Cortisolo nello Sport: Eccesso e Carenza

Cortisolo nello Sport: Eccesso e Carenza
Ultima modifica 30.06.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Funzioni
  3. Eccesso
  4. Carenza

Introduzione

Il cortisolo è un ormone steroideo appartenente alla classe dei glucocorticoidi, prodotto soprattutto a livello della zona fascicolata della corteccia surrenalica (ghiandola del surrene).

poco cortisolo nello sport Shutterstock

Il cortisolo viene fisiologicamente rilasciato nel rispetto di un ciclo circadiano (in fase diurna). Il livello raggiunge il picco al mattino presto (intorno alle 8:00) e raggiunge il livello più basso tra le 00:00 e le 4:00, o dalle tre alle cinque ore dopo l'inizio del sonno.

I suoi livelli possono aumentare in risposta a ipoglicemia, attività fisica motoria (sport) e stress psicofisico. Proprio in merito a quest'ultimo fattore predisponente, il cortisolo è ampiamente noto come "ormone dello stress".

Attenzione però a non confondere le oscillazioni che si possono osservare in risposta allo stress psicofisico con patologie vere e proprie.

Inoltre, non tutti sanno che, se da un lato troppo cortisolo può risultare indiscutibilmente nocivo per l'organismo, dall'altro anche una "sottoproduzione" può avere effetti disagevoli. Infatti, livelli normali di cortisolo sono comunque necessari al buon funzionamento dell'intera macchina-uomo.

Per approfondire: Cortisolo

Funzioni

Abbiamo detto che normali livelli di cortisolo risultano indispensabili allo stato di salute generale, ma non abbiamo specificato perché.

Il cortisolo svolge diverse funzioni necessarie all'omeostasi generale:

  • In condizioni di digiuno precoce mostra la capacità di implementare la gluconeogenesi e la glicogenolisi, esercitando un'azione iperglicemizzante simile – o, in alcuni casi complementare – a quella di glucagone, catecolamine e GH, e contrastando l'insulina. Nel digiuno tardivo invece, potrebbe sollecitare la glicogenosintesi epatica (azione di risparmio);
  • Pur aumentando i livelli glicemici, il cortisolo promuove il risparmio del glucosio ematico – probabilmente a vantaggio del sistema nervosoriducendone il consumo periferico per insulino-resistenza. Come abbiamo detto nel punto precedente, l'eventuale glucosio in eccesso verrebbe recuperato dal fegato sintetizzando glicogeno;
  • Inoltre, il cortisolo è in grado di sopprimere il sistema immunitario, il che si rende estremamente utile nella lotta all'infiammazione; non per nulla, quella dei cortisonici (idrocortisone) è una classe di farmaci antinfiammatori steroidei molto potente;
  • Il cortisolo regola anche il metabolismo di grassi e proteine, più spesso agendo come -litico. Livelli eccessivamente elevati e prolungati possono ridurre la captazione muscolare degli amminoacidi, facilitare la proteolisi e inibire la proteosintesi nello stesso tessuto, e promuovere la lipolisi adiposa – anche se in alcune condizioni quest'ultimo effetto può risultare addirittura inverso;
  • È implicato nella gestione delle riserve di grassi, enfatizzando il deposito di tipo androide;
  • Sembra inibire l'ossificazione e la sintesi di collagene, ragione per la quale le terapie cortisoniche e probabilmente l'ipercortisolismo possono risultare implicati nella rarefazione dello scheletro – che sappiamo facilitare patologie come l'osteoporosi – e della degenerazione tessutale;
  • Aumenta la velocità di filtrazione renale e l'escrezione di fosfato e potassio, la ritenzione di sodio e acqua;
  • Aumenta l'assorbimento di sodio e acqua e l'escrezione di potassio nell'intestino;
  • Aumenta la produzione di acido cloridrico nello stomaco;
  • In sinergia all'adrenalina (epinefrina), lavora per creare ricordi di eventi emotivi a breve termine.
Per approfondire: Come Controllare la Produzione di Cortisolo

Eccesso

L'eccesso cronico e grave di cortisolo è detto ipercortisolismo; questo si può differenziare in primario e secondario:

Fattori che aumentano il cortisolo

Il cortisolo può aumentare in maniera fisiologica o parafisiologica a causa di diversi fattori:

Patologie a parte, quindi, vari fattori come lo stress eccessivo e prolungato possono comunque portare a livelli elevati di cortisolo circolante, creando un carico allostatico.

Conseguenze dell’eccesso di cortisolo

L'eccesso di cortisolo determina:

  1. Iperglicemia e insulino-resistenza periferica;
  2. Aumento degli amminoacidi nel torrente circolatorio;
  3. Aumento o diminuzione della lipolisi;
  4. Predisposizione al deposito adiposo di tipo androide;
  5. Aumento del catabolismo muscolare per proteolisi;
  6. Riduzione della proteosintesi muscolare;
  7. Riduzione della sintesi di collagene;
  8. Riduzione dell'osteosintesi e predisposizione all'osteoporosi;
  9. Aumento del tempo di guarigione delle ferite;
  10. Predispone all'acidità gastrica e alla gastrite;
  11. Danneggia le cellule dell'ippocampo, provocando alterazione dell'apprendimento e inibendo il recupero di informazioni già memorizzate.
Per approfondire: Cortisolo Connection Diet

Carenza

La carenza di cortisolo può essere parafisiologica o patologica.

Tra le patologiche menzioniamo le gravi condizioni di ipocortisolismo quali:

  • Ipocortisolismo primario o morbo di Addison, sindrome di Nelson;
  • Ipocortisolismo secondario o tumore ipofisario, sindrome di Sheehan.

Fattori che riducono il cortisolo

Esistono anche fattori che agiscono sulla regolazione di questo ormone riducendo i livelli di cortisolo nel sangue – quanto elencato è dimostrato valutando i livelli di cortisolo circolante o salivare:

Un esempio di fluttuazione parafisiologica particolarmente interessante è quello delle persone affette da stress-cronico oppure da sindrome depressiva. La sovra-produzione di cortisolo crea, in un primo momento, un effetto "tossico", poiché l'ormone contrasta il normale processo fisiologico di aumento del tono dell'umore.

Nella seconda fase però, all'intervento del naturale meccanismo di autoprotezione, se i livelli di cortisolo venissero improvvisamente abbattuti, si creerebbe un deficit cortisolico a livello cerebrale, con conseguenti complicazioni di natura psico-emotiva e amnemonica.

Carenza di cortisolo nello sport

Veniamo allo stress da esercizio fisico. Sappiamo che durante l'attività fisica i livelli di cortisolo aumentano provvisoriamente per poi rientrare nella norma appena il soggetto ritorna in condizione di riposo.

Questa oscillazione "momentanea" produce dei benefici per la nostra salute, rafforzando il sistema immunitario, la memoria, il controllo dell'appetito, la perdita del peso, i livelli di energia, i livelli di infiammazione, la salute sessuale ecc.

Tuttavia, quando l'attività fisica viene protratta troppo a lungo nel tempo e/o viene eseguita troppo frequentemente, senza lasciare tempo e spazio alla ricarica psicologica e nervosa, possono insorgere dei problemi. Com'è deducibile, in principio la produzione di cortisolo durante l'allenamento subisce un incremento. Tuttavia, a lungo andare, nel workout si osserveranno livelli inferiori ma una continua produzione durante le fasi di riposo.

Questo significa che lo stato di stress cui è sottoposto l'organismo si "cronicizza", con conseguente stanchezza, compromissioni del sonno, facilità nell'aumento di peso, calo dell'umore e riduzione delle prestazioni, in modo analogo a quanto succede nell'esempio di cui sopra – produzione eccessiva.

L'obbiettivo di una corretta gestione dell'allenamento non dovrebbe quindi essere solo quello di evitare "picchi di cortisolo", che come abbiamo visto sono invece fondamentali, ma piuttosto di scongiurare la cronicizzazione dell'eccesso o del difetto.

L'ideale sarebbe mantenere le normali oscillazioni in risposta a situazioni di stress e recupero.

Per approfondire: Cortisolo Elevato e Difficoltà a Dimagrire

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer