Gengivite
Ultima modifica 30.01.2021
INDICE
  1. Cos'è
  2. Cause
  3. Sintomi
  4. Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Terapia e Rimedi
  7. Prevenzione
  8. Prognosi

Cos'è

Gengivite: Cos’è?

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La gengivite è un processo infiammatorio a carico delle gengive.
Secondo quanto riporta l'Associazione Dentale Americana (American Dental Association), la gengivite è, assieme alla parodontite, la principale causa di perdita dei denti nelle persone adulte.

Cause

Gengivite: le Cause

Nella maggior parte dei casi, la gengivite è una malattia batterica (cioè dovuta all'azione di batteri) favorita dalla scarsa igiene orale: spesso, infatti, i responsabili del processo infiammatorio a carico delle gengive sono la placca batterica (o placca dentale) formatasi sui denti e non adeguatamente eliminata con lo spazzolamento, e la sua successiva calcificazione in tartaro.

Formata da residui di cibo, batteri e muco, e favorita dalla scarsa igiene orale, la placca tende a calcificare, trasformandosi in tartaro; l'aumento di questi depositi particolarmente duri, impossibili da rimuovere con le normali pratiche di igiene orale domiciliare, congiuntamente all'attività batterica, determinano un processo irritativo caratterizzato da sintomi di vario genere, come gonfiore e infiammazione delle gengive stesse.

Molto più raramente, la gengivite è il risultato di insulti traumatici a carico della gengiva stessa, procurati per esempio da uno spazzolamento troppo energico.

La presenza della placca batterica è artefice anche della formazione delle carie dentarie.

Per approfondire: Placca Dentale (o Placca Batterica)

Gengivite: i Fattori di Rischio

Tra i fattori di rischio di gengivite, figurano:

  • La scarsa igiene orale;
  • Il fumo, per via delle sostanze tossiche in esso contenute, e, per il medesimo motivo, la masticazione del tabacco;
  • L'età avanzata;
  • La gravidanza e la pubertà, per via delle forti fluttuazioni ormonali che caratterizzano questi particolari periodi della vita;
  • Il diabete;
  • La predisposizione genetica;
  • Lo stress;
  • Le condizioni che comportano un indebolimento delle difese immunitarie (immunodepressione), quali per esempio l'AIDS, le leucemie e le cure per il cancro;
  • La malnutrizione, in particolare quando sfocia in carenze vitaminiche (es: vitamina C);
  • L'utilizzo di determinati farmaci, tra cui alcuni antiipertensivi, cortisonici, antidepressivi e antiepilettici, in quanto possono aumentare il volume delle gengive e, in questo modo, influire negativamente sulla salute orale.

Gengivite Acuta Ulcerative Necrotizza: le Cause

Una forma di gengivite non comune, ma particolarmente severa, è la cosiddetta gengivite acuta ulcerativa necrotizzante, che si manifesta in forma acuta con febbre, ulcerazioni, marcata alitosi e dolore intenso.
Tale condizione insorge soprattutto nei pazienti debilitati ed è dovuta all'infezione sinergica di specifici microorganismi anaerobi.

Sintomi

Come si manifesta la Gengivite: i Sintomi

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Gengive sane hanno un colorito rosa e una consistenza duro-elastica, non sanguinano allo spazzolamento e formano archi regolari intorno ai denti.

Al contrario, in presenza di gengivite sono piuttosto frequenti sintomi come alito cattivo, sanguinamento delle gengive allo spazzolamento (o per altri stimoli modesti come la masticazione di cibi duri), strano sapore in bocca e cambiamento di colore (rossore), consistenza (molle) e/o forma (gonfiore) delle gengive.

In uno stadio avanzato l'infiammazione si accompagna a sintomi più severi; possono comparire spazi tra i denti, recessioni gengivali con esposizione delle radici e un'eccessiva mobilità dentale.

Per approfondire: Sintomi Gengivite

Gengivite: quando rivolgersi al Dentista?

In presenza di sintomi quali sanguinamento gengivale, alito cattivo e cambiamento dell'aspetto delle gengive, è opportuno rivolgersi tempestivamente al proprio dentista, al fine di valutare il problema e ricevere indicazioni in merito al rimedio da adottare.

È sconsigliabile, invece, il ricorso spontaneo, senza prima aver consultato uno specialista, a collutori o dentifrici particolari, i quali , se di tipo sbagliato o a dosi eccessive, possono risultare dannosi.

Complicanze

Conseguenze della Gengivite: la Parodontite

In molti casi la gengivite rappresenta la forma d'esordio della malattia parodantale, nota anche come parodontite, piorrea, parodontosi o parodontopatia; quest'ultima, come suggerisce il nome stesso, interessa il parodonto, cioè l'insieme di strutture che circondano il dente (la gengiva, l'osso che lo sostiene, il cemento della radice ed il legamento che lo tiene ancorato all'osso).

Gengivite: come evolve in Parodontite?

Se trascurata e non curata, la gengivite comporta una retrazione del normale solco gengivale, fino a formare – con la complicità della placca batterica che l'ha generata – le cosiddette tasche parodontali.

Il termine "tasche" descrive perfettamente cosa sono le tasche parodontali: sono degli spazi anomali che si aprono tra i denti e la parete di gengive che solitamente aderisce ai denti stessi.

La tasche parodontali rappresentano un problema, perché in esse possono accumularsi indisturbati i batteri della placca dentaria; indisturbati, in quanto lo spazio anomalo tra dente e gengiva è irraggiungibile dalla saliva (che potrebbe agire da sostanza antibatterica) e dai farmaci.

A lungo andare, l'accumulo della placca nelle tasche parodontali fa sì che i batteri si insinuino sempre più verso le ossa che sostengono i denti (parodontite); una volta raggiunte le ossa alla base dei denti, i batteri intaccano anche queste, fino a causare mobilità dei denti stessi e, in casi estremi, la loro caduta.

L'intero processo sopradescritto, purtroppo, avviene spesso in maniera asintomatica, tanto che la malattia parodontale può progredire e aggravarsi senza quasi accorgersene.

Per approfondire: Parodontite: Cause e Rimedi

Diagnosi

Diagnosi Gengivite: come riconoscerla?

Per la diagnosi di gengivite, è spesso sufficiente un esame odontoiatrico che preveda l'analisi delle gengive e la valutazione delle eventuali tasche parodontali.

In alcuni casi, tuttavia, lo specialista potrebbe prescrivere anche un esame radiologico, al fine di stabilire la stato di salute dell'osso che sostiene i denti.

Diagnosi Gengivite: capire la Cause

Per capire i motivi di una gengivite, è molto importante l'anamnesi; infatti, tramite domande relative all'alimentazione, alle abitudine di vita (es: fumo), alla frequenza di lavaggio dei denti e alle modalità di spazzolamento della dentatura, il dentista è in grado di risalire ai probabili fattori scatenanti l'infiammazione gengivale.

Terapia e Rimedi

Gengivite: la Cura

Il trattamento della gengivite si basa principalmente sulla pratica di una buona igiene orale, che comprenda sia l'uso dello spazzolino da denti e sia del filo interdentale, e sull'eliminazione di tutti quei fattori causali e di rischio associati al disturbo infiammatorio (per esempio, se il paziente è un fumatore, dovrebbe smettere di fumare).

Per approfondire: Rimedi per la Gengivite

Gengivite: Come Lavarsi i Denti

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Una corretta igiene orale prevede:

  • Il lavaggio dei denti con spazzolino 2-3 volte al giorno; molto importante è il lavaggio prima di andare a letto.
    Lo spazzolamento dei denti deve avvenire in maniera corretta: dall'alto verso il basso e mai orizzontalmente o dal basso verso l'alto.
    Uno spazzolino molto efficace nel rimuovere la placca è quello elettrico: comporta un piccolo investimento economico, ma, se ben conservato, dura nel tempo e garantisce ottimi risultati.
  • L'uso del filo interdentale e, se necessario, dello scovolino. Anche l'utilizzo del filo interdentale deve avvenire con la giusta tecnica, al fine di evitare di ledere la gengiva.
  • L'impiego di dentifrici di qualità.

Cura Gengivite: il ruolo del Dentista

Se la gengivite è grave o è già sfociata nella formazione di tartaro, risulta necessario l'intervento del dentista con un'opera di igiene orale professionale.

In questi frangenti, il ruolo dello specialista è fondamentale per almeno due motivi:

  • Perché il tartaro non è rimovibile con il normale spazzolino da denti o col filo interdentale, e
  • Perché il dentista dispone di strumenti grazie ai quali è in grado di eliminare la placca batterica anche dai punti più scomodi e difficili da raggiungere, il tutto senza recare danni alla gengiva.

Inoltre, è doveroso ricordare che l'intervento di igiene orale professionale permette al dentista di osservare chiaramente la dentatura e individuare eventuali carie.

Cura Gengivite: Uso del Colluttorio

In alcuni casi di gengivite, il dentista potrebbe indicare l'utilizzo di un colluttorio antisettico (in genere a base di clorexidina).

I colluttori antisettici aiutano a controllare la placca batterica. Tuttavia, non sono sostituivi dello spazzolino e del filo interdentale, che sono rimangono sempre il rimedio d'elezione per l'eliminazione della placca batterica; inoltre, il loro impiego prolungato può alterare la naturale cromia dello smalto dentale.

Si ricorda, infine, che il ricorso ai colluttori dovrebbe avvenire solo su indicazione del dentista.

Per approfondire: Farmaci per la Cura della Gengivite

Cura Gengivite: il ruolo dell’Alimentazione

Talvolta, nel gestione terapeutica della gengivite, è molto importante anche l'alimentazione: è il caso, per esempio, delle gengiviti favorite da deficit vitaminici o di calcio.

Prevenzione

Gengivite: Come Prevenirla?

Per prevenire la gengivite, è fondamentale una regolare e corretta igiene orale, che combini l'utilizzo della spazzolino a quello del filo interdentale e, se necessario, pure dello scovolino.

Ai fini della prevenzione della gengivite, inoltre, sono importanti:

  • Sottoporsi ogni 6-12 mesi all'igiene dentale professionale (ossia l'igiene effettuata dal dentista). Solo questa pratica è in grado di eliminare l'eventuale tartaro formatosi nel corso del tempo;
  • Non fumare e limitare/evitare il consumo di alcolici;
  • Durante l'igiene orale quotidiana, pulire anche la lingua;
  • Utilizzare un collutorio antisettico, senza abusare. Per un utilizzo corretto di questi preparati, è consigliabile rivolgersi al proprio dentista di fiducia.

Prognosi

Gengivite: si può Guarire?

Se curata per tempo con una buona igiene orale, la gengivite è condizione reversibile e da cui si può guarire senza sequele.
Le gengiviti non trattate, invece, possono sfociare in complicanze, talvolta anche molto severe come la perdita dei denti.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza