Aloe: Caratteristiche generali e Usi

Aloe: Caratteristiche generali e Usi
Ultima modifica 08.04.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Parti Utilizzate e Lavorazione
  3. Costituenti Chimici e Proprietà

Introduzione

L'aloe è un genere di piante estremamente ricco di specie. Alcune hanno forme arborescenti (fino 6-7 m di altezza), altre dimensioni molto ridotte (si parla di qualche centimetro).

Aloe: Caratteristiche generali e Usi Shutterstock

La specie di maggior interesse erboristico è l'Aloe barbadensis (o Aloe vera) presente e coltivata alle isole Barbados; sembra sia derivata da una specie capostipite: l'Aloe ferox, con origine sudafricana. L'Aloe barbadensis è una pianta della famiglia delle Liliacee, presenta foglie carnose, è di altezza compresa tra i 50 e gli 80 cm (raramente un metro); le foglie hanno margine dentato e un apice mucronato.

Parti Utilizzate e Lavorazione

Le foglie dell'Aloe sono la parte impiegata; vengono raccolte in seguito ad un taglio netto alla loro base e poi appese a mazzetti sopra contenitori, oppure accatastate in modo tale che il succo che cola dal taglio vada a finire in un recipiente; è il succo, infatti, che fino a qualche tempo fa (prima dell'aggiornamento del regolamento europeo riportato nel box sottostante) veniva utilizzato come lassativo per via del contenuto di antrachinoni.

Il succo colato dalle foglie fresche veniva poi cotto a fuoco vivo, per allontanare tutta l'acqua, fino al raggiungimento di una consistenza solida e un colore rosso bruno, con frattura vetrosa dopo rottura (quindi con margini netti).

Aggiornamento: Nuovo Regolamento Europeo del 18 Marzo 2021

In data 8 aprile 2021 è entrato in vigore il divieto di commercializzare alimenti e integratori alimentari contenenti idrossiantraceni e loro derivati, una famiglia di molecole contenuta in diverse piante, come aloe, cassia, rabarbaro e senna.

Più nel dettaglio, il nuovo Regolamento Europeo del 18 marzo 2021 - entrato in vigore, per l'appunto, l'8 aprile 2021 - modifica l'allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specie botaniche contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Il testo completo è consultabile cliccando qui. Tuttavia, possiamo riassumere i punti principali nel seguente modo:

  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è vietato (allegato III parte A del suddetto regolamento):
    • Aloe-emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Dantrone e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza.
  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è sottoposto alla sorveglianza della Comunità (allegato III parte C):
    • Preparazioni a base della radice o del rizoma di Rheum palmatum L., Rheum officinale Baillon e loro ibridi contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna L. contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di corteccia di Rhamnus frangula L. o Rhamnus purshiana DC. contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Dalle foglie di aloe si ottiene anche il gel (Aloe vera gel) che dovrebbe essere privo di derivati antracenici (antrachinoni), o comunque contenerne percentuali molto basse.

Le foglie utilizzate per ottenere il gel possono essere quelle già utilizzate per estrarre il succo, quindi prive di antrachinoni, oppure derivare da specie selezionate geneticamente per abbattere il contenuto in antrachinoni e renderle così compatibili con una sola tipologia di droga: il gel.

Per ottenere il gel, le foglie fresche di Aloe vengono spremute e da questa loro spremitura si ottiene un gel, un liquido colloidale biancastro, che a seconda delle diverse tipologie di utilizzo, esterno o interno, viene trattato per essere privato di buona parte del contenuto in acqua. Il gel di Aloe viene anche opportunamente lavorato per bloccare l'ossidazione di alcuni composti che lo caratterizzano, sia chimicamente, sia funzionalmente; in genere, all'aloe gel si  addizionano dei conservantiacido citrico per esempio.

Costituenti Chimici e Proprietà

Aloe Succo

Dal punto di vista chimico, l'aloe succo è costituito da antrachinoni puri; in questo caso l'aloe come droga ad antrachinoni va considerata con la denominazione di "aloe succo".

L'effetto lassativo indotto dagli antrachinoni contenuti nel succo della pianta è di tipo irritativo ed è decisamente drastico. Per tale ragione, quando l'utilizzo era possibile, il consiglio era quello di limitarne l'impiego a casi sporadici.

A parità di peso, aloe succo - rispetto a senna fruttocascara corteccia e rabarbaro rizoma (altre piante ad antrachinoni) - vanta i maggiori effetti lassativi, mentre i minori sono a carico del rabarbaro. Allo stesso modo, gli effetti collaterali sono massimi nell'aloe succo.

Aloe Vera Gel

Dal punto di vista composizionale, l'aloe gel è caratterizzato da eteropolisaccaridi, quindi carboidrati, acidi organici, vitamineacqua.

Per uso esterno gode di proprietà cicatrizzantivulnerarie e umettanti. È utilizzato in presenza di piaghe da decubito, ma soprattutto scottature, lesioni cutanee o irritazioni in genere; è anche un importante lenitivo, come tutte le droghe a mucillagini.

Solitamente, se l'uso è esterno, l'aloe gel viene trattato per far evaporare buona parte dell'acqua presente, poi stabilizzato e addizionato di conservanti, per evitare l'aggressione di microrganismi indesiderati e l'ossidazione dei principali componenti funzionali, oppure trattato con raggi UV.

Ad uso interno, invece, gran pare dell'acqua viene mantenuta e differenti sono gli obiettivi per il quale viene utilizzato. L'aloe gel per uso interno è spesso contenuto all'interno di integratori alimentari o bevande.

 

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