Ultima modifica 28.03.2019

Liquirizia, ovvero Glycyrrhiza glabra, pianta delle Leguminose, coltivata in Italia, Turchia, Spagna e Grecia, di cui si utilizzano le radici e gli stoloni (fusti). La droga viene essiccata su graticci in frammenti generalmente di 15-20 cm; presenta una corteccia caratterizzata da evidenti cicatrici, lasciate dalle radici secondarie che devono essere eliminate e lasciare segni di colore giallo, così come gialla è la parte interna. La liquirizia è una droga con sapore inizialmente molto dolce e particolarmente intenso, determinato dalla saponina glicirrizina, in particolare dall'aglicone. A determinare il sapore dolce in questa molecola di tipo triterpenico è proprio l'associazione di più funzionalità chimiche, che interagiscono in modo particolare con i recettori linguali e delle fauci. Il sapore dolce della liquirizia viene utilizzato in ambito erboristico per dolcificare tisane e renderle più appetibili. Questa proprietà è molto interessante poiché consente di dolcificare prodotti e tisane anche per pazienti diabetici, i quali hanno difficoltà ad assumere dolcificanti in forma zuccherina. La liquirizia, dunque, viene utilizzata in campo erboristico come semplice aromatizzante; la glicirrizina, però, ha anche altre proprietà: antiulcerogeniche (protegge dall'infiammazione la mucosa gastrica e previene l'insorgenza di ulcere) ed espettoranti. Il problema della liquirizia è legato sempre alle saponine, che creano nel contempo uno scompenso di tipo salino, soprattutto in quelle persone che fanno largo uso e consumo di liquirizia, o viceversa, in ci ha già uno scompenso pressorio ed assume questa droga. L'equilibrio idro - salino determina la stabilità o l'alterabilità della pressione sanguigna, semplicemente attraverso un meccanismo di tipo osmotico; in particolare, la liquirizia favorisce l'eliminazione di potassio e l'incremento della pressione arteriosa, motivo per cui nei soggetti ipertesi la somministrazione di liquirizia attraverso i prodotti erboristici va comunque e sempre misurata. La liquirizia contiene anche flavonoidi che possono avere proprietà coleretiche e colagoghe, riferite alla funzionalità epatica e in primo luogo alla cistifellea; in particolare, fanno riferimento alla capacità di secrezione biliare in termini di quantità di bile, e alla capacità di secrezione biliare in termini di contrattilità della muscolatura che avvolge l'intera colecisti. Alla liquirizia sono ascritte anche proprietà blandamente lassative, legate ad un'azione irritante delle saponine sulla tonaca intestinale.



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