti contestualmente.