Prostata: Cos’è? Funzioni e Malattie
Ultima modifica 17.01.2024
INDICE
  1. Cos’è la Prostata?
  2. Cenni di Anatomia
  3. Fisiologia
  4. Malattie della Prostata
  5. Prostata in Salute

Cos’è la Prostata?

La prostata (o ghiandola prostatica) è un piccolo organo di forma rotondeggiante, che fa parte dell'apparato genitale maschile. Posizionata nella pelvi, appena sotto la vescica e davanti al retto, questa ghiandola esocrina circonda il tratto superiore dell'uretra.

La principale funzione della prostata consiste nel contribuire a produrre lo sperma, in quanto secerne una parte del liquido seminale rilasciato durante l'eiaculazione (nota: il liquido seminale insieme agli spermatozoi costituisce lo sperma).

A causa della sua posizione anatomica e delle funzioni in cui è coinvolta, la prostata influenza la minzione, l'erezione e l'eiaculazione. Proprio l'alterazione di questi processi fisiologici fanno scattare il sospetto di malattie a carico della ghiandola. Per l'uomo, la prostata è una delle più frequenti fonti di preoccupazione dell'età che avanza: superata la soglia dei 50 anni, quest'organo tende ad andare incontro all'ipertrofia prostatica benigna e, in determinate circostanze, può insorgere il tumore prostatico (il più frequente del sesso maschile).

Cenni di Anatomia

Prostata: dove si trova?

La prostata, o ghiandola prostatica, è una struttura anatomica posizionata nella pelvi quindi nella parte inferiore dell'addome. Nel dettaglio, la ghiandola è situata subito al di sotto della vescica e davanti al retto. La prostata si fonde con i due dotti eiaculatori che la attraversano, e come se fosse una ciambella, circonda parzialmente la prima parte dell'uretra, detta perciò uretra prostatica, il piccolo condotto che porta l'urina dalla vescica all'esterno.

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Forma e dimensioni

In un uomo adulto, la prostata pesa circa 20 g e, in condizioni normali, ha generalmente dimensioni e forma assimilabili a quelle di una castagna, con la base in alto, attaccata alla superficie inferiore della vescica, e l'apice rivolto verso il basso.

Con il passare degli anni o a causa di alcune patologie, la prostata può ingrossarsi. Proprio a causa della sua posizione, alcune alterazioni della struttura e dello stato della prostata, possono influenzare la minzione, l'eiaculazione o la defecazione.

Caratteristiche strutturali

La prostata è costituita da una componente fibro-muscolare e da una componente ghiandolare. Il parenchima ghiandolare è costituito da un grappolo di circa 30-50 ghiandole tubulo-alveolari più piccole, circondate da uno strato piuttosto spesso di fibre muscolari lisce e da tessuto connettivo. Queste formazioni ghiandolari si aprono mediante 15-30 dotti escretori nell'uretra prostatica e svolgono la funzione esocrina della prostata vera e propria: cioè elaborano il liquido prostatico. Durante l'eiaculazione, le contrazioni peristaltiche della parete muscolare comprime le ghiandole, riversando le loro secrezioni nell'uretra prostatica.

Rapporti anatomici

La prostata è parte del sistema riproduttivo maschile: ricordiamo, infatti, che questo, oltre agli organi genitali esterni (pene, scroto), è composto dalle gonadi maschili (o testicoli), dalle vie spermatiche e da alcune ghiandole annesse. La prostata è proprio una di queste ghiandole e, viste le premesse, è scontato sottolineare che è presente solo negli uomini.

Attraverso la prostata decorre l'uretra, cioè il canale che porta all'esterno le urine ed il liquido seminale.

In prossimità della prostata ci sono importanti muscoli, chiamati sfinteri, che intervengono attivamente nella minzione e nella stessa eiaculazione. Contraendosi, questi sono in grado d'interrompere il flusso di urina e di favorire l'espulsione dello sperma al momento dell'orgasmo.

Fisiologia

Quali sono le Funzioni della Prostata

La principale funzione della prostata è quella di produrre una parte del liquido seminale, il cosiddetto secreto prostatico, in particolare durante la stimolazione sessuale.

Più nel dettaglio, la prostata contribuisce al 20-30% del volume totale dell'eiaculato. Il liquido prostatico si unisce agli spermatozoi provenienti dai testicoli e ad altri fluidi prodotti dalle vescicole seminali, per costituire lo sperma, che viene espulso nell'atto dell'eiaculazione.

Il secreto prostatico ha il compito di:

  • Mantenere fluido il liquido seminale;
  • Costituire un ambiente particolarmente favorevole alla sopravvivenza e alla motilità degli spermatozoi.

Tale secreto è in grado, inoltre, di esercitare un'azione battericida e di agire sul pH del canale vaginale, diminuendone l'acidità. Questo, tra l'altro, consente di prolungare la durata della vita degli spermatozoi.

Liquido prostatico

Il liquido prostatico è fluido, lattescente, debolmente alcalino e contiene molti elementi, tra cui enzimi, prostaglandine, fruttosio, acido citrico, zinco e altri sali minerali. Tra i vari componenti di tale secreto ricordiamo il PSA, il cosiddetto antigene prostatico specifico, presente anche nel sangue (normalmente, si riscontra una quantità inferiore ai 4 nanogrammi per millilitro).

Come si legge il PSA: Significato di PSA Alto, PSA libero e PSA ratio

L'antigene prostatico specifico ha l'importante funzione di fluidificare il coagulo spermatico, per facilitare il movimento degli spermatozoi. In altre parole, inibisce la coagulazione del liquido seminale in modo che possa scorrere agevolmente nel tratto riproduttivo femminile.

Cos'è il PSA (in breve)

Il PSA, acronimo di Prostate Specific Antigen, è una proteina prodotta dalla prostata che si trova normalmente nel sangue, anche in assenza di problemi. Il PSA è il principale marcatore per la diagnosi di malattie dell'organo: livelli elevati o crescenti nel tempo potrebbero indicare la presenza di condizioni benigne (una prostatite, un'iperplasia prostatica benigna ecc.), quanto di processi neoplastici. Lo screening iniziale per la diagnosi di cancro della prostata sulla popolazione maschile prevede proprio il test ematico del PSA.

Azione degli ormoni

La prostata è molto sensibile all'azione degli ormoni. In particolare, la sua crescita e le sue funzioni dipendono dagli ormoni sessuali maschili, noti come androgeni. Fra gli androgeni, la parte dei protagonisti è svolta dal testosterone, prodotto dai testicoli, e da un suo metabolita, il diidrotestosterone, prodotto dalla prostata stessa.

Malattie della Prostata

Le malattie prostatiche sono estremamente comuni, soprattutto con l'avanzare dell'età.

La prostata:

  • Può aumentare di dimensioni, provocando disturbi minzionali;
  • Può infiammarsi, causando fastidio o dolore;
  • Può degenerare, dando origine a tumori benigni o maligni.

L'aumento di volume, l'infiammazione e la trasformazione neoplastica permettono di distinguere le tre principali categorie di malattie prostatiche: l'ipertrofia prostatica benigna, la prostatite e il tumore della prostata. Mentre le prostatiti colpiscono spesso in età giovanile, l'ipertrofia prostatica è più comune oltre i 40 anni e, talvolta, provoca sintomi che potrebbero essere confusi con quelli del tumore. Per questo motivo, dopo i 45-50 anni d'età, è buona regola eseguire visite urologiche preventive, allo scopo di individuare sul nascere eventuali patologie ed intervenire tempestivamente per impedirne l'evoluzione.

Prostatite: Infiammazione della Prostata

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La prostatite è un'infiammazione della prostata che può presentarsi a qualsiasi età. Le cause che determinano l'insorgenza di questo processo flogistico sono molteplici e non sempre sono semplici da identificare. Di solito, il motivo principale della prostatite è un'infezione batterica, spesso a carico delle vie urinarie e, per lo più, è dovuta a germi intestinali. Tuttavia, la prostatite può insorgere anche in assenza di agenti patogeni. In alcune circostanze, si ipotizza la partecipazione di più fattori predisponenti, come stress, disordini immunitari, lesioni di natura traumatica, ecc.

Uno stimolo irritativo può essere fornito anche da regimi alimentari non corretti, da un'eccessiva assunzione di alcool, così come dall'uso di cicli e motocicli.

I sintomi della prostatite consistono in:

In alcuni casi, il paziente può riferire sintomi aspecifici, come febbre e dolore a livello perineale, cioè nella zona compresa tra l'ano e la base del pene.

La prostatite può essere curata prevalentemente con farmaci antinfiammatori e, nei casi di infezione batterica, è possibile ricorrere a una terapia antibiotica.

Leggi anche: Prostata Infiammata e sintomi della Prostatite

Ingrossamento della Prostata (Iperplasia Prostatica Benigna)

L'ipertrofia prostatica benigna è una malattia caratterizzata da una proliferazione del tessuto prostatico. Quest'alterazione è molto frequente ed accompagna il normale processo di invecchiamento.

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Con l'avanzare dell'età, infatti, la ghiandola tende spontaneamente a modificare il proprio volume, per effetto di variazioni ormonali che si verificano nel testicolo (diminuisce la produzione di androgeni e inizia il rilascio di piccole quantità di ormoni estrogeni) e dell'azione di numerosi fattori di crescita. Il risultato è fondamentalmente caratterizzato dall'ingrossamento della prostata che può comprimere l'uretra e creare problemi nel passaggio dell'urina, tanto che il soggetto deve aumentare la pressione necessaria per svuotare la vescica.

Altri sintomi urinari piuttosto indicativi dell'iperplasia prostatica benigna sono:

  • L'urgenza e la frequenza dello stimolo diurno e notturno alla minzione;
  • Il bruciore durante e dopo la minzione percepito a livello del pene;
  • La debolezza del getto urinario;
  • Il senso di svuotamento vescicale incompleto.

Il medico, dopo aver confermato la diagnosi con una visita ed alcuni esami clinici mirati, può indicare, a secondo delle varie situazioni, un trattamento farmacologico o chirurgico.

Puoi consultare anche: Prostata Ingrossata - Ipertrofia Prostatica

Tumore della prostata

Il tumore della prostata è una delle più comuni neoplasie tra la popolazione maschile. È raramente riscontrato prima dei 40 anni, essendovi un incremento dell'incidenza direttamente correlato con l'aumentare dell'età.

Le cause del tumore alla prostata non sono ancora del tutto chiare: alla base vi è una mutazione delle cellule, che determina una loro proliferazione anomala ed incontrollata. Tuttavia, sono stati individuati alcuni fattori di rischio ed alcune condizioni che ne aumentano la probabilità di insorgenza, tra cui rientrano la familiarità e l'età. La probabilità di ammalarsi sembra possa aumentare anche in presenza di alcune condizioni, come:

Il tumore della prostata comprende una varietà di forme, da quelle a crescita molto lenta, che possono non provocare disturbi nell'arco della vita, ad altre forme più aggressive, che invece crescono rapidamente. Proprio queste ultime, le cosiddette forme maligne, sono le neoplasie più pericolose, soprattutto per il fatto che possono diffondersi al di fuori della ghiandola sfruttando il sangue ed il sistema linfatico. I tumori maligni hanno quindi il potenziale di dare origine alla diffusione del cancro in altri parti dell'organismo, cioè possono determinare l'insorgenza di metastasi. I tumori maligni sono rappresentati nella quasi totalità dei casi dal carcinoma prostatico.

Il tumore della prostata è una patologia, talvolta, complicata da individuare, perché nelle fasi iniziali può non associarsi a disturbi o a fastidi particolari. Quando i sintomi sono presenti, possono essere confusi con quelli derivanti dall'iperplasia prostatica benigna o dalla prostatite, in quanto molto simili. Il paziente può manifestare un aumento della frequenza delle minzioni, sia diurne che notturne, difficoltà ad iniziare la minzione, sensazione di incompleto svuotamento della vescica, bruciori e difficoltà nell'avere un'erezione. Questi disturbi, però, sono associati alla presenza di un tumore, quando è già in fase localmente avanzata.

In tutti i casi, la presenza e la persistenza anche solo di alcuni di questi sintomi, deve indurre il paziente ad effettuare una visita urologica per stabilire una diagnosi corretta e intraprendere le cure più adeguate al caso.

Per approfondire: Tumore alla prostata - Cause, Sintomi, Cure

Prostata in Salute

Consigli per mantenere la Prostata in Salute

Per mantenere in salute la prostata e prevenire i disturbi e le patologie più comuni, è consigliabile:

  • A partire dai 50 anni:
    • Effettuare almeno una volta all'anno una visita urologica di controllo;
    • Eseguire una volta l'anno il dosaggio del PSA, previo parere del proprio medico curante.
  • Alimentazione:
  • Per ridurre il peso specifico delle urine e prevenire le infezioni urinarie, bere almeno due litri di acqua al giorno;
  • Regolarizzare la funzione intestinale: sia la stipsi, sia la diarrea possono determinare fenomeni irritativi di intestino e prostata;
  • Attività sessuale:
    • Praticare un'attività sessuale regolare: l'astinenza prolungata provoca ristagno di secrezioni nella ghiandola prostatica, aumentando il rischio di una possibile infezione;
    • Evitare di praticare il coito interrotto;
  • Attività fisica:
    • Praticare attività fisica che favorisce la circolazione pelvica;
    • Chi è soggetto ad infiammazioni alla prostata o ipertrofia prostatica benigna, è meglio che moderi l'uso delle due ruote (moto, scooter, bicicletta, cyclette) poiché possono causare microtraumi che aggravano i processi infiammatori.


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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici