Ultima modifica 19.07.2019

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Il nefrone è l'unità funzionale del rene, cioè la più piccola struttura in grado di svolgere tutte le funzioni dell'organo.

I reni possiedono tipicamente da un milione ad un milione e mezzo a di nefroni ciascuno, grazie ai quali sono in grado di filtrare complessivamente 180 litri di plasma al giorno.

La conoscenza dei nefroni dal punto di vista anatomico è indispensabile per analizzare le funzioni cui sono preposti. Ognuno di essi comincia con la capsula di Bowman, una struttura sferica cava a fondo cieco che circonda una rete sferoidale di capillari, il glomerulo (da glomus, gomitolo), fondendo il proprio epitelio con quello vascolare. In questo modo tutto il liquido filtrato dai capillari viene direttamente raccolto nella capsula di Bowman e da qui indirizzato ai tratti successivi del nefrone, rispettivamente denominati tubulo prossimale, ansa di Henle (con i suoi due tratti, discendente ed ascendente) e tubulo distale. Il liquido presente nel tubulo distale - profondamente modificato in volume e composizione rispetto a quello contenuto nel primo tratto del nefrone - drena in un singolo tubulo più grande, il dotto collettore, dove si riversa il contenuto di più nefroni (fino ad otto). I vari dotti collettori, a loro volta, si riuniscono in condotti sempre più grandi che formano le piramidi renali; i tubi di ogni piramide confluiscono nel canale collettore papillare, che si riversa in uno dei calici minori per scaricare il proprio contenuto nella pelvi renale. Da qui l'urina passa agli ureteri, accumulandosi nella vescica urinaria prima di venire escreta attraverso l'uretra.

rene

NOTE: l'insieme di glomerulo e capsula di Bowman è detto corpuscolo renale o malpighiano; la restante parte del nefrone è complessivamente nota come sistema tubulare renale.
Il tubulo distale ed il suo dotto collettore costituiscono nell'insieme il cosiddetto nefrone distale.
Come mostrato in figura, nel suo tratto finale il tubulo prossimale si dirige verso la midollare del rene, assottigliandosi fino a formare un tubo epiteliale sottile con forma ad U (ansa di Henle).

 

A fini didattici, nell'immagine in alto il nefrone appare dispiegato, quando in realtà si ritorce ripiegandosi più volte su se stesso (immagine in basso).

NefroniDurante il suo percorso, il nefrone è strettamente associato ad un fine sistema vascolare. Fuoriuscito dal letto capillare del glomerulo, il sangue entra in un sistema a bassa pressione rappresentato dalle diramazioni dell'arteriola efferente, che nel loro insieme formano la rete di capillari peritubulari. Questi piccoli vasi si raccolgono in venule e piccole vene, che portano il sangue all'esterno del rene attraverso la vena renale.

Il fatto che il tubulo renale sia ripiegato su se stesso fa sì che la porzione terminale del tratto ascendente dell'ansa di Henle passi tra le arteriole afferente ed efferente. Questa regione, in cui le pareti tubulari ed arteriolari modificano la propria struttura, è chiamata apparato iuxtaglomerulare e la sua funzione è quella di produrre segnali paracrini necessari all'autoregolazione renale (tramite il controllo della velocità di filtrazione glomerulare). In questa zona, le cellule granulari presenti nella parete dell'arteriola efferente adiacente all'epitelio del tubulo (macula densa), secernono renina, un enzima proteolitico coinvolto nella sintesi di angiotensina a partire dall'angiotensinogeno, e per questo implicato nei meccanismi di controllo della pressione arteriosa.

Ciascuna porzione del nefrone è specializzata in una diversa funzionalità e contiene pertanto cellule epiteliali con struttura considerevolmente variabile, in modo da permettere la selettività nella secrezione e nel riassorbimento delle varie sostanze. L'elevata pressione glomerulare porta al continuo filtraggio del 20% del sangue che percorre il glomerulo renale, con conseguente passaggio di preurina (ultrafiltrato) nella capsula di Bowman. A questo punto, i processi di riassorbimento che hanno luogo nei successivi tratti del nefrone permettono il recupero di una grande quantità di sostanze utili, come il glucosio e vari sali minerali; viceversa, i processi di secrezione consentono all'organismo di eliminare quelle sostanze presenti in eccesso o più in generale di rifiuto. Ancor più in particolare, nel tratto prossimale del nefrone sono riassorbiti attivamente zuccheri, amminoacidi ed altri soluti, ma anche acqua per osmosi; nel tratto discendente dell'ansa di Henle continua il riassorbimento dell'acqua, mentre nel tratto ascendente viene riassorbito il cloruro di sodio. Nel tubulo distale e nel dotto collettore, infine, agiscono aldosterone ed ormone antidiuretico per adattare volume e composizione dell'urina (Na+, K+, urea) alle esigenze dell'organismo.



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